<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tossicodipendenza : iter per salvare i nostri figli | Il Forum di Quattroruote

Tossicodipendenza : iter per salvare i nostri figli

Quello della tossicodipendenza è un argomento che, a mio avviso, non viene affrontato con la dovuta attenzione. A parte pochi servizi , che si limitano a mostrare siringhe gettate in qualche boschetto o anfratto, non ho mai avuto modo di ascoltare dei programmi che cercassero di arrivare al cuore della questione: perché tanti giovani continuano a cercare di stordirsi con le droghe? Cosa si potrebbe fare? Credo che per una famiglia, avere un figlio t.d sia un inferno. Rabbrividisco solo a pensarci. E allora mi chiedo: perché non affidare la gestione di tale fenomeno allo Stato? I tossicodipendenti non dovrebbero relazionarsi con gli spacciatori, che hanno tutto l'interesse a legarli a sé. Se esistessero strutture che producono droghe certificate e dove gli utenti potrebbero essere seguiti da personale qualificato e pronto ad ascoltarli, avremmo piu possibilità di salvarli. Ho come l'impressione che vogliamo tenere la testa sotto la sabbia e fare finta di non vedere, in nome di una ipocrisia, ossia che sarebbe poco etico sottrarre agli spacciatori il monopolio. Ovvio che non si tratta di pubblicizzare o legittimare le droghe, ci mancherebbe altro. Io non fumo neanche. Si tratta di impedire fenomeni di degradazione e squallore ( tipo Rogoredo per capirci...)
 
Unico modo per "salvare" un figlio drogato é denunciarlo e sperare che venga portato in un centro di recuperlo e che vi resti.
San patrignano ci ha insegnato tanto,ma tutti non possono essere curati in quella struttura.
Bisogna anche chiedersi perché un giovane abbia bisogno di drogarsi.
Genitori che non parlano con i figli,figli che non parlano con i genitori.
 
Ho svolto il mio servizio civile in un centro di recupero per tossicodipendenze. I ragazzi che vi arrivavano avevano alle spalle le più disparate situazioni. Dalla famiglia di professionisti (che pagava di tasca propria la retta) a chi invece, scontava una pena alternativa al carcere (retta pagata dallo Stato). Le regole del centro, i gruppi di autoascolto e la routine li aiutava molto nel periodo in cui erano nel centro ma al momento di lasciarlo, perse queste sicurezze, ritrovavano tutte le tentazioni del mondo esterno. Specie nel caso di dipendenza da Alcool. La droga "certificata" e fornita dallo Stato (nei S.E.R.T.) esiste ed è il metadone che viene somministrata in dosi via via più blande a chi intraprende un percorso di disintossicazione da eroina.
 
Io non ho mai vissuto esperienze simili,ho conosciuto alcune famiglie in cui esisteva il problema ed erano quasi tutte famiglie in cui c'era parecchio denaro e pochissima presenza da parte dei genitori per i motivi più disparati.
Avevo visto un servizio in tv,delle Iene mi pare,in cui mostravano questi centri all'estero.
C'era sicuramente il vantaggio del minor degrado e più sicurezza (dicevano che le droghe spacciate per strada vengono tagliate con una moltitudine di sostanze pericolose mentre eliminando queste sostanze accessorie diminuivano sia i pericoli che la quantità di sostanza necessaria per soddisfare la dipendenza) ma non mi sono sembrati una soluzione valida.
Parevano più un modo per spostare il problema e renderlo meno visibile che per risolverlo davvero.
 
Dategli la passione per le auto ...e non avrà nemmeno 1 centesimo per la droga....scherzo..ma molto verità si cela in questa frase...
 
Dategli la passione per le auto ...e non avrà nemmeno 1 centesimo per la droga....scherzo..ma molto verità si cela in questa frase...

La passione... è proprio questa che secondo me manca ai tossico dipendenti. La passione per qualcosa (motori, disegno, sport o altro) ti da uno scopo e a quel punto a che ti serve la droga? Ho conosciuto in passato alcuni t.d. ed almeno quelli da me conosciuti avevano tutti un minimo comune denominatore: gli mancava una sana passione.
Ovviamente IMHO
 
Ho svolto il mio servizio civile in un centro di recupero per tossicodipendenze. I ragazzi che vi arrivavano avevano alle spalle le più disparate situazioni. Dalla famiglia di professionisti (che pagava di tasca propria la retta) a chi invece, scontava una pena alternativa al carcere (retta pagata dallo Stato). Le regole del centro, i gruppi di autoascolto e la routine li aiutava molto nel periodo in cui erano nel centro ma al momento di lasciarlo, perse queste sicurezze, ritrovavano tutte le tentazioni del mondo esterno. Specie nel caso di dipendenza da Alcool. La droga "certificata" e fornita dallo Stato (nei S.E.R.T.) esiste ed è il metadone che viene somministrata in dosi via via più blande a chi intraprende un percorso di disintossicazione da eroina.
Ma il Sert fornisce supporto professionale ( psicologico psichiatrico medico infermieristico ) ?
 
