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Il sequestro del pullmann ...risposta italiana

Il sequestro del pullmann ...risposta italiana

Circola già da un paio di giorni almeno, in alcune stesure diverse: riporto quella che ho letto io.

"Voglio andare a Linate, non voglio vedere nessuno per chilometri, ho 50 bambini in ostaggio, è pieno di gasolio". La risposta negli USA sarebbero stati elicotteri, preevacuazione di aeroporto e autostrada, 14 negoziatori idioti che litigano tra di loro, 400 SWAT armati di bazooka a distanza; appena possibile crivellano di colpi l'autista e nel farlo uccidono sei bambini e un insegnante.
L'autobus prende fuoco e ne muoiono altri 19. Segue guerra preventiva a una nazione a caso.



Risposta francese: scoprono che il fatto è vero quando ormai l'autobus è a Linate e ha fatto schiantare un aereo in fase di atterraggio. Cominciano a litigare sulla competenza territoriale, il giudice telefona a Macron che telefona al suo consulente d'immagine che telefona al giudice, alla fine il pazzo sfonda il blocco davanti all'aeroporto, investe quattro agenti di polizia, gli altri aprono il fuoco e tutti muoiono crivellati nell'autobus. In Russia o in Israele neanche a parlarne.


Risposta italiana: una Renault Clio *non blindata* della stazione dei Carabinieri di San Donato Milanese affianca l'autobus in corsa.
A bordo ci sono un appuntato, un carabiniere e un carabiniere scelto, tutti con moglie e figli a casa e che tra loro neanche si conoscono.

Gente normale, pagata quattro soldi, originari del paesino in Puglia e di stanza in una stazioncina di periferia.
Non sono Tuscania, GIS o incursori della marina: sono il *classico maschio italico* che quando vede i criaturi in pericolo diventa Schumacher a bordo di una Fiat Punto pompata.

Sterzano davanti all'autobus e ci si schiantano contro.
L'autobus si ferma.
L'appuntato scende e brandisce minaccioso i pugni verso lo psicopatico, che essendosi
preparato guardando i film americani rimane confuso.
Nel frattempo gli altri due forzano la porta posteriore, gli sfondano a sfregio il finestrino e tirano fuori i ragazzini di peso.
Il pazzo se ne accorge, ma quando fa ripartire l'autobus gli ultimi ragazzini si lanciano fuori
In corsa.

A quel punto viene acciuffato, percosso e portato in centrale vivo e vegeto.
Tutto questo favorito dal fatto che in Italia la gente non fa quello che gli dici manco minacciandola col coltello; siamo un paese di anarchici dove un bambino di 10 anni ti frega e si tiene il cellulare, un professore di 40 mette male le fascette ai polsi dei ragazzini e il Carabiniere mentre ascolta il sequestratore ha il tono di chi pensa "ma vaffxxxx, adesso ti faccio vedere io".

Risultato finale: un sequestro con tentata strage risolto in venti minuti con una decina di escoriazioni, quattro cartoni all'autista e un autobus in fiamme.

Tutti vivi.

Qualsiasi altra forza dell'ordine di un altro stato, davanti a un risultato del genere, più che applaudire si dovrebbe mettere a studiare.

Lasciando perdere le successive questioni politiche, con risposte più o meno polemiche di diversi protagonisti o sedicenti tali, questa cronaca mi sembra simpaticamente corretta.
 
possiamo solo dire che non era abbastanza "intelligente" da concludere qualunque cosa avesse in mente.
Però era stato in grado di "imboscarsi" quando gli hanno sospeso la patente 30gg, per non perdere il posto di lavoro, e chissà cos'altro.
Forse Sascia l'avrebbe messo tra i quaquaraqua? Bhooo!

L'importante è che nessuno si sia fatto male seriamente.
Solo che la barzelletta più su postata, a pensarci bene, ha un fondo di verità: quel' attentatore di Parigi l'hanno neutralizzato le FFOO italiane (con una dose di fortuna immensa e con risvolti grotteschi poi), non i Francesi/Belgi/Tedeschi e la loro sbandierata efficienza.
Poi Igor il russo l'han preso gli Spagnoli, mentre noi lo si cercava ancora nella campagna romagnola, ma quello sì che è uno da dimenticare in galera.
 
Io invece faccio un plauso alle nostre forze dell’ordine e in particolare ai Carabinieri, che con pochi mezzi e molta determinazione e coraggio hanno affrontato e risolto una situazione molto pericolosa.

Lo ripeto da anni noi italiani nella gestione delle emergenze siamo i migliori
Ed appunto per questo, ho scritto
Ma i carabinieri erano convintissimi, come quelli a bordo del pullmann.
Erano convintissimi di dover agire, ed hanno agito. E per il verso giusto.
I rari casi di cattiva condotta di cui la cronaca ci riferisce, sono le eccezioni.
I carabinieri(carabinieri, poliziotti, forestali, finanzieri, parlo di carabinieri ma includo tutti i tutori dell'ordine senza eccezione) sono fatti di esseri umani, carabinieri lo si diventa, non ci si nasce. Ogni tanto anche certi indegni delinquenti finiscono a fare i tutori dell'ordine, purtroppo.
Ma la radice é buona, la pianta é sana, anche se qualche mela marcisce.
 
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