<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quattro chiacchiere con un &#34;buonista&#34; | Il Forum di Quattroruote

Quattro chiacchiere con un &#34;buonista&#34;

Domenica mattina mi è capitato di scambiare due parole con un amico, dopo una sua discussione con un arzillo 80enne del paese, il quale stava esprimendo il pensiero di TUTTI i suoi coetanei. Tradotto in italiano per i non-polentofagi: "Io da giovane mi sono fatto un cu*o così in Francia e in Germania, si andava là per lavorare 14 ore al giorno, e alla prima che facevi ti cacciavano fuori a calci, non come questi qua (indovina di chi si parlava....) che ci costano 35 euro al giorno per non fare un ca**o e hanno anche mille pretese...." e avanti così. Il mio amico, sostenitore dell'accoglienza, gli spiegava che in realtà i 35 euro se li prende la mafia delle onlus e non è colpa dei "mori". Il vecchiotto è andato via bofonchiando e io e il mio amico ci siamo messi a parlare, e quando gli ho detto che sì, è vero che c'è un business sotto, ma che anche i cosiddetti "migranti economici" potrebbero anche darsi un po' da fare a casa loro (mio chiodo fisso come ben sapete), a un certo punto mi ha risposto: "Ma cossa vuto che i sapia lori, o xe poco più de le bestie...." Ecco, questa frase mi ha colpito, e mi ha fatto riflettere sulle omelie di un missionario (in Kenya o in Somalia, non ricordo di preciso ma da quelle parti lì) che una volta l'anno viene in parrocchia da noi a recuperare un po' di offerte per il suo villaggio: loro non hanno bisogno di molto, si accontentano, basta un sorriso........ che a pensarci bene, il senso non si discosta molto da quello che diceva il mio amico: poveretti, non sanno niente, gli basta un pezzo di pane e tirano avanti.
Ma porco Giuda, che è anche il periodo, come POVERETTI???? Ma li consideriamo UOMINI o cosa? Io da un UOMO pretendo responsabilità, non "tanto gli basta poco..." e allora, è giusto che continuino a sfornare figli che moriranno di stenti, perchè "i xe come le bestie"? E' questo che i "buonisti" pensano di loro?
A questo punto, io, che ce l'ho a morte perchè non si fanno su le maniche e non mettono a frutto le risorse della loro terra, e vorrei vedere un'Africa ricca e prospera per il bene degli africani, sono davvero più razzista dei "buonisti"?
 
Per vederla in altro modo, quanto bene ha fatto l'assistenzialismo al popolo italiano?
Conosco diverse persone che per oltre un decennio hanno vissuto con lavoretti in nero e intascando ogni mese la cassa integrazione.
Nessuna voglia di migliorare la propria condizione, tanto si aveva da mangiare...

Io ci vedo un parallelo con questa assistenza "a pioggia" verso i paesi poveri.
Dandoti un pezzo di pane, un vestito e un bicchiere d'acqua oggi e lasciandoti nella tua miseria e ignoranza, cosa sto risolvendo? Nulla.
Devo insegnarti a badare a te stesso, a procurarti da mangiare in modo produttivo. A vedere le cose in modo diverso, evitare di farti imbrogliare dal primo che arriva e tutto questo lo si può fare solo con l'istruzione.

Purtroppo sono sicuro che al cosiddetto occidente faccia comodo mantenerli nell'ignoranza e nella miseria totale.
 
Ai POVERETTI han sempre dato solo delle bastonate....
Quando non gli hanno fatto fare la guerra
( convolgendo pure i bambini )....
E ormai sono secoli:
cosa pretendere da gente nata e cresciuta in questo modo
O meglio perche' meravigliarsi se poi si fanno abbindolare
da " indottrinatori " professionisti
o semplicemente da chi gli da' anche solo una " caramella "
di speranziella :?: .
 
Agli "organizzatori del commercio di esseri umani" non interessa niente ne dei commerciati ne degli accoglienti. Interessa l'affare, i soldi, il potere.
Tipico esempio ne è la miss boldrin, primadonna di onlus/ong, enorme sperpero di soldi del contribuente, ed adesso primadonna a roma, con enorme spreco di soldi del contribuente.
 
