<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Viaggiare a regimi &#34;sottocoppia&#34; ? | Il Forum di Quattroruote

Viaggiare a regimi &#34;sottocoppia&#34; ?

Cruise control inserito VI marcia 100km/h 1800 1900 giri ...
per andare a lavoro (una 50 di km) molto spesso utilizzo questa andatura
impiego 4 - 5 min in piu rispetto a ritmi piu vivaci non rischio multe (limite 90) e con un pieno mi faccio circa 200 km in più....
Ora mi chiedevo se questo tipo di marcia è idoneo al 2.2 idtec o se puo comportare problemi a lungo termine e nel caso sarebbe forse meglio utilizzare la 5? che ne pensate? MEIPSO illuminami anche tu...
Ps ogni tanto e a seconda della musica che ascolto.... ;) non disdegno le tiratine sinanco 210- 220....lampeggi
 
imho, si può fare, ma non in modo sistematico: insulsi accrocchi appioppati ai motori diesel per renderli più costosi, meno efficienti e meno afffidabili, come dpf ed egr, alla lunga ne risentirebbero, con conseguenze non trascurabili
 
per la egr non saprei ma col dpf finora tutto ok (44000km) le rigenerazioni dopo il 2 tagliando son diventate molto brevi e sporadiche (+- 3 ogni 2 pieni 2 faccio pochissimo percorso urbano")
 
superaccord, ho +/- lo stesso stile sulla stessa distanza... e spesso i tiro anke il colo. a oggi sono a 49.000km nessun problema... avrò visto la rigenerazione 5/6 volte. dato ke a giugno scade la garanzia mi sto guardando intorno x eliminare il dpf e chiudere l'egr. l'unica cosa ke non mi piace é ke una volta fatto quest'operazione si perde il cruise e non mi va giù.
 
speedyranger ha scritto:
superaccord, ho +/- lo stesso stile sulla stessa distanza... e spesso i tiro anke il colo. a oggi sono a 49.000km nessun problema... avrò visto la rigenerazione 5/6 volte. dato ke a giugno scade la garanzia mi sto guardando intorno x eliminare il dpf e chiudere l'egr. l'unica cosa ke non mi piace é ke una volta fatto quest'operazione si perde il cruise e non mi va giù.

imho, secondo me ti conviene non farla toccare ; a parte le perdita del comodissimo cruise (non potrei piu farne a meno...) se ti fai i conti di cio che risparmieresti in consumi e di quanto ti costerebbe la modifica e dei possibili inconvenienti (sono "aggeggi" a gestione elettronica) derivanti dalla stessa non credo che alla fine ci guadagneresti
ciao speedy ;)
 
rosmarc ha scritto:
imho, si può fare, ma non in modo sistematico: insulsi accrocchi appioppati ai motori diesel per renderli più costosi, meno efficienti e meno afffidabili, come dpf ed egr, alla lunga ne risentirebbero, con conseguenze non trascurabili

Quoto. La situazione sarebbe, di fatto, più pesante se si adottasse la stessa condotta di guida su vettura equipaggiata con i-ctdi con cambio a 6 marce per la quale, a 100 km/h tachimetrici, ovvero circa 96-97 effettivi, il regime di rotazione sarebbe di circa 1750 rpm. Troppo basso per poter conseguire con il carico necessario a "digerire" il rapporto più lungo un funzionamento regolare e in condizioni di combustione e rendimento ottimali, con plausibili riverberi anche sui consumi e dell'equipaggiamento "ecologico". I-dtec è un po' più lineare di i-ctdi a regimi inferiori a quelli di coppia massima, più progressivo e, complici i rapporti leggermento più corti, praticamente allineati, in sesta, alla quinta dell'originario cambio a 5 marce ottimizzato per i-ctdi, rende possibile mantenere questo uso senza eccessivi gravami che però, come giustamente asserisci, non devono essere mantenuti sistematicamente. Diversamente, sarebbe meglio una decina di km/h in meno ed utilizzare la quinta o circa 10 km/h in più con la sesta. Autovelox permettendo, naturalmente....
 
