<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Richiamo FORD KUGA PHEV - malfunzionamento batterie - rischio incendio | Il Forum di Quattroruote

Richiamo FORD KUGA PHEV - malfunzionamento batterie - rischio incendio

Buongiorno, a tutti stamani ho ricevuto una lettera da FORD con un avviso di pericolo del mio veicolo causato da un guasto alle celle della batteria. Nella lettera vi è ben scritto che persiste un serio pericolo di incendio in caso di ricarica delle batterie con corrente elettrica e di circolare in modalità full hybrid fino alla risoluzione del problema che ad oggi non è ben chiaro quando possa essere risolto.
Chiedo alla comunity e agli amministratori se sia normale ricevere una vviso del genere per posta ordinaria senza trovare alcun avviso nella propria sezione ford dedicata ali richiami.
Chiedo inoltre se sia possibile creare una class action per definire il potenziale danno economico. Noi tutti sappiamo che l'incremento di prezzo tra una full e una plug in è notevole ed il mancato utilizzo può generare un danno economico.
Attendo Vs considerazioni.
Saluti.
 
Se è un richiamo ufficiale dovrebbe arrivare con raccomandata, so che ci sono case che usano anche altri tipi di messaggistica ossia per esempio messaggi se l'auto è connessa.
 
Se è un richiamo ufficiale dovrebbe arrivare con raccomandata, so che ci sono case che usano anche altri tipi di messaggistica ossia per esempio messaggi se l'auto è connessa.
il messaggio è arrivato per posta ordinaria. Tuttavia sul portale dedicato con il VIN inserito non comapre alcun richiamo e questo è il primo dubbio. Tra l'altro viene segnalato oggi e non vi è una specifica dei tempi di richiamo, visto che si parla di secondo trimestre 2025. Capisce bene che viaggiare a benzina con un 2.5 da 190 cv in città ha il suo costo. La scelta fatta a monte era proprio per i contenuti costi dei consumi legato alla navigazione in elettrico.
 
il messaggio è arrivato per posta ordinaria. Tuttavia sul portale dedicato con il VIN inserito non comapre alcun richiamo e questo è il primo dubbio. Tra l'altro viene segnalato oggi e non vi è una specifica dei tempi di richiamo, visto che si parla di secondo trimestre 2025. Capisce bene che viaggiare a benzina con un 2.5 da 190 cv in città ha il suo costo. La scelta fatta a monte era proprio per i contenuti costi dei consumi legato alla navigazione in elettrico.
A me sembra una cosa talmente grossa da sentire un legale
 
In effetti è quello che farò, visto che h il vincolo di Idea Ford e non è vendibile attualmente.
Appunto. Indipendentemente da se c'è un rischio incendio anche se non in carica è possibile che questo avvenga anche in modalità ibrida. Io se fosse mia l'auto appurerei subito. E agirei con decisione con tutti gli enti e associazioni preposte.
 
Appunto. Indipendentemente da se c'è un rischio incendio anche se non in carica è possibile che questo avvenga anche in modalità ibrida. Io se fosse mia l'auto appurerei subito. E agirei con decisione con tutti gli enti e associazioni preposte.
a chi potrei rivolgermi secondo lei per ottenere un effetto immediato?
 
a chi potrei rivolgermi secondo lei per ottenere un effetto immediato?
Io "sonderei" il web semplicemente googlando. Non è possibile che un fatto così enorme sia sottaciuto, e comunque anche se è ovviamente minimizzato in rete ci saranno delle evidenze.

Poi contatterei un'associazione di consumatori per essere informato di una eventuale class action e in ultimo chiederei ad un legale di fiducia. Le case hanno spalle grosse e buoni avvocati per cui penso se è in essere una azione collettiva aderire in primis a quella poi al limite ad altro.

In via preventiva, con fotocopia del ricevuto sentirei anche la concessionaria, con toni pacati, chiedendo il ritiro dell'auto.
 
