Questa volta sì.ilSagittario ha scritto:Ho risposto in modo chiaro...
Invece secondo me ci sono mille situazioni diverse che possono fare di una persona un "assassino", ovvero uno che provoca la morte di terzi. Avevo fatto appunto alcuni esempi, tra cui quello dell'ubriachezza, che a mio parere non è equo considerare equivalenti. Lo dico anche, se vogliamo, egoisticamente; pur essendo da sempre astemio, non fumatore e non dedito a qualsivoglia droga, non mi ritengo un superuomo e penso che potrebbe sempre capitarmi, in circostanze particolari che al momento non riesco ad immaginare, di commettere qualche azione dalle gravi conseguenze, magari per stupidità, ignoranza o incoscienza. In tali casi, che ci scappasse o meno il morto, non troverei assolutamente giusto essere equiparato a chi intenzionalmente e lucidamente delinque o uccide con un ben preciso movente. Anche perché penso che chi uccide qualcuno non intenzionalmente debba già subire la pesantissima condanna della convivenza con quel fatto; una condanna che gli altri "assassini" nemmeno sfiora....Si parla di ubriachi ed assassini .... non ci sono altre "categorie"...
Non si tratta di "portare giustificazioni"; nulla c'è di "giustificabile".
Si tratta piuttosto di attribuire colpe e condanne in maniera equa; severa, magari severissima e inflessibile, ma equa.
Per quanto riguarda, infine, i 10 o 30 o 100 anni di galera, mi sembra un copione che si ripete in tanti contesti. Di fronte a un problema molta gente chiede non che si intercettino i colpevoli eventualmente mettendoli concretamente in galera per un ininterrotto periodo di tempo ma che si inaspriscano a dismisura le pene "previste" (ovvero teoriche). Le pene vengono inasprite (basta qualche firma di qualche politico) e tanta gente si sente soddisfatta, come se un enorme passo avanti fosse stato fatto.
Io invece mi sentirei rassicurato se sapessi che chi delinque ha una elevata probabilità di essere preso e che quando viene preso viene punito con un castigo ben preciso, immediato e senza sconti o deroghe ma commisurato alla effettiva gravità della sua personale colpa.
Analogamente, mi sentirei molto meno in pericolo, sulla strada, se sapessi che chi si mette al volante veramente ubriaco (e in generale chi fa manovre realmente pericolose o maleducate) ha elevate probabilità di essere intercettato e razionalmente castigato. Si fa presto a dire "10 anni di galera", ma credo che farli sia tutt'altra cosa; credo che ne bastino molti meno per devastare irrimediabilmente la vita di una persona, specie se non si tratta di un delinquente di professione.