<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I furbetti del contrassegno | Il Forum di Quattroruote

I furbetti del contrassegno

I furbetti del contrassegno

Sono da considerare furbetti, coloro i quali dispongono di un contrassegno per invalidi ed in virtù di questo diritto parcheggiano regolarmente sui (pochi) posti riservati ai disabili, anche se a bordo il disabile proprio non si vede ?

Esistono delle forme di disabilità che non sono immediatamente ravvisabili, e dunque la persona fa davvero un uso corretto del posto anche a lui riservato, anche se a noialtri sembrerebbe il solito furbetto.

Vi é mai capitato di rimproverare qualcuno ( a vario titolo o in forme diverse ) e solo dopo il rimprovero scoprire che questa persona si stava comportano correttamente ?
 
Sono da considerare furbetti, coloro i quali dispongono di un contrassegno per invalidi ed in virtù di questo diritto parcheggiano regolarmente sui (pochi) posti riservati ai disabili, anche se a bordo il disabile proprio non si vede ?
Se stanno solo approfittando della situazione, più che furbetti, userei un'altra parola disdicevole e poco profumata. Spesso capita che il contrassegno sia intestato a un'anziano parente, che esce di casa raramente, ma lo usa tutta la famiglia. Ingiustificabile.

Da non confondere con chi sta effettivamente accompagnando un disabile e lo ha appena fatto scendere in una posizione più comoda (ad esempio davanti alla porta dell'edificio) e deve tornare da lui al più presto perchè privo di assistenza. So cosa voglia dire e li giusitifico, nonostante non sia un comportamento correttissimo verso gli altri.
Esistono delle forme di disabilità che non sono immediatamente ravvisabili, e dunque la persona fa davvero un uso corretto del posto anche a lui riservato, anche se a noialtri sembrerebbe il solito furbetto.
Mio padre è effettivamente in questa condizione. Mobilità ridotta, può guidare con la B normale, ma ha scarsa (ad essere ottimisti....) autonomia.
Se non lo si osserva attentamente nel passo e nella postura o non si vede l'autostrada che ha tatuata sulla schiena, è facile che venga scambiato per una persona sana. L'ignoranza fa sì che si intenda per disabile solo la persona indicata dal simboletto, cioè in sedia a rotelle.
Più di una volta si è beccato occhiatacce e veri e propri rimproveri, anche a voce molto alta. Fortunatamente il nuovo tagliandino ha la foto sul retro, che aiuta a rimettere in piano la situazione spiacevole in pochi secondi.
Vi é mai capitato di rimproverare qualcuno ( a vario titolo o in forme diverse ) e solo dopo il rimprovero scoprire che questa persona si stava comportano correttamente ?
Proprio a causa delle esperienze precedenti, evito. A meno che non conosca personalmente "l'autore" del gesto.
 
Se stanno solo approfittando della situazione, più che furbetti, userei un'altra parola disdicevole e poco profumata. Spesso capita che il contrassegno sia intestato a un'anziano parente, che esce di casa raramente, ma lo usa tutta la famiglia. Ingiustificabile.

Da non confondere con chi sta effettivamente accompagnando un disabile e lo ha appena fatto scendere in una posizione più comoda (ad esempio davanti alla porta dell'edificio) e deve tornare da lui al più presto perchè privo di assistenza. So cosa voglia dire e li giusitifico, nonostante non sia un comportamento correttissimo verso gli altri.

Mio padre è effettivamente in questa condizione. Mobilità ridotta, può guidare con la B normale, ma ha scarsa (ad essere ottimisti....) autonomia.
Se non lo si osserva attentamente nel passo e nella postura o non si vede l'autostrada che ha tatuata sulla schiena, è facile che venga scambiato per una persona sana. L'ignoranza fa sì che si intenda per disabile solo la persona indicata dal simboletto, cioè in sedia a rotelle.
Più di una volta si è beccato occhiatacce e veri e propri rimproveri, anche a voce molto alta. Fortunatamente il nuovo tagliandino ha la foto sul retro, che aiuta a rimettere in piano la situazione spiacevole in pochi secondi.

