<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> O è un santo, o non saprei.... | Il Forum di Quattroruote

O è un santo, o non saprei....

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_aprile_20/bestie-satana-padre-vittima-ballarin-pezzotta-del-frate-190474942663.shtml

Varese - Parla il papà di Mariangela Pezzotta, massacrata dalle Bestie di Satana
«Uccise mia figlia, è libera:
giusto, deve rifarsi una vita»
Dopo 7 anni Elisabetta Ballarin va all'università. «Ho sempre pensato che fosse stata plagiata»

SOMMA LOMBARDO (Varese) - Si può sopravvivere al dolore di una figlia morta ammazzata a 25 anni e aprire anche la porta di casa propria a colei che quella figlia ti ha trucidato? Silvio Pezzotta, padre di Mariangela, una delle vittime della Bestie di Satana fece questa promessa anni fa a Elisabetta Ballarin, la ragazzina condannata a 23 anni di carcere proprio per l'omicidio di Mariangela. Incrociandola in un corridoio del tribunale di Busto Arsizio le disse: «Quando avrai pagato il conto con la giustizia, la porta di casa mia per te è aperta». Adesso è arrivato forse il momento di mettere alla prova quelle parole perché Elisabetta, dopo appena 7 anni di carcere ha ottenuto il permesso di lasciare la cella quattro giorni la settimana per frequentare l'università a Brescia.

Silvio Pezzotta, se le ricorda quelle parole? «Certo che me le ricordo: e siccome ho una faccia sola, sono pronto a ripeterle. Se Elisabetta ha scontato la sua colpa, io non ce l'ho certo con lei». Di solito la libertà anticipata di un omicida scatena reazioni di rancore, rabbia, di «chiudete la cella e buttate via la chiave». E non stiamo parlando di un delitto qualsiasi, ma di uno dei casi di cronaca nera più raccapriccianti degli ultimi anni: la sera del 29 gennaio 2004 Mariangela Pezzotta ricevette una telefonata da Andrea Volpe, il suo ex fidanzato, che con una scusa la invitò in uno chalet di Golasecca. Qui si trovò davanti lo stesso Volpe e la nuova compagna di lui, Elisabetta per l'appunto, allora appena diciottenne, che imbracciava un fucile.

Mariangela fu uccisa con un colpo di calibro 38 al volto da Volpe, poi lui e la Ballarin scavarono una fossa in giardino dove seppellirono la vittima. Ma Mariangela non era ancora morta e fu finita a colpi di badile sul volto. Pagò con la vita l'insensata e cieca crudeltà di un gruppo di ragazzi che si dicevano devoti al demonio, le Bestie di Satana, appunto. Indagando su quel delitto si scoprì che altri tre giovani erano stati assassinati per mano della setta e altre morti tutte avvenute nella zona del Basso Varesotto rimasero in dubbio. «Ma io sono sempre stato convinto che Elisabetta sia stata plagiata dagli altri: era una ragazzina fuori dal mondo - dice adesso il papà di Mariangela - e quella sera tragica agì come un automa, stordita dalla droga».

Pezzotta era al corrente del fatto che da qualche tempo le porte del carcere per Elisabetta Ballarin si erano dischiuse. Ma è giusto che riguadagni una libertà seppur parziale dopo così poco tempo? «É giusto che Elisabetta si rifaccia una vita, è giusto che alla sua giovane età le venga data una seconda possibilità: so che frequenta l'università, che ha buoni voti e dunque è una cosa bellissima. Le auguro ogni bene». Ma dove si trova la forza per superare il dolore per una figlia uccisa e addirittura per aprire le braccia all'omicida? «Io lavoro in una casa di riposo per anziani non autosufficienti - risponde Pezzotta - e ogni tanto guido il minibus che accompagna i ragazzi disabili. Insomma, se mi guardo attorno scopro sempre qualcuno che nonostante tutto sta peggio di me. E allora quello che faccio mi sembra nient'altro che la reazione di una persona normale».

Non so cosa dire. Da cristiano dovrei ammirare quest'uomo. Da padre sarei tentato di prenderlo a calci. Non so, forse è davvero un santo. Io non ci riuscirei.
 
Piu' che da cristiano, direi da umano, bisogna ammirare quest'uomo.