a_gricolo ha scritto:
Domenica mattina mi è capitato di scambiare due parole con un amico, dopo una sua discussione con un arzillo 80enne del paese, il quale stava esprimendo il pensiero di TUTTI i suoi coetanei. Tradotto in italiano per i non-polentofagi: "Io da giovane mi sono fatto un cu*o così in Francia e in Germania, si andava là per lavorare 14 ore al giorno, e alla prima che facevi ti cacciavano fuori a calci, non come questi qua (indovina di chi si parlava....) che ci costano 35 euro al giorno per non fare un ca**o e hanno anche mille pretese...." e avanti così. Il mio amico, sostenitore dell'accoglienza, gli spiegava che in realtà i 35 euro se li prende la mafia delle onlus e non è colpa dei "mori". Il vecchiotto è andato via bofonchiando e io e il mio amico ci siamo messi a parlare, e quando gli ho detto che sì, è vero che c'è un business sotto, ma che anche i cosiddetti "migranti economici" potrebbero anche darsi un po' da fare a casa loro (mio chiodo fisso come ben sapete), a un certo punto mi ha risposto: "Ma cossa vuto che i sapia lori, o xe poco più de le bestie...." Ecco, questa frase mi ha colpito, e mi ha fatto riflettere sulle omelie di un missionario (in Kenya o in Somalia, non ricordo di preciso ma da quelle parti lì) che una volta l'anno viene in parrocchia da noi a recuperare un po' di offerte per il suo villaggio: loro non hanno bisogno di molto, si accontentano, basta un sorriso........ che a pensarci bene, il senso non si discosta molto da quello che diceva il mio amico: poveretti, non sanno niente, gli basta un pezzo di pane e tirano avanti.
Ma porco Giuda, che è anche il periodo, come POVERETTI???? Ma li consideriamo UOMINI o cosa? Io da un UOMO pretendo responsabilità, non "tanto gli basta poco..." e allora, è giusto che continuino a sfornare figli che moriranno di stenti, perchè "i xe come le bestie"? E' questo che i "buonisti" pensano di loro?
A questo punto, io, che ce l'ho a morte perchè non si fanno su le maniche e non mettono a frutto le risorse della loro terra, e vorrei vedere un'Africa ricca e prospera per il bene degli africani, sono davvero più razzista dei "buonisti"?
Qui nell'est polentonia i profughi si sono offerti di lavorare e lo stanno facendo tra mille difficoltà burocratiche. Ad esempio hanno ritinteggiato una scuola pubblica ma alcuni hanno manifestato il loro dissenso perché se dovesse essere adottata questa politica ci sarebbe meno lavoro per gli italiani...
come al solito una guerra tra poveri!
 
Kren2 ha scritto:
alcuni hanno manifestato il loro dissenso perché se dovesse essere adottata questa politica ci sarebbe meno lavoro per gli italiani...

...come se gli italiani fossero disposti a farlo.....
 
Kren2 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Kren2 ha scritto:
alcuni hanno manifestato il loro dissenso perché se dovesse essere adottata questa politica ci sarebbe meno lavoro per gli italiani...

...come se gli italiani fossero disposti a farlo.....
Gli artigiani a pagamento anche si....

Il problema è se sono davvero concorrenti o no. Probabilmente il comune che fa tinteggiare la scuola dai rifugiati (gratis) non potrebbe pagare un artigiano per farlo, idem dicasi fare uno sfalcio dell'erba in più ai giardini: se ti costa niente, si fa, altrimenti si fa quando l'erba arriva alle ginocchia. Certo che sarebbero azioni da spiegare BENE alla cittadinanza, perchè anche a me girerebbero i cosiddetti se in tempi di magra vedessi un'opportunità di lavoro prendere un'altra direzione.
 
a_gricolo ha scritto:
Kren2 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Kren2 ha scritto:
alcuni hanno manifestato il loro dissenso perché se dovesse essere adottata questa politica ci sarebbe meno lavoro per gli italiani...

...come se gli italiani fossero disposti a farlo.....
Gli artigiani a pagamento anche si....

Il problema è se sono davvero concorrenti o no. Probabilmente il comune che fa tinteggiare la scuola dai rifugiati (gratis) non potrebbe pagare un artigiano per farlo, idem dicasi fare uno sfalcio dell'erba in più ai giardini: se ti costa niente, si fa, altrimenti si fa quando l'erba arriva alle ginocchia. Certo che sarebbero azioni da spiegare BENE alla cittadinanza, perchè anche a me girerebbero i cosiddetti se in tempi di magra vedessi un'opportunità di lavoro prendere un'altra direzione.

Gli si fa fare un " lavoro " qualsiasi, anche inutile:
l' importante e' tenerli impegnati.
L' ozio e' sempre il padre dei vizi.
Se poi vanno a ripulire i famosi argini,
che evidentemente a pagamento non si riescono a gestire per poco " circolante ",
ma che vengono poi regolarmente tirati in ballo
ad ogni alluvione, ancora meglio
 
a_gricolo ha scritto:
Il problema è se sono davvero concorrenti o no. Probabilmente il comune che fa tinteggiare la scuola dai rifugiati (gratis) non potrebbe pagare un artigiano per farlo, idem dicasi fare uno sfalcio dell'erba in più ai giardini: se ti costa niente, si fa, altrimenti si fa quando l'erba arriva alle ginocchia. Certo che sarebbero azioni da spiegare BENE alla cittadinanza, perchè anche a me girerebbero i cosiddetti se in tempi di magra vedessi un'opportunità di lavoro prendere un'altra direzione.