Proprio a causa delle esperienze precedenti, evito. A meno che non conosca personalmente "l'autore" del gesto.
Sapevo che avresti risposto, mi ricordo che ci hai già raccontato di tuo padre.

riprendo e quoto il passaggio
Da non confondere con chi sta effettivamente accompagnando un disabile e lo ha appena fatto scendere in una posizione più comoda (ad esempio davanti alla porta dell'edificio) e deve tornare da lui al più presto perchè privo di assistenza. So cosa voglia dire e li giusitifico, nonostante non sia un comportamento correttissimo verso gli altri
. concordo, e forse trovo giusto consentire la massima facilità di salita / discesa di un disabile, anche a rischio di causare un momentaneo intralcio.
La necessità di schizzare via e di non fermarsi per nessuna ragione può appatenere ad un'autoamblanza che trasporta un ferito che lotta per la sua stessa sopravvivenza.
Noialtri possiamo e dunque dobbiamo aspettare.
 
. concordo, e forse trovo giusto consentire la massima facilità di salita / discesa di un disabile, anche a rischio di causare un momentaneo intralcio.
La fermata per la salita o discesa è sempre consentita, a meno di non essere presente il divieto di fermata (o in un punto dove comunque è vietata la fermata, come in un incrocio).
È consentita anche la sosta prolungata in divieto, purchè non sia d'intralcio, qualora non sia possibile trovare uno stallo libero nelle vicinanze o uno stallo dedicato libero.

Per il resto, possono lamentarsi quanto vogliono. Al massimo possono ricevere in cambio un cordiale augurio....
 
Da non confondere con chi sta effettivamente accompagnando un disabile e lo ha appena fatto scendere in una posizione più comoda (ad esempio davanti alla porta dell'edificio) e deve tornare da lui al più presto perchè privo di assistenza. So cosa voglia dire e li giusitifico, nonostante non sia un comportamento correttissimo verso gli altri.

.

Per questo preferisco far scendere la persona disabile solo DOPO aver parcheggiato sulle strisce gialle. Meglio un tratto in carrozzina che discussioni con un inflessibile agente della polizia locale.

Problema invece...insormontabile quando devo accedere alla ZTL per far salire la persona disabile. In questo caso un tratto di strada con rischio sanzione non riesco ad evitarlo
 
Quello di rimproverare chi apparentemente sta commettendo un abuso è uno sport pericoloso e che fa male al fegato...
Io cerco di evitarlo,però non sono disabile,se lo fossi e vedessi il posto teoricamente riservato a me,anche se non solo a me ovviamente,occupato da qualcuno che appare in grado di correre i 110 metri a ostacoli credo che gli chiederei spiegazioni.

Ricordo che quando venne introdotto il nuovo piano della sosta nella mia città ai possessori di auto ecologiche venne consegnato un adesivo da attaccare sul parabrezza per poter parcheggiare anche sulle strisce blu.
Una volta mio padre andò in ospedale per una visita e parcheggiò,senza andare alla colonnina a pagare il parcheggio poichè aveva il contrassegno adesivo.
Al suo ritorno trovò un signore anziano con le mani ben piantate sui fianchi che gli disse (trattandolo come un giovane degenerato anche se probabilmente avevano 5 anni di differenza) "E il biglietto ce lo siamo dimenticati eh?".
Mio padre non perse la calma,anche se conoscendolo se fosse stata una persona più giovane l'avrebbe mandato a cantare,e gli fece vedere il contrassegno sul parabrezza prima di salire in macchina e andarsene.

In sostanza secondo me è meglio evitare perchè non è facile capire se si tratta di un vero abuso oppure no,oppure se c'è la certezza meglio chiamare i vigili piuttosto che rischiare una lite perchè per strada non si sa mai chi incontri.
 
I furbetti del contrassegno

Sono da considerare furbetti, coloro i quali dispongono di un contrassegno per invalidi ed in virtù di questo diritto parcheggiano regolarmente sui (pochi) posti riservati ai disabili, anche se a bordo il disabile proprio non si vede ?

