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Va a spalare fango come volontario, rider viene licenziato

Ultimamente mi capita spesso di sentire di casi di scarsa o del tutto assente comunicazione tra dipendente (anche se in realtà spesso non si tratta di veri e propri dipendenti) e datore di lavoro.
Gente che ti da la disponibilità per la domenica e poi se ne dimentica,oppure datori di lavoro che concedono un giorno di riposo e poi puntualmente telefonano per chiedere al dipendente di fare 2 ore al mattino e 2 al pomeriggio.
Dipendenti che decidono di usare i giorni di ferie e permessi (che per carità sono dei diritti) anche in momenti in cui magari c'è bisogno della loro presenza.
Mi sembra che a volte da una parte e dall'altra ci si dimentichi che anche l'altra persona ha delle esigenze e che alla fine si è tutti nella stessa barca.
 
Li è un parolone chiamarlo dipendente, certo è che se accetti un contratto del genere devi anche essere conscio che saltare una chiamata è un problema, al tempo stesso chi da il lavoro se ha scelto di non avere un rapporto continuativo con un lavoratore ha le sue buone ragione ma deve anche essere consapevole che qualche rischio lo potresti avere.
 
Non conosco bene i contratti a chiamata. Se mi dite che è normale che uno non venga più chiamato per una assenza lo prendo per buono.
 
Essendo un contratto a chiamata e avendo probabilmente delle alternative,o potendone trovare abbastanza facilmente,il titolare avrà puntato sul cavallo che gli dava la disponibilità quando gli serviva.
Se invece di andare a spalare fango avesse chiesto un permesso per assistere una persona malata probabilmente le cose sarebbero andate nello stesso modo.

Io sarò ingenuo capisco voler aiutare ma visto che il fango probabilmente c'era anche lunedì perchè andarci proprio di sabato?
Sapendo benissimo che probabilmente è il giorno in cui c'è più bisogno sul lavoro.
Non voglio dare addosso al ragazzo ma imho poteva gestirla meglio.
Poi tanto dopo questa pubblicità figurati se non troverà un posto anche migliore.
 
E' sicuramente un aspetto sul quale si dovrebbe intervenire.
Ci sono alcuni lavoratori che hanno tutte le tutele sacrosante (più qualcuna addirittura superflua secondo me) e altri che non ne hanno neanche mezza.

Io conosco tanti ragazzi (ma anche over 40) che stanno sudando freddo perchè si parla di regolarizzare i collaboratori sportivi che finora hanno lavorato a 5 euro l'ora senza contributi,malattia,tutele etc etc.
Anche per il Coni.
Si parla da Luglio di farli diventare dei dipendenti a tutti gli effetti.
Sulla carta sembra una cosa positiva,in pratica si stanno chiedendo come faranno le associazioni sportive a sostenere un costo almeno doppio e si chiedono quanti di loro verranno lasciati a casa.
 
Poi tanto dopo questa pubblicità figurati se non troverà un posto anche migliore.
mah, non mi sembra un gran bel biglietto da visita...se dopo aver spiegato i tuoi motivi non ti danno il permesso devi lavorare, e se non ti piace cerchi altro, la vita mi ha insegnato a fare così!!
 
Ultima modifica:
Sta di fatto che mi sembrano non contratti cose così.


Purtroppo

INCREDIBILE

c'e' anche in lavori e con datori seri....

Io l' avevo in un piccolo Comune fuori citta'.
-----Sostituzione-----
dei diversi cuochi per
il giorno libero,
di permesso
e
malattia
presso la locale RSA.

E' un mondo cosi', caro giovanotto.
 
mah, non mi sembra un gran bel biglietto da visita...se dopo aver spiegato i tuoi motivi non ti danno il permesso devi lavorare, e se non ti piace cerchi altro, la vita mi ha insegnato a fare così!!

Mi hanno detto che avrebbe già avuto altre tre offerte.

Di sicuro questa storia a ognuno darà un'impressione diversa.
Ci sarà chi penserà che il ragazzo è un eroe (termine abusatissimo di questi tempi) e chi lo riterrà invece un assenteista.

Ogni volta che mi capita di sentire qualcuno che è stato licenziato o ha lasciato il lavoro perchè a suo dire veniva sfruttato o è stato vittima di una sorta di complotto io istintivamente prendo per buono il 20% di quanto dice e penso sempre che ci possa essere una versione molto differente della storia.
 
E' un mondo cosi', caro giovanotto.

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Mi hanno detto che avrebbe già avuto altre tre offerte.

Di sicuro questa storia a ognuno darà un'impressione diversa.
Ci sarà chi penserà che il ragazzo è un eroe (termine abusatissimo di questi tempi) e chi lo riterrà invece un assenteista.

Ogni volta che mi capita di sentire qualcuno che è stato licenziato o ha lasciato il lavoro perchè a suo dire veniva sfruttato o è stato vittima di una sorta di complotto io istintivamente prendo per buono il 20% di quanto dice e penso sempre che ci possa essere una versione molto differente della storia.

O....
Uno che deve, vista l' eta', ancora capire come funziona....
Una " bella lezione " per il futuro.
Mi auguro, ne faccia tesoro
 
Se sta studiando ING informatica si indirizzera in un mondo professionale completamente diverso, con esigenze differenti e rapporti di lavori basati proprio sulla reciprocità d'interessi tra datore e lavoratore che porta ad una elasticità che non può esistere con quel tipo di lavoro e quel contratto.
 
Una cosa che a me non piace è il fatto che molti dipendenti (anche quando sono inquadrati diversamente) sembrano non capire davvero come funziona il settore in cui lavorano.
Certamente da parte del datore di lavoro non devono esserci pretese eccessive e i diritti vanno rispettati.
Ma ad esempio nelle attività che lavorano 7 giorni su 7 a me pare ovvio che volente o nolente qualcuno dovrà lavorare di domenica.
Eppure ho conosciuto persone che pur cercando lavoro in attività simili pretendeva di non essere mai di turno la domenica.
Qualcosa non quadra.
Nei settori in cui c'è il boom di lavoro in certi periodi dell'anno (tipo nel settore del turismo) a me pare scontato che ci saranno settimane in cui ci sarà molto più da fare e probabilmente non ci sarà la possibilità di concedere un giorno di ferie o di permesso.
Anche se fosse per una nobile causa.
Ancora di più mi da fastidio quando un dipendente usufruisce di permessi e giorni di ferie e non si rende conto che questo comporta un sacrificio per i suoi colleghi,perchè non si scappa se uno sta a casa un altro dovrà essere presente e magari lavorare 7 giorni su 7 per compensare.
Ho conosciuto un ragazzo che aveva diritto alla 104 perchè in famiglia aveva una persona disabile.
Per carità sono tutele stabilite dalla legge quindi ha fatto bene a usufruirne.
Però poi si è sorpreso quando l'azienda è andata in crisi e ha dovuto ridurre il personale se è stato tra i primi a cui è stato detto di guardarsi intorno.
Dovevano lasciare a casa uno dei suoi colleghi che l'ha sostituito ogni volta che ha avuto bisogno?
Ogni tanto magari ci si deve mettere anche nei panni degli altri altrimenti la baracca non va avanti.
 
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