<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> OT: 2 parole per il Giappone | Il Forum di Quattroruote

OT: 2 parole per il Giappone

Quando la natura non è amica e manifesta tutta la sua incredibile potenza ...... povera gente, nonostante le previsioni di ulteriori possibili scosse, speriamo che il peggio sia passato.
 
MultiJet150 ha scritto:
Quando la natura non è amica e manifesta tutta la sua incredibile potenza ...... povera gente, nonostante le previsioni di ulteriori possibili scosse, speriamo che il peggio sia passato.

Gli sono molto vicino, sono un grande popolo e son sicuro che torneranno più forti di prima, che il Buon Dio gli assista ;)
 
Non posso che esprimere il mio cordoglio per la tragedia, e la mia ammirazione per la grande dignità che quel popolo ancora una volta sta mostrando al mondo intero.
 
tutto il supporto che ci è possibile a una popolazione con dei veri attributi e che ama così tanto il nostro paese e le nostre auto. e un ricordo anche a chi ha lasciato per sempre L'Aquila.
 
mi associo a tutti i vostri auspici ed al ricordo per la nostra Aquila , in giappone le case hano sostanzialmente resistito ad un terremoto devastante, li ha fregati lo tsunami , però le loro tecniche antisismiche hanno funzionato, imparare please
 
renexx ha scritto:
Non posso che esprimere il mio cordoglio per la tragedia, e la mia ammirazione per la grande dignità che quel popolo ancora una volta sta mostrando al mondo intero.

Mi unisco...è anche, purtroppo, in queste occasioni che si vede la grandezza di un popolo...
 
Infatti: la Natura non è amica o nemica, è solo se stessa, incurante di chi ha costruito (a torto o a ragione) centrali nucleari in zone ipersismiche o urbanizzato territori ad alto rischio (e in Italia abbiamo un'infinità di esempi del genere..).
Il dramma giapponese insegna, ancor di più, che non esistono dogmi umani, che le nostre sicurezze sono di cristallo, che la dimensione reale dei problemi va rivista alla luce dei drammi che l'umanità affronta, in TOTO e non più come singolo popolo o nazione isolata o che crede di poter vivere così.
Che leghismi, campanilismi, individualismo sono solo grette forme di falso progresso sociale, tese a mascherare quell'egoismo, fine a se stesso, insito in molti di noi.
E il popolo giapponese, nella sua infinita compostezza e unità, insegna al mondo cos'è davvero una nazione, ricordandolo in particolare a noi, vicinissimi a una scadenza importante nella storia del nostro paese e ancora lontanissimi dal senso di patria, inserita complementarmente nel resto della comunità internazionale, in un contesto di "giusta" globalizzazione.
Ora, al Giappone, serve solidarietà vera, non a parole o di facciata, perchè la sua tragedia, con le inevitabili ripercussioni economiche, è il dramma di tutti, a iniziare dalle rendite USA x finire alle esportazioni europee (oltre ai terribili risvolti umanitari).
Saluti e scusate la logorrea O.T.
 
procida ha scritto:
Infatti: la Natura non è amica o nemica, è solo se stessa, incurante di chi ha costruito (a torto o a ragione) centrali nucleari in zone ipersismiche o urbanizzato territori ad alto rischio (e in Italia abbiamo un'infinità di esempi del genere..).
Il dramma giapponese insegna, ancor di più, che non esistono dogmi umani, che le nostre sicurezze sono di cristallo, che la dimensione reale dei problemi va rivista alla luce dei drammi che l'umanità affronta, in TOTO e non più come singolo popolo o nazione isolata o che crede di poter vivere così.
Che leghismi, campanilismi, individualismo sono solo grette forme di falso progresso sociale, tese a mascherare quell'egoismo, fine a se stesso, insito in molti di noi.
E il popolo giapponese, nella sua infinita compostezza e unità, insegna al mondo cos'è davvero una nazione, ricordandolo in particolare a noi, vicinissimi a una scadenza importante nella storia del nostro paese e ancora lontanissimi dal senso di patria, inserita complementarmente nel resto della comunità internazionale, in un contesto di "giusta" globalizzazione.
Ora, al Giappone, serve solidarietà vera, non a parole o di facciata, perchè la sua tragedia, con le inevitabili ripercussioni economiche, è il dramma di tutti, a iniziare dalle rendite USA x finire alle esportazioni europee (oltre ai terribili risvolti umanitari).
Saluti e scusate la logorrea O.T.

