<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Se potessi avere 1300 E al mese.... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Se potessi avere 1300 E al mese....

Dal suo punto di vista dovrebbe essere contento che la terra non sia popolata unicamente da suoi simili (ambiziosi,perspicaci e con due palle così)
Questo sicuro, ma ti garantisco che gli aggettivi che hai messo tra parentesi non si adattano per nulla al personaggio, almeno per i suoi inizi, che hanno creato la base finanziaria per ciò che è avvenuto in seguito...
 
Questo sicuro, ma ti garantisco che gli aggettivi che hai messo tra parentesi non si adattano per nulla al personaggio, almeno per i suoi inizi, che hanno creato la base finanziaria per ciò che è avvenuto in seguito...

Erano intesi dal suo punto di vista ovviamente,dalle sue parole sembra che siano quelle le caratteristiche che mancano ai poveri di cui parla sempre con molta stima.
 
In effetti anche uno come Pablo Emilio Escobar Gaviria venuto da famiglia contadina con la sua gran ambizione divenne uno degli uomini più ricchi sul pianeta... Io però preferisco essere un poveraccio da mille euro al mese.
 
Mah, vedo un po' di confusione nelle idee, forse lo strumento del forum non aiuta.

Le finte partite Iva possono venire sgamate molto facilmente, ci sono indicatori oggettivi (normativamente previsti) ed altri soggettivi. Poi, bisogna intenderci sul termine "professionisti", spesso abusato a sproposito. Se ci si riferisce ad un soggetto iscritto ad un albo professionale, in linea generale/astratta la posizione anomala è proprio quella di lavoratore subordinato (il concetto di lavoratore subordinato fa a pugni con quello di libero professionista, poi dipende molto dalle aree professionali). Se invece si parla delle professioni intellettuali non ordinistiche, va valutato caso per caso, il che vale anche passando via via ai servizi con minore contenuto intellettuale-creativo, fermo restando che non si può più parlare di "professionisti", ma di attività di impresa.

Chiarito quanto sopra, la tendenza nel mondo dei servizi (dall'artigiano all'avvocato, intendiamoci) è quella di avvalersi di soggetti con obbligo di mezzi (come i lavoratori subordinati) solo per posizioni di base e/o d'ordine, puntando invece a chi si obbliga sul risultato laddove sia richiesta una maggiore qualificazione. Ciò coinvolge anche gli appartenenti alle presunte caste dei "liberi professionisti tipizzati", che solo sulla carta (il Codice civile) conservano ancora l'antico privilegio dell'obbligazione di mezzi, ma, di fatto, lavorano con modesti retain ed elevati success fee.

Tu hai fatto una bella disamina di come la teoria dovrebbe essere restringendoti a categorie il più possibile funzionali alla tua analisi, io ho fatto una constatazione di come è la realtà e di come la P.Iva viene fatta aprire ai dipendenti affinchè gli stessi padroni si alleggeriscano un bel pò, sia in termini di risparmio sui contributi... sia in termini di rapporto di lavoro (ti uso, non mi servi più.. ciao).

Ti assicuro che di "non anziani" soprattutto, "liberi professionisti italiani", una buona parte darebbe un rene per avere 1300 netti con un contratto di lavoro serio e stabile, cone ferie e contributi pagati, INAIL.. ecc.., contratto che l'anziano Briatore evidentemente non riconosce.
 
non esageriamo dai...


C'e' comunque molto di vero in quel che dice Alessio.
Un genio puo' essere anche chi adopera questo suo " di piu' " non a favore della comunita', ma solo per un forte ed esclusivo interesse personale.
Puo' essere ( IMO ) di tipo evidente: tipo Faccia d' angelo ( vedi mala del Brenta ) che in pochi anni creo' un impero dal nulla, o di tipo piu' subdolo, ma persino molto piu' dannoso.
Napoleone ad esempio....
Sara' anche stato un grande della storia, ma quante centinaia di migliaia, se non milioni di morti e' costato il cercare di assecondare la sua infinita ambizione?
 
C'e' comunque molto di vero in quel che dice Alessio.
Un genio puo' essere anche chi adopera questo suo " di piu' " non a favore della comunita', ma solo per un forte ed esclusivo interesse personale.
Puo' essere ( IMO ) di tipo evidente: tipo Faccia d' angelo ( vedi mala del Brenta ) che in pochi anni creo' un impero dal nulla, o di tipo piu' subdolo, ma persino molto piu' dannoso.
Napoleone ad esempio....
Sara' anche stato un grande della storia, ma quante centinaia di migliaia, se non milioni di morti e' costato il cercare di assecondare la sua infinita ambizione?

certo...ma paragonare il Bria ad Escobar mi pare un pó troppo.
 
