<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il cortocircuito che non ti aspetti | Il Forum di Quattroruote

Il cortocircuito che non ti aspetti

L'altro giorno rientro da una breve uscita e la prima cosa che mi dice la mugliera è: siamo senza corrente, ho provato a schiacciare l’interruttore generale ma non è successo niente

Il pulsante di cui parla è relativo a un vecchio interruttore automatico Ticino che si trova all'interno degli appartamenti (nel mio caso ne ho due uno per il circuito cosi detto "forza" e l'altro per la luce)

Naturalmente quei pulsanti erano a posto in quanto non arrivava corrente.

Ovviamente la prima cosa che le chiedo è se stava utilizzando qualche elettrodomestico. No

Provo a sentire se c'è traccia di qualche odore di bruciato. No

Vado a piano terra a controllare magnetotermico e differenziale che effettivamente sono a circuito aperto. Provo a chiuderli e scattano immediatamente. Niente da fare

Provo a controllare tutte le prese per vedere cosa c'è attaccato. Niente di anomalo a parte il televisore, la lavatrice e l’asciugatrice. Stacco la spina a tutti. Chiedo ancora se ha utilizzato Phon, frullatori o aspirapolveri. No

A questo punto prendo la dolorosa decisione di smontate tutte le prese bipasso interruttori e deviatori per vedere se qualche conduttore staccandosi ha creato un corto. Niente

Lo step successivo sarebbe stato quello di localizzare la stanza togliendo l’alimentazione localmente (stanza per stanza) ma solo l’idea di mettere mano alle cassette di derivazione mi ha convinto a chiamare un elettricista. L’elettricista ha concordato che effettivamente bisognava individuare il locale da dove partiva il corto. Chi se ne intende un po' sa bene che la logica delle cassette di derivazione è alquanto stramba per non parlare dei colori dei conduttori che cambia frequentemente per cui una fase partita nera diventa marrone o azzurra. Non dovrebbe succedere ma è così.

Anche l’elettricista aveva qualche difficoltà ad individuare i cavi giusti mentre io facevo il maratoneta al piano terra per vedere se differenziale e magnetotermico restavano “attaccati”

Per farla breve arriviamo, dopo due ore e mezza, all’ultimo locale ovvero la camera da letto di mia moglie (si, dormiamo separati perché io russo e leggo fino a tardi) e dopo aver staccato l’alimentazione finalmente differenziale e magnetotermico restano stabili a circuito chiuso e la luce arriva in tutte le stanze a parte quella di mia moglie che è senza alimentazione. Sospiro di sollievo, abbiamo localizzato il locale dove sicuramente c’è un cortocircuito. Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.

Indovinate un po' dove era gocciolata un po' d’acqua? Ma naturalmente su una ciabatta multipresa posta esattamente sotto il bordo della mensola.

Che ve ne pare come sfìga?
 
Già il fatto che la stanza responsabile del corto è stata l'ultima a essere individuata dimostra la validità universale della legge di Murphy....

Questo autunno mi scattava l'interruttore dell'illuminazione del giardino. 12 punti luce tra faretti e lampioncini. Ho iniziato a smontare e controllarli uno ad uno... indovina... era l'ultimo! Tra l'altro il tutto causato da qualche animaletto che mi aveva rosicchiato i cavi perché in uno dei faretti l'elettricista quando me lo ha messi era rimasto corto col tubo e aveva pensato bene di far passare brutalmente i fili interrandoli per una 40ina di cm, accidenti a lui. Ora ho messo un tubo protettivo che si infila dentro quello esistente.
 
L'altro giorno rientro da una breve uscita e la prima cosa che mi dice la mugliera è: siamo senza corrente, ho provato a schiacciare l’interruttore generale ma non è successo niente

Il pulsante di cui parla è relativo a un vecchio interruttore automatico Ticino che si trova all'interno degli appartamenti (nel mio caso ne ho due uno per il circuito cosi detto "forza" e l'altro per la luce)

Naturalmente quei pulsanti erano a posto in quanto non arrivava corrente.