Dal punto di vista del bilancio generale della nazione sarebbe uguale.

Queste persone vengono assistite con i soldi dei contribuenti; in ultima analisi, con gli introiti fiscali, anche se utilizzati a tal fine dopo diversi "passaggi".

L'utilizzo delle risorse (anche) in questa direzione ne lascia meno per altre attività, compresa la tinteggiuatura della scuola. Se le risorse non venissero impegnate per i "poveretti" basterebbero a pagare gli artigiani locali.

Chiaramente esistono delle norme che non rendono possibile l'utilizzo diretto delle risorse economiche in un senso piuttosto che in un altro; ma il fatto che concettualmente i lavoretti eseguiti gratuitamente dai "poveri migranti" possano venire considerati una forma di concorrenza è comprensibile. Soprattutto perchè, in realtà, "gratis" non sono affatto.
 
involt ha scritto:
Dal punto di vista del bilancio generale della nazione sarebbe uguale.

Queste persone vengono assistite con i soldi dei contribuenti; in ultima analisi, con gli introiti fiscali, anche se utilizzati a tal fine dopo diversi "passaggi".

L'utilizzo delle risorse (anche) in questa direzione ne lascia meno per altre attività, compresa la tinteggiuatura della scuola. Se le risorse non venissero impegnate per i "poveretti" basterebbero a pagare gli artigiani locali.

Chiaramente esistono delle norme che non rendono possibile l'utilizzo diretto delle risorse economiche in un senso piuttosto che in un altro; ma il fatto che concettualmente i lavoretti eseguiti gratuitamente dai "poveri migranti" possano venire considerati una forma di concorrenza è comprensibile. Soprattutto perchè, in realtà, "gratis" non sono affatto.

Ragionamento assolutamente corretto, ma manca un dettaglio fondamentale: questi sono già a totale carico della fiscalità generale, anche se stanno in panciolle ad aspettare che venga mezzogiorno.
 
a_gricolo ha scritto:
Ragionamento assolutamente corretto, ma manca un dettaglio fondamentale: questi sono già a totale carico della fiscalità generale, anche se stanno in panciolle ad aspettare che venga mezzogiorno.

Ti riferisci ai "poveri migranti"? Se ti riferisci a loro, certo che sono a carico della fiscalità generale.

Ma soprattutto sono a carico della fiscalità generale quelli che li gestiscono.

I costi di gestione "ufficiali" dei migranti sono di circa 2.1 miliardi nel 2015, con una previsione di 2.6 miliardi nel 2016. I "buonisti" dicono che questa cifra resta inferiore allo 0.2% del PIL nazionale (quindi rientrebbe nei margini che ci sono stati consentiti dalla UE per lo "sforamento"), ma quello di cui non si occupano è come sia distribuita questa cifra.

Ripeto quello che ho scritto in un altro post: solo chi, a vario titolo, viene a contatto con questo mondo ha un'idea reale di quale sia la distribuzione dei vantaggi creati da questa situazione. Vantaggi che spaziano dalla collocazione degli amici come "interpreti" (con gettoni stratosferici) agli affari dell'indotto (anche qui c'è un "indotto" - nel 2012 uno dei più grandi supermercati nei pressi di uno dei centri di accoglienza aveva fatturato alla data del 15 aprile la stessa cifra che in anni normali fatturava in un anno intero).

E' chiaro che si ha un interesse nel fomentare il "buonismo".
 
involt ha scritto:
Ti riferisci ai "poveri migranti"? Se ti riferisci a loro, certo che sono a carico della fiscalità generale.

Ma soprattutto sono a carico della fiscalità generale quelli che li gestiscono.

I costi di gestione "ufficiali" dei migranti sono di circa 2.1 miliardi nel 2015, con una previsione di 2.6 miliardi nel 2016. I "buonisti" dicono che questa cifra resta inferiore allo 0.2% del PIL nazionale (quindi rientrebbe nei margini che ci sono stati consentiti dalla UE per lo "sforamento"), ma quello di cui non si occupano è come sia distribuita questa cifra.

Ripeto quello che ho scritto in un altro post: solo chi, a vario titolo, viene a contatto con questo mondo ha un'idea reale di quale sia la distribuzione dei vantaggi creati da questa situazione. Vantaggi che spaziano dalla collocazione degli amici come "interpreti" (con gettoni stratosferici) agli affari dell'indotto (anche qui c'è un "indotto" - nel 2012 uno dei più grandi supermercati nei pressi di uno dei centri di accoglienza aveva fatturato alla data del 15 aprile la stessa cifra che in anni normali fatturava in un anno intero).

E' chiaro che si ha un interesse nel fomentare il "buonismo".

Il tuo discorso (che condivido) non esclude il mio.
 
Back
Alto