Quoto al 1000%
 
procida ha scritto:
Infatti: la Natura non è amica o nemica, è solo se stessa, incurante di chi ha costruito (a torto o a ragione) centrali nucleari in zone ipersismiche o urbanizzato territori ad alto rischio (e in Italia abbiamo un'infinità di esempi del genere..).
Il dramma giapponese insegna, ancor di più, che non esistono dogmi umani, che le nostre sicurezze sono di cristallo, che la dimensione reale dei problemi va rivista alla luce dei drammi che l'umanità affronta, in TOTO e non più come singolo popolo o nazione isolata o che crede di poter vivere così.
Che leghismi, campanilismi, individualismo sono solo grette forme di falso progresso sociale, tese a mascherare quell'egoismo, fine a se stesso, insito in molti di noi.
E il popolo giapponese, nella sua infinita compostezza e unità, insegna al mondo cos'è davvero una nazione, ricordandolo in particolare a noi, vicinissimi a una scadenza importante nella storia del nostro paese e ancora lontanissimi dal senso di patria, inserita complementarmente nel resto della comunità internazionale, in un contesto di "giusta" globalizzazione.
Ora, al Giappone, serve solidarietà vera, non a parole o di facciata, perchè la sua tragedia, con le inevitabili ripercussioni economiche, è il dramma di tutti, a iniziare dalle rendite USA x finire alle esportazioni europee (oltre ai terribili risvolti umanitari).
Saluti e scusate la logorrea O.T.

Francesco, complimenti per la tua lucida analisi, anch'io quoto in toto :XD:
 
procida ha scritto:
Infatti: la Natura non è amica o nemica, è solo se stessa, incurante di chi ha costruito (a torto o a ragione) centrali nucleari in zone ipersismiche o urbanizzato territori ad alto rischio (e in Italia abbiamo un'infinità di esempi del genere..).
Il dramma giapponese insegna, ancor di più, che non esistono dogmi umani, che le nostre sicurezze sono di cristallo, che la dimensione reale dei problemi va rivista alla luce dei drammi che l'umanità affronta, in TOTO e non più come singolo popolo o nazione isolata o che crede di poter vivere così.
Che leghismi, campanilismi, individualismo sono solo grette forme di falso progresso sociale, tese a mascherare quell'egoismo, fine a se stesso, insito in molti di noi.
E il popolo giapponese, nella sua infinita compostezza e unità, insegna al mondo cos'è davvero una nazione, ricordandolo in particolare a noi, vicinissimi a una scadenza importante nella storia del nostro paese e ancora lontanissimi dal senso di patria, inserita complementarmente nel resto della comunità internazionale, in un contesto di "giusta" globalizzazione.
Ora, al Giappone, serve solidarietà vera, non a parole o di facciata, perchè la sua tragedia, con le inevitabili ripercussioni economiche, è il dramma di tutti, a iniziare dalle rendite USA x finire alle esportazioni europee (oltre ai terribili risvolti umanitari).
Saluti e scusate la logorrea O.T.

Bravo Procida, non c'è niente da aggiungere.
 
Mi associo, è una tragedia immane ed ancora non ne abbiamo le dimensioni definitive.
In particolare, c'è l'incognita di questa centrale nucleare che - incredibile ma vero - sembra siano andati totalmente in tilt tutti i diversi sistemi di raffreddamento dei veri reattori nucleari. Il tutto sembra sia stato dovuto all'ondata del maremoto, visto che - com'è risaputo - le centrali sono sempre costruite vicino ad un corso d'acqua e nel caso del Giappone, che è un'isola, le 55 centrali (INCREDIBILE !!) nucleari esistenti e funzionanti sono quasi tutte a ridosso delle coste. La centrale in questione risale agli anni '70 e pare non fosse dotata di sistemi automatici di attivazione pompe di emergenza e di sistemi alternativi di raffreddamento delle barre di combustibile fissile.

Probabilmente - questione di ore - assisteremo ad una fusione del nucleo.

