L'altro giorno rientro da una breve uscita e la prima cosa che mi dice la mugliera è: siamo senza corrente, ho provato a schiacciare l’interruttore generale ma non è successo niente
Il pulsante di cui parla è relativo a un vecchio interruttore automatico Ticino che si trova all'interno degli appartamenti (nel mio caso ne ho due uno per il circuito cosi detto "forza" e l'altro per la luce)
Naturalmente quei pulsanti erano a posto in quanto non arrivava corrente.
Ovviamente la prima cosa che le chiedo è se stava utilizzando qualche elettrodomestico. No
Provo a sentire se c'è traccia di qualche odore di bruciato. No
Vado a piano terra a controllare magnetotermico e differenziale che effettivamente sono a circuito aperto. Provo a chiuderli e scattano immediatamente. Niente da fare
Provo a controllare tutte le prese per vedere cosa c'è attaccato. Niente di anomalo a parte il televisore, la lavatrice e l’asciugatrice. Stacco la spina a tutti. Chiedo ancora se ha utilizzato Phon, frullatori o aspirapolveri. No
A questo punto prendo la dolorosa decisione di smontate tutte le prese bipasso interruttori e deviatori per vedere se qualche conduttore staccandosi ha creato un corto. Niente
Lo step successivo sarebbe stato quello di localizzare la stanza togliendo l’alimentazione localmente (stanza per stanza) ma solo l’idea di mettere mano alle cassette di derivazione mi ha convinto a chiamare un elettricista. L’elettricista ha concordato che effettivamente bisognava individuare il locale da dove partiva il corto. Chi se ne intende un po' sa bene che la logica delle cassette di derivazione è alquanto stramba per non parlare dei colori dei conduttori che cambia frequentemente per cui una fase partita nera diventa marrone o azzurra. Non dovrebbe succedere ma è così.
Anche l’elettricista aveva qualche difficoltà ad individuare i cavi giusti mentre io facevo il maratoneta al piano terra per vedere se differenziale e magnetotermico restavano “attaccati”
Per farla breve arriviamo, dopo due ore e mezza, all’ultimo locale ovvero la camera da letto di mia moglie (si, dormiamo separati perché io russo e leggo fino a tardi) e dopo aver staccato l’alimentazione finalmente differenziale e magnetotermico restano stabili a circuito chiuso e la luce arriva in tutte le stanze a parte quella di mia moglie che è senza alimentazione. Sospiro di sollievo, abbiamo localizzato il locale dove sicuramente c’è un cortocircuito. Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.
Indovinate un po' dove era gocciolata un po' d’acqua? Ma naturalmente su una ciabatta multipresa posta esattamente sotto il bordo della mensola.
Che ve ne pare come sfìga?
Il pulsante di cui parla è relativo a un vecchio interruttore automatico Ticino che si trova all'interno degli appartamenti (nel mio caso ne ho due uno per il circuito cosi detto "forza" e l'altro per la luce)
Naturalmente quei pulsanti erano a posto in quanto non arrivava corrente.
Ovviamente la prima cosa che le chiedo è se stava utilizzando qualche elettrodomestico. No
Provo a sentire se c'è traccia di qualche odore di bruciato. No
Vado a piano terra a controllare magnetotermico e differenziale che effettivamente sono a circuito aperto. Provo a chiuderli e scattano immediatamente. Niente da fare
Provo a controllare tutte le prese per vedere cosa c'è attaccato. Niente di anomalo a parte il televisore, la lavatrice e l’asciugatrice. Stacco la spina a tutti. Chiedo ancora se ha utilizzato Phon, frullatori o aspirapolveri. No
A questo punto prendo la dolorosa decisione di smontate tutte le prese bipasso interruttori e deviatori per vedere se qualche conduttore staccandosi ha creato un corto. Niente
Lo step successivo sarebbe stato quello di localizzare la stanza togliendo l’alimentazione localmente (stanza per stanza) ma solo l’idea di mettere mano alle cassette di derivazione mi ha convinto a chiamare un elettricista. L’elettricista ha concordato che effettivamente bisognava individuare il locale da dove partiva il corto. Chi se ne intende un po' sa bene che la logica delle cassette di derivazione è alquanto stramba per non parlare dei colori dei conduttori che cambia frequentemente per cui una fase partita nera diventa marrone o azzurra. Non dovrebbe succedere ma è così.
Anche l’elettricista aveva qualche difficoltà ad individuare i cavi giusti mentre io facevo il maratoneta al piano terra per vedere se differenziale e magnetotermico restavano “attaccati”
Per farla breve arriviamo, dopo due ore e mezza, all’ultimo locale ovvero la camera da letto di mia moglie (si, dormiamo separati perché io russo e leggo fino a tardi) e dopo aver staccato l’alimentazione finalmente differenziale e magnetotermico restano stabili a circuito chiuso e la luce arriva in tutte le stanze a parte quella di mia moglie che è senza alimentazione. Sospiro di sollievo, abbiamo localizzato il locale dove sicuramente c’è un cortocircuito. Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.
Indovinate un po' dove era gocciolata un po' d’acqua? Ma naturalmente su una ciabatta multipresa posta esattamente sotto il bordo della mensola.
Che ve ne pare come sfìga?