Ti assicuro che di "non anziani" soprattutto, "liberi professionisti italiani", una buona parte darebbe un rene per avere 1300 netti con un contratto di lavoro serio e stabile, cone ferie e contributi pagati, INAIL.. ecc.., contratto che l'anziano Briatore evidentemente non riconosce.
Il problema (uno dei problemi) è proprio questa parte qui, che mi sono permesso di estrapolare. Se un giovane libero professionista aspira ai 1.300 fissi mensili con ferie e malattia pagate, come minimo ha seguito un percorso formativo non coerente con le proprie aspirazioni e/o non ha saputo valutare correttamente le proprie capacità (o non è stato aiutato dai suoi familiari nella corretta valutazione). So bene che, dicendo queste cose, risulto solo poco meno antipatico di Briatore (poco meno perché ho milione di volte meno patrimonio e reddito di lui); riconosco di essere forse eccessivamente duro ed anche spietato, ma sono dall'idea che all'alba sia la gazzella che il leone devono mettersi a correre. Non ha importanza chi sei, gazzella o leone, l'importante è immedesimarti nel tuo ruolo. Non ci si può lamentare di morire di fame se, essendo un leone, si pensa di fare la gazzella, né ci si può lamentare di essere sbranati anzitempo se, essendo una gazzella, si vuole fare il leone.
 
Il problema (uno dei problemi) è proprio questa parte qui, che mi sono permesso di estrapolare. Se un giovane libero professionista aspira ai 1.300 fissi mensili con ferie e malattia pagate, come minimo ha seguito un percorso formativo non coerente con le proprie aspirazioni e/o non ha saputo valutare correttamente le proprie capacità (o non è stato aiutato dai suoi familiari nella corretta valutazione). So bene che, dicendo queste cose, risulto solo poco meno antipatico di Briatore (poco meno perché ho milione di volte meno patrimonio e reddito di lui); riconosco di essere forse eccessivamente duro ed anche spietato, ma sono dall'idea che all'alba sia la gazzella che il leone devono mettersi a correre. Non ha importanza chi sei, gazzella o leone, l'importante è immedesimarti nel tuo ruolo. Non ci si può lamentare di morire di fame se, essendo un leone, si pensa di fare la gazzella, né ci si può lamentare di essere sbranati anzitempo se, essendo una gazzella, si vuole fare il leone.

Frasi imho sempre avulse dalla realtà economica e sociale.
Non hai, al di là della morale spicciola, preso in considerazione la realtà delle false partite IVA, che non ha niente di aulico o di morale e trascende dalle tue categorie ortodosse.
Questo succede quando parlo con un qualsiasi 60-70enne, anche ex operaio, di realtà che non conosce, o che finge di non conoscere.
Volendo tutti possono essere definiti per comodo "professionisti" ed "artigiani" per non pagare loro i contributi.
Figurati che ad un mio conoscente, da anni assunto da un'officina che esegue riparazioni meccaniche su camion, a 50 anni, hanno proposto di continuare a lavorare per loro solo se si sarebbe aperto P.IVA. Stanno naturalmente, lui ed altri colleghi, facendo una battaglia per impedirlo. Leone? Gazzella? No, imho solo uno che deve dar da mangiare a una famiglia e non ha capitali alle spalle. E non vuole fare l' "artigiano" perchè innanzitutto non può permetterselo.
E' ben altra roba, come vedi, della spicciola morale. :emoji_wink:
 
Ultima modifica:
Un genio puo' essere anche chi adopera questo suo " di piu' " non a favore della comunita', ma solo per un forte ed esclusivo interesse personale.
Puo' essere ( IMO ) di tipo evidente: tipo Faccia d' angelo ( vedi mala del Brenta ) che in pochi anni creo' un impero dal nulla, o di tipo piu' subdolo, ma persino molto piu' dannoso.
Napoleone ad esempio....
Sara' anche stato un grande della storia, ma quante centinaia di migliaia, se non milioni di morti e' costato il cercare di assecondare la sua infinita ambizione?
Perché chi usa le proprie capacità per se stesso deve essere neecssariamente un poco di buono o, peggio, un delinquente? Perché la capacità di migliorare la propria condizione deve essere vista sempre come una colpa da espiare?
 
"....Per se' stesso...."
Non ho poi citato un grande imprenditore....
Ma 2 casi specifici e ben diversi anche tra loro che hanno prodotto, si' successo, ma di contro lutti e nel secondo non pochi....
 
