<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi si è abbassata la Civic? | Il Forum di Quattroruote

Mi si è abbassata la Civic?

E' da un po' di tempo che trovo che la macchina sia più bassa perché sto raschiando sotto di continuo scendendo e salendo dalle rampe dei parcheggi. Per esempio l'altro giorno ero al multipiano delle Gru a Grugliasco e sono sicuro che quest'estate nelle stesse condizioni non toccavo sotto. Cosa potrebbe essere? Ammortizzatori andati? Molle?
 
fbollei ha scritto:
E' da un po' di tempo che trovo che la macchina sia più bassa perché sto raschiando sotto di continuo scendendo e salendo dalle rampe dei parcheggi. Per esempio l'altro giorno ero al multipiano delle Gru a Grugliasco e sono sicuro che quest'estate nelle stesse condizioni non toccavo sotto. Cosa potrebbe essere? Ammortizzatori andati? Molle?

Io ho avuto lo stesso problema, non si e' abbassata la vettura ma ti si sara' staccato il fondo di plastica del motore. Nel mio caso non combaciavano piu gli agganci e penzolava. Sistemato dal carrozziere con una spesa di 30 EUR (l'ha imbullonato).
 
fbollei ha scritto:
No, a me non tocca sotto il motore ma raschio a metà vettura, all'altezza delle porte posteriori

Quanti chilometri hai? Fai dare un occhio agli ammortizzatori, a me hanno detto che le molle non si cambiano mai (ma ancora non ne sono convinto...). Per tua informazione io gli ammortizzatori li ho sostituiti intorno ai 210.000.
 
si ma se non si sono fatte modifiche vere e proprie, gli ammortizzatori non c'entrano con l'altezza, sono le molle che tengono sù la carrozzeria.... dico una stupidaggine: non è che in quel punto dove tocchi sotto non sia stato in qualche modo modificato o rialzato l'asfalto e si sia così creato un maggior scalino ? Oppure non hai trasportato qualcosa di particolarmente pesante che ha snervato e schiacciato leggermente le molle tanto da abbassare la vettura ? Io come prima cosa misurerei l'altezza da sotto l'arco dei 4 parafanghi a terra per verificare se la stessa è uguale.
 
