<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Strane manovre ad Arese: il 26 ottobre ci sarà la verità...? | Il Forum di Quattroruote

Strane manovre ad Arese: il 26 ottobre ci sarà la verità...?

un articolo sull'ultimo 4ruote titola così... lo riporto per gli appassionati... forse per molti la luce in fondo al tunnel... ;)

"Che cosa sta succedendo nell'area di Arese che fu dell'Alfa Romeo e che rimanda nella memoria ai gloriosi giorni andati ? Da diversi mesi c'è un grande fermento che cozza con i troppi anni di stallo. Chi vive lì attorno parla di un continuo viavai di persone, di assemblee che si susseguono, di continui incontri carbonari e di tanti "pissi pissi bao bao" che potrebbero aprire il cuore degli appassionati.
Si sta parlando dei quasi 2 milioni di metri quadrati che attualmente circondano quel che resta della palazzina direzionale dell'Alfa Romeo e il contiguo museo. Un terreno su cui dovevano sorgere un centro commerciale e una zona residenziale, progetti caduti nel dimenticatoio sia per le resistenze degli abitanti della zona, che fa capo a ben quattro comuni, Arese, Garbagnate, Lainate e Rho, sia per la volontà diretta delle amministrazioni locali.
E allora? Allora bisogna stare appesi a un'assemblea pubblica indetta per il 26 ottobre, quando, si annuncia tra le righe, se ne sentiranno delle belle. Questo è quanto esce a fatica da troppe bocche cucite, ma non per questo incapaci di tradire un'euforia di fondo che sta diventando contagiosa.
Ma sì, anche se nessuno lo vuole ammettere, pare che i sindaci dei quattro comuni interessati abbiano già ricevuto una copia di un piano, estremamente dettagliato, che illustra gli interventi possibili. Roba grossa, di quelle che fanno tremare i polsi di chi vive di pane e auto. Si parla di un progetto di enorme portata, capace di riportare un grande significato motoristico in una zona che in passato alimentava il mondo di vetture e di emozioni.
C'è di mezzo la Fiat? Pare proprio di no. Al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto, mentre tutt'attorno prenderebbero vita attività specialistiche ed espositive. Si parla quindi di un'importante area museale che, da quello che si è capito, ricalcherebbe molto il vecchio progetto di De Meo ai tempi in cui per l'Alfa Romeo si pensava in grande, e in più due poli strettamente legati a Milano: la moda e il design. Ecco, parlando di design, quello che si è capito è che il piano prevede un centro di eccellenza che si occuperebbe dell'intero processo che va dal disegno all'engineering, fino alla produzione dei primi prototipi. E che farebbe capo a chi? Qui davvero nessuno parla, semmai lascia intendere che dietro ci sia una casa automobilistica non italiana. Fare speculazioni, essendoci contigua la vecchia sede dell'Alfa, è sin troppo facile, però non ci sono ancora elementi pubblici a sostegno di questo. Di certo, una cosa così grossa non potrà mai sostenersi senza un costruttore con degli interessi ben precisi. Resta da capire chi è, e forse lo si saprà proprio il 26 ottobre, quando i sindaci dovranno presentare qualcosa di più delle buone intenzioni. Un impegno scritto di una Casa ? Magari: sarebbe il segnale tanto atteso."
 
volevo tenere la notizia segreta il più possibile,ho comprato io quel terreno per farci la mia villetta con piscina. Appena è pronta vi invito tutti quanti :D
 
autofede2009 ha scritto:
un articolo sull'ultimo 4ruote titola così... lo riporto per gli appassionati... forse per molti la luce in fondo al tunnel... ;)

