<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Leoni da tastiera... | Il Forum di Quattroruote

Leoni da tastiera...

...o forse lupi da tastiera? Prendo spunto da una partita di calcio, ma non per discutere di calcio:

https://www.ilgazzettino.it/nordest...e_figli_odio_social_tv_a_vicenza-6724006.html

Mia modesta opinione: sicuramente la giornalista ha esagerato nella risposta tirando in ballo la disoccupazione che non c'entrava una mazza, ma è anche vero che la frase "Lupi si nasce", pronunciata dal bambino, ma imbeccata dal padre, era abbastanza canzonatoria nei riguardi dei... non-nati-lupi. Quindi, la ragazza è caduta come una pollastra nella trappola di ribattere, mentre il suo ruolo di conduttrice col microfono in mano le avrebbe dovuto imporre di glissare; tuttavia, penso che nella concitazione della diretta televisiva la sparata può anche scappare... in un contesto civile IMHO queste scaramucce dovrebbero finire con una risata e amici come e più di prima. Invece si arriva alle minacce di morte.... ma la gente proprio non ha di meglio da fare che impestare i social di idiozie del genere? Secondo me, sarebbe ora che la Polizia Postale insegnasse a quelli che sbraitano minacce un po' di educazione civica spicciola....
 
Fregatene tanto alla fine loro vivono male con tutto questo odio, chi se ne frega invece se la ride e passa avanti.
 
Quando metti insieme tifo calcistico, assoluta mancanza di professionalità (della conduttrice, in questo caso), campanilismo (giudicare le persone in base al luogo di provenienza) e social (che evito accuratamente da sempre, sono i posti dove la gente tira fuori il peggio di sé in assoluta libertà)...
...ecco qua il risultato.
C'è da meravigliarsene? Per me no, anzi: mi aspetto anche di peggio.
 
Fregatene tanto alla fine loro vivono male con tutto questo odio, chi se ne frega invece se la ride e passa avanti.

Io me ne frego alla grande, tanto più che per me il calcio potrebbe cessare di esistere a partire da quando l'hanno inventato, però sai... non deve essere divertente ricevere messaggi del tipo "ti taglio la gola, cagna in calore".... specie quando hai dei figli.
 
Mi spiace dirlo perché rischio di passare per il solito italiano nostalgico o invidioso delle dittature (altrui) ed anarchico nel suo privato... ma credo che la miglior gestione dei social sia quella del governo cinese. Ripeto, lo dico a malincuore ben consapevole delle conseguenze (e degli effetti collaterali).
 
fermo restando che le minacce, specie di morte, sono inaccettabili, è altrettanto inaccettabile che la suddetta giornalista abbia reagito ad una frase francamente senza offese particolari, pronunciata da UN BAMBINO e in un contesto del tutto sportivo (o almeno così dovrebbe essere), in quel modo, denotando non solo l'incapacità di saper perdere ma anche un razzismo becero e impestato da luoghi comuni che, temo, anima non pochi suoi conterranei (o presunti tali)
 
La giornalista è sarda con nonni tarantini.... sulla scarsa o nulla professionalità, siamo totalmente d'accordo.
Non a caso ho scritto "presunti tali". Del resto, non mi è affatto nuovo che tra i razzisti più razzisti ci siano anche e spesso presunti nordici di origine meridionale, che non di rado camuffano pesantemente l'accento per farsi credere "locali" (io ne conosco qualcuno...).
 
Non a caso ho scritto "presunti tali". Del resto, non mi è affatto nuovo che tra i razzisti più razzisti ci siano anche e spesso presunti nordici di origine meridionale.

Vero, questo l'ho riscontrato spesso pure io. È come se dicessero: noi siamo meglio di voi perché siamo diventati nordici, mentre voi siete rimasti "sudici".

P.s. a scanso di equivoci, io sono nato a Palermo e vivo nel centro Italia da 50 anni, cioè da quando avevo 5 anni.
 
Io me ne frego alla grande, tanto più che per me il calcio potrebbe cessare di esistere a partire da quando l'hanno inventato, però sai... non deve essere divertente ricevere messaggi del tipo "ti taglio la gola, cagna in calore".... specie quando hai dei figli.
Continuo a dire che la strada migliore è l’indifferenza poi ad ognuno il suo.
 
fermo restando che le minacce, specie di morte, sono inaccettabili, è altrettanto inaccettabile che la suddetta giornalista abbia reagito ad una frase francamente senza offese particolari, pronunciata da UN BAMBINO e in un contesto del tutto sportivo (o almeno così dovrebbe essere), in quel modo, denotando non solo l'incapacità di saper perdere ma anche un razzismo becero e impestato da luoghi comuni che, temo, anima non pochi suoi conterranei (o presunti tali)


La ragazza....Pinna....

E' decisamente fra quelli " ben " integrati
al Nord.
 
Per me la fede sportiva fa proprio regredire le persone che si lanciano in provocazioni non necessarie e risposte sempre più gravi,che su qualsiasi altro argomento non avrebbero pronunciato.
Poi ovviamente le reazioni sui social aggiungono sempre il carico da undici.

A me è capitato di vedere una persona di quasi 80 anni (che si presume se è arrivata a quell'età che abbia visto e vissuto tanti periodi bui,compresi quelli recenti,imparando a dare il giusto peso alle cose) aspettare il conoscente (non amico ma solo conoscente) di diversa fede calcistica per dirgli "Tante grazie" con una faccia e un tono che se li avesse avuti un ragazzo di 15 anni qualunque genitore,anche il mio moderato,sarebbe partito con una sonora pedata nel sedere.
La motivazione pare che fosse un rigore che non c'era,non ci sono mai guardacaso,concesso nella partita la sera precedente.
Una scena imho penosa,nel senso che fa veramente pena vedere persone adulte,spesso pure colte e che occupano posizioni tali da poter rappresentare un esempio negativo,abbassarsi a tanto.

Comunque il conoscente imho con la faccia un po' di bronzo è stato bravo a non reagire (credo che faccia l'arbitro quindi ci sarà abituato) e si è limitato ad allargare le braccia come dire "Eh che ci vuoi fare,oggi a me...".
 
Il tifo sano fatto di passione e sfotto agli avversari, e quanto di più terapeutico ci sia ... peccato che si sia estinto da un paio di decenni, e la mia passione calcistica ha seguito la stessa strada.

Oggi il calcio è solo una scusa, come mo sono tante altre cose, per sfogare rabbia e frustrazione repressa.

Avrò anche fatto il festival dei luoghi comuni, ma tant'è
 
Conoscevo l'episodio ed ho visto il video incriminato. In effetti la giornalista se la poteva risparmiare.
Nell'ambito sportivo, evidentemente, tutto viene inquinato da una concezione distorta dell'evento sportivo e dell'avversario. E se fai parte di un certo mondo, finisci con l'assumerne la mentalità.
Il top sono i genitori dei piccoli calciatori di provincia, che entrano in campo a menare sberle a destra e a manca.
 
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