Sul design, credo che molti potranno rimanere delusi. Se ci immaginiamo una berlinetta snella, dalle dimensioni contenute, ritengo che il disappunto sarà inevitabile.
Il mio augurio è che l'agilità la si colga a seguito di una matita felice e da elementi dinamici che combinino aerodinamica, peso, motore, distribuzione, sospensione etc.
Una berlinetta dalla bellezza choccante (almeno appena presentata sul mercato) come la 156, oggi non sarebbe opportuna. Mi riferisco alle dimensioni.
I mercati di elezione, quelli strategici in cui si inserisce questa nuova vision dell'Alfa Romeo, saranno quello nord americano, gli asiatici, compreso i paesi del golfo persico che stanno vivendo un'espansione economica fortissima.
Proprio ieri ho visto a Dubai, una serie 4 (per me una delle macchine più belle sul mercato). Pareva appena sufficiente, in mezzo a macchine con tutt'altre dimensioni e filosofia.
Quello che faranno credo sarà una via di mezzo tra il gigantismo americano e le dimensioni più razionali del vecchio continente.
Da un certo punto di vista, non ritenere più centrale l'Europa e il suo mercato asfittico, è una scelta obbligata. Nel senso che anche se dovesse uscire una berlina perfetta, con caratteristiche uguali o superiori alla triade tedesca, il gap di immagine, fiducia acquisita da queste non verrebbe comunque colmato. L'Alfa Romeo (Fiat) hanno avuto negli ultimi trent'anni un andamento zigzagante, dove il progresso, l'avanzamento tecnologico e l'affinamento continuo hanno preso le movenze del passo del gambero. E queste cose le paghi. E dunque, probabilmente, non basterebbe un modello riuscito per riprendere le quote di mercato perse e la fiducia del pubblico. Alcune volte l'elemento investimento ricopre proprio questa casistica: un progetto che può anche non portare utili o persino perdite (comunque sostenibili) in attesa di creare le condizioni per il progetto successivo che dia vita poi ad un circolo virtuoso.
Fca non può permetterselo (credo) e da qui un cambio di strategia che dilati lo sguardo, sfuocando l'Europa e focalizzandosi piuttosto su mercati dove è relativamente più semplice fare breccia nell'immaginario del pubblico.