Mi par di capire quindi che la mia velocita di crociera ideale potrebbe essere di 105 km/h tachimetrici, mo li provo una settimana e vediamo come vanno i consumi grazie rosmarc, meipso e tutti, vi faro sapere...
 
superaccord ha scritto:
Mi par di capire quindi che la mia velocita di crociera ideale potrebbe essere di 105 km/h tachimetrici, mo li provo una settimana e vediamo come vanno i consumi grazie rosmarc, meipso e tutti, vi faro sapere...

Più che di velocità di crociera ideale, in questo caso mi sembra più appropriato parlare di velocità minima ammissibile nel rapporto più lungo. La specificità deriva quindi dal confronto tra caratteristiche di erogazione di un particolare motore e la rapportatura del cambio con cui è accoppiato. In sesta, tutto quanto sopra considerato, la velocità di crociera ideale, nell'ottica del conseguimento della massima ottimizzazione tra consumi, velocità di trasferimento, salvaguardia dei dispositivi ecologici e quant'altro di correlabile, è sicuramente un poco più alta; a stima, intorno alla velocità di codice di percorrenza autostradale.
 
meipso ha scritto:
superaccord ha scritto:
Mi par di capire quindi che la mia velocita di crociera ideale potrebbe essere di 105 km/h tachimetrici, mo li provo una settimana e vediamo come vanno i consumi grazie rosmarc, meipso e tutti, vi faro sapere...

Più che di velocità di crociera ideale, in questo caso mi sembra più appropriato parlare di velocità minima ammissibile nel rapporto più lungo. La specificità deriva quindi dal confronto tra caratteristiche di erogazione di un particolare motore e la rapportatura del cambio con cui è accoppiato. In sesta, tutto quanto sopra considerato, la velocità di crociera ideale, nell'ottica del conseguimento della massima ottimizzazione tra consumi, velocità di trasferimento, salvaguardia dei dispositivi ecologici e quant'altro di correlabile, è sicuramente un poco più alta; a stima, intorno alla velocità di codice di percorrenza autostradale.

Grazie Meipso
pero Mannaggia sti accrocchi a questo punto il paradosso è che per salvaguardarli
rischi la multa o nel mio caso il ritiro patente (limite 90 vel 130) per la velocità o peggio ancora dimenticarsi di avere la VI , alla fineinsomma dovrei lasciare la accord e prendere una bella aixam :lol: :!:
 
Buonasera
Scusate se mi intrometto ma l'argomento mi interessa molto e vorrei porre un quesito:
Possiedo un CRV - 2010 con l'i-Dtec e abitando alla periferia di un piccolo centro posso utilizzare spesso le marce più alte durante i miei spostamenti.
Qual'è la velocità ottimale alla quale inserire la VI?
Io lo faccio frequentemente e la macchina non sembra risentirne, neanche a regimi inferiori ai 2000 giri/min.
L'indicatore per il cambio del rapporto (so che è abbastanza approssimativo) si illumina attorno ai 1800 - 1900 giri/min.
Le rigenerazioni del filtro avvengono all'incirca ogni 1000 km e durano alcuni minuti. Facendo autostrada non me ne accorgo neanche.
Cosa ne pensate?
Grazie
Stefano
 
deve66 ha scritto:
Buonasera
Scusate se mi intrometto ma l'argomento mi interessa molto e vorrei porre un quesito:
Possiedo un CRV - 2010 con l'i-Dtec e abitando alla periferia di un piccolo centro posso utilizzare spesso le marce più alte durante i miei spostamenti.
Qual'è la velocità ottimale alla quale inserire la VI?
Io lo faccio frequentemente e la macchina non sembra risentirne, neanche a regimi inferiori ai 2000 giri/min.
L'indicatore per il cambio del rapporto (so che è abbastanza approssimativo) si illumina attorno ai 1800 - 1900 giri/min.
Le rigenerazioni del filtro avvengono all'incirca ogni 1000 km e durano alcuni minuti. Facendo autostrada non me ne accorgo neanche.
Cosa ne pensate?
Grazie
Stefano

