Molte spiegazioni più o meno tecniche ( poco sicura , poco tecnologica ) ma questa mi incuriosisce ..non voglio mancare di rispetto a nessuno ,a non credevo che la fascia popolare indiana so preoccupasse di non sembrare povera ( se mai tipica mentalità italica ):
“Alla base, probabilmente, c'è il fatto che gli indiani volevano spendere poco, ma non desideravano una macchina così miseramente i low cost. Secondo il Wall Street Journal, la Nano non ha avuto successo perché molte persone della classe media indiana, il target individuato da Tata, hanno preferito non acquistare una macchina che li facesse sembrare poveri. Nel 2010, ci furono varie segnalazioni che alcuni modelli di Nano avessero preso fuoco da soli:
anche se Tata disse che il fatto non era stato provocato da nessun difetto di produzione, l'immagine dell'auto rimase compromessa. Un atteggiamento che deve aver contribuito ad irritare i consumatori indiani, a quanto pare assai più maturi ed evoluti di quanto qualcuno si aspettasse. Il altro motivo sembra ascrivibile a un serio errore "strategico" di valutazione da parte del mamagement Tata. La Nano rimane una vettura economicissima, ma pare non lo sia abbastanza per le tasche delle fasce più povere della popolazione indiana, cioè proprio quelle alle quali l'auto si rivolgeva e che continuano a preferirle il tradizionale ciclomotore, certamente il mezzo di trasporto a motore più conveniente. Ora Tata ci riprova, con un lifting profondo: stereo e cerchioni cromati, e prezzo più alto, con una nuova campagna pubblicitaria. Un nuovo modello dell'auto, Nano LX, costerà più di 3.500 dollari e conterrà diversi miglioramenti, con la forma esterna e gli interni riprogettati. "Sarebbe imprudente dire che non siamo preoccupati. È difficile cambiare in un attimo l'opinione generale su una cosa: credo che ci metteremo un po' di tempo", ha commentato Ankush Arora, dirigente di Tata. Perché sono a rischio anche i posti di lavoro nel gigante indiano, casomai pure la Tata riveduta e corretta si rivelasse un flop”
( tratto da “ sicurauto”)