<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> SPIN OFF le conseguenze... | Il Forum di Quattroruote

SPIN OFF le conseguenze...

SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un "settore dell'industra" e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???
 
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un "settore dell'industra" e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

Stai facendo un po' di confusione.
E' vero che se non si dà chiarezza non si investe, ma se si dice una cosa che poi non si avvera sarà sicuramente peggio. Del resto la trattativa per Opel è in alto mare e non si sa nè se si concluderà, nè come, nè quando.
Le azioni Fiat stanno comunque salendo in attesa dello spin off, segno che il mercato si fida delle non certezze di Marchionne.
Ma è presto pure per dire dove sarà la sede dell'eventuale nuova società. Sicuramente non fuori dall'Europa, non ha senso spostare le sedi dove la manodopera costa di meno, mica si deve risparmiare sulle segretarie. Il problema della sede è venuto fuori perchè il governo tedesco tra i suoi 14 punti ne ha messo uno in cui si pretende che la sede Opel resti in Germania, perciò in caso di fusione la sede deve essere oltre le Alpi. Ma lo spostamento della sede non implica necessariamente la chiusura di stabilimenti, perciò se dovesse avvenire sarà solo una scusa. Io credo che la sede resterà in Italia e precisamente a Torino. Volete che non sia Marchionne l'ad di questa nuova società? E non manterrà pure la poltrona di ad di Fiat e Maserati? E allora perchè farlo spostare?
 
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un "settore dell'industra" e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole "divisioni", Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni "bilanci interni" erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
....ci diamo appuntamento nel forum a dicembre ? ....
 
Se pensi che qualche anno fa Fiat stava per vendere tutto agli americani! Mi sembra sia un bel passo avanti anche come garanzia di occupazione in Italia.
O vogliamo che vivacchi qualche anno ancora per poi chiudere definitivamente tutto?
Mi sembra logico seguire le vicende e sollecitare il mantenimento dei posti in Italia,ma mi sembra che già si stia sparando ad alzo zero,senza che ci sia nessun annuncio ufficiale.
E poi, alla fine, meglio qualche posto in meno in attesa di tempi migliori che niente del tutto.
 
sitorno ha scritto:
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un "settore dell'industra" e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole "divisioni", Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni "bilanci interni" erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
....ci diamo appuntamento nel forum a dicembre ? ....

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harada, niente da dire ?
 
sitorno ha scritto:
sitorno ha scritto:
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un "settore dell'industra" e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole "divisioni", Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni "bilanci interni" erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
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harada, niente da dire ?

Non mi pare d'avere conti in sospeso col forum..a differenza tua e della questione "Toyota"...
 
sitorno ha scritto:
sitorno ha scritto:
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un &quot;settore dell'industra&quot; e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole &quot;divisioni&quot;, Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni &quot;bilanci interni&quot; erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
....ci diamo appuntamento nel forum a dicembre ? ....

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harada, niente da dire ?

Visto che venerdi vai a parigi..prova a dare uno sguardo all'articolo di questo &quot;giornaletto&quot; transalpino...
&lt&lt...Sergio Marchionne, le nouveau magicien de l?automobile
Charismatique, entrepreneur à poigne, fin stratège, le patron de Fiat a changé le groupe de fond en comble.

Cela fera six ans le 1er juin que Sergio Marchionne dirige le groupe Fiat. Six ans pendant lesquels il a opéré une restructuration spectaculaire sans fermer une seule usine. Six ans aussi pour se projeter en potentiel numéro deux mondial de l?automobile. Sa recette ? Un mélange de pragmatisme et d?instinct, une grande habileté à manier la finance et des idées claires.

John Elkann, président du holding Exor qui contrôle Fiat, affirme que la famille Agnelli lui fait « pleinement confiance ». Interrogé par Le Figaro, il rend hommage à « son extraordinaire capacité de synthétiser et d?affronter des situations complexes. Ses solutions sont toujours rationnelles, tout en englobant une grande créativité ».

Marco Deaglio, économiste turinois, explique son succès par « une grande préparation doublée d?une forte volonté de convaincre ». Son style informel, très anglo-saxon, plaît. Chandail ras-du-cou, allure décontractée, il a le contact direct. Pour le lancement de la 500, en 2007, il se met en scène dans un film publicitaire entouré d?enfants à qui il demande d?inventer la voiture du futur.

