Ricevuto anch’io la comunicazione via posta ordinaria.
Ho da poco ritirato l’auto dopo un mese di fermo a causa di un guasto dovuto a un difetto già oggetto di precedente richiamo di sicurezza. Nell’occasione sono rimasto a piedi a Genova, dovendo richiedere l’intervento del carro attrezzi, per guasto al motore termico.
Ho anche dovuto trasportare a mie spese l’auto da Genova alla concessionaria GruppoVis di Saronno perché la concessionaria di Genova rifiutava l’accettazione (c’era disponibilità ad accettarla dopo un mese e, nel frattempo, avrei dovuto lasciarla nel deposito del soccorso stradale).
È stata fatta la sostituzione del motore completo a carico di Ford, ma nel frattempo, sono rimasto senza macchina per circa un mese.
Adesso questo nuovo richiamo, senza certezze sui tempi di risoluzione.
Ho acquistato una plug-in, sostenendo il relativo costo, perché l’utilizzo che ne faccio comporta percorrenze prevalenti in elettrico.
Adesso sono costretto ad utilizzarla a benzina, come un’ ibrida normale ma con il maggior consumo dovuto al maggior peso e, oltretutto, a non sentirmi tranquillo visto il rischio di incendio comunque non scongiurato dalla mancata ricarica tramite spina.
Tra l’altro vorrei capire come possa essere meno rischiosa la ricarica dinamica rispetto a quella da rete (quando vado in montagna, nella lunghissima discesa che percorro al ritorno, le batterie si ricaricano di oltre il 50% e in un tempo molto inferiore rispetto a quello della ricarica da rete …).
Insomma, costi di carburante da sostenere che dipendono da un difetto di fabbricazione, ansia derivante dal possibile verificarsi del guasto ipotizzato (fermare subito l’auto in sicurezza e scendere immediatamente, come “consigliato” nella lettera, non sempre è possibile, specie se si percorrono lunghi tratti in galleria).
Credo che sia più che dovuto, da parte di Ford, non solo provvedere al più presto a risolvere alla radice il problema, ma anche risarcire adeguatamente i clienti interessati.
Rammento che a fine 2020, quando per un problema analogo, si procedette alla sostituzione del pacco batterie per tutte le Kuga già vendute, i possessori delle stesse, per il periodo in cui avevano dovuto circolare a sola benzina, furono risarciti con una carta carburante da 300 euro, un pacchetto gratuito di 3 tagliandi è una stazione di ricarica domestica (o, in alternativa, un’altra carta carburante da 300 euro).
Non credo che questa volta, possa essere sufficiente qualche scusa e l’assicurazione che, entro la fine del secondo trimestre di quest’anno, si riceverà un’ulteriore lettera con la quale si verrà invitati a recarsi in concessionaria per risolvere il problema.
Direi che una class action sarebbe più che opportuna per far valere i nostri dirittti.