Non per rompere le uova nel paniere ma al di la dei costi progettuali e della componentistica di casa Toyota, enormemente diminuiti rispetto al passato, rimane da anni ormai il solito punto nodale ovvero distribuzione e produzione di idrogeno come combustibile.
Sono anni che diverse case automobilistiche sperimentano prototipi ad idrogeno, in tutte le salse e sono anni che si scontrano con i soliti problemi di produzione e distribuzione. Anche perchè per chi non lo sapesse produrre Idrogeno inquina poichè il ciclo di produzione più noto è quello da combustibile fossile con rilascio di elevate quantità di CO2, con buonapace degli ambientalisti della domenica.
Oltretutto negli USA l'utilizzo di idrogeno per combustibile viene già utilizzato con l'Hythane, metano con l?aggiunta del 15% in peso di idrogeno che ne migliora combustione e rendimento.
Ad oggi, e torniamo in Germania, la BASF sta sperimentando un sistema per ottenere idrogeno in modo meno dispendioso ed inquinante, un pogetto pilota da 30 milioni di dollari che include nel suo ciclo la produzione di prodotti per le auto a celle combustibili.
La scelta di volgere lo sguardo agli USA non è casuale poichè essendo produttori di petrolio l'interesse all'alternativa è tanto e poichè allo stato attuale c'è un iteresse dello "Stato".
La vena ecologista quindi è meno pulsante di quanto sembri mentre è ben visibile quella dei flussi di soldi.
La chiave di tutto si riduce ad un solo principio, i costi. Se il costo di produzione e vendita sarà competitivo come la benzina o l'elettrico allora l'idrogeno avrà la sua chance se non sarà competitivo un' auto ad idrogeno potrà costare anche meno di una a benzina ma se il pieno ti costa il triplo ed hai difficoltà a trovare un distributore tra 20 anni saremo ancora qui a dire, l'idrogeno si avvicina!