<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parliamo di vino con gatto 'Lisse.. | Page 264 | Il Forum di Quattroruote

Parliamo di vino con gatto 'Lisse..

Per quanto riguarda la guarnizione io avevo pensato di fissare con la spara punti degli stracci vecchi lungo il bordo dell'anta...in modo da lasciare un minimo di traspirazione.
A proposito di questa mi chiedevo: ma l'aria deve poter passare o è meglio ridurre al minimo gli scambi con l'esterno?
Fino ad ora ho avuto solo pareri discordanti.

Se stessimo parlando di una vera cantina, un minimo di ricambio d'aria sarebbe necessario, onde evitare la proliferazione di muffe.

Trattandosi di un armadio, non saprei che dirti.. premettendo che:
- l'armadio non dispone di un sistema che possa rinfrescare
- la temperatura iniziale sarà già di almeno 20 gradi
- ogni volta che aprirai l'anta, ci sarà un'innalzamento della temperatura interna
- se capitasse un'estate tipo la 2015, dubito che riuscirai ad avere meno di 25 gradi in casa (ma anche di più), se non disponi di un condizionatore nei paraggi
avere pure un costante scambio d'aria con l'esterno ti porterà ad avere una temperatura interna molto vicina a quella esterna.

Ti ripeto: meglio che lasciare le bottiglie sul terrazzino, oppure sulla mensola del caminetto.. ma, in queste condizioni, stappale entro un anno e mezzo, due al massimo.
 
Isolare un ambiente ha senso solo se si intende condizionarlo, e se anche il lavoro fosse eseguito bene - e non è questo il caso - rimarrebbe comunque il problema dell'inerzia termica nulla di quel mobiletto che permetterebbe alla temperatura interna di pareggiare quella esterna nel giro di pochissimo tempo.
Opterei per una cantina elettrica da tenere in cucina. C'è del consumo elettrico, ma terrebbe i vini alla giusta temperatura.
 
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Isolare un ambiente ha senso solo se si intende condizionarlo, e se anche il lavoro fosse eseguito bene - e non è questo il caso - rimarrebbe comunque il problema dell'inerzia termica nulla di quel mobiletto che permetterebbe alla temperatura interna di pareggiare quella esterna nel giro di pochissimo tempo.
Opterei per una cantina elettrica da tenere in cucina. C'è del consumo elettrico, ma terrebbe i vini alla giusta temperatura.

Più che alla temperatura in quanto tale, che sono consapevole di non poter influenzsre, volevo almeno ridurre la velocità con cui cambia all'interno in modo da evitare sbalzi troppo forti.

Grazie delle osservazioni comunque :).
 
Non ho mai bevuto un Aleatico dell'Elba DOCG, però un paio di volte un IGT Aleatico Toscano "Cristino" dell'azienda La Piana, sull'isola di Capraia.. senz'altro un buon passito rosso.
 
Chiedo consiglio da assoluto ignorante in materia: Amo i vini bianchi dolci, qualche consiglio? Non avendo alcuna conoscenza mi butto sempre sul moscato della zona (Oltrepò pavese, i miei preferiti sono Guerci di Casteggio o Verdi di Canneto), ma guidato da qualcuno che ne sa potrei ampliare un pò gli orizzonti :emoji_grin: Il prezzo avrebbe un'importanza relativa, perchè non sono un bevitore assiduo, giusto un paio di bottiglie al mese se si cena con amici
 
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Chiedo consiglio da assoluto ignorante in materia: Amo i vini bianchi dolci, qualche consiglio? Non avendo alcuna conoscenza mi butto sempre sul moscato della zona (Oltrepò pavese, i miei preferiti sono Guerci di Casteggio o Verdi di Canneto), ma guidato da qualcuno che ne sa potrei ampliare un pò gli orizzonti :emoji_grin: Il prezzo avrebbe un'importanza relativa, perchè non sono un bevitore assiduo, giusto un paio di bottiglie al mese se si cena con amici
I vini bianchi dolci top stanno in Mosella e sono fatti con uva Riesling Renano; ottimi prodotti, poi, si trovano in Alsazia e nella zona di Tokaji (Ungheria).. se ti interessa, approfondirò.
In Italia, trovi discreti vini dolci un po' dappertutto.. oltre al poco alcolico Moscato D'Asti (perfetto con panettone e simili), in Piemonte trovi i Moscato Passito (anche Loazzolo) e, nel nord, i Caluso (da uva Erbaluce).
In Trentino trovi alcuni buoni Vino Santo, da uva Nosiola; in Veneto ci sono i Recioto di Soave e quelli della zona di Breganze; in Friuli i vari Picolit e Ramandolo..
 
Nel centro-sud ci sono produttori qua e là che fanno bianchi dolci.. mi sento di citare, però:
- il Moscato del Molise di DI MAJO-NORANTE;
- in Calabria, la piccolissima DOC Moscato di Saracena, a base della locale uva Moscatello ed i Greco di Bianco del reggino;
- in Sicilia, i passiti delle isole, ovvero la Malvasia delle Lipari ed il Passito di Pantelleria, anche se, personalmente, lo trovo abbastanza stucchevole e l'unico che bevo volentieri è quello di FERRANDES.
 
Come fascia di prezzo, tenendo come riferimento la mezzina (0,375 lt), difficilmente si scende sotto i 20 euro, ma ugualmente difficile andare oltre i 50.

Solo per avere un benchmark, Tokaji ungheresi e Sélection de Grains Nobles alsaziani facilmente sono oltre quota 100 euro, mentre i top tedeschi possono andare oltre quota mille... per arrivare alle mezzine di TrockenbeerenAuslese di Egon Müller, vendute solo alle annuali aste di Coblenza e Treviri, stabilmente oltre quota diecimila euro.
Ma si tratta di qualche centinaio di bottigliette, ambite da tutti gli appassionati (danarosi) del mondo.. sigh..
 
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