Salve a voi.
L'altezza da terra di una autovettura è, di solito, stabilita dalle molle delle sospensioni, ovvero i dispositivi che tengono in estensione i cinematismi sottoposti al carico di esercizio, sia in ambito statico (da fermi) che dinamico (in movimento; in questo caso, l'altezza varia continuamente, entro certi limiti, in dipendenza della situazione contingente).
Quando si passa in un punto specifico sul quale si rischia di "toccare sotto", di solito la velocità è molto ridotta ma sulla vettura è presente almeno il solo guidatore; quindi l'altezza da terra è leggermente inferiore (ed anche leggermente asimmetrica rispetto ai due lati, la presenza delle barre di torsione ne limita il discostamento) rispetto a quanto misurabile quando la vettura è ferma e scarica.
Il valore deve essere circa lo stesso sullo stesso asse sia a dx che a sx ma non è detto che sia il solito tra i due assi anteriore e posteriore se questo viene misurato rispetto ad un riferimento preso sulla carrozzeria; dipende, infatti, dal disegno dell'insieme, ovvero da una fattore perlopiù estetico o comunque legato a fattori funzionali diversi da quello dell'altezza da terra, come, ad esempio, la capacità di riparare dall'acqua e fango sollevati dalla rotazione della ruota in moto. Da tener presente che una differenza di uno-due cm tra i lati sx e dx sullo stesso asse può rientrare nelle tolleranze di progetto specie se si inquadra la circostanza tenendo conto dell?uso che può, come ovvio, assumere connotazioni estremamente varie ed eterogenee.
Vi è poi da tener di conto di un altro fattore. Se gli ammortizzatori sono ancora ragionevolmente funzionali, questi, di tipologia ?a gas? (ormai, la stragrande maggioranza sono connotati in tal modo), esercitano sullo stelo una certa forza che lo proietta verso l?esterno. Ciò si traduce in una spinta, piuttosto limitata ma non del tutto ininfluente, che può variare l?altezza della vettura da terra specie quando questa è scarica. In sostanza, le molle si assestano ad un?altezza tale per cui l?incidenza specifica sulla parte considerata del carico della massa sospesa del veicolo bilancia la forza elastica fornita per reazione dalla molla quando compressa dal carico medesimo. La forza di espulsione dello stelo si può notare proprio quando questa, pur ridotta, si assomma alle due forze bilanciate sopra sommariamente descritte; il risultato è che la vettura si ?posa? ad un?altezza leggermente superiore a quella che si avrebbe solo per l?azione delle molle, come se l?ammortizzatore fosse, per così dire, temporaneamente estratto dalla sua sede.
Dal momento che, come si è visto, tale azione ?suppletiva? sulla spinta di sostegno è dovuta all?azione del gas, si può ragionevolmente arguire che, in dipendenza del clima, si possano avere delle differenziazioni apprezzabili; ad esempio, con il caldo, la molla tenderà a diventare un poco più morbida ? e potrebbe, pertanto, comprimersi di più a parità di carico impresso ? ma il gas contenuto nell?ammortizzatore tende a dilatarsi maggiormente e quindi, per il fisiologico aumento di pressione interna, lo fa partecipare maggiormente al sollevamento della vettura spingendo con maggiore vigore lo stello verso l?esterno. A seconda di quale di questi due fattori risulta preponderante, avremo effetti diversi.
Nel caso di specie, infatti, l?utente segnala differenze nel comportamento della vettura sotto questo particolare profilo che possono essere anche conseguenze, per così dire, ?stagionali?: l?estate, quindi clima caldo, ed ora, inverno, che è freddo, oltre, ovviamente, la maggiore percorrenza effettata che imprime una maggiore usura dei comparti menzionati.
Una volta stabilito che la circostanza non è dovuta a variazioni della quota, sia in senso puntuale che esteso, del manto stradale, non resta che approcciarsi all?idea del ripristino dei dispositivi summenzionati nel caso in cui si debba fruire dell?accesso al punto specifico con una ricorrenza tale che risulti fastidioso ? o peggio, dannoso per la struttura della vettura ? l?inconveniente descritto.
 