Veramente imbarazzanti, anche da noi, richiamo datato in 4 marzo, arrivato solo ieri, senza raccomandata. Leggevo in un'altro editoriale che si tratterebbe di 228 veicoli totali. Assurde le richieste di Ford e le non soluzioni. Ci sono tutti i motivi per una classe action e pretendere una soluzione immediata. Scrivono anche se dovesse comparire un avviso nel cruscotto, bisognerebbe spegnere e chiamare immediatamente il carroattrezzi, restando senza macchina. Se così grave, dovrebbero farsi carico dei loro errori e fornire gratuitamente un'auto similare gratuita fino alla soluzione, oppure cambiare direttamente i pezzi fallati. Mai proporre una "soluzione" come quella ricevuta.. gira benzina e amen. Follia totale. Una macchina da 50k. Poi dicono attenzioni alla cinesi. Auguri
 
Ricevuto anch’io la comunicazione via posta ordinaria.
Ho da poco ritirato l’auto dopo un mese di fermo a causa di un guasto dovuto a un difetto già oggetto di precedente richiamo di sicurezza. Nell’occasione sono rimasto a piedi a Genova, dovendo richiedere l’intervento del carro attrezzi, per guasto al motore termico.
Ho anche dovuto trasportare a mie spese l’auto da Genova alla concessionaria GruppoVis di Saronno perché la concessionaria di Genova rifiutava l’accettazione (c’era disponibilità ad accettarla dopo un mese e, nel frattempo, avrei dovuto lasciarla nel deposito del soccorso stradale).
È stata fatta la sostituzione del motore completo a carico di Ford, ma nel frattempo, sono rimasto senza macchina per circa un mese.
Adesso questo nuovo richiamo, senza certezze sui tempi di risoluzione.
Ho acquistato una plug-in, sostenendo il relativo costo, perché l’utilizzo che ne faccio comporta percorrenze prevalenti in elettrico.
Adesso sono costretto ad utilizzarla a benzina, come un’ ibrida normale ma con il maggior consumo dovuto al maggior peso e, oltretutto, a non sentirmi tranquillo visto il rischio di incendio comunque non scongiurato dalla mancata ricarica tramite spina.
Tra l’altro vorrei capire come possa essere meno rischiosa la ricarica dinamica rispetto a quella da rete (quando vado in montagna, nella lunghissima discesa che percorro al ritorno, le batterie si ricaricano di oltre il 50% e in un tempo molto inferiore rispetto a quello della ricarica da rete …).
Insomma, costi di carburante da sostenere che dipendono da un difetto di fabbricazione, ansia derivante dal possibile verificarsi del guasto ipotizzato (fermare subito l’auto in sicurezza e scendere immediatamente, come “consigliato” nella lettera, non sempre è possibile, specie se si percorrono lunghi tratti in galleria).
Credo che sia più che dovuto, da parte di Ford, non solo provvedere al più presto a risolvere alla radice il problema, ma anche risarcire adeguatamente i clienti interessati.
Rammento che a fine 2020, quando per un problema analogo, si procedette alla sostituzione del pacco batterie per tutte le Kuga già vendute, i possessori delle stesse, per il periodo in cui avevano dovuto circolare a sola benzina, furono risarciti con una carta carburante da 300 euro, un pacchetto gratuito di 3 tagliandi è una stazione di ricarica domestica (o, in alternativa, un’altra carta carburante da 300 euro).
Non credo che questa volta, possa essere sufficiente qualche scusa e l’assicurazione che, entro la fine del secondo trimestre di quest’anno, si riceverà un’ulteriore lettera con la quale si verrà invitati a recarsi in concessionaria per risolvere il problema.
Direi che una class action sarebbe più che opportuna per far valere i nostri dirittti.
 