Né à Chieti (Abruzzes), Sergio est fils d?un maréchal des carabiniers. Ses parents s?installent au Canada, pays qu?il aime au point de prendre la nationalité canadienne. Studieux, il décroche des diplômes d?avocat, de conseiller fiscal et d?expertise comptable avant d?étudier la philosophie à Toronto. Il débute sa carrière en 1983 comme expert comptable chez Deloitte, puis entre en 1992 chez Alusuisse Lonza à Zurich.

Umberto Agnelli, qui était un homme d?affaires avisé, le fait entrer en 2003 au conseil d?administration de Fiat, séduit par ses brillantes opérations de fusion-acquisition à la tête de groupes suisses (Alcan, Lonza, SGS). Un an plus tard, les Agnelli lui offrent le poste d?administrateur délégué, vacant pour la cinquième fois en peu de temps. Avant d?accepter, Marchionne prend quarante jours pour faire la tournée des usines en Europe et en Amérique latine. «Il parle avec tous, ouvriers comme cols blancs, avec une capacité fulgurante d?analyser les problèmes et de trouver des solutions adaptées, raconte Giorgio Eraudo, de la Fiom, principal syndicat des métallurgistes. Il a été le premier à dire que le coût du travail n?était pas l?élément déterminant des pertes du groupe, qu?il était inutile de délocaliser, qu?aucune usine ne serait fermée en Italie.»

«Il fait honneur à l?Italie»

Au chevet d?un constructeur automobile en quasi faillite, Marchionne va démontrer ses grands talents de négociateur. Il réussit à convaincre General Motors de payer 2 milliards de dollars pour se retirer du capital de Fiat plutôt que d?exercer une option d?achat de la totalité du constructeur italien. Un coup de maître. Le groupe turinois retrouve sa totale indépendance et remplit ses caisses alors que sa situation est terriblement difficile. Les banques italiennes en apporteront trois milliards supplémentaires.

En trois ans, contre toute attente, ce passionné de poker remet Fiat à flot, allège l?organigramme en simplifiant les structures intermédiaires, désendette le groupe, et, surtout, montre ses talents de stratège. La Bourse salue l?exploit : le titre passe de 4 à 23 euros. Fiat sauvée du gouffre élabore de nouveaux moteurs hybrides, moins gourmands. La voie de l?avenir est tracée.

«Il écoute et fait parler, mais décide seul», souligne son entourage. Ses choix sont parfois brutaux. En 2005, il écarte le patron de Fiat Auto, Herbert Demel, pour prendre sa place. Le président de Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, lui laisse l?initiative. « Il fait honneur à l?Italie », dit Silvio Berlusconi. Pour réussir son pari sur Opel dans les délais impartis à General Motors par Barack Obama, il lui reste trois semaines, jusqu?au 31 mai. S?il réussit, il pourrait rafler à Carlos Ghosn, le patron de Renault et Nissan, le titre de magicien de l?automobile.....&gt&gt


Ah dimenticavo..il giornaletto in questione è Lefigaro..e questa è la pagina
http://marches.lefigaro.fr/news/societes.html?&ID_NEWS=105515470
 
harada31 ha scritto:
sitorno ha scritto:
sitorno ha scritto:
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un &quot;settore dell'industra&quot; e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole &quot;divisioni&quot;, Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni &quot;bilanci interni&quot; erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
....ci diamo appuntamento nel forum a dicembre ? ....

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harada, niente da dire ?

Visto che venerdi vai a parigi..prova a dare uno sguardo all'articolo di questo &quot;giornaletto&quot; transalpino...
&lt&lt...Sergio Marchionne, le nouveau magicien de l?automobile
Charismatique, entrepreneur à poigne, fin stratège, le patron de Fiat a changé le groupe de fond en comble.

Cela fera six ans le 1er juin que Sergio Marchionne dirige le groupe Fiat. Six ans pendant lesquels il a opéré une restructuration spectaculaire sans fermer une seule usine. Six ans aussi pour se projeter en potentiel numéro deux mondial de l?automobile. Sa recette ? Un mélange de pragmatisme et d?instinct, une grande habileté à manier la finance et des idées claires.

John Elkann, président du holding Exor qui contrôle Fiat, affirme que la famille Agnelli lui fait « pleinement confiance ». Interrogé par Le Figaro, il rend hommage à « son extraordinaire capacité de synthétiser et d?affronter des situations complexes. Ses solutions sont toujours rationnelles, tout en englobant une grande créativité ».

Marco Deaglio, économiste turinois, explique son succès par « une grande préparation doublée d?une forte volonté de convaincre ». Son style informel, très anglo-saxon, plaît. Chandail ras-du-cou, allure décontractée, il a le contact direct. Pour le lancement de la 500, en 2007, il se met en scène dans un film publicitaire entouré d?enfants à qui il demande d?inventer la voiture du futur.