Frasi imho sempre avulse dalla realtà economica e sociale.
Non hai, al di là della morale spicciola, preso in considerazione la realtà delle false partite IVA, che non ha niente di aulico o di morale e trascende dalle tue categorie ortodosse.
Questo succede quando parlo con un qualsiasi 60-70enne, anche ex operaio, di realtà che non conosce, o che finge di non conoscere.
Volendo tutti possono essere definiti per comodo "professionisti" ed "artigiani" per non pagare loro i contributi.
Figurati che ad un mio conoscente, da anni assunto da un'officina che esegue riparazioni meccaniche su camion, a 50 anni gli hanno proposto di continuare a lavorare per loro solo se si sarebbe aperto P.IVA. Stanno naturalmente, lui ed altri colleghi, facendo una battaglia per impedirlo. Leone? Gazzella? No, imho solo uno che deve dar da mangiare a una famiglia e non ha capitali alle spalle. E non vuole fare l' "artigiano".
E' ben altra roba, come vedi, della spicciola morale. :emoji_wink:
L'ho spiegato prima, ci sono normative ben precise, se Inps e Ispettorato dalle parti tue si coprono orecchie e occhi, il problema non sta nelle imprese, ma nei controllori.

Quanto al tuo esempio, lo scandalo eventualmente sta non nel chiedergli un diverso inquadramento, ma nelle modalità di pagamento. Se gli si propone un fisso, è un'evidente porcata, se invece gli si propone un'equa percentuale, ci guadagnano entrambi. Guarda che tutte le piccole attività economiche stanno puntando ad eliminare i costi fissi sostituendoli con costi variabili, ma il problema non è paga fissa o gettone variabile, bensì quanto porti a casa a fine anno. Se hai una qualifica realmente spendibile, si va sulla cointeressenza, perché il fisso rimarrà via via ristretto alle prestazioni di mera manodopera generica, con salari/stipendi via via sempre più compressi. Piaccia o meno, nel mondo delle micro imprese la strada è questa (*)

(*) addendum

Il problema delle microimprese è che in molti settori i margini sono sempre più ristretti, e quindi o fai così o crepi.
 
Ultima modifica:
"....Per se' stesso...."
Non ho poi citato un grande imprenditore....
Ma 2 casi specifici e ben diversi anche tra loro che hanno prodotto, si' successo, ma di contro lutti e nel secondo non pochi....
Stranamente hai citato un delinquente ed un personaggio storico che, come despota, ha tanti morti sulla coscienza, ma che, come statista, ha cambiato in senso positivo il corso della storia europea.
Sinceramente, nel mio piccolissimo microcosmo, le poche idee scarsamente brillanti che ho avuto me le sono gestite esclusivamente a vantaggio mio e dei miei cari, o eventualmente, in qualche caso, a favore di chi mi ha pagato le predette idee.
Banalizzando con il primo esempio che mi viene in mente, mi sono salvato dalla bolla argentina, da quella del net economy, da quella dei fondi e soprattutto dall'immobiliare, e non mi faccio intenerire da chi, arso dall'invidia e dalla brama di fare quattrini o anche dalla semplice presunzione di essere "furbo", si è mangiato tutto.
Scusami, ma homo homini lupus (finirò all'Inferno, amen).
 
Ultima modifica:
Piaccia o meno, nel mondo delle micro imprese la strada è questa.

il problema è a mio avviso che il nostro paese non è strutturato per gestire una cambio del genere che allo stato attuale per le imprese è conveniente mentre per il lavoratori dipende per quello che hai detto tu in merito al trattamento con partita IVA. Nel mio mondo , quello informatico, una risorsa che ha aspirazioni di crescita di solito seguie un percorso che ti vede partire da giovane a partita IVA molto misera, poi transitare ad un contratto a tempo indeterminato, e poi , acquisita una certa esperienza tornare ad una partita Iva, ma in questo caso parliamo di cifre che magari stanno sui 300 o 400 euro al giorno, e questo è un percorso che alla fine soddisfa sia il lavoratore che le imprese, la stessa cosa non credo che capiti con altre professioni.
 
In effetti anche uno come Pablo Emilio Escobar Gaviria venuto da famiglia contadina con la sua gran ambizione divenne uno degli uomini più ricchi sul pianeta... Io però preferisco essere un poveraccio da mille euro al mese.

Uno,l'hai detto.
Tante persone normali,e mi ci metto anche io,non hanno quello che serve per diventare dei miliardari.
C'è a chi manca il talento,a chi manca il fiuto,a chi manca la malizia,a chi manca il coraggio,a chi manca il deretano...
Che sia possibile non lo metto in dubbio,ma quantomeno difficile e improbabile,bisogna non essere capaci di accontentarsi e essere disposti a rischiare tutto,anzi a rischiare molto più di quanto si possiede.
E chi ci è riuscito,onestamente o meno,secondo me non dovrebbe sputare sentenze dando ai poveri tutte le colpe della loro condizione vantandosi di quanto è stato bravo e di quanto è stato in gamba come se le persone normali fossero semplicemente pigre e ignoranti.
 
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