Ovviamente la prima cosa che le chiedo è se stava utilizzando qualche elettrodomestico. No

Provo a sentire se c'è traccia di qualche odore di bruciato. No

Vado a piano terra a controllare magnetotermico e differenziale che effettivamente sono a circuito aperto. Provo a chiuderli e scattano immediatamente. Niente da fare

Provo a controllare tutte le prese per vedere cosa c'è attaccato. Niente di anomalo a parte il televisore, la lavatrice e l’asciugatrice. Stacco la spina a tutti. Chiedo ancora se ha utilizzato Phon, frullatori o aspirapolveri. No

A questo punto prendo la dolorosa decisione di smontate tutte le prese bipasso interruttori e deviatori per vedere se qualche conduttore staccandosi ha creato un corto. Niente

Lo step successivo sarebbe stato quello di localizzare la stanza togliendo l’alimentazione localmente (stanza per stanza) ma solo l’idea di mettere mano alle cassette di derivazione mi ha convinto a chiamare un elettricista. L’elettricista ha concordato che effettivamente bisognava individuare il locale da dove partiva il corto. Chi se ne intende un po' sa bene che la logica delle cassette di derivazione è alquanto stramba per non parlare dei colori dei conduttori che cambia frequentemente per cui una fase partita nera diventa marrone o azzurra. Non dovrebbe succedere ma è così.

Anche l’elettricista aveva qualche difficoltà ad individuare i cavi giusti mentre io facevo il maratoneta al piano terra per vedere se differenziale e magnetotermico restavano “attaccati”

Per farla breve arriviamo, dopo due ore e mezza, all’ultimo locale ovvero la camera da letto di mia moglie (si, dormiamo separati perché io russo e leggo fino a tardi) e dopo aver staccato l’alimentazione finalmente differenziale e magnetotermico restano stabili a circuito chiuso e la luce arriva in tutte le stanze a parte quella di mia moglie che è senza alimentazione. Sospiro di sollievo, abbiamo localizzato il locale dove sicuramente c’è un cortocircuito. Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.

Indovinate un po' dove era gocciolata un po' d’acqua? Ma naturalmente su una ciabatta multipresa posta esattamente sotto il bordo della mensola.

Che ve ne pare come sfìga?
Senza dire una parola. Che bravo. A me di solito in queste situazioni scappa qualche perdindirindina e perdincibacco
 
Quindi sarebbe bastato ricordarsi dell'acqua versata su quella ciabatta per risparmiare qualche ora di lavoro da detective?
Ma durante le prove che hai fatto quella era rimasta ancora attaccata?
Si ma avevo staccato alcune spine dalla ciabatta.
Tieni presente che la bottiglietta era ormai in piedi e l'acqua versata era veramemente poca e solo poche gocce erano finite sulla ciabatta tanto che non mi sono accorto che era bagnata.
 
Si ma avevo staccato alcune spine dalla ciabatta.
Tieni presente che la bottiglietta era ormai in piedi e l'acqua versata era veramemente poca e solo poche gocce erano finite sulla ciabatta tanto che non mi sono accorto che era bagnata.

La ciabatta era comunque il colpevole più probabile,a prescindere dalla qualità.
Certo quelle che 5 euro dei cinesi valgono sicuramente meno di altre.
Anni fa capitò una cosa simile ai miei genitori.
La corrente saltava.
Provarono ad accendere un macchinario per volta per capire chi era il colpevole ma niente continuava a saltare.
Alla fine dopo che il tecnico arrivò da 100 km di distanza (volendo ovviamente il costo della chiamata che sono 200 euro) scoprì che la colpevole era una prolunga installata da lui pochi anni prima.

Io ne avevo un paio che usavo per il pc.
Una ha iniziato a fare scintille quando attaccavo una spina a una delle varie prese.
Un'altra aveva l'interruttore e a un certo punto ha iniziato a fare un rumore sinistro tipo topo che rosicchia,immagino che le scintille non fossero visibili ma ci fossero.
Le ho buttate entrambe e adesso cerco di attaccare una solo spina per ogni presa evitando il più possibile le ciabatte.
Ho qualche tripla che uso in estate ma finora non mi hanno dato problemi.
 
L'altro giorno rientro da una breve uscita e la prima cosa che mi dice la mugliera è: siamo senza corrente, ho provato a schiacciare l’interruttore generale ma non è successo niente

Il pulsante di cui parla è relativo a un vecchio interruttore automatico Ticino che si trova all'interno degli appartamenti (nel mio caso ne ho due uno per il circuito cosi detto "forza" e l'altro per la luce)

Naturalmente quei pulsanti erano a posto in quanto non arrivava corrente.