Né à Chieti (Abruzzes), Sergio est fils d?un maréchal des carabiniers. Ses parents s?installent au Canada, pays qu?il aime au point de prendre la nationalité canadienne. Studieux, il décroche des diplômes d?avocat, de conseiller fiscal et d?expertise comptable avant d?étudier la philosophie à Toronto. Il débute sa carrière en 1983 comme expert comptable chez Deloitte, puis entre en 1992 chez Alusuisse Lonza à Zurich.

Umberto Agnelli, qui était un homme d?affaires avisé, le fait entrer en 2003 au conseil d?administration de Fiat, séduit par ses brillantes opérations de fusion-acquisition à la tête de groupes suisses (Alcan, Lonza, SGS). Un an plus tard, les Agnelli lui offrent le poste d?administrateur délégué, vacant pour la cinquième fois en peu de temps. Avant d?accepter, Marchionne prend quarante jours pour faire la tournée des usines en Europe et en Amérique latine. «Il parle avec tous, ouvriers comme cols blancs, avec une capacité fulgurante d?analyser les problèmes et de trouver des solutions adaptées, raconte Giorgio Eraudo, de la Fiom, principal syndicat des métallurgistes. Il a été le premier à dire que le coût du travail n?était pas l?élément déterminant des pertes du groupe, qu?il était inutile de délocaliser, qu?aucune usine ne serait fermée en Italie.»

«Il fait honneur à l?Italie»

Au chevet d?un constructeur automobile en quasi faillite, Marchionne va démontrer ses grands talents de négociateur. Il réussit à convaincre General Motors de payer 2 milliards de dollars pour se retirer du capital de Fiat plutôt que d?exercer une option d?achat de la totalité du constructeur italien. Un coup de maître. Le groupe turinois retrouve sa totale indépendance et remplit ses caisses alors que sa situation est terriblement difficile. Les banques italiennes en apporteront trois milliards supplémentaires.

En trois ans, contre toute attente, ce passionné de poker remet Fiat à flot, allège l?organigramme en simplifiant les structures intermédiaires, désendette le groupe, et, surtout, montre ses talents de stratège. La Bourse salue l?exploit : le titre passe de 4 à 23 euros. Fiat sauvée du gouffre élabore de nouveaux moteurs hybrides, moins gourmands. La voie de l?avenir est tracée.

«Il écoute et fait parler, mais décide seul», souligne son entourage. Ses choix sont parfois brutaux. En 2005, il écarte le patron de Fiat Auto, Herbert Demel, pour prendre sa place. Le président de Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, lui laisse l?initiative. « Il fait honneur à l?Italie », dit Silvio Berlusconi. Pour réussir son pari sur Opel dans les délais impartis à General Motors par Barack Obama, il lui reste trois semaines, jusqu?au 31 mai. S?il réussit, il pourrait rafler à Carlos Ghosn, le patron de Renault et Nissan, le titre de magicien de l?automobile.....&gt&gt


Ah dimenticavo..il giornaletto in questione è Lefigaro..e questa è la pagina
http://marches.lefigaro.fr/news/societes.html?&ID_NEWS=105515470

....solo copia/incolla sai fare....prova a dire qualche cosa di tuo.....
 
sitorno ha scritto:
harada31 ha scritto:
sitorno ha scritto:
sitorno ha scritto:
1o100 ha scritto:
SPIN OFF operazione finanziari che comporta la nascita di una nuova socità
LA FIAT AUTO, seFiatriuscirà a fare l'accordo con Opel, nascerà una società con una produzione di 6 milioni di auto con un valore di 80 miliardi di euro.
Ma MARCHIONNE E DIRIGENTI FIAT continuano non dare indicazione rimangono sul vago su molti punti di questa nuova socità....
Cosa molto grave, perchè in finanza non dare CERTEZZA comporta una poca chiarezza e di conseguenza nessun investimento.In realtà nel mondo finanziario si vocifera e le notifie e le decisioni da prendere sono già pronte.
Il problema e dirlo all'opinione pubblica, che potrebbe non essere contenta..delle decisioni. Ma quale decisioni???
La nascita di unaNUOVA SOCIETA' con sede NON PIU' ITALIA.
Proprietà straniera che potrebbe alla lunga chiudere la produzione in Italia e Germania e dislocare in paesi con costo della manodopera più basso.
Lo stato italiano dovrebbe sobbarcarsi altri dissocupati o prepensionati o sborsare altri soldi per mantenere stabilimenti che altrimenti verranno chiusi.
La perdita di un &quot;settore dell'industra&quot; e l'indotto e impoverimento tecnologico del paese
In fine mi chiedo di detiene le azioni Fiat, in caso di smenbramento del settore auto il valore delle azioni calerà?? Visto che il valore della società diminuisce???