meipso ha scritto:
Salve a voi.
L'altezza da terra di una autovettura è, di solito, stabilita dalle molle delle sospensioni, ovvero i dispositivi che tengono in estensione i cinematismi sottoposti al carico di esercizio, sia in ambito statico (da fermi) che dinamico (in movimento; in questo caso, l'altezza varia continuamente, entro certi limiti, in dipendenza della situazione contingente).
Quando si passa in un punto specifico sul quale si rischia di "toccare sotto", di solito la velocità è molto ridotta ma sulla vettura è presente almeno il solo guidatore; quindi l'altezza da terra è leggermente inferiore (ed anche leggermente asimmetrica rispetto ai due lati, la presenza delle barre di torsione ne limita il discostamento) rispetto a quanto misurabile quando la vettura è ferma e scarica.
Il valore deve essere circa lo stesso sullo stesso asse sia a dx che a sx ma non è detto che sia il solito tra i due assi anteriore e posteriore se questo viene misurato rispetto ad un riferimento preso sulla carrozzeria; dipende, infatti, dal disegno dell'insieme, ovvero da una fattore perlopiù estetico o comunque legato a fattori funzionali diversi da quello dell'altezza da terra, come, ad esempio, la capacità di riparare dall'acqua e fango sollevati dalla rotazione della ruota in moto. Da tener presente che una differenza di uno-due cm tra i lati sx e dx sullo stesso asse può rientrare nelle tolleranze di progetto specie se si inquadra la circostanza tenendo conto dell?uso che può, come ovvio, assumere connotazioni estremamente varie ed eterogenee.
Vi è poi da tener di conto di un altro fattore. Se gli ammortizzatori sono ancora ragionevolmente funzionali, questi, di tipologia ?a gas? (ormai, la stragrande maggioranza sono connotati in tal modo), esercitano sullo stelo una certa forza che lo proietta verso l?esterno. Ciò si traduce in una spinta, piuttosto limitata ma non del tutto ininfluente, che può variare l?altezza della vettura da terra specie quando questa è scarica. In sostanza, le molle si assestano ad un?altezza tale per cui l?incidenza specifica sulla parte considerata del carico della massa sospesa del veicolo bilancia la forza elastica fornita per reazione dalla molla quando compressa dal carico medesimo. La forza di espulsione dello stelo si può notare proprio quando questa, pur ridotta, si assomma alle due forze bilanciate sopra sommariamente descritte; il risultato è che la vettura si ?posa? ad un?altezza leggermente superiore a quella che si avrebbe solo per l?azione delle molle, come se l?ammortizzatore fosse, per così dire, temporaneamente estratto dalla sua sede.
Dal momento che, come si è visto, tale azione ?suppletiva? sulla spinta di sostegno è dovuta all?azione del gas, si può ragionevolmente arguire che, in dipendenza del clima, si possano avere delle differenziazioni apprezzabili; ad esempio, con il caldo, la molla tenderà a diventare un poco più morbida ? e potrebbe, pertanto, comprimersi di più a parità di carico impresso ? ma il gas contenuto nell?ammortizzatore tende a dilatarsi maggiormente e quindi, per il fisiologico aumento di pressione interna, lo fa partecipare maggiormente al sollevamento della vettura spingendo con maggiore vigore lo stello verso l?esterno. A seconda di quale di questi due fattori risulta preponderante, avremo effetti diversi.
Nel caso di specie, infatti, l?utente segnala differenze nel comportamento della vettura sotto questo particolare profilo che possono essere anche conseguenze, per così dire, ?stagionali?: l?estate, quindi clima caldo, ed ora, inverno, che è freddo, oltre, ovviamente, la maggiore percorrenza effettata che imprime una maggiore usura dei comparti menzionati.
Una volta stabilito che la circostanza non è dovuta a variazioni della quota, sia in senso puntuale che esteso, del manto stradale, non resta che approcciarsi all?idea del ripristino dei dispositivi summenzionati nel caso in cui si debba fruire dell?accesso al punto specifico con una ricorrenza tale che risulti fastidioso ? o peggio, dannoso per la struttura della vettura ? l?inconveniente descritto.
ciao Meipso, quando parlavo di misurare l'altezza non intendevo prendere come riferimento la protezione in plastica presente sotto il parafango bensì l'arco del parafango esterno quindi una parte FISSA della carrozzeria, mi sono espresso male.
Non so se ti è mai capitato di "manipolare" un ammortizzatore smontato e con questo hai avuto modo di riscontrare che lo stesso è comprimibile ed estensibile anche a mano senza grosso sforzo, quindi quanto all'ammortizzatore stesso che contribuirebbe a variare l'altezza della macchina, non sono d'accordo poiché esso, per vigoroso che sia, non avrebbe abbastanza forza per sollevare il peso della vettura la quale resta sempre ed in ogni caso "sospesa" sull'elasticità delle molle. Molle che potrebbero, del resto, effettivamente essere soggette come qualunque parte in metallo a dilatazione termica o comunque ad una variazione della propria elasticità ( e forza di spinta) a secondo della temperatura ambiente o di utilizzo come, molto più banalmente, anche al fattore usura vero e proprio.
Proprio per questo, in caso di mancata concordanza delle misure con le specifiche di fabbrica (fatte salvo le tolleranze che non devono però superare i pochi mm e non cm...) la prima cosa che si controlla è la molla e, se non sono subentrati altri fattori contingenti, come ho riscontrato io stesso diverse volte in sede di perizia, essa risulta sempre "colpevole" in casi del genere.
 