Ovviamente la prima cosa che le chiedo è se stava utilizzando qualche elettrodomestico. No

Provo a sentire se c'è traccia di qualche odore di bruciato. No

Vado a piano terra a controllare magnetotermico e differenziale che effettivamente sono a circuito aperto. Provo a chiuderli e scattano immediatamente. Niente da fare

Provo a controllare tutte le prese per vedere cosa c'è attaccato. Niente di anomalo a parte il televisore, la lavatrice e l’asciugatrice. Stacco la spina a tutti. Chiedo ancora se ha utilizzato Phon, frullatori o aspirapolveri. No

A questo punto prendo la dolorosa decisione di smontate tutte le prese bipasso interruttori e deviatori per vedere se qualche conduttore staccandosi ha creato un corto. Niente

Lo step successivo sarebbe stato quello di localizzare la stanza togliendo l’alimentazione localmente (stanza per stanza) ma solo l’idea di mettere mano alle cassette di derivazione mi ha convinto a chiamare un elettricista. L’elettricista ha concordato che effettivamente bisognava individuare il locale da dove partiva il corto. Chi se ne intende un po' sa bene che la logica delle cassette di derivazione è alquanto stramba per non parlare dei colori dei conduttori che cambia frequentemente per cui una fase partita nera diventa marrone o azzurra. Non dovrebbe succedere ma è così.

Anche l’elettricista aveva qualche difficoltà ad individuare i cavi giusti mentre io facevo il maratoneta al piano terra per vedere se differenziale e magnetotermico restavano “attaccati”

Per farla breve arriviamo, dopo due ore e mezza, all’ultimo locale ovvero la camera da letto di mia moglie (si, dormiamo separati perché io russo e leggo fino a tardi) e dopo aver staccato l’alimentazione finalmente differenziale e magnetotermico restano stabili a circuito chiuso e la luce arriva in tutte le stanze a parte quella di mia moglie che è senza alimentazione. Sospiro di sollievo, abbiamo localizzato il locale dove sicuramente c’è un cortocircuito. Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.

Indovinate un po' dove era gocciolata un po' d’acqua? Ma naturalmente su una ciabatta multipresa posta esattamente sotto il bordo della mensola.

Che ve ne pare come sfìga?


Una " sciocchezza "....Roba da ridere, veramente....

Rispetto a quello che ti puo' fare un topolino che ti entri nella 5er....
....Come e' successo ad un mio " conoscente "
 
Neanche a farlo apposta arriva mia moglie che, mentre parlo con l’elettricista, si avvicina con un rotolone di carta, alla mensola posta a fianco del letto. Doveva asciugare l’acqua versata dalla bottiglietta d’acqua minerale che si era rovesciata. Io e l’elettricista ci guardiamo simultaneamente senza dire una parola.
Meglio non parlare in queste situazioni, molto meglio tanto assai …
 
Riporto in cima questo topic perchè anche io oggi ho avuto una piccola disavventura,diciamo che sono stato un po' scemo.

Mi chiama mia madre e mi dice che il frigorifero si è rotto.
Siccome in questo periodo ho le mani d'oro e le riparazioni misteriosamente mi riescono bene vado a dare un'occhiata.
La luce non si accende però il frigorifero va.
Ovviamente uno pensa subito alla lampadina.
La svito e non mi sembra bruciata ma non ne ho un'altra della stessa forma per cambiarla.
Allora ragiono all'inverso e decido di provare altrove la lampadina per vedere se funziona.
La metto in una abat jour e funziona.
Penso che allora possa essere l'interruttore collegato all'apertura della porta.
Smonto un po' a fatica il tutto,c'era una vite nascosta che si vedeva solo mettendo la testa nel frigorifero,e l'interruttore sembra a posto.
La piastrina di rame tocca i due contatti e in teoria dovrebbe far passare la corrente,non vedo corrosione o altro.
Guardo anche il resto e non vedo fili scollegati ne altri segni evidenti di malfunzionamento.
Un po' scoraggiato perchè ho interrotto la striscia positiva di riparazioni riuscite faccio per rimontare l'ambaradan e mi accorgo che ho montato male il supporto della lampadina e penzola un po'.
In questo modo ci sta anche una lampadina più lunga.
Allora ne prendo una dalla cappa e la maledetta funziona!

Non capisco come sia possibile.
Prendo la lampadina che era montata nel frigorifero e messa nella cappa non funziona,mentre nella abat jour funzionava.

Se avessi avuto la lampadina di ricambio sotto mano mi risparmiavo mezz'ora di rosario...

Vabbè
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Quasi sicuramente è un problema di filettatura/portalampade.
Anche in un bagno ho un punto luce che con alcune lampadine o adattatori non funziona. Evidentemente non si avvitano abbastanza bene da fare contatto.
 
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