Fiat, il cambio logo passato sotto silenzio, la curiosa scelta di marketing.
La casa italiana sta mettendo in atto una vera e propria rivoluzione cambiando il suo logo, ma nessuno se ne accorge: ecco i motivi dietro la scelta.
Il cambio logo, per un’azienda, è un passo epocale: quasi sempre, infatti, questo si accompagna a campagna pubblicitarie, slogan e nuovi propositi. Ma non per Fiat. Negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di nuovi loghi di numerose case auto, con tanto di comunicati stampa a spiegare il perché del cambiamento, la filosofia che c’è dietro e tante altre belle parole: una strategia che, invece, è lontana anni luce dalla casa italiana che sta portando avanti la sua rivoluzione silenziosa non solo dal punto di vista delle auto, sempre più elettriche e meno endotermiche, ma anche dal punto di vista grafico con il logo che sta cambiando.
Il logo Fiat sta cambiando in silenzio
Fiat, infatti, rappresenta l’eccezione alla regola. La Casa torinese infatti sta pian piano modificando il proprio logo tornando alle stanghette oblique di inizio anni ’90 (allora erano cinque, ora sono diventate quattro), con la scritta Fiat che rimane, ma sembra quasi volersi nascondere. agli occhi degli appassionati lasciando spazio a nuovi modelli. Il primo esempio, in questo caso, è stata Fiat 500 elettrica che si è mostrata al mondo con un frontale privo del logo per lasciare spazio al nome del modello. Decisione frutto sicuramente del nome storico, 500, un modello che fin dalla sua rinascita ha conquistato subito il mercato sia italiano sia estero diventando un simbolo più forte della stessa casa automobilistica a cui appartiene
600, il primo segnale
Ma se quello di 500, che rappresenta quasi da solo un brand – come sottolineato anche da Sergio Marchionne nel 2018 – poteva essere un caso isolato dettato dall’importanza del nome stesso dell’auto, non può esserlo quello di 600, altro nome storico appena rinato. Due indizi, infatti, si avvicinano a una prova; ed ecco che il brand Fiat come nome passa in secondo piano e diventa quasi superfluo appiccicare l’acronimo auto, sempre più riconoscibili anche dalle forme.
Ed ecco, allora, il ritorno del motivo grafico come le quattro stanghette abbinato al nome del modello a dare maggiore forza al brand stesso. Lo stesso destino, ora, potrebbe toccare anche alla nuova Fiat Panda, prevista per l’11 luglio del 2024. Secondo quanto più volte dichiarato dai vertici della Casa anche l’auto più venduta in Italia darà vita a una serie di modelli derivati, sui quali troveremo però la scritta “Panda” e forse le quattro stanghette. Se fosse confermata la strategia del marchio anche sul suo modello più famoso, quello che sta proiettando il brand in cima alle classifiche di vendita ormai da anni rimanendo sempre la vertice e confermandosi come la più amata dagli italiani, ecco che gli indizi diventerebbero tre, a formare una prova come nei migliori gialli.
Una rivoluzione silenziosa che, in quel caso, sarebbe definitivamente compiuta completandosi in maniera lenta ma inarrestabile, proprio come il cambiamento che Fiat sta mettendo in atto puntando sulle auto elettriche ed entrando di diritto tra le case automobilistiche che hanno scelto, con la loro filosofia, di puntare più sulla sostanza – le auto – che sull’apparenza.
(Fonte msn.it)
La casa italiana sta mettendo in atto una vera e propria rivoluzione cambiando il suo logo, ma nessuno se ne accorge: ecco i motivi dietro la scelta.
Il cambio logo, per un’azienda, è un passo epocale: quasi sempre, infatti, questo si accompagna a campagna pubblicitarie, slogan e nuovi propositi. Ma non per Fiat. Negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di nuovi loghi di numerose case auto, con tanto di comunicati stampa a spiegare il perché del cambiamento, la filosofia che c’è dietro e tante altre belle parole: una strategia che, invece, è lontana anni luce dalla casa italiana che sta portando avanti la sua rivoluzione silenziosa non solo dal punto di vista delle auto, sempre più elettriche e meno endotermiche, ma anche dal punto di vista grafico con il logo che sta cambiando.
Il logo Fiat sta cambiando in silenzio
Fiat, infatti, rappresenta l’eccezione alla regola. La Casa torinese infatti sta pian piano modificando il proprio logo tornando alle stanghette oblique di inizio anni ’90 (allora erano cinque, ora sono diventate quattro), con la scritta Fiat che rimane, ma sembra quasi volersi nascondere. agli occhi degli appassionati lasciando spazio a nuovi modelli. Il primo esempio, in questo caso, è stata Fiat 500 elettrica che si è mostrata al mondo con un frontale privo del logo per lasciare spazio al nome del modello. Decisione frutto sicuramente del nome storico, 500, un modello che fin dalla sua rinascita ha conquistato subito il mercato sia italiano sia estero diventando un simbolo più forte della stessa casa automobilistica a cui appartiene
600, il primo segnale
Ma se quello di 500, che rappresenta quasi da solo un brand – come sottolineato anche da Sergio Marchionne nel 2018 – poteva essere un caso isolato dettato dall’importanza del nome stesso dell’auto, non può esserlo quello di 600, altro nome storico appena rinato. Due indizi, infatti, si avvicinano a una prova; ed ecco che il brand Fiat come nome passa in secondo piano e diventa quasi superfluo appiccicare l’acronimo auto, sempre più riconoscibili anche dalle forme.
Ed ecco, allora, il ritorno del motivo grafico come le quattro stanghette abbinato al nome del modello a dare maggiore forza al brand stesso. Lo stesso destino, ora, potrebbe toccare anche alla nuova Fiat Panda, prevista per l’11 luglio del 2024. Secondo quanto più volte dichiarato dai vertici della Casa anche l’auto più venduta in Italia darà vita a una serie di modelli derivati, sui quali troveremo però la scritta “Panda” e forse le quattro stanghette. Se fosse confermata la strategia del marchio anche sul suo modello più famoso, quello che sta proiettando il brand in cima alle classifiche di vendita ormai da anni rimanendo sempre la vertice e confermandosi come la più amata dagli italiani, ecco che gli indizi diventerebbero tre, a formare una prova come nei migliori gialli.
Una rivoluzione silenziosa che, in quel caso, sarebbe definitivamente compiuta completandosi in maniera lenta ma inarrestabile, proprio come il cambiamento che Fiat sta mettendo in atto puntando sulle auto elettriche ed entrando di diritto tra le case automobilistiche che hanno scelto, con la loro filosofia, di puntare più sulla sostanza – le auto – che sull’apparenza.
(Fonte msn.it)