Non devi scusarti; la tua non è certo un'intromissione. Ogni partecipazione volta ad allargare l'orizzonte informativo è più che ben accetta.
Quella che poni è una domanda che ha il suo fondamento in quanto è stato sommariamente evidenziato più sopra e non consente una risposta di semplice articolato.
Partiamo da alcuni assunti. Come avviene una rigenerazione? e, soprattutto, come avviene nei motori delle vetture menzionate?
E' un processo che richiede l'innalzamento delle temperature del filtro antiparticolato e questo è conseguibile mediante l'attuazione di postiniezioni di gasolio; in sostanza, al momento in cui due sensori di pressione, uno posto a monte del filtro ed uno a a valle, rilevino un gradiente pressorio superiore ad un certo valore, oppure si superi una certa percorrenza dopo la rigenerazione precedente, l'elettronica che sovrintende l'alimentazione impone che venga iniettato del gasolio suppletivo, cioè non finalizzato all'erogazione di potenza, indicativamente verso l'inizio della fase di scarico. Dal che ne segue che questo viene in buona parte espulso dalle camere di combustione e sospinto nel collettore di scarico dal quale raggiunge il filtro. Qui trova già dei residui carboniosi molto caldi, in alcuni punti incandescenti, e partecipa anch'esso alla combustione portando la temperatura a livelli tali da bruciarli ulteriormente per rendere le molecole costituenti di dimensione inferiore, così piccola da poter oltrepassare le maglie del filtro. Ma questo transito non è solo attuato dalla riduzione della dimensione ma anche dalla pressione che si trova presente nel comparto di scarico. E' evidente che la pressione è tanto maggiore quanto più alto è il regime di rotazione del motore e tanto maggiore è la pressione in camera di combustione nel momento della fase di scarico; nelle condizioni di cui al titolo del thread, il regime è estremamente contenuto e la pressione in camera di combustione non può essere molto alta in quanto non si è ancora raggiunto il regime di coppia, contestualmente imponendo una marcia con l'acceleratore molto parzializzato. Si capisce bene, quindi, che le condizioni di evacuazione del postcombusto non siano ottimali, condizioni che, paraltro, influenzano per gli stessi motivi anche l'evuacuazione del semplice combusto, ovvero le polveri che comunque si accumulano anche al di fuori dell'ambito rigenerativo. Questo ultimo aspetto rappresenta un gravame anche per la valvola EGR che si trova ad essere attraversata da gas di scarico meno puliti, più carichi di polveri. Al momento in cui la combustione avviene in maniera più prossima alla condizione ottimale e la pressione aumenta, si formano meno polveri in relazione all'entità di gasolio bruciato (il gasolio brucia meglio) e quelle che si formano vengono evacuate in modo migliore. Quindi, l'EGR si sporca meno ed il filtro si intasa di meno. E' evidente che queste condizioni sono ulteriormente enfatizzate dall'uso del motore nei dintorni dei regimi di maggior rendimento nei quali è bene comunque evitare di accelerare a fondo troppo spesso; in questo caso, infatti, si ha una notevole pressione alla scarico ma si instaura contestualmente la produzione di una quantità comunque notevole di polveri a seguito della combustione di ingenti quantità di combustibile.
La marcia a ridotte velocità mantenute costanti e ridotti regimi usando rapporti lunghi, dei quali la sesta è il più lungo, è caratterizzata da basse pressioni alla scarico e da una combustione non perfetta o comunque peggiore di quella che si otterrebbe nei regimi più indicati. L'acceleratore è poco premuto in assoluto ma relativamente alla situazione specifica, in cui il motore deve comunque erogare una certa potenza per consentire la marcia nelle condizioni anzidette, la quantità di gasolio è comunque notevole. Il basso consumo che, di norma, si ravvisa in queste circostanza deriva dal basso rapporto tra numero di accensioni e distanza percorsa, ovvero situazione tipica del moto attuato in concomitanza dell'utilizzo di rapportature lunghe. Tant'è che in alcuni casi, dove la velocità è ancora più ridotta, conviene usare le marce inferiori immediatamente adiacenti, quinta e quarta, perché in questo modo il motore deve erogare meno coppia e necessita di meno combustibile per accensione anche se le medesime, a parità di percorso, sono sicuramente in numero maggiore.
 