"Che cosa sta succedendo nell'area di Arese che fu dell'Alfa Romeo e che rimanda nella memoria ai gloriosi giorni andati ? Da diversi mesi c'è un grande fermento che cozza con i troppi anni di stallo. Chi vive lì attorno parla di un continuo viavai di persone, di assemblee che si susseguono, di continui incontri carbonari e di tanti "pissi pissi bao bao" che potrebbero aprire il cuore degli appassionati.
Si sta parlando dei quasi 2 milioni di metri quadrati che attualmente circondano quel che resta della palazzina direzionale dell'Alfa Romeo e il contiguo museo. Un terreno su cui dovevano sorgere un centro commerciale e una zona residenziale, progetti caduti nel dimenticatoio sia per le resistenze degli abitanti della zona, che fa capo a ben quattro comuni, Arese, Garbagnate, Lainate e Rho, sia per la volontà diretta delle amministrazioni locali.
E allora? Allora bisogna stare appesi a un'assemblea pubblica indetta per il 26 ottobre, quando, si annuncia tra le righe, se ne sentiranno delle belle. Questo è quanto esce a fatica da troppe bocche cucite, ma non per questo incapaci di tradire un'euforia di fondo che sta diventando contagiosa.
Ma sì, anche se nessuno lo vuole ammettere, pare che i sindaci dei quattro comuni interessati abbiano già ricevuto una copia di un piano, estremamente dettagliato, che illustra gli interventi possibili. Roba grossa, di quelle che fanno tremare i polsi di chi vive di pane e auto. Si parla di un progetto di enorme portata, capace di riportare un grande significato motoristico in una zona che in passato alimentava il mondo di vetture e di emozioni.
C'è di mezzo la Fiat? Pare proprio di no. Al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto, mentre tutt'attorno prenderebbero vita attività specialistiche ed espositive. Si parla quindi di un'importante area museale che, da quello che si è capito, ricalcherebbe molto il vecchio progetto di De Meo ai tempi in cui per l'Alfa Romeo si pensava in grande, e in più due poli strettamente legati a Milano: la moda e il design. Ecco, parlando di design, quello che si è capito è che il piano prevede un centro di eccellenza che si occuperebbe dell'intero processo che va dal disegno all'engineering, fino alla produzione dei primi prototipi. E che farebbe capo a chi? Qui davvero nessuno parla, semmai lascia intendere che dietro ci sia una casa automobilistica non italiana. Fare speculazioni, essendoci contigua la vecchia sede dell'Alfa, è sin troppo facile, però non ci sono ancora elementi pubblici a sostegno di questo. Di certo, una cosa così grossa non potrà mai sostenersi senza un costruttore con degli interessi ben precisi. Resta da capire chi è, e forse lo si saprà proprio il 26 ottobre, quando i sindaci dovranno presentare qualcosa di più delle buone intenzioni. Un impegno scritto di una Casa ? Magari: sarebbe il segnale tanto atteso."

Sarà un mese lunghissimo :D :D :D
 
autofede2009 ha scritto:
un articolo sull'ultimo 4ruote titola così... lo riporto per gli appassionati... forse per molti la luce in fondo al tunnel... ;)

"Che cosa sta succedendo nell'area di Arese che fu dell'Alfa Romeo e che rimanda nella memoria ai gloriosi giorni andati ? Da diversi mesi c'è un grande fermento che cozza con i troppi anni di stallo. Chi vive lì attorno parla di un continuo viavai di persone, di assemblee che si susseguono, di continui incontri carbonari e di tanti "pissi pissi bao bao" che potrebbero aprire il cuore degli appassionati.
Si sta parlando dei quasi 2 milioni di metri quadrati che attualmente circondano quel che resta della palazzina direzionale dell'Alfa Romeo e il contiguo museo. Un terreno su cui dovevano sorgere un centro commerciale e una zona residenziale, progetti caduti nel dimenticatoio sia per le resistenze degli abitanti della zona, che fa capo a ben quattro comuni, Arese, Garbagnate, Lainate e Rho, sia per la volontà diretta delle amministrazioni locali.
E allora? Allora bisogna stare appesi a un'assemblea pubblica indetta per il 26 ottobre, quando, si annuncia tra le righe, se ne sentiranno delle belle. Questo è quanto esce a fatica da troppe bocche cucite, ma non per questo incapaci di tradire un'euforia di fondo che sta diventando contagiosa.
Ma sì, anche se nessuno lo vuole ammettere, pare che i sindaci dei quattro comuni interessati abbiano già ricevuto una copia di un piano, estremamente dettagliato, che illustra gli interventi possibili. Roba grossa, di quelle che fanno tremare i polsi di chi vive di pane e auto. Si parla di un progetto di enorme portata, capace di riportare un grande significato motoristico in una zona che in passato alimentava il mondo di vetture e di emozioni.
C'è di mezzo la Fiat? Pare proprio di no. Al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto, mentre tutt'attorno prenderebbero vita attività specialistiche ed espositive. Si parla quindi di un'importante area museale che, da quello che si è capito, ricalcherebbe molto il vecchio progetto di De Meo ai tempi in cui per l'Alfa Romeo si pensava in grande, e in più due poli strettamente legati a Milano: la moda e il design. Ecco, parlando di design, quello che si è capito è che il piano prevede un centro di eccellenza che si occuperebbe dell'intero processo che va dal disegno all'engineering, fino alla produzione dei primi prototipi. E che farebbe capo a chi? Qui davvero nessuno parla, semmai lascia intendere che dietro ci sia una casa automobilistica non italiana. Fare speculazioni, essendoci contigua la vecchia sede dell'Alfa, è sin troppo facile, però non ci sono ancora elementi pubblici a sostegno di questo. Di certo, una cosa così grossa non potrà mai sostenersi senza un costruttore con degli interessi ben precisi. Resta da capire chi è, e forse lo si saprà proprio il 26 ottobre, quando i sindaci dovranno presentare qualcosa di più delle buone intenzioni. Un impegno scritto di una Casa ? Magari: sarebbe il segnale tanto atteso."
Yesssssssssssssssssssss
anzi
Yaaaaaaaaaaaaaaaaa!
 