....lo Spin-Of era già stato pensato in Fiat tanti anni fa....si voleva far quotare tutte le singole &quot;divisioni&quot;, Fiat , Alfa, Lancia, Iveco, ecc....per un motivo molto semplice: si ottenevano complessivamente più affidamenti dalle banche (fenomeno non isolato, Finivest in testa)....però alcuni &quot;bilanci interni&quot; erano veramente impresentabili e tutto finì li....in sostituzione si era pensato (sempre per fame di soldi) di vendere l'Iveco alla VolksW. ....
.....adesso tutti e due gli argomenti sono tornati di attualità.....
...però vendere adesso l'Iveco è un grosso problema perchè il calo di vendite è molto più forte che non quelle delle auto.....la Spagna assorbiva un quota consistente dei camion....sono stato in Spagna ad ottobre....ci sono chilometri di betoniere e camion fermi....e non si vedono sbocchi....per cui l'Iveco (in Cassa integrazione sino a fine Agosto) diventerà la Pomigliano del Nord...
...per quanto riguarda lo Sipn-Of, hai ragione....chi si accollerà la montagna di debiti della Fiat Gruop ? (harada inc..quietati pure ma è così)....Marpionne, penso male andreottianamente, cercherà di rifilarli in gran parte alla Holding (i piccoli azionisti, insomma) mentre gli Agnelli se la fileranno a gambe levate (non giudichiamo gli Agnelli per i colpi di testa di Lapo, non sono pirla) perchè hanno capito che Romiti aveva ragione....con le auto non si guadagna e tra vent'anni sarà peggio....
....ci diamo appuntamento nel forum a dicembre ? ....

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harada, niente da dire ?

Visto che venerdi vai a parigi..prova a dare uno sguardo all'articolo di questo &quot;giornaletto&quot; transalpino...
&lt&lt...Sergio Marchionne, le nouveau magicien de l?automobile
Charismatique, entrepreneur à poigne, fin stratège, le patron de Fiat a changé le groupe de fond en comble.

Cela fera six ans le 1er juin que Sergio Marchionne dirige le groupe Fiat. Six ans pendant lesquels il a opéré une restructuration spectaculaire sans fermer une seule usine. Six ans aussi pour se projeter en potentiel numéro deux mondial de l?automobile. Sa recette ? Un mélange de pragmatisme et d?instinct, une grande habileté à manier la finance et des idées claires.

John Elkann, président du holding Exor qui contrôle Fiat, affirme que la famille Agnelli lui fait « pleinement confiance ». Interrogé par Le Figaro, il rend hommage à « son extraordinaire capacité de synthétiser et d?affronter des situations complexes. Ses solutions sont toujours rationnelles, tout en englobant une grande créativité ».

Marco Deaglio, économiste turinois, explique son succès par « une grande préparation doublée d?une forte volonté de convaincre ». Son style informel, très anglo-saxon, plaît. Chandail ras-du-cou, allure décontractée, il a le contact direct. Pour le lancement de la 500, en 2007, il se met en scène dans un film publicitaire entouré d?enfants à qui il demande d?inventer la voiture du futur.

Né à Chieti (Abruzzes), Sergio est fils d?un maréchal des carabiniers. Ses parents s?installent au Canada, pays qu?il aime au point de prendre la nationalité canadienne. Studieux, il décroche des diplômes d?avocat, de conseiller fiscal et d?expertise comptable avant d?étudier la philosophie à Toronto. Il débute sa carrière en 1983 comme expert comptable chez Deloitte, puis entre en 1992 chez Alusuisse Lonza à Zurich.

Umberto Agnelli, qui était un homme d?affaires avisé, le fait entrer en 2003 au conseil d?administration de Fiat, séduit par ses brillantes opérations de fusion-acquisition à la tête de groupes suisses (Alcan, Lonza, SGS). Un an plus tard, les Agnelli lui offrent le poste d?administrateur délégué, vacant pour la cinquième fois en peu de temps. Avant d?accepter, Marchionne prend quarante jours pour faire la tournée des usines en Europe et en Amérique latine. «Il parle avec tous, ouvriers comme cols blancs, avec une capacité fulgurante d?analyser les problèmes et de trouver des solutions adaptées, raconte Giorgio Eraudo, de la Fiom, principal syndicat des métallurgistes. Il a été le premier à dire que le coût du travail n?était pas l?élément déterminant des pertes du groupe, qu?il était inutile de délocaliser, qu?aucune usine ne serait fermée en Italie.»

