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Quesito cambio per MEIPSO

Ho trovato una discussione interessante nel vecchio forum dove si chiede se sia utile mettere in N il cambio automatico durante le soste.

http://www.quattroruote.it/forums/index.cfm?action=messages&threadid=164493

Quello che avrei bisogno di sapere è se l'abitudine di mettere in N il cambio durante le soste è utile anche per sistemi di trasmissione CVT, nella fattispecie quello montato sulle Honda Jazz ultima serie.

Un grazie a chi vorrà rispondermi, due grazie se mi risponde Lui.... :)
 
Salve, neon68.
Per risponderti, è necessaria una premessa: è arduo ravvisare una situazione ottimale nell?ambito di una che non lo è affatto. Mi riferisco alla presenza del cambio automatico: comunque esso sia conformato, di qualsiasi tipo sia, si tratta in ogni modo di dispositivo che ingenera necessariamente gravame di varia natura ed entità sul veicolo in cui si trova montato. Sempre.
Detto questo e dato, pertanto, per acquisito che si debba rispondere in questo ?ambito non ottimizzato?, credo che per avere una visione sufficientemente completa ed efficace della circostanza basti tenere presente, anche solo a grandi linee, come funziona e come si comporta un cambio automatico, tenendo ovviamente conto delle varie tipologie ed amenità implementate sulle diverse configurazioni. Nelle configurazioni dotate di convertitore di coppia, quando siamo fermi al minimo, si attua un lieve trascinamento della vettura; occorre, quindi, tenere il piede sul freno per evitare che, in concomitanza di strada pressoché pianeggiante, la vettura avanzi. Ciò accade se il selettore del cambio si trova su ?D? o su una qualsiasi delle ?condizioni speciali?, di solito denominate con un indicatore numerico progressivo. Ma anche se il cambio appare più moderno, manifestando una modalità di controllo differente, a valle delle medesime caratteristiche sopra citate, si ha un comportamento del tutto analogo.
Non v?è una vera e propria usura del convertitore di coppia; si attua, però, un dissipamento energetico che si manifesta soprattutto in dispersione di calore che può da un lato peggiorare i consumi (il minimo viene compensato in rialzo in modo che il motore possa reagire al gravame, ancorché relativamente modesto, cosicché, da fermo al minimo, consuma di più; tale rialzo va ravvisato in termini quantitativi di alimentazione; raramente si hanno riverberi vistosi sull?indicazione del regime da parte del contagiri), dall?altro incrementare l?usura dell?olio ATF e di altri cinematismi correlati.
Mettendo in ?N? si svincola la trasmissione da questi dispositivi annullando gli effetti sopra assai sommariamente descritti; però, se da un lato si ottiene questa ?miglioria? (metto le virgolette perché il tutto va sempre e comunque considerato in relazione alla premessa di cui in testa), dall?altro si richiede l?utilizzo della meccanica del selettore, al momento del passaggio da ?D? a ?N? e in quello inverso. Quindi, minore usura da una parte, maggiore dall?altra. Tant?è che, collettando diversi pareri sulla convivenza con la trasmissione automatica, oltre a derivarne, da parte mia, una idiosincrasia, progressivamente più solida ed irriducibile e quantomeno assimilabile ad un attacco acuto di orticaria, molti si dicono convinti che, nonostante quanto sopra esposto, sia meglio lasciare il motore in ?D?, proprio per queste ultime considerazioni.
Quindi, come è facile intuire, in questa circostanza, ovvero la presenza del cambio automatico, ci si può muovere come si vuole, non si ottiene mai una situazione ottimale, senza contare i riverberi negativi, molto superiori al dichiarato, su consumi e prestazioni. E sui costi di ripristino, poi?..
Negli ultimi tempi, invero, si è assistito ad un approccio maggiormente articolato e fantasioso su questa tematica, tanto che diversi costruttori, ravvisandone una certa potenzialità di ritorno economico, hanno evoluto le configurazioni di queste trasmissioni fino a smussarne, senza annullarli, alcuni aspetti negativi, migliorando, altresì, la resa prestazionale ed i rendimenti in termini di contenimento del costo di esercizio. Pertanto, per concludere, occorre evidenziare che il miglior modo di usare questi congegni non può certamente circoscriversi ad un articolato preciso e definito di iniziative, ma che il medesimo dipenda strettamente dalla specifica tipologia adottata su di un determinato veicolo.
Nel caso del CVT nello specifico, abbiamo comunque la presenza di un dispositivo che funga da frizione, ovvero il convertitore per coppie più impegnative e di altro tipo (elettromagnetico, ad esempio) per coppie più contenute. Per sancire, sotto certi punti di vista, la convenienza di passare in folle da fermo al minimo, occorre rilevare l'incidenza dei fenomeni di trascinamento in questa stessa situazione; se ci sono e sono rilevanti, può essere conveniente mettere in folle, fatte salve le conseguenze evidenziate più sopra. Altrimenti, è meno influente e può essere di minor vantaggio rispetto al maggior svantaggio che si ha a valle di un utilizzo più intenso della cinematica del selettore nel suo complesso.
 
Spiegazione come sempre perfetta e molto ben dettagliata caro Meipso.
Conosco molto bene la tua idiosincrasia verso il cambio automatico pero' ti devo dire che, nelle molte vetture che ho avuto con tale dispositivo, tra cui annovero anche le due ultime creature (Land Cruiser e CRV), non ho mai avuto il benche' minimo problema. Con il mio primo Land Cruiser ho percorso la bellezza di 480.000 km e il cambio automatico era sempre efficiente. Con quello attuale sono a circa 160.000 e idem come sopra.

Un caro saluto
 
Grazie grazie meipso!

Prevedevo una risposta di questo tenore, anche se non avevo considerato il discorso del minimo in D a vettura frenata.

Mi orienterò verso un utilizzo in N durante le soste prolungate e in D in quelle brevi... almeno consumerò uniformemente tutti gli organi meccanici.... :D

In effetti anche la mia Jazz CVT in D ha il trascinamento al minimo, quindi presumo adotti una sorta di convertitore idraulico, l'assistenza mi ha detto che c'è una frizione a bagno d'olio (2,8 litri) e quest'ultimo bisogna sostituirlo ogni 40mila Km.

Grazie ancora della risposta, anche in considerazione del fatto che non ami questo genere di trasmissioni; io viceversa la trovo di una comodità entusiasmante specie in ambito urbano.

Ciao!
 
non è altro che un variatore di velocità come uno scooter.
se hai la nuova jazz con il service remainder te lo dice lei quando sostiruire l'olio cambio cvt.
saluti.
 
Ti ringrazio, conosco abbastanza il cambio CVT per questo l'ho scelto.

Come consigliatomi dall'assistenza cambierò l'olio al max entro i 40mila, anche se il CDB non mostrerà ancora l'avviso.
 
Sulla mia Focus in D è come se si stesse in N perchè con il piede sul freno e auto ferma il convertitore viene staccato dalla trasmissione.
 
Neon68 ha scritto:
Ti ringrazio, conosco abbastanza il cambio CVT per questo l'ho scelto.

Come consigliatomi dall'assistenza cambierò l'olio al max entro i 40mila, anche se il CDB non mostrerà ancora l'avviso.
A quando sarebbe previsto il cambio?
 
Sulla mia Ford è previsto a 120.000, ora sono a 115.000 e mi pento di non averlo fatto prima, ma sono 9 lt ad un costo di 27,00 ?/lt.
 
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