<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rottura catena distribuzione Nuova Meriva 1.3 multijet | Il Forum di Quattroruote

Rottura catena distribuzione Nuova Meriva 1.3 multijet

Buonasera,
vorrei sapere come comportarmi per la ROTTURA della catena di distribuzione sulla mia Meriva 1.3 diesel.
A parte la rottura della scatola dello sterzo a 75000 km (500?) a 127000, con tagliandi regolari, mi si è rotta la catena di distribuzione in marcia a 80 kmh, lasciandomi fermo in corsia di sorpasso mettendomi in serio pericolo.
Ho già speso, tra carro attrezzi (due volte) e contributo di intervento, altri 1000?, e ancora, dopo 4 mesi dentro e fuori dall'officina, la macchina non va bene, singhiozza da fredda e sembra che vada in moto a 3 cilindri, e alla velocità di 120/130 kmh ha vuoti continui e sembra che non arrivi bene il carburante.
Ora la concessionaria, su autorizzazione di Opel mi comunica che devono sostituire la testa e mi costerebbe altri 1000?.
So che Fiat, consapevole del comprovato difetto di costruzione della trasmissione sul 1.3 multijet (lo stesso montato su Grande Punto, oltre che OPEL Corsa) interviene sistemando a costo zero le auto che subiscono questo problema.
Sto per iniziare azione legale, a qualcun altro è successo?
Grazie
Guido
 
Guidopaganini1967 ha scritto:
Basta cercare su Google "rottura catena distribuzione 1.3 multijet"... Un'ecatombe.

Cavolo... Allora se non ti riconoscono tutto in garanzia penso l'azione legale sia l'unica alternativa. Parlane con un avvocato e prepara una procedura in cui si attesta che l'auto è stata regolarmente mantenuta, l'unica è alzare la voce.
 
Ci ho provato con le buone, risultato?
4 mesi di tentativi di "rattoppi", e conseguente limitazione della mia attività lavorativa, visto che con l'auto ci lavoro, facendo l'agente di commercio.
Un mese fa oltretutto, durante l'ultimo "tentativo", mi hanno restituito l'auto con i comandi al volante staccati, clacson incluso...da un mese è ancora così, da quando ho iniziato a lamentarmi, hanno cambiato tono.
Su Facebook addirittura mi censurano i messaggi... Col cavolo che darò anche solo un altro euro a Opel.
 
Guidopaganini1967 ha scritto:
Ci ho provato con le buone, risultato?
4 mesi di tentativi di "rattoppi", e conseguente limitazione della mia attività lavorativa, visto che con l'auto ci lavoro, facendo l'agente di commercio.
Un mese fa oltretutto, durante l'ultimo "tentativo", mi hanno restituito l'auto con i comandi al volante staccati, clacson incluso...da un mese è ancora così, da quando ho iniziato a lamentarmi, hanno cambiato tono.
Su Facebook addirittura mi censurano i messaggi... Col cavolo che darò anche solo un altro euro a Opel.

Ho cercato su Google e in effetti ho notato molte lamentele nei forum a riguardo

Capisco benissimo i disagi, queste cose non si dovrebbero verificare, quando si compra un mezzo nuovo. Atteggiamento stupido, potevano riparartela e fare bella figura invece che perdere un cliente, fai benissimo a farti sentire e ti auguro davvero di fargliela "pagare".
 
Nessun rumore, ed avevo fatto tagliando dei 120.000 in concessionaria da due mesi.
Funziona così: io compro macchina, faccio il mio lavoro, io porto macchina a fare i tagliandi, io pago e LORO CONTROLLANO.
Non siamo tutti meccanici, come non siamo tutti commercialisti o tutti muratori.
A ognuno il proprio lavoro.
E comunque la CATENA si mette apposta perchè non si rompa e NON VA MAI SOSTITUITA, sennò mettono la cinghia, che va sostituita normalmente intorno ai 120.000 km.
 
baffosax ha scritto:
Trovatemi un motore moderno che non ha problemi con la catena così lunghe e sottili con i pattini tenditori che si consumano magari lubrificante con olio inadeguato. Comunque non ho mai visto una catena che si rompe improvvisamente, prima si allunga ed emette rumore e si ha tutto il tempo di intervenire per evitare il peggio.
Il problema è il taglio dei costi, un grammo qua un grammo là e fanno l'utile. E ci sono diversi casi (Bmw e Nissan le prime che mi vengono in mente, ma anche altre) di rotture improvvise senza alcun segnale di allarme. Addirittura nel noto caso Bmw, prima di trovare la soluzione definitiva, avevano adottato una modifica per cui, almeno, prima di rompersi, iniziava a far rumore, così da evitare la sostituzione dell'intero motore :rolleyes:
Di sicuro la corretta lubrificazione ha il suo peso, e sulla lubrificazione incide, nel caso dei turbodiesel, la nota questione della diluizione del gasolio in coppa.