«Il fait honneur à l?Italie»

Au chevet d?un constructeur automobile en quasi faillite, Marchionne va démontrer ses grands talents de négociateur. Il réussit à convaincre General Motors de payer 2 milliards de dollars pour se retirer du capital de Fiat plutôt que d?exercer une option d?achat de la totalité du constructeur italien. Un coup de maître. Le groupe turinois retrouve sa totale indépendance et remplit ses caisses alors que sa situation est terriblement difficile. Les banques italiennes en apporteront trois milliards supplémentaires.

En trois ans, contre toute attente, ce passionné de poker remet Fiat à flot, allège l?organigramme en simplifiant les structures intermédiaires, désendette le groupe, et, surtout, montre ses talents de stratège. La Bourse salue l?exploit : le titre passe de 4 à 23 euros. Fiat sauvée du gouffre élabore de nouveaux moteurs hybrides, moins gourmands. La voie de l?avenir est tracée.

«Il écoute et fait parler, mais décide seul», souligne son entourage. Ses choix sont parfois brutaux. En 2005, il écarte le patron de Fiat Auto, Herbert Demel, pour prendre sa place. Le président de Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, lui laisse l?initiative. « Il fait honneur à l?Italie », dit Silvio Berlusconi. Pour réussir son pari sur Opel dans les délais impartis à General Motors par Barack Obama, il lui reste trois semaines, jusqu?au 31 mai. S?il réussit, il pourrait rafler à Carlos Ghosn, le patron de Renault et Nissan, le titre de magicien de l?automobile.....&gt&gt


Ah dimenticavo..il giornaletto in questione è Lefigaro..e questa è la pagina
http://marches.lefigaro.fr/news/societes.html?&ID_NEWS=105515470

....solo copia/incolla sai fare....prova a dire qualche cosa di tuo.....

:lol: :lol: :lol:...ti piacerebbe fosse vera questa affermazione...
 
attenzione però , i margini di guadagno nel settore auto sono risicatissimi, temo che un massiccio spostamento della filiera produttiva verso paesi a basso costo del lavoro sia inevitabile, ma questo vale per TUTTI , non solo per fiat
Pensare poi di gestire 3 situazioni debitorie di fiat+opel+chrysler senza un massiccio ricorso al mercato dei capitali internazionali è pura utopia , basta solo che non ci raccontino alla fine che l'italia sta per annettersi una provincia automobilistica americana ed una tedesca , non credo sia esattamente così ;)
 
franco58pv ha scritto:
attenzione però , i margini di guadagno nel settore auto sono risicatissimi, temo che un massiccio spostamento della filiera produttiva verso paesi a basso costo del lavoro sia inevitabile, ma questo vale per TUTTI , non solo per fiat
Pensare poi di gestire 3 situazioni debitorie di fiat+opel+chrysler senza un massiccio ricorso al mercato dei capitali internazionali è pura utopia , basta solo che non ci raccontino alla fine che l'italia sta per annettersi una provincia automobilistica americana ed una tedesca , non credo sia esattamente così ;)

.....un aumento di capitale, concordo, è improponibile....Marpionne pensa di ottenere, e li otterrà, prestiti "ponte" (così vengono definiti quelli che si pensa di non restituire) dai governi tedesco e americano a spese di "fritz" e "bill".....
....sta anche pensando alla russia che ha una azienda automobilistica stracotta e ai prestiti e spese di "Ivan"....
 
sitorno ha scritto:
franco58pv ha scritto:
attenzione però , i margini di guadagno nel settore auto sono risicatissimi, temo che un massiccio spostamento della filiera produttiva verso paesi a basso costo del lavoro sia inevitabile, ma questo vale per TUTTI , non solo per fiat
Pensare poi di gestire 3 situazioni debitorie di fiat+opel+chrysler senza un massiccio ricorso al mercato dei capitali internazionali è pura utopia , basta solo che non ci raccontino alla fine che l'italia sta per annettersi una provincia automobilistica americana ed una tedesca , non credo sia esattamente così ;)

.....un aumento di capitale, concordo, è improponibile....Marpionne pensa di ottenere, e li otterrà, prestiti "ponte" (così vengono definiti quelli che si pensa di non restituire) dai governi tedesco e americano a spese di "fritz" e "bill".....
....sta anche pensando alla russia che ha una azienda automobilistica stracotta e ai prestiti e spese di "Ivan"....

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