Quindi, da quello che ho capito, bisogna trovare un compromesso tra il più basso consumo, il miglior sfruttamento della coppia e la minor produzione possibile di particolato.
Io tendo normalmente a non tirare troppo le marce e quindi a viaggiare a regimi non troppo elevati. Percorrendo molte statali con scorrimento piuttosto fluido spesso utilizzo la VI anche sotto i 2000 giri/min (circa 85 - 90 km/h), e le prestazioni della macchina mi sembrano comunque ottime.
Ultimamente poi (raggiunti quasi i 18000 km) i consumi sono scesi attestandosi tra i 6,0 ed i 6,5 l ogni 100 km.
Per evitare problemi in futuro quindi, dovrei cambiare un po' stile di guida.
Non è facile, ma farò delle prove .

Stefano
 
deve66 ha scritto:
Quindi, da quello che ho capito, bisogna trovare un compromesso tra il più basso consumo, il miglior sfruttamento della coppia e la minor produzione possibile di particolato.
Io tendo normalmente a non tirare troppo le marce e quindi a viaggiare a regimi non troppo elevati. Percorrendo molte statali con scorrimento piuttosto fluido spesso utilizzo la VI anche sotto i 2000 giri/min (circa 85 - 90 km/h), e le prestazioni della macchina mi sembrano comunque ottime.
Ultimamente poi (raggiunti quasi i 18000 km) i consumi sono scesi attestandosi tra i 6,0 ed i 6,5 l ogni 100 km.
Per evitare problemi in futuro quindi, dovrei cambiare un po' stile di guida.
Non è facile, ma farò delle prove .

Stefano

Non è che si debba necessariamente sentirsi "castrati" durante la guida; ma un occhio di riguardo è sempre bene porlo. Ok?
 
Certamente.
La CRV è molto brava a mettere a proprio agio e a rilassarsi pur mantenendo sempre il controllo. Quando serve poi tira fuori anche la grinta.
Ne sono molto soddisfatto.
Grazie
Stefano
 
meipso ha scritto:
deve66 ha scritto:
Buonasera
Scusate se mi intrometto ma l'argomento mi interessa molto e vorrei porre un quesito:
Possiedo un CRV - 2010 con l'i-Dtec e abitando alla periferia di un piccolo centro posso utilizzare spesso le marce più alte durante i miei spostamenti.
Qual'è la velocità ottimale alla quale inserire la VI?
Io lo faccio frequentemente e la macchina non sembra risentirne, neanche a regimi inferiori ai 2000 giri/min.
L'indicatore per il cambio del rapporto (so che è abbastanza approssimativo) si illumina attorno ai 1800 - 1900 giri/min.
Le rigenerazioni del filtro avvengono all'incirca ogni 1000 km e durano alcuni minuti. Facendo autostrada non me ne accorgo neanche.
Cosa ne pensate?
Grazie
Stefano