autofede2009 ha scritto:
un articolo sull'ultimo 4ruote titola così... lo riporto per gli appassionati... forse per molti la luce in fondo al tunnel... ;)

"Che cosa sta succedendo nell'area di Arese che fu dell'Alfa Romeo e che rimanda nella memoria ai gloriosi giorni andati ? Da diversi mesi c'è un grande fermento che cozza con i troppi anni di stallo. Chi vive lì attorno parla di un continuo viavai di persone, di assemblee che si susseguono, di continui incontri carbonari e di tanti "pissi pissi bao bao" che potrebbero aprire il cuore degli appassionati.
Si sta parlando dei quasi 2 milioni di metri quadrati che attualmente circondano quel che resta della palazzina direzionale dell'Alfa Romeo e il contiguo museo. Un terreno su cui dovevano sorgere un centro commerciale e una zona residenziale, progetti caduti nel dimenticatoio sia per le resistenze degli abitanti della zona, che fa capo a ben quattro comuni, Arese, Garbagnate, Lainate e Rho, sia per la volontà diretta delle amministrazioni locali.
E allora? Allora bisogna stare appesi a un'assemblea pubblica indetta per il 26 ottobre, quando, si annuncia tra le righe, se ne sentiranno delle belle. Questo è quanto esce a fatica da troppe bocche cucite, ma non per questo incapaci di tradire un'euforia di fondo che sta diventando contagiosa.
Ma sì, anche se nessuno lo vuole ammettere, pare che i sindaci dei quattro comuni interessati abbiano già ricevuto una copia di un piano, estremamente dettagliato, che illustra gli interventi possibili. Roba grossa, di quelle che fanno tremare i polsi di chi vive di pane e auto. Si parla di un progetto di enorme portata, capace di riportare un grande significato motoristico in una zona che in passato alimentava il mondo di vetture e di emozioni.
C'è di mezzo la Fiat? Pare proprio di no. Al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto, mentre tutt'attorno prenderebbero vita attività specialistiche ed espositive. Si parla quindi di un'importante area museale che, da quello che si è capito, ricalcherebbe molto il vecchio progetto di De Meo ai tempi in cui per l'Alfa Romeo si pensava in grande, e in più due poli strettamente legati a Milano: la moda e il design. Ecco, parlando di design, quello che si è capito è che il piano prevede un centro di eccellenza che si occuperebbe dell'intero processo che va dal disegno all'engineering, fino alla produzione dei primi prototipi. E che farebbe capo a chi? Qui davvero nessuno parla, semmai lascia intendere che dietro ci sia una casa automobilistica non italiana. Fare speculazioni, essendoci contigua la vecchia sede dell'Alfa, è sin troppo facile, però non ci sono ancora elementi pubblici a sostegno di questo. Di certo, una cosa così grossa non potrà mai sostenersi senza un costruttore con degli interessi ben precisi. Resta da capire chi è, e forse lo si saprà proprio il 26 ottobre, quando i sindaci dovranno presentare qualcosa di più delle buone intenzioni. Un impegno scritto di una Casa ? Magari: sarebbe il segnale tanto atteso."
Cosa significa al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto?
Il museo Alfa?
 
Cosa significa al gruppo torinese potrebbe restare l'attuale fazzoletto?
Il museo Alfa?[/quote]

secondo le info dello stesso articolo attualmente la proprietà di tutto l'enorme spazio è suddivisa in questo modo:

69,5% Brunelli
8,7% ABP (aig-fiat)
9,2% fiat
12,6% TEA (iper - euromilano)

in pratica la Fiat già da un bel pezzo tiene una proprietà molto piccola dello spazio che poi è quella dove si trova il museo, l'ex centro tecnico e non ricordo cos'altro... il resto è spartito tra queste grandi società (ignoro chi ci sia dietro ma penso non sia impossibile ricercarlo su internet)...

a mio avviso, stando le cose come nell'articolo, ci sono due possibilità riguardo questo misterioso acquirente:

- o si tratta di una società facente parte a qualche gruppo di multimiliardari cinesi-arabi-indiani
- o si tratta di Vag

in quest'ultimo caso la mossa sarebbe molto astuta da parte della confraternità di Piech... a meno che non ci sia già un accordo nascosto con Marchionne e Fiat (non ci sarebbe da stupirsi più di nulla), il comprare un'area del genere da destinare al mondo dell'automobile lasciando alla Fiat il fazzoletto di terra dove tiene il museo sarebbe come circondare con 100 carriarmati un nemico chiuso dentro casa che si difende con una mazzafionda... alla fine ci sarà la capitolazione di Fiat o almeno ce la daranno a bere cosi...

vero è che nella Bibbia si raccontava che Davide con una mazzafionda sconfisse Golia... :D

resta il fatto che ci sono troppe ombre in questa storia... troppi misteri, troppe bocche cucite... chi ci sta mangiando sopra...? :rolleyes:
 
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