Ricevuto anch’io la comunicazione via posta ordinaria.
Ho da poco ritirato l’auto dopo un mese di fermo a causa di un guasto dovuto a un difetto già oggetto di precedente richiamo di sicurezza. Nell’occasione sono rimasto a piedi a Genova, dovendo richiedere l’intervento del carro attrezzi, per guasto al motore termico.
Ho anche dovuto trasportare a mie spese l’auto da Genova alla concessionaria GruppoVis di Saronno perché la concessionaria di Genova rifiutava l’accettazione (c’era disponibilità ad accettarla dopo un mese e, nel frattempo, avrei dovuto lasciarla nel deposito del soccorso stradale).
È stata fatta la sostituzione del motore completo a carico di Ford, ma nel frattempo, sono rimasto senza macchina per circa un mese.
Adesso questo nuovo richiamo, senza certezze sui tempi di risoluzione.
Ho acquistato una plug-in, sostenendo il relativo costo, perché l’utilizzo che ne faccio comporta percorrenze prevalenti in elettrico.
Adesso sono costretto ad utilizzarla a benzina, come un’ ibrida normale ma con il maggior consumo dovuto al maggior peso e, oltretutto, a non sentirmi tranquillo visto il rischio di incendio comunque non scongiurato dalla mancata ricarica tramite spina.
Tra l’altro vorrei capire come possa essere meno rischiosa la ricarica dinamica rispetto a quella da rete (quando vado in montagna, nella lunghissima discesa che percorro al ritorno, le batterie si ricaricano di oltre il 50% e in un tempo molto inferiore rispetto a quello della ricarica da rete …).
Insomma, costi di carburante da sostenere che dipendono da un difetto di fabbricazione, ansia derivante dal possibile verificarsi del guasto ipotizzato (fermare subito l’auto in sicurezza e scendere immediatamente, come “consigliato” nella lettera, non sempre è possibile, specie se si percorrono lunghi tratti in galleria).
Credo che sia più che dovuto, da parte di Ford, non solo provvedere al più presto a risolvere alla radice il problema, ma anche risarcire adeguatamente i clienti interessati.
Rammento che a fine 2020, quando per un problema analogo, si procedette alla sostituzione del pacco batterie per tutte le Kuga già vendute, i possessori delle stesse, per il periodo in cui avevano dovuto circolare a sola benzina, furono risarciti con una carta carburante da 300 euro, un pacchetto gratuito di 3 tagliandi è una stazione di ricarica domestica (o, in alternativa, un’altra carta carburante da 300 euro).
Non credo che questa volta, possa essere sufficiente qualche scusa e l’assicurazione che, entro la fine del secondo trimestre di quest’anno, si riceverà un’ulteriore lettera con la quale si verrà invitati a recarsi in concessionaria per risolvere il problema.
Direi che una class action sarebbe più che opportuna per far valere i nostri dirittti.
Sono d'accordissimo con lei, noi oggi abbiamo chiamato la filiale Ford di zona, conoscono il problema, sanno benissimo il disagio ma non hanno nessuna linea guida in merito. Quindi se apparirà il famoso avviso di bloccare il veicolo, sarà tutto carico del propietario, carroattrezzi ed eventuale auto sostitutiva, zero sostegno da Ford in nulla. Ho sentito l'assicurazione, in questo caso Unipol, coprirebbero il costo del carroattrezzi, ma zero per un eventuale auto sostitutiva. Noi stiamo pensando visto che ancora in garanzia dal rivenditore multi marchi, a tentare un annullamento del contratto fatto durante l'acquisto perché si trattava di una macchina plug-in e attualmente è un benzina semplice.
 
Probabilmente, anzi sicuramente, è coinvolto il caricabatterie di rete.
No, il problema, che non ha nulla a che vedere con quello relativo all’analogo richiamo del 2021 (a seguito del quale si è proceduto alla sostituzione del pacco batterie su tutte le Kuga), riguarda un difetto che potrebbe esserci nei separatori degli elementi delle batterie, fatto che potrebbe generare un corto circuito, sia mentre la vettura è in ricarica, sia mentre è parcheggiata o in movimento con batterie alta tensione cariche.
 
Back
Alto