Buongiorno, tengo a segnalare una problematica, seria, che la Peugeot ha completamente sottovalutato. Ecco i fatti:
14 Gennaio la mia auto con 12.000 Km, acquistata ( il 31 gennaio di 3 anni prima) con le agevolazioni L.104/92 per il trasporto di mio figlio disabile, in autostrada comincia a fare strani rumori senza alcuna segnalazione di spie o altro. Mi fermo al primo autogrill ove controllo sotto l'auto (il rumore era uno sfarfallio che mi ha indotto a pensare al distacco della paratia sotto motore) ma è tutto ok. Apro il cofano e mi pare tutto ok. Controllo livello olio motore a livello. Verifico liquido refrigerante e noto che la vaschetta che contiene davvero poco. Rabbocco e riparto, controllando costantemente il quadro strumenti al fine di monitorare la temperatura. La lancetta segna i 90 gradi di esercizio e nessuna spia. accesa. Dopo qualche Km, soprattutto in accelerazione, il rumore riprende e si accentua sempre più. Lancetta sempre a 90 gradi e nessuna spia, finchè ( fortunatamente uscito dall'autostrada) il motore sale di giri e mi costringe a spegnere l'auto tenendo premuto a lungo il tasto di spegnimento perchè era in "autocombustione". Ricontrollo vano motore e la vaschetta refrigerante era di nuovo senza liquido. Blocco l'auto e la faccio recuperare da carro attrezzi che la porta in officina Peugeot. Qui, dopo 21 giorni di sterile attesa, mi dicono che occorre sostituire l'ìntero motore con una spesa di 5.900 euro ( non so se comprensivi di IVA o meno visto che tutto è orale e non ho visto alcun preventivo.) Obbietto visto che un danno simile non puo' accadere ad un'auto a soli 12.0000 ( purtroppo dopo l'acquisto è iniziata la pandemia da Covid e non si poteva uscire di casa) quando la stessa dovrebbe sopportare il primo tagliando a 15.000. Non ci sentono attribuendo la causa a "prolungato surriscaldamento". Contesto il fatto affermando che l'auto non ha segnalato alcun tipo di anomalia ma mi rispondono "è impossibile" affermando tuttavia di non aver mai collegato alcun dispositivo allla centralina ( cosa piuttosto strana visto che siamo nel 2023 e tutto è elettronico) . Faccio effettuare una perizia ove si riscontra visivamente la rottura della camicia interna del primo cilindro e, in corrispondenza di questi , analoga rottura nei medesimi punti della guarnizione della testa. L'ingegnere sostiene che il danno era preesistente occorso in sede di assemblaggio. Nonostante ciò, dopo 3 mesi e mezzo la Peugeot, che inizialmente mi ha proposto 1.150 euro di indennizzo ( che ho rifiutato) solo per "fidelizzazione" ma non riconoscendo responsabilità nel danno, non risponde più nonostante l'invito scritto da un legale. Intanto io e mio figlio siamo a piedi in attesa, ormai, che si pronunci un giudice in merito. Resta il fatto che dopo un mese dall'invio della perizia al servizio clienti Peugeot questi non si sono neppure presi la briga di rispondermi. Una cosa che trovo, dal punto di vista etico e morale, assolutamente intollerabile.
14 Gennaio la mia auto con 12.000 Km, acquistata ( il 31 gennaio di 3 anni prima) con le agevolazioni L.104/92 per il trasporto di mio figlio disabile, in autostrada comincia a fare strani rumori senza alcuna segnalazione di spie o altro. Mi fermo al primo autogrill ove controllo sotto l'auto (il rumore era uno sfarfallio che mi ha indotto a pensare al distacco della paratia sotto motore) ma è tutto ok. Apro il cofano e mi pare tutto ok. Controllo livello olio motore a livello. Verifico liquido refrigerante e noto che la vaschetta che contiene davvero poco. Rabbocco e riparto, controllando costantemente il quadro strumenti al fine di monitorare la temperatura. La lancetta segna i 90 gradi di esercizio e nessuna spia. accesa. Dopo qualche Km, soprattutto in accelerazione, il rumore riprende e si accentua sempre più. Lancetta sempre a 90 gradi e nessuna spia, finchè ( fortunatamente uscito dall'autostrada) il motore sale di giri e mi costringe a spegnere l'auto tenendo premuto a lungo il tasto di spegnimento perchè era in "autocombustione". Ricontrollo vano motore e la vaschetta refrigerante era di nuovo senza liquido. Blocco l'auto e la faccio recuperare da carro attrezzi che la porta in officina Peugeot. Qui, dopo 21 giorni di sterile attesa, mi dicono che occorre sostituire l'ìntero motore con una spesa di 5.900 euro ( non so se comprensivi di IVA o meno visto che tutto è orale e non ho visto alcun preventivo.) Obbietto visto che un danno simile non puo' accadere ad un'auto a soli 12.0000 ( purtroppo dopo l'acquisto è iniziata la pandemia da Covid e non si poteva uscire di casa) quando la stessa dovrebbe sopportare il primo tagliando a 15.000. Non ci sentono attribuendo la causa a "prolungato surriscaldamento". Contesto il fatto affermando che l'auto non ha segnalato alcun tipo di anomalia ma mi rispondono "è impossibile" affermando tuttavia di non aver mai collegato alcun dispositivo allla centralina ( cosa piuttosto strana visto che siamo nel 2023 e tutto è elettronico) . Faccio effettuare una perizia ove si riscontra visivamente la rottura della camicia interna del primo cilindro e, in corrispondenza di questi , analoga rottura nei medesimi punti della guarnizione della testa. L'ingegnere sostiene che il danno era preesistente occorso in sede di assemblaggio. Nonostante ciò, dopo 3 mesi e mezzo la Peugeot, che inizialmente mi ha proposto 1.150 euro di indennizzo ( che ho rifiutato) solo per "fidelizzazione" ma non riconoscendo responsabilità nel danno, non risponde più nonostante l'invito scritto da un legale. Intanto io e mio figlio siamo a piedi in attesa, ormai, che si pronunci un giudice in merito. Resta il fatto che dopo un mese dall'invio della perizia al servizio clienti Peugeot questi non si sono neppure presi la briga di rispondermi. Una cosa che trovo, dal punto di vista etico e morale, assolutamente intollerabile.