Esistono delle forme di disabilità che non sono immediatamente ravvisabili, e dunque la persona fa davvero un uso corretto del posto anche a lui riservato, anche se a noialtri sembrerebbe il solito furbetto.

Vi é mai capitato di rimproverare qualcuno ( a vario titolo o in forme diverse ) e solo dopo il rimprovero scoprire che questa persona si stava comportano correttamente ?


non so se ho capito bene la domanda ma comunque tutte le agevolazioni che si godono avendo un contrassegno hanno validità nel momento in cui si sta effettuando un servizio in tale ambito, altrimenti il semplice fatto di avere il contrassegno non autorizza alle facilitazioni.
Poi nessun cittadino ha diritto di entrare in merito a queste cose, ci sono gli entri preposti, oltretutto non credo che tutti i cittadini conoscono le regolamentazioni che regolano i diritti di chi ha il contrassegno, quindi attenzione ad intervenire.
 
Per questo preferisco far scendere la persona disabile solo DOPO aver parcheggiato sulle strisce gialle. Meglio un tratto in carrozzina che discussioni con un inflessibile agente della polizia locale.
Il problema è che, per quanto può sembrare strano, proprio se hanno la sedia a rotelle e sono accompagnati, si trovano nella condizione più "semplificata", se così possiamo dire.
Una persona che si regge in piedi e ha enormi difficoltà a fare anche solo 30 metri (basti pensare a chi soffre di distrofia muscolare o patologie simili che limitano fortemente la deambulazione pur non precludendola del tutto) trova sicuramente giovamento a farsi accompagnare sino alla porta in auto.
Per gli agenti, vista la constatazione immediata, dovrebbero potersi fare anche quei 30 metri per verificare sul momento la questione.
Idem per le ZTL. L'auto è comunque a servizio del disabile, che si trova nei paraggi.
 
Se non lo si osserva attentamente nel passo e nella postura o non si vede l'autostrada che ha tatuata sulla schiena, è facile che venga scambiato per una persona sana.

Io conosco un signore che ha una protesi al posto di una gamba dal ginocchio in giù.
A volte usa un bastone,se deve camminare per distanze impegnative per lui,ma l'ho visto anche senza.
A vederlo da lontano,grazie anche al fatto che è piuttosto giovane ed è un tipo sportivo,non sembra assolutamente che abbia alcuna disabilità.
E mi ha raccontato che a volte,quando deve fare pochi passi,preferisce non posteggiare nei posti riservati ai disabili innanzitutto perchè ci sono disabili con problematiche maggiori delle sue che potrebbero avere bisogno del posto,e poi perchè anche lui ha notato diverse volte le occhiatacce,tanto che in un paio di occasioni ha tirato su la stoffa del pantalone per zittire chi l'aveva preso per un approfittatore.
Sicuramente chi l'aveva accusato,anche solo con lo sguardo,di essere un "furbetto" (possibile che in Italia anche per descrivere i peggiori comportamenti usiamo un vezzeggiativo?) poi si sarà sentito in colpa,però anche lui che è stato costretto a mostrare la propria disabilità per giustificarsi non avrà passato un bel quarto d'ora.
 
Ultima modifica:
Il contrassegno spetta di diritto anche a trapiantati, dializzati, pazienti oncologici e affetti da patologie che non hanno nulla a che fare con gli arti inferiori. Come diceva qualcuno, ci sono persone con una gamba più corta dell'altra che hanno il contrassegno ma camminano meglio di un cardiopatico. Difficile giudicare a distanza.....
 
...
Sicuramente chi l'aveva accusato,anche solo con lo sguardo,di essere un "furbetto" (possibile che in Italia anche per descrivere i peggiori comportamenti usiamo un vezzeggiativo?) poi ...
Hai ragione, ma sai... io avrei usato volentieri uno a scelta fra almeno tre o quattro vocaboli, ma poi giustamente mi bannavano...
 