Dobbiamo sempre guardare a chi e' migliore di noi, per cercare di migliorare.
Indipendentemente dal credo/non credo
 
fabioklr ha scritto:
Piu' che da cristiano, direi da umano, bisogna ammirare quest'uomo.

Dobbiamo sempre guardare a chi e' migliore di noi, per cercare di migliorare.
Indipendentemente dal credo/non credo

Hai figli?
 
a_gricolo ha scritto:
fabioklr ha scritto:
Piu' che da cristiano, direi da umano, bisogna ammirare quest'uomo.

Dobbiamo sempre guardare a chi e' migliore di noi, per cercare di migliorare.
Indipendentemente dal credo/non credo

Hai figli?

Non c'entra niente.
Come non c'entra l'essere superstiziosi o meno.
 
"Figlio mio non dimenticare, ma senza odio"
http://www.repubblica.it/politica/2011/04/20/news/figlio_mio_non_dimenticare_ma_senza_odio-15161332/?ref=HREC2-8
Non esiste solo il desiderio di vendetta, per fortuna, dico io.
Ah, ho tre figli, due genitori, fratello e sorella ecc.
 
a_gricolo ha scritto:
fabioklr ha scritto:
Piu' che da cristiano, direi da umano, bisogna ammirare quest'uomo.

Dobbiamo sempre guardare a chi e' migliore di noi, per cercare di migliorare.
Indipendentemente dal credo/non credo

Hai figli?

beh, se hai figli puoi sentire contemporaneamente il timore che gli capiti quello che è successo alla assassinata, e la responsabilità di non farli diventare come l'assassina.

in generale, il discorso di capire (che non vuol dire giustificare) che una abbia agito tra il delirio della droga e il plagio di altri non è tanto fuori dal mondo.
ammetto comunque che non so se ne sarei capace.
 
a_gricolo ha scritto:
fabioklr ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
fabioklr ha scritto:
Piu' che da cristiano, direi da umano, bisogna ammirare quest'uomo.

Dobbiamo sempre guardare a chi e' migliore di noi, per cercare di migliorare.
Indipendentemente dal credo/non credo

Hai figli?

Non c'entra niente.
Come non c'entra l'essere superstiziosi o meno.

Ripeto: hai figli?

No.
Ora cosa centra con il giudizio di merito verso questa persona?
 
belpietro ha scritto:
beh, se hai figli puoi sentire contemporaneamente il timore che gli capiti quello che è successo alla assassinata, e la responsabilità di non farli diventare come l'assassina.
...e soprattutto puoi immaginare il dolore che ti dilanierebbe se una banda di sciroccati criminali te li massacrasse a colpi di pistola e badile in faccia, sempre che tu ami davvero i tuoi figli

belpietro ha scritto:
in generale, il discorso di capire (che non vuol dire giustificare) che una abbia agito tra il delirio della droga e il plagio di altri non è tanto fuori dal mondo.
ammetto comunque che non so se ne sarei capace.

anche lì, parliamo di una DONNA (perchè sì, a 19 anni si è adulti per legge) che dovrebbe sapere che a immischiarsi con deficienti drogati che praticano il satanismo non si combina nulla di buono. Per cui, innocente del tutto non lo era.

Ripeto, il mio sentire di padre non mi farebbe neanche concepire l'idea di perdonare chi ha collaborato al massacro di mia figlia, e non per questo mi sento "peggiore" di lui.
 
Non ne sarei capace e sono contento di non esserlo. L'umana pietà ed il perdono non fanno parte del mio dna, quando ci si rapporta a fatti come quello oggetto del thread.
 
a_gricolo ha scritto:
fabioklr ha scritto:
No.
Ora cosa centra con il giudizio di merito verso questa persona?

C'entra, c'entra.....

Va bene, e' una tua opinione.

Nel mio caso permettimi di dissentire fortemente.

Se solo chi si trova in situazioni contingenti o simili puo' giudicare correttamente allora vorrebbe dire che nessuno potrebbe giudicare autonomamente tutti gli altri innumerevoli casi.
Mi sembra un assurdo, no?

Diffido e invito a diffidare sempre, dalle persone che affermano "non puoi capire".

Perche' implicitamente danno del cretino all'altro.
 
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