<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La microplastica che " consumiamo "... | Il Forum di Quattroruote

La microplastica che " consumiamo "...

Oggi il mondo si ferma per il pianeta malato .., ci saranno parecchie manifestazioni , migliaia di studenti in 187 piazze italiane... chapeau !

Le microplastiche sono quelle piccole particelle di plastica che inquinano i nostri mari e oceani. Si chiamano così perché sono molto piccole e hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri. La loro pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente è dimostrata da diversi studi scientifici, i danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini ed acquatici. Ciò avviene perché la plastica si discioglie impiegandoci diversi anni e fintanto che è in acqua può essere ingerita e accumulata nel corpo e nei tessuti di molti organismi.

Esistono anche particelle più piccole, che prendono il nome di nanoplastiche, ma date le dimensioni sono impossibili da campionare con le attrezzature oggi a disposizione.

Dagli anni Trenta alla prima decade degli anni Duemila, la produzione mondiale di plastica è passata da 1,5 milioni di tonnellate a oltre 280 milioni di tonnellate (con una crescita del 38 per cento negli ultimi 10 anni). La conseguenza è ovvia: più plastica viene utilizzata, più ne viene buttata, direttamente o indirettamente, nei mari: almeno otto milioni di tonnellate l’anno, secondo Greenpeace.

Una volta in mare queste sostanze vengono ingerite dalla fauna (in particolare da plancton, invertebrati, pesci, gabbiani, squali e balene) arrivando addirittura a modificare la catena alimentare. Il 15-20 per cento delle specie marine che finiscono sulle nostre tavole contengono microplastiche secondo l’Ispra, mentre per i ricercatori dell’Università nazionale d’Irlanda che hanno pescato nel mare del Nord i pesci mesopelagici che vivono tra i 200 e i 1.000 metri di profondità, la percentuale salirebbe addirittura al 73 per cento..

Ogni chilometro quadrato di oceano contiene in media 63.320 particelle di microplastica, con differenze significative a livello regionale, secondo l’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep). Ad esempio nel Sudest asiatico il livello è 27 volte maggiore rispetto ad altre zone. Il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati al mondo: qui si concentra il 7 per cento delle microplastiche a livello globale. Inoltre ci sono cinque regioni oceaniche (dette gyres) dove, per via delle correnti, si accumulano le più grandi quantità di detriti.


https://www.lifegate.it/persone/news/microplastiche-cosa-sapere
 
Oggi il mondo si ferma per il pianeta malato .., ci saranno parecchie manifestazioni , migliaia di studenti in 187 piazze italiane... chapeau !

Le microplastiche sono quelle piccole particelle di plastica che inquinano i nostri mari e oceani. Si chiamano così perché sono molto piccole e hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri. La loro pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente è dimostrata da diversi studi scientifici, i danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini ed acquatici. Ciò avviene perché la plastica si discioglie impiegandoci diversi anni e fintanto che è in acqua può essere ingerita e accumulata nel corpo e nei tessuti di molti organismi.

Esistono anche particelle più piccole, che prendono il nome di nanoplastiche, ma date le dimensioni sono impossibili da campionare con le attrezzature oggi a disposizione.

Dagli anni Trenta alla prima decade degli anni Duemila, la produzione mondiale di plastica è passata da 1,5 milioni di tonnellate a oltre 280 milioni di tonnellate (con una crescita del 38 per cento negli ultimi 10 anni). La conseguenza è ovvia: più plastica viene utilizzata, più ne viene buttata, direttamente o indirettamente, nei mari: almeno otto milioni di tonnellate l’anno, secondo Greenpeace.

Una volta in mare queste sostanze vengono ingerite dalla fauna (in particolare da plancton, invertebrati, pesci, gabbiani, squali e balene) arrivando addirittura a modificare la catena alimentare. Il 15-20 per cento delle specie marine che finiscono sulle nostre tavole contengono microplastiche secondo l’Ispra, mentre per i ricercatori dell’Università nazionale d’Irlanda che hanno pescato nel mare del Nord i pesci mesopelagici che vivono tra i 200 e i 1.000 metri di profondità, la percentuale salirebbe addirittura al 73 per cento..

Ogni chilometro quadrato di oceano contiene in media 63.320 particelle di microplastica, con differenze significative a livello regionale, secondo l’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep). Ad esempio nel Sudest asiatico il livello è 27 volte maggiore rispetto ad altre zone. Il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati al mondo: qui si concentra il 7 per cento delle microplastiche a livello globale. Inoltre ci sono cinque regioni oceaniche (dette gyres) dove, per via delle correnti, si accumulano le più grandi quantità di detriti.


https://www.lifegate.it/persone/news/microplastiche-cosa-sapere
Ce ne sarebbero di aziende da contestare, mica solo quelle dell'acqua minerale. Hai mai visto bottiglie di aceto fatte in plastica PET? Poi vorrei sapere come mai dicono che è dagli anni 1930 che la plastica comincia ad essere utilizzata. Dovrei andare al Museo Guatelli per chiarimenti. Ma se c'è tanta plastica nei mari non è colpa dei bagnanti incivili, discariche abusive e delle catastrofi che sono succedute in questi 15 anni (Maremoto di Santo Stefano, Sendai e Fukushima, Naufragi tra cui quello della Costa Concordia, ecc.)?
 
Se non se ne limita la produzione all'origine è una guerra persa. Un pò di tempo fà mi ero ripromesso di non acquistare prodotti che avessero confezioni in plastica: anche mettendoci tutta la buona volontà è quasi impossibile. Di plastica è fatta ogni cosa. A casa riempiamo anche 3-4 sacchetti di multimateriale a settimana e il 99% è plastica.
D'accordo che viene avviata al riciclo, ma quante milioni di tonnellate se ne produce ogni anno?
 
Più ne produci e più ne butti, tutto li il problema. La prastica è putroppo molto comoda, ma anche molto dannosa. Siamo in troppi su questo pianeta
 
Se non se ne limita la produzione all'origine è una guerra persa. Un pò di tempo fà mi ero ripromesso di non acquistare prodotti che avessero confezioni in plastica: anche mettendoci tutta la buona volontà è quasi impossibile. Di plastica è fatta ogni cosa. A casa riempiamo anche 3-4 sacchetti di multimateriale a settimana e il 99% è plastica.
D'accordo che viene avviata al riciclo, ma quante milioni di tonnellate se ne produce ogni anno?
E pensare che mia nonna riutilizza le confezioni del gelato come contenitore da freezer.
 
Anche io cerco di privilegiare i prodotti con meno imballaggio.
Bevo l'acqua del rubinetto e cerco di riutilizzare almeno una volta tutti i contenitori di plastica (per conservare in freezer alcuni cibi,per farci la tinta per i mobili etc etc).
Però è veramente una battaglia persa.
L'ideale sarebbe uscire dai negozi solo con contenitori riutilizzabili da acquistare una volta sola.
Ma alla maggior parte delle persone questi discorsi non interessano perchè sono troppo impegnate,stressate e menefreghiste.
Nel mio palazzo abbiamo dovuto aggiungere un cassonetto per la plastica perchè ci sono famiglie che ne producono a tonnellate,compresi i piatti di plastica che io considero un esempio di pigrizia e disprezzo per l'ambiente.
 
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