Si, Albelilly, ma nemmeno la parte in lamiera che delimita la forma del parafango può essere presa come riferimento per un ragguaglio tra avantreno e retrotreno. Solo per un raffronto tra lato dx e sx ma rigorosamente sullo stesso asse. Ciò non toglie che alcuni modelli abbiano tutt'e quattro i parafanghi alla stessa altezza, ma non sempre è così e quindi è meglio prendere per riferimento altre parti anche se può essere meno agevole.
Le differenze - provato di persona - possono essere anche di due cm (20 mm) tra i due lati ed anche a vettura nuova.
Per quanto riguarda gli ammo, mi è capitato moltissime volte di maneggiarli, montarli, smontarli, farli modificare e così via. Spesso, quando sono ancora confezionati, lo stelo è trattenuto da una "graffetta" metallica, proprio per evitarne la distensione e quindi la fuoriuscita dalla scatola dell'imballo o il danneggiamento della stessa. Alcuni esemplari sono caratterizzati da una bassa forza distensiva, altri da una forza maggiore ma comunque smorzata dall'attrito generato da guidastelo e paraolio, altri ancora, nonostante gli attriti citati, hanno una forza distensiva notevole, tale per cui, a mano, è difficile riportarli alla posizione di massima compressione una volta distesi.
Dipende dal tipo di oggetto con cui si ha a che fare.
Inoltre, come detto più sopra, tale forza, anche quando è considerevole è comunque molto inferiore a quelle in gioco (peso vettura - reazione molla) ma diviene visibile negli effetti quando si assomma a quelle citate ma in posizione equilibrata, ovvero nel momento e nella posizione in cui si bilanciano. Basterebbe provare (anche se non è frequente per l'utenza media) a sostituire un ammortizzatore a gas con uno, stesse specifiche o equiparabili, solo idraulico (senza gas, intendo); si potrà vedere una certa differenza, in dipendenza dei fattori citati, ed anche dell'asse di destinazione, ovvero in relazione al carico di pertinenza (esempio, all'avantreno di una "tutt'avanti", sul quale grava la parte maggiore d'incidenza ponderale, la differenza sarà, ovviamente molto minore, viceversa al retrotreno, e così via). Fermo restando, ovviamente, che un eventuale snervamento della molla in compressione comanda in maniera preponderante l'altezza della vettura.
 
L'auto ha 22.000 km ed usata in maniera poco onerosa per gli ammortizzatori.
Quando ho raschiato era con carico tipico, due adulti e due bambini, mezzo serbatoio, bagaglialio vuoto. A livello dinamico non mi sembra di avere problemi a molle o ammortizzatori, magari solo un assestamento del tutto? C'è modo di sapere l'altezza da terra dell'auto, all'incirca?
 
meipso ha scritto:
Si, Albelilly, ma nemmeno la parte in lamiera che delimita la forma del parafango può essere presa come riferimento per un ragguaglio tra avantreno e retrotreno. Solo per un raffronto tra lato dx e sx ma rigorosamente sullo stesso asse. Ciò non toglie che alcuni modelli abbiano tutt'e quattro i parafanghi alla stessa altezza, ma non sempre è così e quindi è meglio prendere per riferimento altre parti anche se può essere meno agevole.
Le differenze - provato di persona - possono essere anche di due cm (20 mm) tra i due lati ed anche a vettura nuova.
Per quanto riguarda gli ammo, mi è capitato moltissime volte di maneggiarli, montarli, smontarli, farli modificare e così via. Spesso, quando sono ancora confezionati, lo stelo è trattenuto da una "graffetta" metallica, proprio per evitarne la distensione e quindi la fuoriuscita dalla scatola dell'imballo o il danneggiamento della stessa. Alcuni esemplari sono caratterizzati da una bassa forza distensiva, altri da una forza maggiore ma comunque smorzata dall'attrito generato da guidastelo e paraolio, altri ancora, nonostante gli attriti citati, hanno una forza distensiva notevole, tale per cui, a mano, è difficile riportarli alla posizione di massima compressione una volta distesi.
Dipende dal tipo di oggetto con cui si ha a che fare.
Inoltre, come detto più sopra, tale forza, anche quando è considerevole è comunque molto inferiore a quelle in gioco (peso vettura - reazione molla) ma diviene visibile negli effetti quando si assomma a quelle citate ma in posizione equilibrata, ovvero nel momento e nella posizione in cui si bilanciano. Basterebbe provare (anche se non è frequente per l'utenza media) a sostituire un ammortizzatore a gas con uno, stesse specifiche o equiparabili, solo idraulico (senza gas, intendo); si potrà vedere una certa differenza, in dipendenza dei fattori citati, ed anche dell'asse di destinazione, ovvero in relazione al carico di pertinenza (esempio, all'avantreno di una "tutt'avanti", sul quale grava la parte maggiore d'incidenza ponderale, la differenza sarà, ovviamente molto minore, viceversa al retrotreno, e così via). Fermo restando, ovviamente, che un eventuale snervamento della molla in compressione comanda in maniera preponderante l'altezza della vettura.
io intendo la misura dx e six, e non tra ant. e post. Differenze tra i due assali è normale che ci siano e mi è capitato più di una volta di riscontrarle.
Al contrario differenze di 2 (due !) cm tra destra e sinistra sono tanto abissali quanto visibili anche ad occhio e senza l'ausilio del metro; pertanto non rientrano assolutamente nelle tolleranze di fabbrica ma entrano a pieno titolo nella difettosità o nel campo di potenziali accadimenti che hanno provocato tale difformità.
In parole semplici una macchina che è più alta da una parte di 2 cm è storta !
Mi è capitato tanti anni fa a seguito di un contenzioso tra un concessionario ed una ditta di trasporti, di periziare due Fiat Panda ed una Punto, vetture nuove che presentavano evidenti discordanze di colore tra le parti di carrozzeria come pure problemi di altezza da terra difformi ed ho appurato con l'ausilio delle attrezzature delle quali ero in possesso (dime e altro) che le stesse avevano subito gravi danni (probabilmente) durante il trasporto ed erano state riparate alla bell'e meglio.
Pertanto se dici di avere constatato che una tua vettura aveva 2 cm di discordanza tra dx e six puoi stare certo che la stessa aveva un problema.

