Oggi mi sono imbattuto in una gara ciclistica all'altezza di San Germano Vercellese.
Devo dire che pur sembrando una gara di medio livello,lo dico da profano perchè mi è sembrato di vedere diversi ciclisti non proprio giovanissimi,l'organizzazione mi è sembrata abbastanza efficiente.
C'erano addetti a piedi che bloccavano il flusso delle auto,vetture in testa al gruppo,motociclisti che precedevano i partecipanti e facevano accostare le auto,e ovviamente l'ambulanza al seguito.
Eppure mi è parso evidente che ad alcuni degli atleti in gara la presenza delle auto stava sullo stomaco.
In particolare mi riferisco a un punto in cui un'addetto ha bloccato le auto a circa 100 metri da una curva dalla quale sarebbero sopraggiunti i ciclisti,ovviamente preceduti da moto e auto.
La curva era a gomito e in uscita ho visto molti ciclisti sfruttare tutta la strada allargandosi molto,non so a che punto fossero ma alcuni sembravano in volata.
Il problema è che allargandosi così tanto alcuni sono passati a pochi cm dalle auto,tra cui la mia,accostate il più a destra possibile in maniera paziente e educata,l'attesa è stata breve.
Un paio,allargatisi eccessivamente,hanno rischiato di finire sul cofano di qualche auto e hanno fatto dei gesti no proprio carini per far capire agli automobilisti che la loro presenza era mal sopportata.
Io penso che al limite avrebbero dovuto prendersela con chi ha bloccato il traffico,chiedendo loro di far fermare le auto 100 metri prima in modo da poter uscire dalla curva senza rischiare di urtare vetture accostate.
E poi onestamente ritengo che essendo gare che si disputano su strada e non su pista non si possa pretendere che le auto spariscano o che la gente resti a casa oppure utilizzi le strade sterrate tra i campi per spostarsi.
Vista l'organizzazione io dico che i ciclisti che ho incrociato possono ritenersi fortunati visto che per permettere loro di seguire la propria passione erano all'opera decine di persone,tra volontari a piedi,motociclisti e autisti intenti a sgombrare le strade prima dell'arrivo del gruppo.
Magari potevano lavorare ancora meglio,ma onestamente avrebbero anche potuto decidere che non volevano stare delle ore sotto il sole per permettere lo svolgimento di una gara ciclistica e starsene a casa rendendo impossibile correre in sicurezza.
Da quello che ho visto mi viene da dire bravi agli uomini che erano li al caldo a fermare il traffico,e un po' meno bravi ai ciclisti che evidentemente pensavano che il lavoro che stavano facendo lasciasse a desiderare,oppure che vista l'importanza della manifestazione sportiva che si stava svolgendo le strade dovessero essere chiuse per tutto il giorno,impedendo a qualche centinaio di persone di spostarsi in auto.
Devo dire che pur sembrando una gara di medio livello,lo dico da profano perchè mi è sembrato di vedere diversi ciclisti non proprio giovanissimi,l'organizzazione mi è sembrata abbastanza efficiente.
C'erano addetti a piedi che bloccavano il flusso delle auto,vetture in testa al gruppo,motociclisti che precedevano i partecipanti e facevano accostare le auto,e ovviamente l'ambulanza al seguito.
Eppure mi è parso evidente che ad alcuni degli atleti in gara la presenza delle auto stava sullo stomaco.
In particolare mi riferisco a un punto in cui un'addetto ha bloccato le auto a circa 100 metri da una curva dalla quale sarebbero sopraggiunti i ciclisti,ovviamente preceduti da moto e auto.
La curva era a gomito e in uscita ho visto molti ciclisti sfruttare tutta la strada allargandosi molto,non so a che punto fossero ma alcuni sembravano in volata.
Il problema è che allargandosi così tanto alcuni sono passati a pochi cm dalle auto,tra cui la mia,accostate il più a destra possibile in maniera paziente e educata,l'attesa è stata breve.
Un paio,allargatisi eccessivamente,hanno rischiato di finire sul cofano di qualche auto e hanno fatto dei gesti no proprio carini per far capire agli automobilisti che la loro presenza era mal sopportata.
Io penso che al limite avrebbero dovuto prendersela con chi ha bloccato il traffico,chiedendo loro di far fermare le auto 100 metri prima in modo da poter uscire dalla curva senza rischiare di urtare vetture accostate.
E poi onestamente ritengo che essendo gare che si disputano su strada e non su pista non si possa pretendere che le auto spariscano o che la gente resti a casa oppure utilizzi le strade sterrate tra i campi per spostarsi.
Vista l'organizzazione io dico che i ciclisti che ho incrociato possono ritenersi fortunati visto che per permettere loro di seguire la propria passione erano all'opera decine di persone,tra volontari a piedi,motociclisti e autisti intenti a sgombrare le strade prima dell'arrivo del gruppo.
Magari potevano lavorare ancora meglio,ma onestamente avrebbero anche potuto decidere che non volevano stare delle ore sotto il sole per permettere lo svolgimento di una gara ciclistica e starsene a casa rendendo impossibile correre in sicurezza.
Da quello che ho visto mi viene da dire bravi agli uomini che erano li al caldo a fermare il traffico,e un po' meno bravi ai ciclisti che evidentemente pensavano che il lavoro che stavano facendo lasciasse a desiderare,oppure che vista l'importanza della manifestazione sportiva che si stava svolgendo le strade dovessero essere chiuse per tutto il giorno,impedendo a qualche centinaio di persone di spostarsi in auto.