Un Popolo veramente sfortunato, soprattutto con il nucleare.
 
procida ha scritto:
Infatti: la Natura non è amica o nemica, è solo se stessa, incurante di chi ha costruito (a torto o a ragione) centrali nucleari in zone ipersismiche o urbanizzato territori ad alto rischio (e in Italia abbiamo un'infinità di esempi del genere..).
Il dramma giapponese insegna, ancor di più, che non esistono dogmi umani, che le nostre sicurezze sono di cristallo, che la dimensione reale dei problemi va rivista alla luce dei drammi che l'umanità affronta, in TOTO e non più come singolo popolo o nazione isolata o che crede di poter vivere così.
Che leghismi, campanilismi, individualismo sono solo grette forme di falso progresso sociale, tese a mascherare quell'egoismo, fine a se stesso, insito in molti di noi.
E il popolo giapponese, nella sua infinita compostezza e unità, insegna al mondo cos'è davvero una nazione, ricordandolo in particolare a noi, vicinissimi a una scadenza importante nella storia del nostro paese e ancora lontanissimi dal senso di patria, inserita complementarmente nel resto della comunità internazionale, in un contesto di "giusta" globalizzazione.
Ora, al Giappone, serve solidarietà vera, non a parole o di facciata, perchè la sua tragedia, con le inevitabili ripercussioni economiche, è il dramma di tutti, a iniziare dalle rendite USA x finire alle esportazioni europee (oltre ai terribili risvolti umanitari).
Saluti e scusate la logorrea O.T.
Non si puo che quotare.
Stamattina sono andato in banca per dare la mia piccola partecipazione.
 
Il discorso di procida è senz'altro giusto, ma un tantino al di sopra delle righe.
Purtroppo la realtà dei fatti, lentamente, stà venendo a galla. Riporto le ultime:

Scoppia intanto o scandalo della Tepco, la società di gestione della centrale nucleare, finita sotto inchiesta per aver insabbiato l?incidente e le sue conseguenze, almeno in una prima fase, e per aver tentato di salvare la centrale piuttosto che le vite umane. Secondo il Wall Street Journal, la Tepco ha approfittato della passività iniziale del governo prima di iniziare ad intervenire sulla centrale con l?acqua di mare. Perchè, e questo è noto, l?acqua di mare avrebbe sì raffreddato gli impianti ed i reattore evitando il disastro nucleare che si è verificato, ma avrebbe irrimediabilmente danneggiato i reattori, rendendoli più facilmente deperibili.

Per Fukushima l?errore è stato al 60% umano e secondo un funzionario del governo: ?Hanno fallito la risposta iniziale. È come se Tepco fosse caduta e avesse perso una moneta da 100 yen mentre cercava di raccoglierne un?altra da 10 yen?.

Il numero uno dell'industria nucleare giapponese e responsabile della Tepco, Akio Komori, è apparso in tv (20 cm.) e durante una conferenza stampa, ha chiesto pubblicamente scusa alla nazione, piangendo, e confessando che l'azienda responsabile della centrale atomica ha coscientemente rallentato le operazioni di soccorso per il raffreddamento dei reattori, allo scopo di sperimentare nuove tecnologie per salvare gli impanti, contando sulla passività del governo.

A questo punto, le proporzioni della catastrofe nucleare che sta mettendo a rischio non solo il Giappone, non sono ancora chiaramente identificabili.

Dalla centrale intanto, le notizie in contraddizione fra loro si susseguono a ritmo continuo. Non è dato sapere le reali condizioni dei reattori n.3, 4 e 5.
Questa mattina ( ve. 25 ) pare che il n.3 sia tutt'ora il maggior pericolo, presentando una non ben definita "crepa" nell'involucro. L'acqua presente al di sotto è stata analizzata e presenta una densità 10000 volte superiore al normale.

Prende sempre più campo l'opzione di seppellire sotto una grande colata di cemento l'intera centrale, che solo ora si scopre al centro di scandali già dal 2000, con incidenti passati sotto silenzio, la scelta di utilizzare il plutonio, decine di volte più radioattivo dell'uranio, scandali insabbiati dalle necessità del profitto. E non solo la Tepco, ma anche la Toshiba, la americana General Electric e le varie aziende paartecipate.

Solo adesso viene diffusa la notizia che da anni si sapeva del pericolo della gestione dei reattori di Fukushima.

La Tepco falsificava i dati sulla sicurezza di Fukushima. Nel 2002 il presidente e 4 top manager della compagnia energetica rassegnarono le dimissioni per lo scandalo: ma di nuovo nel 2006 il governo chiese la revisione dei dati dichiarati perché palesemente falsi. E ancora ammissioni di falsificazione nel 2007. La centrale di Fukushima era a rischio dal 1985.

http://www.dirittodicritica.com/2011/03/15/fukushima-tepco-falsificazione-controlli-nucleare/
 
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