<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma la fiat s.p.a di chi è? | Il Forum di Quattroruote

Ma la fiat s.p.a di chi è?

Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?
 
la maggior parte delle azioni le detiene la Exor che è una società degli Agnelli,sul fatto della fiducia Marchionne è un eccellente finanziere,fin quando c'è da organizzare l'azienda e sistemare i conti credo che nel mondo ce ne sono pochi come lui però...non è uomo di prodotto. Adesso non occorre che vada via,basta che si cerca un braccio destro che sia un uomo di prodotto,sono sicuro che in 2 con le rispettive competenze si può andare avanti alla grande!
 
HenryChinaski ha scritto:
Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?

perché tu pensi che agli azionisti interessi qualcosa dei modelli prodotti.. della storia del marchio.. o piuttosto che della redditività economica dell'impresa?
Vista che l'ipotesi due è quella reale, sto maneger se lo tengono stretto stretto.
Nel momento in cui gli azionisti di riferimento cambino orientamento.. sto manager fa fuori dalle balle al volo ..( e coperto di bei soldi :D :D )
cordialemnte tolo
 
tolo52meo ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?

perché tu pensi che agli azionisti interessi qualcosa dei modelli prodotti.. della storia del marchio.. o piuttosto che della redditività economica dell'impresa?
Vista che l'ipotesi due è quella reale, sto maneger se lo tengono stretto stretto.
Nel momento in cui gli azionisti di riferimento cambino orientamento.. sto manager fa fuori dalle balle al volo ..( e coperto di bei soldi :D :D )
cordialemnte tolo

Infatti questo è preoccupante, secondo me il mandato della proprietà è far fallire il gruppo perdendoci il meno possibile, non ne capisco il perchè ma questo mi pare oltremodo sempre più evidente.
Se fosse così Maglionne avrebbe centrato in pieno la sua mission aziendale.
In qualunque azienda non dedita al falimento invece Marchionne sarebbe cacciato immediadiatemente e pedate nel didetro.
 
GregC5 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?

perché tu pensi che agli azionisti interessi qualcosa dei modelli prodotti.. della storia del marchio.. o piuttosto che della redditività economica dell'impresa?
Vista che l'ipotesi due è quella reale, sto maneger se lo tengono stretto stretto.
Nel momento in cui gli azionisti di riferimento cambino orientamento.. sto manager fa fuori dalle balle al volo ..( e coperto di bei soldi :D :D )
cordialemnte tolo

Infatti questo è preoccupante, secondo me il mandato della proprietà è far fallire il gruppo perdendoci il meno possibile, non ne capisco il perchè ma questo mi pare oltremodo sempre più evidente.
Se fosse così Maglionne avrebbe centrato in pieno la sua mission aziendale.
In qualunque azienda non dedita al falimento invece Marchionne sarebbe cacciato immediadiatemente e pedate nel didetro.
la visione aziendale va oltre quello che possiamo immaginare noi e come credo ha una pianificazione futura e non nell immediato
 
GregC5 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?

perché tu pensi che agli azionisti interessi qualcosa dei modelli prodotti.. della storia del marchio.. o piuttosto che della redditività economica dell'impresa?
Vista che l'ipotesi due è quella reale, sto maneger se lo tengono stretto stretto.
Nel momento in cui gli azionisti di riferimento cambino orientamento.. sto manager fa fuori dalle balle al volo ..( e coperto di bei soldi :D :D )
cordialemnte tolo

Infatti questo è preoccupante, secondo me il mandato della proprietà è far fallire il gruppo perdendoci il meno possibile, non ne capisco il perchè ma questo mi pare oltremodo sempre più evidente.
Se fosse così Maglionne avrebbe centrato in pieno la sua mission aziendale.
In qualunque azienda non dedita al falimento invece Marchionne sarebbe cacciato immediadiatemente e pedate nel didetro.

E' quello che penso anche io, non m spiego troppe cose e credo che anche un bambino riesca a capire che questo è il modo peggiore possibile di fare industria, sempre che industria si voglia fare!
 
okorop ha scritto:
GregC5 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Scusate per la domanda sciocca, ma una volta gli Agnelli avevano la maggioranza delle quote fiat e adesso?
Altra domanda mi chiedo come sia possibile che qualsiasi proprietà, banche, azionisti vari continuino a dar fiducia ad un manager palesemente incapace e i risultati lo dimostano ed incopetente come il sig. Marchionne?
Non voglio essere provocatorio ma è una domanda che mi pongo da qualche tempo, vedendo la perdita di quote di mercato, i modelli non sostituiti, e il rimarchiamento di modelli esotici che scusate la franchezza con la fiat ed il nostro mercato c'entrano come i cavoli a merenda.
La situazione sta divenandi grave, i modelli non ci sono, i piani sono fumosi e cambiano di giorno in giorno, senza avere alle spalle alcuna base ingegneristica.
Come si fa a dare credito ad un maneger di tal fatta?

perché tu pensi che agli azionisti interessi qualcosa dei modelli prodotti.. della storia del marchio.. o piuttosto che della redditività economica dell'impresa?
Vista che l'ipotesi due è quella reale, sto maneger se lo tengono stretto stretto.
Nel momento in cui gli azionisti di riferimento cambino orientamento.. sto manager fa fuori dalle balle al volo ..( e coperto di bei soldi :D :D )
cordialemnte tolo

Infatti questo è preoccupante, secondo me il mandato della proprietà è far fallire il gruppo perdendoci il meno possibile, non ne capisco il perchè ma questo mi pare oltremodo sempre più evidente.
Se fosse così Maglionne avrebbe centrato in pieno la sua mission aziendale.
In qualunque azienda non dedita al falimento invece Marchionne sarebbe cacciato immediadiatemente e pedate nel didetro.
la visione aziendale va oltre quello che possiamo immaginare noi e come credo ha una pianificazione futura e non nell immediato

Se la pianificaficazione è quella degli ultimi anni, non mi sembra che vada tanto oltre a quello che possiamo capire, semplicemente non c'è.
Tutti i piani per quanto modesti sono saltati, cambiati, modificati tanto che sembra che piani veri e propri non ne esistano.
Le uniche novità che si vedono sono i tristi rimarchiamenti in senso letterale di modelli americani di grande insuccesso commerciale in europa.
Certo è che se mentre i coreani e i tedeschi ottengono grandi risultati, Marchionne vende fuffa e continua a perdere quote di mercato, a prendere in giro i pochi clienti rimasti, i lavoratori, il governo, gli italiani e gli azionistii.
Non mi pare che questo sia tanto insondabile.
 
Leggo tanti commenti... ma penso che il mercato italiano ( e probabilmente europeo) nonconti tanto nella visione globale di questa impresa multinazionale
Per fare un esempio ( a caso) se il freemont in europa non vende una vettura, e in brasile vende tantissimo.. la mission aziendale del CEO è perfettamente rispettata
Quello che capita a torino ormai conta poco. non sta a me ricordare che già oggi, o nel prossimo futuro, NON esiste più la Fiat, la Chrysler.. ma un UNICO gruppo.
E i conti si fanno su quello.
Marchionne deve passare da 4 a 6 milioni di auto.
Quante ne costruiscono in Italia ( poche :cry: ) non conta
Forse bisogna addolorarsi per questo, ma visto che non siamo azionistio di maggioranza ( e fortunatamenmte neppure dipendenti ;) ) non vedo che ci possiamo fare
cordialemnte tolo
 
il compito di un'azienda è fare utili, punto e basta (beneficienza si fà in altre sedi opportune).
creare posti di lavoro, tutelare l'ambiente, ecc... sono accessori che cozzano con il primo postulato (purtroppo).
marchionne è signor manager, non sarà un industriale, ma sà come far quadrare i conti, e tutti gli shareholder sono con lui...
 
srmrcf ha scritto:
il compito di un'azienda è fare utili, punto e basta (beneficienza si fà in altre sedi opportune).
creare posti di lavoro, tutelare l'ambiente, ecc... sono accessori che cozzano con il primo postulato (purtroppo).
marchionne è signor manager, non sarà un industriale, ma sà come far quadrare i conti, e tutti gli shareholder sono con lui...

Con cosa fa utili un'azienza?
Con il prodotto!
La finanza creativa abbiamo visto che fine ha fatto, parmalat e la crisi economiche sono nate da li, dai soldi che non esisono dai prestiti bancari per restituire altri prestiti.
Non esistono maghi della finanza senza avere una solidità finanziaria alle spalle e piani industriali ser, almeno durano molto pocoi.
Questo e ben diverso che fare della beneficenza e tutelare l'ambiente.
 
HenryChinaski ha scritto:
srmrcf ha scritto:
il compito di un'azienda è fare utili, punto e basta (beneficienza si fà in altre sedi opportune).
creare posti di lavoro, tutelare l'ambiente, ecc... sono accessori che cozzano con il primo postulato (purtroppo).
marchionne è signor manager, non sarà un industriale, ma sà come far quadrare i conti, e tutti gli shareholder sono con lui...

Con cosa fa utili un'azienza?
Con il prodotto!
La finanza creativa abbiamo visto che fine ha fatto, parmalat e la crisi economiche sono nate da li, dai soldi che non esisono dai prestiti bancari per restituire altri prestiti.
Non esistono maghi della finanza senza avere una solidità finanziaria alle spalle e piani industriali ser, almeno durano molto pocoi.
Questo e ben diverso che fare della beneficenza e tutelare l'ambiente.

hai ragione.. ma questa azienda attualmente non fa utili in europa, la gamma dei prodotti è extraeuropea, specialmente canada e brasile
Temo sia proprio l'ora di associare Marchionne e quello che era la fiat all'italia.
L'azienda fa utili, Marchionne sta li... non è rilevante che a molti partecipanti di questo forum.. e di quello dedicato all'alfa romeo- non sembri un uomo da prodotti automobilistici..
agli azionisti della fiat spa piacerà finchè sarà un uomo da soldi ( da qualunque part del mondo arrivino
codiaelmnte tolo
 
srmrcf ha scritto:
il compito di un'azienda è fare utili, punto e basta (beneficienza si fà in altre sedi opportune).
creare posti di lavoro, tutelare l'ambiente, ecc... sono accessori che cozzano con il primo postulato (purtroppo).
marchionne è signor manager, non sarà un industriale, ma sà come far quadrare i conti, e tutti gli shareholder sono con lui...
l'azienda deve anche fare questo ma deve avere un supporto da parte dei sindacati e del governo...dove i governi incentivano il lavoro le aziende investono,dove i governi tassano il lavoro le aziende scappano...non diamo la colpa a Marchionne se Giugiaro,Pininfarina,Bialetti e tantissime altre aziende si sono trasferite all'estero,bacchettiamo il governo e la confindstria semmai
 
l'A.D. ha il compito di fare quadrare i conti, e nel caso specifico di diminuire la voragine di soldi dovuti alle banche, che appunto vogliono evitare il fallimento di Fiat proprio per non perdere i soldi.Ricordiamo che il tant decantato acquisto delle ultime quote Chrysler è stato fatto negoziando un ulteriore prestito con SanPaolo e non con mezzi propri che non ci sono. Tant'è che Marchionne non è ha esperienze di auto ma siede nel consiglio di amministrazione di UBS, grande banca svizzera. Forse è l'uomo giusto per il momento che vive la Fiat
 
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