Non devi scusarti; la tua non è certo un'intromissione. Ogni partecipazione volta ad allargare l'orizzonte informativo è più che ben accetta.
Quella che poni è una domanda che ha il suo fondamento in quanto è stato sommariamente evidenziato più sopra e non consente una risposta di semplice articolato.
Partiamo da alcuni assunti. Come avviene una rigenerazione? e, soprattutto, come avviene nei motori delle vetture menzionate?
E' un processo che richiede l'innalzamento delle temperature del filtro antiparticolato e questo è conseguibile mediante l'attuazione di postiniezioni di gasolio; in sostanza, al momento in cui due sensori di pressione, uno posto a monte del filtro ed uno a a valle, rilevino un gradiente pressorio superiore ad un certo valore, oppure si superi una certa percorrenza dopo la rigenerazione precedente, l'elettronica che sovrintende l'alimentazione impone che venga iniettato del gasolio suppletivo, cioè non finalizzato all'erogazione di potenza, indicativamente verso l'inizio della fase di scarico. Dal che ne segue che questo viene in buona parte espulso dalle camere di combustione e sospinto nel collettore di scarico dal quale raggiunge il filtro. Qui trova già dei residui carboniosi molto caldi, in alcuni punti incandescenti, e partecipa anch'esso alla combustione portando la temperatura a livelli tali da bruciarli ulteriormente per rendere le molecole costituenti di dimensione inferiore, così piccola da poter oltrepassare le maglie del filtro. Ma questo transito non è solo attuato da questa riduzione della dimensione ma anche dalla pressione che si trova presente nel comparto di scarico. E' evidente che la pressione è tanto maggiore quanto più alto è il regime di rotazione del motore e tanto maggiore è la pressione in camera di combustione; nelle condizioni di cui al titolo del thread, il regime è estremamente contenuto e la pressione in camera di combustione non può essere molto alta in quanto non si è ancora raggiunto il regime di coppia, contestualmente imponendo una marcia con l'acceleratore molto parzializzato. Si capisce bene, quindi, che le condizioni di evacuazione del postcombusto non siano ottimali, condizioni che, paraltro, influenzano per gli stessi motivi anche l'evuacuazione del semplice combusto, ovvero le polveri che comunque si accumulano anche al di fuori dell'ambito rigenerativo. Questo ultimo aspetto rappresenta un gravame anche per la valvola EGR che si trova ad essere attraversata da gas di scarico meno puliti, più carichi di polveri. Al momento in cui la combustione avviene in maniera più prossima alla condizione ottimale e la pressione aumenta, si formano meno polveri in relazione all'entità di gasolio bruciato (il gasolio brucia meglio) e quelle che si formano vengono evacuate in modo migliore. Quindi, l'EGR si sporca meno ed il filtro si intasa di meno. E' evidente che queste condizioni sono ulteriormente enfatizzate dall'uso del motore nei dintorni dei regimi di maggior rendimento nei quali è bene comunque evitare di accelerare a fondo troppo spesso; in questo caso, infatti, si ha una notevole pressione alla scarico ma si instaura contestualmente la produzione di una quantità comunque notevole di polveri a seguito della combustione di ingenti quantità di combustibile.
La marcia a ridotte velocità mantenute costanti e ridotti regimi usando rapporti lunghi, dei quali la sesta è il più lungo, è caratterizzata da basse pressioni alla scarico e da una combustione non perfetta o comunque peggiore di quella che si otterrebbe nei regimi più indicati. L'acceleratore è poco premuto in assoluto ma relativamente alla situazione specifica, in cui il motore deve comunque erogare una certa potenza per consentire la marcia nelle condizioni anzidette, la quantità di gasolio è comunque notevole. Il basso consumo che, di norma, si ravvisa in queste circostanza deriva dal basso rapporto tra numero di accensioni e distanza percorsa, ovvero situazione tipica del moto attuato in concomitanza dell'utilizzo di rapportature lunghe. Tant'è che in alcuni casi, dove la velocità è ancora più ridotta, conviene usare le marce inferiori immediatamente adiacenti, quinta e quarta, perché in questo modo il motore deve erogare meno coppia e necessita di meno combustibile per accensione anche se le medesime, a parità di percorso, sono sicuramente in numero maggiore.

Meipso complimenti sinceri! La tua competenza fa paura! Forse non sara opportuna questa domanda e puoi benissimo glissare se vuoi ma mi incuriosisce molto sapere se sei un tecnico del settore, insomma due cenni del tuo curriculum non puoi sicuramente essere un semplice appassionato di auto e motori come il 99,9% di noi. Scusa l'indiscrezione e comunque sei un grande .... se gia non ne fai parte ti avrei visto bene in un team di formula 1!
Sinceramente tuo frengo.
 
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