Per me è ancora un'impresa italiana, anche se passare da "FIAT AUTO" a "FCA" ha dato una bella botta.
Nella mia concezione sarà italiana finchè ci sarà il marchio FIAT. Sarà italiana finchè le auto avranno quei tratti caratteristici della tradizione italiana (500, Alfa, Lancia Y finchè esisterà). Sarà italiana finchè impegnerà un rilevante numero di persone in Italia.
In particolare, lavorando nel settore, sarà italiana finchè esisterà il CENTRO RICERCHE FIAT di cui ho conosciuto vari ragazzi, un centro di eccellenza che per molti anni ha permesso (e permette) a Fiat di fare ricerca e sviluppo a Torino senza bisogno di consulenze esterne (perchè hanno camere anecoiche, banchi prova, attrezzature e competenze lì).
Nei fatti, sarà italiana finchè avrà uno "zoccolo"duro di laureati in Italia (al politecnico). Tuttora ci sono persone della "vecchia guardia" che hanno lavorato nella vecchia fiat, piano piano col rinnovamento spariranno e arriveranno anche tecnici ed ingegneri dall'estero, ma se riusciranno a capire lo spirito del marchio, allora Fiat sarà italiana anche se la maggior parte dei suoi progettisti saranno di origine cinese, indiana, inglese o americana.
In un certo senso..per me dovrebbe essere obbligatorio per ogni nuovo assunto fare un giro al museo Alfa Romeo, al museo dell'auto di Torino, se gli si facesse leggere l'autobiografia di Dante Giacosa, vedere i capolavori Lancia (sapete no che la scocca autoportante l'ha inventata Lancia?), per fargli capire che bene o male quello spirito non deve essere perso.
E non dimentichiamo: sarà italiana finchè ci sarà la Ferrari a Maranello!