Io non ho mai vissuto esperienze simili,ho conosciuto alcune famiglie in cui esisteva il problema ed erano quasi tutte famiglie in cui c'era parecchio denaro e pochissima presenza da parte dei genitori per i motivi più disparati.
Avevo visto un servizio in tv,delle Iene mi pare,in cui mostravano questi centri all'estero.
C'era sicuramente il vantaggio del minor degrado e più sicurezza (dicevano che le droghe spacciate per strada vengono tagliate con una moltitudine di sostanze pericolose mentre eliminando queste sostanze accessorie diminuivano sia i pericoli che la quantità di sostanza necessaria per soddisfare la dipendenza) ma non mi sono sembrati una soluzione valida.
Parevano più un modo per spostare il problema e renderlo meno visibile che per risolverlo davvero.
Io credo che la tossicodipendenza esisterà sempre , perché esisteranno sempre persone fragili. Quello che si dovrebbe fare è intervenire immediatamente in modo che il ragazzo non sviluppi una dipendenza tale da non liberarsi più. In altre parole dovremmo intercettare i ragazzi che iniziano a drogarsi, che sono alle primissime esperienze e questo non mi sembra che accada adesso. Ecco perché se esistessero strutture certificate, il ragazzo viene "preso in carico" sin da subito. Non andrebbe dallo spacciatore che conosce mille trucchi per creare in lui la dipendenza, ma figure professionali opportunamente formate che lavorerebbero per aiutarlo.
 
La passione... è proprio questa che secondo me manca ai tossico dipendenti. La passione per qualcosa (motori, disegno, sport o altro) ti da uno scopo e a quel punto a che ti serve la droga? Ho conosciuto in passato alcuni t.d. ed almeno quelli da me conosciuti avevano tutti un minimo comune denominatore: gli mancava una sana passione.
Ovviamente IMHO
Credo che ciò sia verissimo. Il collegamento tra strutture certificate e percorsi professionali potrebbe sviluppare una sinergia vincente
 
Il grosso problema è che lo spacciatore arrestato il giorno dopo lo ritrovi allo stesso posto. Non ho mai capito perchè lo spaccio non è punito in maniera esemplare visto che avvelena tutta la società.
Ma lo spaccio è solo parte del problema, non ci fossero i clienti non ci sarebbe nemmeno chi spaccia..............come la prostituzione del resto.
 
Io credo che la tossicodipendenza esisterà sempre , perché esisteranno sempre persone fragili. Quello che si dovrebbe fare è intervenire immediatamente in modo che il ragazzo non sviluppi una dipendenza tale da non liberarsi più. In altre parole dovremmo intercettare i ragazzi che iniziano a drogarsi, che sono alle primissime esperienze e questo non mi sembra che accada adesso. Ecco perché se esistessero strutture certificate, il ragazzo viene "preso in carico" sin da subito. Non andrebbe dallo spacciatore che conosce mille trucchi per creare in lui la dipendenza, ma figure professionali opportunamente formate che lavorerebbero per aiutarlo.

Disgregazione delle famiglie e disgregazione della comunità.
Aivoglia adesso a correre a destra e a manca a tappar buchi..............
Ma ricordiamoci che non è solo un modo di dire '' la famiglia è la base della società''.
 
La passione... è proprio questa che secondo me manca ai tossico dipendenti. La passione per qualcosa (motori, disegno, sport o altro) ti da uno scopo e a quel punto a che ti serve la droga? Ho conosciuto in passato alcuni t.d. ed almeno quelli da me conosciuti avevano tutti un minimo comune denominatore: gli mancava una sana passione.
Ovviamente IMHO

Quanto è vero!

A proposito di recupero dei tossicodipendenti, per 2 o 3 volte sono andato a mangiare alla pizzeria Sp.accio gestita dalla comunità S. Patrignano, in un paesino della Romagna (non ricordo il nome).
Pizza molto buona, e la cosa interessante è che ci lavorano diversi ex-tossicodipendenti.
 
Non penso sia lo spacciatore che crea dipendenza. Chi prova la droga ne è subito dipendente per l'effetto che ha sul fisico a livello biologico. Già a quel punto devono sorgere forti motivazioni per abbandonarla, motivazioni che non possono essere la semplice momentanea mancanza di reperibilità (spacciatore arrestato e poi rimesso in libertà in attesa dell'esito di un processo pluriennale) o perchè "preso in carico" dal servizio sanitario nazionale. Trovare una soluzione dopo esserci cascati lo trovo, purtroppo, improbabile. Forse è meglio concentrarsi sul "prima" e stare mooolto attenti alle frequentazioni dei propri figli.
 
Disgregazione delle famiglie e disgregazione della comunità.
Aivoglia adesso a correre a destra e a manca a tappar buchi..............
Ma ricordiamoci che non è solo un modo di dire '' la famiglia è la base della società''.
Concordo...sebbene io creda che pur avendo alle spalle solide famiglie, qualcuno che prende strade sbagliate c'è sempre purtroppo
 
Non penso sia lo spacciatore che crea dipendenza. Chi prova la droga ne è subito dipendente per l'effetto che ha sul fisico a livello biologico. Già a quel punto devono sorgere forti motivazioni per abbandonarla, motivazioni che non possono essere la semplice momentanea mancanza di reperibilità (spacciatore arrestato e poi rimesso in libertà in attesa dell'esito di un processo pluriennale) o perchè "preso in carico" dal servizio sanitario nazionale. Trovare una soluzione dopo esserci cascati lo trovo, purtroppo, improbabile. Forse è meglio concentrarsi sul "prima" e stare mooolto attenti alle frequentazioni dei propri figli.
Purtroppo alcuni genitori lavorano tantissimo e poi come si fa a conoscere tutti gli amici dei figli? Dovremmo seguirli con un drone h24
 
Back
Alto