Fancar_ ha scritto:Questo annuncio ... se scorri la pagina al fondo... ci assomiglia un pò
http://www.subaru.it/modelli/brz/13brz_tecnologia.html
reFORESTERation ha scritto:commuovente..che auto!![]()
Fancar_ ha scritto:Questo annuncio ... se scorri la pagina al fondo... ci assomiglia un pò
http://www.subaru.it/modelli/brz/13brz_tecnologia.html
Grattaballe ha scritto:Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*.
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* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...
Grattaballe ha scritto:Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze.
* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...
fabiologgia ha scritto:Grattaballe ha scritto:Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze.
* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...
Beh, oddio, i 12 al litro li dichiaravano a velocità costante di 100 km/h, Quattroruote nella sua prova dell'Alfetta 1,8 (numero di luglio 1972 che ho sottomano) misurò 12,16 km/l a 100 km/h costanti in quinta, mi pare che il dato della pubblicità non solo non fosse scorretto ma che, a differenza di quanto accade oggi, fosse anche perfettamente ripetibile e confermato dalle rilevazioni su strada. Che poi nell'uso normale il signor Rossi al volante di un'Alfetta circondato dalle 500 e dalle 850 si sentisse Niki Lauda e quindi si sentisse in dovere di sfruttare le sue poderose prestazioni anche quando andava al mercato a comprare le banane, cosa che lo portava a fare i 6 al litro se gli andava bene, beh, questo è vero ma è un altro discorso.
Sul discorso della quinta marcia, anche qui analizziamo le cose a 360°. Ormai siamo abituati ai Diesel che hanno un regime massimo di 4000 g/min (talvolta meno) e, su vetture di cilindrata medio/grossa e con sesta marcia, a 120 km/h sonnecchiano a meno di 2000 g/min. Per l'Alfetta i 2000 g/min erano poco più del minimo ma aveva un motore a benzina ad alte prestazioni e di carattere marcatamente sportivo che concettualmente era fatto per girare alto. I 3800 g/min per l'Alfetta non erano affatto molti, erano meno di metà scala del contagiri (fondoscala ad 8000), corrispondenti indicativamente ai 2500 g/min e forse meno di un TD odierno.
Il discorsso sulla ripartizione dei pesi anche quello è vero. Quel tipo di disposizione meccanica portava ad avere un'ottima distribuzione dei pesi e ciò è innegabile e tutt'ora vero, tant'è che la tenuta dell'Alfetta era ed è sempre stata giudicata ottima. Che poi portasse con sé delle complicazioni meccaniche e degli effetti collaterali che ne hanno decretato l'abbandono anche da parte della stessa Alfa è pure vero, ma io di medaglie con una faccia sola non ne ho mai conosciuto. Sul paragone del De Dion con la sopraelevazione da tecnico riconosco che la spiegazione è rudimentale e certamente fatta per essere comprensibile da un popolo che all'epoca non vantava una percentuale enorme di ingegneri, ma non posso dire che sia completamente sbagliata, l'effetto del De Dion è proprio quello di mantenere le ruote sempre perpendicolari al piano stradale, esattamente lo stesso effetto causato, con altri mezzi e per ben altre leggi fisiche, dalle curve paraboliche.
Saluti
Aries.77 ha scritto:Non so cosa si possa chiedere di più ad un auto di 40 anni fa esatti (1972 il lancio).
Chiaramente non era esente da critiche già allora, per esempio per i freni posteriori messi sul lato interno dell'asse posteriore che a causa del calore dello scarico costringevano a una frequente lubrificazione ed ingrassaggio, soprattutto nella prima serie). Ma criticarla adesso (2012) per una quinta marcia da 3800 rpm a 120 km/h non ha molto senso, considerando che nel 2012 ci sono auto a benzina (di cilindrata più piccola però; per le grandi cilindrate non so) che a 130 girano tra 4000 e 4500.
E poi dice bene Fabio: l'Alfetta poteva anche consumare il giusto per l'epoca. Che poi tutti quelli che la compravano avevano il piacere di sentirne il rombo con continue sgasate è un altro discorso.
Insomma, più che difetti queste si che sono "caratteristice intrinseche" di un modello, considerate e facenti parte dell'auto fin dalla sua progettazione. Non sono "effetti collaterali non previsti" e poi spacciati per caratteristiche come si usa fare oggi
tolo52meo ha scritto:Grattaballe ha scritto:Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*.
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* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...
orrore....... tu hai criticato un alfa del passato ... l'abominio cada su di te... :lol: :lol: :lol:
lo so, hai contestato l'annuncio ma indirettamente hai evidenziato alcuni punti critici di un auto tutto sommato buona.
purtroppo secondo la netiquette del forum si possono solo criticare le alfa dall'ingresso in Fiat in poi.. con particolare gusto poi quelle future ( se ci saranno .. alfa future)
tolo
Grattaballe ha scritto:tolo52meo ha scritto:Grattaballe ha scritto:Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*.
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* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...
orrore....... tu hai criticato un alfa del passato ... l'abominio cada su di te... :lol: :lol: :lol:
lo so, hai contestato l'annuncio ma indirettamente hai evidenziato alcuni punti critici di un auto tutto sommato buona.
purtroppo secondo la netiquette del forum si possono solo criticare le alfa dall'ingresso in Fiat in poi.. con particolare gusto poi quelle future ( se ci saranno .. alfa future)
tolo
In verità l'Alfetta mi è sempre piaciuta ma i suoi difetti li aveva, come del resto tutte le auto. Evidenzio una cosa sfuggita a quasi tutti...
Pace & km.
Pace & km...![]()
Aggiusta il correttore..reFORESTERation ha scritto:ma cosa vuoi chiedere di più ad un ato del genere di 40 anni fa?? nulla che la rifacessero ogg, o quantomeno che ne facessero almeno una col del dion transaxle, torsen (che al'alfetta mi pare mancasse), riduzione masse sospese (vedi freni posteriori di alcune alfa), cambio posteriore (quello dell'alfetta portato dietro reinventato da busso) dcc ecc..
theCat - 20 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa