<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lo dice il lab | Il Forum di Quattroruote

Lo dice il lab

Probabilmente lo conoscerete già, comunque qui
https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/
potete trovare le classifiche delle province italiane parametrate secondo diversi indicatori. Ho scoperto che al primo posto per ricchezza e consumi c'è la "dotta"...
Se volete ottenere giustizia dovete recarvi ad Oristano...
Se vi interessa la cultura, andate dove il fu tratto il dado...
Se vi sta a cuore l'ambiente e apprezzate l'efficienza dei servizi andate nella città meneghina...
Se vi piace il business la città che fa per voi è quella dove soffia la bora...
 
Con 10 milioni sul conto in banca mi sentirei bene quasi ovunque.
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Io non ho mai trovato convincenti queste classifiche.
Non ho mai capito come vengono stilate.
Ci si basa su dati oggettivi o soggettivi?
Perchè si può dire quasi con certezza che la qualità della vita sarà maggiore in una città ricca e con poca criminalità piuttosto che in una città in cui c'è molta disoccupazione e poca sicurezza.
Però se entrano in gioco anche fattori soggettivi,cioè se si va a chiedere alla gente che voto darebbero alla loro città per ogni aspetto della classifica allora cambia tutto.
Se becchi 50 persone nate e cresciute in una città,che non la cambierebbero per nessun'altra città al mondo non ti diranno mai che ci si vive male.
Al contrario se becchi 50 persone che si sono trasferite li controvoglia ti diranno il peggio del peggio.

Io ho assistito a una conversazione tra due signori in una sala d'aspetto.
Entrambi avevano vissuto a Roma e attualmente vivevano a Novara.
Uno era contentissimo e non sarebbe mai tornato indietro (soprattutto per via del traffico).
L'altro non si era ambientato e preferiva 100 volte Roma.

In un ospedale invece ho visto appesa una specie di storiella.
Un signore sta seduto su una seggiola all'ingresso della città.
Arriva un viandante che gli chiede come si vive li.
Il signore gli chiede "Come si viveva nel posto da cui provieni?".
Il viandante risponde che si viveva malissimo e che è per questo che se ne è andato.
Il signore allora gli dice che troverà la stessa identica situazione li.
Il viandante gira la macchina e se ne va.
Poi arriva un secondo viandante che fa la stessa domanda e riceve la stessa risposta.
Solo che il secondo si trovava bene dove viveva prima quindi interpreta in maniera opposta la risposta dell'anziano signore e si convince a restare.
Qualcuno fa notare al signore anziano che ha dato due versioni completamente diverse della stessa città ai due viandanti.
La morale della favola è che se uno si trova bene o si trova male dipende da lui e non dal posto in cui vive.
A me è sempre sembrata una boiata però effettivamente la stessa città può apparire vivibilissima ad alcuni e in inferno ad altri.
 
Io non ho mai trovato convincenti queste classifiche.
Non ho mai capito come vengono stilate.
Ci si basa su dati oggettivi o soggettivi?
Perchè si può dire quasi con certezza che la qualità della vita sarà maggiore in una città ricca e con poca criminalità piuttosto che in una città in cui c'è molta disoccupazione e poca sicurezza.
Però se entrano in gioco anche fattori soggettivi,cioè se si va a chiedere alla gente che voto darebbero alla loro città per ogni aspetto della classifica allora cambia tutto.
Se becchi 50 persone nate e cresciute in una città,che non la cambierebbero per nessun'altra città al mondo non ti diranno mai che ci si vive male.
Al contrario se becchi 50 persone che si sono trasferite li controvoglia ti diranno il peggio del peggio.

Io ho assistito a una conversazione tra due signori in una sala d'aspetto.
Entrambi avevano vissuto a Roma e attualmente vivevano a Novara.
Uno era contentissimo e non sarebbe mai tornato indietro (soprattutto per via del traffico).
L'altro non si era ambientato e preferiva 100 volte Roma.

In un ospedale invece ho visto appesa una specie di storiella.
Un signore sta seduto su una seggiola all'ingresso della città.
Arriva un viandante che gli chiede come si vive li.
Il signore gli chiede "Come si viveva nel posto da cui provieni?".
Il viandante risponde che si viveva malissimo e che è per questo che se ne è andato.
Il signore allora gli dice che troverà la stessa identica situazione li.
Il viandante gira la macchina e se ne va.
Poi arriva un secondo viandante che fa la stessa domanda e riceve la stessa risposta.
Solo che il secondo si trovava bene dove viveva prima quindi interpreta in maniera opposta la risposta dell'anziano signore e si convince a restare.
Qualcuno fa notare al signore anziano che ha dato due versioni completamente diverse della stessa città ai due viandanti.
La morale della favola è che se uno si trova bene o si trova male dipende da lui e non dal posto in cui vive.
A me è sempre sembrata una boiata però effettivamente la stessa città può apparire vivibilissima ad alcuni e in inferno ad altri.

Credo che tu abbia ragione. Stilare una classifica può essere impossibile per certi parametri. Alcuni amano le metropoli a prescindere - come me - e sopporterebbero qualsiasi disagio, altri neanche pagati ci vivrebbero.
 
Alcuni amano le metropoli a prescindere - come me - e sopporterebbero qualsiasi disagio, altri neanche pagati ci vivrebbero.

Mi trovo all'opposto ( in campagna, in una piccola città di provincia), ma ti confesso che vivere a Roma mi sarebbe piaciuto. Prima di sposarmi, con gli amici, ci andavamo quasi tutti gli anni ed è capitato di andarci anche più volte in un anno ( per recuperare gli anni persi :emoji_sweat_smile:).
 
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