In effetti la catena di distribuzione è tendenzialmente più rumorosa ed assorbe più energia della cinghia, per cui la si usa (o usava) proprio per la sua durata pari all'intera vita utile del motore. In certi casi (alcuni propulsoi VW) i produttori, dopo aver sperimentato la catena, sono ritornati alla cinghia proprio perché no riuscivano a garantire un'adeguata affidabilità. Va detto che già da anni vi sono motori (Volvo, ad esempio) con cinghie progettate per una sostituzione verso i 200.000 km, ed ora (Ford) siamo arrivati ai 240.000 km con le cinghie in bagno d'olio.

Il 1.3mj era stato pubblicizzato anche per la sua durata di progetto pari ad almeno 240.000 km, grazie anche alla distribuzione a catena

Saluti
 
Avendo fatto tutti i tagliandi regolari e documentati, presumo che la lubrificazione della catena fosse a posto.
Ma la domanda è: perché devo pagare io per un danno di fabbricazione.
Non è giusto.
 
Guidopaganini1967 ha scritto:
Avendo fatto tutti i tagliandi regolari e documentati, presumo che la lubrificazione della catena fosse a posto.
Ma la domanda è: perché devo pagare io per un danno di fabbricazione.
Non è giusto.
Certo che non è eticamente giusto, anche se è legalmente corretto. Purtroppo non puoi farci nulla, ma al prossimo acquisto penso che ti ricorderai del, anzi, dei due fornitori coinvolti (Opel e Fiat) ed eviterai i loro prodotti.
In generale, se la manutenzione del mezzo è "regolare" (cioè fatta in service ufficiale, qui la direttiva Monti non c'entra nulla, anzi è del tutto fuorviante), considerando che il costo vero dei ricambi è molto più basso di quanto prezzato al cliente finale, per la Casa interessata intervenire con un contributo di correntezza totale o parziale fuori garanzia è un investimento dal sicuro ritorno, perché non solo si garantisce la fedeltà del cliente, ma anche il fatto che questo cliente "parlerà bene" del marchio alla sua cerchia di conoscenze. Se cerchi in forum, l'utente stefano68 (trovi la discussione in Nissan) ha rotto la distribuzione (catena) fuori garanzia, e, sia pure in tempi non rapidissimi, Nissan Italia, pur non legalmente obbligata in nessun modo, gli ha fornito un motore nuovo (forse "di rotazione", ma è pari al nuovo) con un suo relativamente modesto contributo spese (liquidi filtri e poco altro). E' chiaro che stefano68, quando dovrà cambiare auto, riguarderà volentieri Nissan, ma anche U2511 la prenderà in considerazione.

Altri esempio, proprio il sottoscritto: vettura (una Bmw) presa d'occasione (manco di seconda mano, ma di terza), regolarmente manutenzionata. Durante il quinto anno di vita (pochi mesi fa), fuori sia dalla garanzia legale sia da quella convenzionale di quattro anni, a soli 80.000 km mi si rompe il cambio (manuale). Un danno piuttosto grave e francamente anche raro. Bene, la casa madre, a fronte dei tagliandi puntualmente eseguiti in rete, mi ha dato un contributo dell'80% su un cambio di rotazione (considera che i pezzo viene 3.850 euro), a mio carico il 20% del pezzo e le 5 ore di manodopera necessarie per la sostituzione, in totale 1.110 euro (cui poi ci ho aggiunto i 170 euro del disco frizione, che sarebbe stato sciocco non sostituire). Certo, felicissimo non sono, ma, sapendo che Bmw non vi era in alcun modo tenuta e che una revisione (in officina esterna) del cambio mi sarebbe venuta almeno 2.000 euro, non posso che apprezzare l'approccio del produttore e, appunto "parlarne bene" oltre che tenerlo in considerazione per la prossima vettura.

Capisco e condivido la tua amarezza, ma l'unica arma in nostro possesso è la "sanzione" dell'infedeltà e della diffusioen di queste notizie
 
Infatti ho cercato di sistemare le cose con le buone, poi, quando l'entità del danno si è rivelato per quello che è, Opel ha iniziato a fare orecchie da mercante.
Ora, oltre a farli contattare da un legale, ho deciso di rendere pubblico il problema, così magari qualche utente sprovveduto come me si risparmierà le grane che sto passando io evitando di acquistare Opel.
 
Onestamente non mi importa di chi è la responsabilità, sta di fatto che non è mia... Quindi che si mettano d'accordo casa madre e concessionaria (che ha fatto i tagliandi), ma non devo certamente pagare io, alla fine, 2000? per un danno non causato da me!
 
baffosax ha scritto:
Guido non voglio assolutamente farti una colpa ,ma una catena non si rompe improvvisamente ,(Avvocati a parte ) i meccanici che ti hanno fatto manutenzione sono i più responsabili ,perchè sanno del problema e superata la soglia dei 100.000 la prima cosa che devono osservare è la catena e non c'è bisogno di smontare niente basta sentire il motore girare al minimo per accorgersi dell'allungamento della catena, poi macinando km con la catena lenta tutti i contraccolpi che prende ,oppure il surmontamento sui denti della corona ecco che succede il peggio.Questo è un motore robustissimo catena a parte ,se la tieni sostituita ci fai tranquillamente 4000.000 Km.
baffosax scusa ma ti sbagli, può rompersi all'improvviso senza alcun segnale premonitore, magari si allungasse dando il classico rumore di preavviso.
 
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