<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> "Tempesta emotiva" | Il Forum di Quattroruote

"Tempesta emotiva"

Una volta era contemplato nel codice penale il "delitto d'onore", le cui disposizioni sono state abrogate nel 1981, e che poteva "mitigare" determinate pene per delitti commessi in ambito matrimoniale causati da gelosia, tradimenti e lesivi dell' "onore".
 
https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...va-pena-quasi-dimezzata_3194705-201902a.shtml

Dunque, un momento che me lo segno: se domani decido che ne ho abbastanza di mia moglie, devo strangolarla a mani nude e poi far finta di suicidarmi. Poi una volta in galera faccio il bravo ragazzo, e il tutto mi costa molto meno rispetto a una causa di divorzio.... Ottima idea.
Siamo alle solite..... sembra che alcuni magistrati ci godano a rendere "relativi" crimini che fanno fremere d'indignazione la gente comune.

Una volta c'era la prima sezione (se non era la prima scusatemi, io la ricordo così) della Cassazione, presieduta da un giudice diventato famoso, che sembrava ci godesse ad annullare, a causa di qualche vizio di procedura, sentenze che erano senz'altro costate molto lavoro a tanti altri.

Adesso questo s'è inventato la tempesta emotiva : il che è come dire che se uno non riesce a controllarsi è meno colpevole.

Se una simile bestialità dovesse estendersi e diventare d'uso comune - ma speriamo proprio di no - sarebbe la fine : le peggiori nefandezze potrebbero vedersi "giustificate" in base a quest'idea folle.

Cosa dire ? ......stendiamo un velo pietoso e speriamo che idee simili non vengano più a nessuno.

Se uno non si sa controllare, deve imparare a non mettersi neppure in certe situazioni : altrimenti è un individuo socialmente pericoloso, altro che un poveretto che, sai, era in preda ad una tempesta emotiva....
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Una volta era contemplato nel codice penale il "delitto d'onore", le cui disposizioni sono state abrogate nel 1981, e che poteva "mitigare" determinate pene per delitti commessi in ambito matrimoniale causati da gelosia, tradimenti e lesivi dell' "onore".
Ma era un'altra cosa : non credo che allora ci fosse, come attenuante, qualcosa di simile.

C'era invece l'idea che l'attenuante stesse nel "disonore" : stiamo ovviamente parlando di quella che era la mentalità della maggioranza della gente (magari non delle elite, ma della gran parte del popolo, particolarmente nel Sud Italia) in quegli anni (50+ anni fa) che è un modo di pensare che tanta gente, non solo fra i giovani, fa fatica a capire : non dico ad approvare, ci mancherebbe, ma anche solo a concepire, visto quanto è cambiata la concezione della donna e del suo ruolo nella società in un lasso di tempo tutto sommato abbastanza breve.

Basti pensare che, fino al 1958, c'erano ancora le case chiuse : alle donne si chiedeva di restare vergini, gli uomini al contrario erano spesso incoraggiati al contrario, nelle case chiuse appunto....

Io ho anni a sufficienza per ricordare, sul settimanale Oggi che mia mamma comprava, un'intervista (1969) all'ultimo italiano che aveva ucciso la moglie ma aveva avuto una pena molto lieve (se ben ricordo, 6 anni) proprio perché all'epoca erano in vigore le forti attenuanti per delitto d'onore : costui (successe a Caivano (Napoli) paese noto per arretratezza sociale ed economica) sapeva che la moglie lo tradiva ed anche con un suo amico, perciò fece in modo di sorprenderli in fragrante, armato, ed uccise solo la moglie, oltretutto incinta : questo succedeva nei primi anni '60, e nel '69 appunto rilasciò l'intervista ad Oggi : era tornato libero e si era anche risposato.

La cosa più incredibile, per noi oggi, è che anche la sua seconda moglie approvava (!) il suo delitto, mentre nessuno, neanche l'omicida, faceva colpa alcuna al suo amico con cui lei lo tradiva : i commenti erano "l'uomo, si sa, è cacciatore e deve tentare, è la donna che deve resistere, e se non lo fa è una malafemmina".

Oggi sembra pazzesco, ma una cinquantina d'anni fa erano tanti a pensarla così.
Ne è passata d'acqua sotto i ponti.....
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Siamo alle solite..... sembra che alcuni magistrati ci godano a rendere "relativi" crimini che fanno fremere d'indignazione la gente comune.

Una volta c'era la prima sezione (se non era la prima scusatemi, io la ricordo così) della Cassazione, presieduta da un giudice diventato famoso, che sembrava ci godesse ad annullare, a causa di qualche vizio di procedura, sentenze che erano senz'altro costate molto lavoro a tanti altri.

Adesso questo s'è inventato la tempesta emotiva : il che è come dire che se uno non riesce a controllarsi è meno colpevole.

Se una simile bestialità dovesse estendersi e diventare d'uso comune - ma speriamo proprio di no - sarebbe la fine : le peggiori nefandezze potrebbero vedersi "giustificate" in base a quest'idea folle.

Cosa dire ? ......stendiamo un velo pietoso e speriamo che idee simili non vengano più a nessuno.

Se uno non si sa controllare, deve imparare a non mettersi neppure in certe situazioni : altrimenti è un individuo socialmente pericoloso, altro che un poveretto che, sai, era in preda ad una tempesta emotiva....
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Credo tu stia parlando del celebre (per chi si occupa di diritto) dott. Carnevale (si chiamava proprio così), carinamente soprannominato "l'ammazza sentenze".
E le sentenze che ammazzava erano quelle di condanna di mafiosi.
Se non ricordo male non finì bene la propria carriera: qualcosa venne fuori, ma non ricordo cosa.
 
celebre (per chi si occupa di diritto) dott. Carnevale

Celebre anche per chi non si occupa di diritto, ma era abbastanza grande da leggere i giornali....

carinamente soprannominato "l'ammazza sentenze".

Io lo chiamavo in un altro modo, ma non credo di poterlo scrivere....

Se non ricordo male non finì bene la propria carriera: qualcosa venne fuori, ma non ricordo cosa.

Fu accusato da Gaspare Mutolo e accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma dal momento che cane non morde cane, fu prevedibilmente prosciolto. E' ancora vivo ed è felicemente e lautamente pensionato.
 
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