Per fare un esempio una persona che ha un'ernia espulsa,magari nel pieno del dolore quando l'ernia è bella gonfia e pigia sul nervo,ha difficoltà di movimento persino superiori a chi magari ha subito un'amputazione e ha una protesi.
Però si tratta di una patologia meno grave che non da diritto,se non in casi molto particolari,ad alcuna invalidità.
So che sto per fare un discorso da paese delle meraviglie ma secondo me senza arrivare ai posti riservati per invalidi e donne incinte (nella mia città credo che ci siano le strisce rosa) basterebbe un minimo di civiltà.
Ad esempio nei parcheggi dei centri commerciali chi è giovane,non ha problemi motori,non ha bambini al seguito e magari non deve nemmeno fare una spesa da riempire il carrello potrebbe tranquillamente accontentarsi di un posto lontano dall'ingresso.
Lasciando quelli più vicini a disposizione di anziani e persone con esigenze particolari.
Ma considerando che viviamo in un paese in cui se ti vedono che spingi la sedia a rotelle di qualcuno che magari porta il gesso non fanno neanche il gesto di lasciarti il posto (a me è capitato una cosa davvero vergognosa) sono discorsi al limite della fantascienza.
 
Per fare un esempio una persona che ha un'ernia espulsa,magari nel pieno del dolore quando l'ernia è bella gonfia e pigia sul nervo,ha difficoltà di movimento persino superiori a chi magari ha subito un'amputazione e ha una protesi.
Però si tratta di una patologia meno grave che non da diritto,se non in casi molto particolari,ad alcuna invalidità.
So che sto per fare un discorso da paese delle meraviglie ma secondo me senza arrivare ai posti riservati per invalidi e donne incinte (nella mia città credo che ci siano le strisce rosa) basterebbe un minimo di civiltà.
Ad esempio nei parcheggi dei centri commerciali chi è giovane,non ha problemi motori,non ha bambini al seguito e magari non deve nemmeno fare una spesa da riempire il carrello potrebbe tranquillamente accontentarsi di un posto lontano dall'ingresso.
Lasciando quelli più vicini a disposizione di anziani e persone con esigenze particolari.
Ma considerando che viviamo in un paese in cui se ti vedono che spingi la sedia a rotelle di qualcuno che magari porta il gesso non fanno neanche il gesto di lasciarti il posto (a me è capitato una cosa davvero vergognosa) sono discorsi al limite della fantascienza.
Quella di occupare i posti nei centri commerciali é una piaga che meriterebbe la punizione pubblica.
Non dico come e perché, lascio a voi il pensarlo.
Sentitevi liberi dipensare con moooolta fantasia e anche un pò di cattiveria, tanto é solo fantasia.
 
Quella di occupare i posti nei centri commerciali é una piaga che meriterebbe la punizione pubblica.
Non dico come e perché, lascio a voi il pensarlo.
Sentitevi liberi dipensare con moooolta fantasia e anche un pò di cattiveria, tanto é solo fantasia.

Io devo dire che,non tanto per senso civico ma perchè non voglio trovare regali sulle fiancate,cerco sempre di parcheggiare un po' distante dall'ingresso,dove i posti sono meno appetibili.
Eppure anche se parcheggio in mezzo al nulla quando torno trovo sempre almeno un'auto affianco alla mia con tutto il posto che c'era.
Magari pure posteggiata storta,tanto se poi ci fosse qualcuno che ha difficoltà a salire in auto che gliene frega a loro.
Purtroppo non ci si può aspettare un minimo di civiltà dai conoscenti figuriamoci dagli estranei,tanti anni fa' quando mio fratello si è tranciato il tendine di achille è stato per diversi mesi con gesso e poi tutore,prima con la sedia a rotelle e poi con le stampelle.
Indovina quante volte i civilissimi vicini di casa hanno lasciato il posto in cortile vicino all'ingresso libero?
Zero.
Ed è anche capitato che noi stessimo rientrando dall'ospedale e uno dei vicini stava proprio parcheggiando,aveva l'auto ancora in moto,ma mica si è offerto di posteggiare lui più lontano.
In teoria almeno una sedia a rotelle dovrebbe muovere a compassione o almeno far sentire un po' in colpa le persone,invece non gliene frega niente pensano sempre e solo alla propria comodità.
 
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