Infine consiglio, unicamente quale prova empirica, giusto come preliminare, quando si vuole misurare l'altezza tra i lati di prendere come riferimento il punto superiore dell'arco del parafango in quanto esso è la parte esterna più accessibile al comune automobilista non provvisto di attrezzature specifiche; ovviamente se si dovessero trovare discrepanze (sempre tra dx e six di ogni asse e poi tra un asse e l'altro lato dx e six tra loro ) che superano i 3-8 mm bisognerà analizzare la questione in luoghi e con attrezzi adatti all'uopo.
 
fbollei ha scritto:
L'auto ha 22.000 km ed usata in maniera poco onerosa per gli ammortizzatori.
Quando ho raschiato era con carico tipico, due adulti e due bambini, mezzo serbatoio, bagaglialio vuoto. A livello dinamico non mi sembra di avere problemi a molle o ammortizzatori, magari solo un assestamento del tutto? C'è modo di sapere l'altezza da terra dell'auto, all'incirca?
prova a chiedere al gommista se nella banca dati dell'attrezzatura che usa per i controlli dell'assetto ha anche il valore dell'altezza da terra e relative tolleranze, altrimenti, per lo meno qui in Svizzera, essi sono riportati nelle fiches di omologazione ufficiali e si trovano sicuramente in possesso di chi si occupa dei collaudi o revisioni periodiche.
Forse anche in Italia è lo stesso.
Prova anche a cercare in rete: magari qualcosa trovi anche qui.
 
Piccola esperienza con la Jazz, se può servire.

Giusto sulla porta di accesso del box ho una "rampetta" (sarà lunga circa 30 cm.).

Quando esco dal box (manovra che faccio in retromarcia) lo devo fare con cautela altrimenti tocco leggermente con lo spoilerino/bavetta sotto al muso, ma questo mi succede solo quando ha montate le gomme inverali - che sono di misura differente rispetto alle estive.

La cosa succede con la Jazz II, lo fa adesso che ha 1 anno ma lo aveva fatto anche appena presa.

Quando entro in box invece il problema non lo vedo - evidentemente di tratta proprio di una cosa leggera.

(Tra parentesi con la Jazz I invece non è mai successo, evidentemente ha quote leggermente diverse).
 
Anche con la mia Civic 8 mi capitava di toccare sotto con la parte centrale del fondoscocca in uscita dalla rampa del box (poverina, aveva ragione lei perché la rampa ha proprio un "dosso" piuttosto pronunciato... però era l'unica a farlo calcolate una dozzina di vetture che passano per la rampa... :D ). Alla fine ho visto che il "problema" si risolveva affrontando il dosso un po' di sbieco. :!:

Intendo dire, a prescindere da tutte le considerazioni di sicurezza su stato di molle ammortizzatori e telaio, se si valutasse eccessivo dover già intervenire sulla meccanica adesso, si potrebbero anche trovare soluzioni "creative"... :D
 
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