Non è un problema di offerta, ma di domanda quello che c'è in giro.
Escono tante macchine nuove ma quali numeri faranno da far girare i cosiddetti a qualcuno?
Voglio dire, ad esempio -perchè è naturale il confronto con Fiat- se ci fosse la nuova Punto quanti pezzi in più si venderebbero?
Da 7.000 al mese diciamo che il nuovo modello ne venderebbe 7.500 ma non di certo 20.000 quindi -ipotizzo per ragionamento-un incremento di 500 pezzi!
Allora mi chiedo (ed interpreto il Sergio nazionale) ma in questo momento va fatta una politica per la richiesta e non solo per l'offerta.
I nuovi modelli (Peugeot 208 che a me piace) sbancano le concorrenti?
Oppure si attestano sui numeri loro con qualche pezzo in più giusto per l'effetto nuovo design!
Ed allora mi pongo il quesito se l'investimento da fare per 500 pezzi in più al mese (in una fabbrica significa un solo turno di lavoro in più) valga come ritorno di capitale e/o mercato.
Insomma quando si sveglierà (se si sveglierà) il mercato alcuni modelli (Mokka, Adam, ecc) potranno essere già considerati vecchi e stanchi all'occhio/gusti della gente.
E qui c'è il confine tra politica Fiat e le altre.
Opel è una azienda che dicono sia in difficoltà ma è una azienda tedesca, quindi secondo me è garantita dalla politica della Germania che non la farà mai chiudere o macinare da altri marchi se non a loro graditi.
E poi nessuna macchina oggi è vendibile a prezzo pieno; si recupera sui costi (costruendo in Ungheria e/o ex paesi dell'area del Patto di Varsavia, oggi finanziati) per mantenere mercato ma è difficile oggi fare buomi profitti sull'auto, a meno che non vendi nel mondo/mercato globale (Toyota, Volkswagen) o fai auto di nicchia Bmw, Mercedes,ecc!
Bye