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The American

conan2001 ha scritto:
dipendeme ha scritto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_Tempra

la ricerca non ha dato nessun risultato. :twisted:

Domenica 9 Gennaio 2011,
«Se al posto di Marchionne avesse parlato di D?Alema o Fassino non sarebbe cambiato nulla: quando vado in chiesa voglio sentir parlare del Vangelo». A dirlo è l'imprenditore castellano Giorgio Vigni che punta il dito contro don Claudio Miglioranza e la sua omelia del 2 gennaio scorso nella Chiesa della Pieve. Il parroco ha sparato a zero sull'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, accusandolo di perseguire una «retrocessione dei diritti». Vigni, nel sentire il sacerdote parlare di Marchionne dal pulpito, è uscito dalla chiesa per rientrarci solo alla fine del sermone «politico».
Una volta a casa ha però preso carta e penna scrivendo una lettera al vescovo di Treviso, Agostino Gardin, nella quale lamentava l'accaduto. Vigni non entra nel merito delle affermazioni di don Claudio. Il punto è che dal pulpito, a suo dire, si dovrebbe parlare solo di argomenti religiosi. «Quando entro in una chiesa so che c'è un programma da rispettare, si deve parlare del Vangelo -attacca Vigni- Io vado in chiesa la domenica perché voglio sentir parlare di quello, non di altro. Uno dal lunedì al sabato viene bombardato di notizie di politica e lavoro, la domenica va a messa per cercare un momento di spiritualità concentrandosi sul Vangelo e non lo può fare». Don Claudio Miglioranza, invece, ha accusato Marchionne di guadagnare «quanto 6400 dei suoi dipendenti».
«Ciò che sta facendo Marchionne con la Fiat -ha detto ancora don Claudio- mi fa pensare a un piano prestabilito per una retrocessione del movimento di base. Io non mi appello alla sua moralità, quanto alla sua coscienza di imprenditore. È uno che lavora sulla separazione del sindacato, e non è serio». «Non entro nel merito di quello che Miglioranza può aver detto su Marchionne -aggiunge Vigni- Se mi avesse parlato di qualsiasi altro personaggio che non ha nulla a che vedere col Vangelo avrei reagito allo stesso modo. Quando uno è in chiesa fa il prete, fuori può far quello che vuole. Poi non trovo corretto che parli di Marchionne senza che ci sia un dibattito, approfittando del ruolo che gli consente di avere il pulpito: la vedo una cosa poco cristiana. C'era un passo straordinario del Vangelo di Giovanni: non capisco perché non abbia voluto parlare di quello preferendo Marchionne».
Vigni, nella sua lettera al vescovo di Treviso, lamenta il fatto che il sacerdote abbia scambiato l'omelia per un comizio.
«Eccellenza -scrive al vescovo- non è la prima volta che capita, come ben sanno i suoi predecessori, ma oggi nella Santa Messa delle 11.30 a Borgo Pieve in Castelfranco, si è arrivati, oso dire, al magistrale. Un'omelia è riuscita a trasformare in comizio una delle pagine più alte del Vangelo». «Ho sentito parlare di pastori -continua la nota- qui saremmo vicini all'evangelico, ma si trattava dei pastori sardi manganellati a Civitavecchia. Poi si è poi passati al sindaco della città che vieterebbe le cure ai poveri migrantes e si è trionfalmente arrivati a Marchionne. Mi confesso ignorante, ma sono fermamente convinto che non esista, al momento, un San Marchionne o almeno un beato con quel nome, eppure è stato messo sull'altare. Mi sono alzato e ho abbandonato il comizio, per rientrare in chiesa al riprendere della Messa. Ricordo che tal Cardinal Ratzinger ebbe a dire, a braccio: è stupefacente che il cristianesimo sopravviva nonostante milioni di omelie inadeguate».

baruffe ...........
 
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