In un comunicato di Opel Media Italia, dell'ottobre del 2015, nel descrivere le caratteristiche di Astra K veniva sottolineata l'innovatività dell'associazione di un parallelogramma di Watt al classico ponte torcente, associazione che avrebbe conferito alla sospensione una dinamica paragonabile a quella di un classico multilink.
Nel caso di Astra K, una tale soluzione avrebbe consentito di rendere meno rigido il comportamento del ponte mantenendone le caratteristiche dinamiche e così migliorando il comfort.
L'associazione tra l'assale semirigido ed un parallelogramma di Watt sarebbe stata, inoltre, una geniale trovata dei progettisti di Opel, la quale avrebbe brevettato il sistema.
Negli anni Settanta del secolo scorso, Alfa Romeo usava un ponte De Dion associato ad un parallelogramma di Watt; ma il problema non è tanto questo.
Nel gennaio del 2016, Aston Vauxhall rendeva noto che il parallelogramma di Watt non sarebbe più stato standard su Astra K 5 porte, con l'esclusione dei modelli di punta. La variazione avrebbe fatto riferimento alle date di produzione e non di ordine; pertanto, anche chi aveva ordinato la vettura a dicembre 2015 avrebbe potuto ritrovarsi (così come in effetti è stato) con un'automobile dalle caratteristiche diverse da quanto si sarebbe aspettato.
Opel Italia si è limitata a variare, recentemente, una delle immagini sul sito, aggiungendo una nota "disponibile solo su alcuni motori..."
Ora, delle due, l'una.
O questa trovata di Opel sulla sospensione posteriore è una magnifica "innovazione", ed allora Opel ha privato di essa alcuni clienti, che tra l'altro hanno acquistato l'automobile ritenendo di riceverla con questa caratteristica.
Oppure questo non danneggia l'acquirente in quanto la sostanza non varia, ed allora non è che fosse tutta questa "innovazione", come declamato.
Questo per correttezza di informazione verso chi deve acquistare
Nel caso di Astra K, una tale soluzione avrebbe consentito di rendere meno rigido il comportamento del ponte mantenendone le caratteristiche dinamiche e così migliorando il comfort.
L'associazione tra l'assale semirigido ed un parallelogramma di Watt sarebbe stata, inoltre, una geniale trovata dei progettisti di Opel, la quale avrebbe brevettato il sistema.
Negli anni Settanta del secolo scorso, Alfa Romeo usava un ponte De Dion associato ad un parallelogramma di Watt; ma il problema non è tanto questo.
Nel gennaio del 2016, Aston Vauxhall rendeva noto che il parallelogramma di Watt non sarebbe più stato standard su Astra K 5 porte, con l'esclusione dei modelli di punta. La variazione avrebbe fatto riferimento alle date di produzione e non di ordine; pertanto, anche chi aveva ordinato la vettura a dicembre 2015 avrebbe potuto ritrovarsi (così come in effetti è stato) con un'automobile dalle caratteristiche diverse da quanto si sarebbe aspettato.
Opel Italia si è limitata a variare, recentemente, una delle immagini sul sito, aggiungendo una nota "disponibile solo su alcuni motori..."
Ora, delle due, l'una.
O questa trovata di Opel sulla sospensione posteriore è una magnifica "innovazione", ed allora Opel ha privato di essa alcuni clienti, che tra l'altro hanno acquistato l'automobile ritenendo di riceverla con questa caratteristica.
Oppure questo non danneggia l'acquirente in quanto la sostanza non varia, ed allora non è che fosse tutta questa "innovazione", come declamato.
Questo per correttezza di informazione verso chi deve acquistare