Bluemind
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Riporto un articolo del Financial Times nel quale si analizza il conflitto di interessi cui dovrà sottostare il sindacato UAW, azionista di Chrysler con il 55%. Gli stessi ragionamenti si potranno fare con la vicenda Opel se i lavoratori od il sindacato figureranno dopo la vendita anch'essi come proprietari di una quota azionaria.
Fiat-Chrysler: Messico apre conflitto di interessi Uaw (Ft)
ROMA (MF-DJ)--La decisione di Fiat di portare verso il Messico la produzione di Chrysler puo' costituire "un importante test su come la proprieta' sindacale possa condizionare la strategia della casa automobilistica". Lo scrive il Financial Times, ricordando che il sindacato Uaw e il Tesoro Usa, azionisti rispettivamente con il 55% e l'8% di Chrysler, potrebbero opporsi ai piani di Fiat di produrre la Fiat 500 in Messico piuttosto che in piu' costosi impianti negli Usa.
I contribuenti, pensando che Fiat stia sputando sul piatto in cui mangia, dovrebbero considerare quanto rischioso sia questo investimento. In qualita' di azionista di minoranza e di primo creditore, il Tesoro dovrebbe sapere che le probabilita' di Chrysler di ripagarlo sono maggiori se puo' scegliere gli impianti su basi puramente economiche. Fiat non ha sborsato un dollaro per la sua quota del 20%, ma e' stata scelta per gestire Chrysler con competenza. Con i salari in Messico che sono circa un ottavo di quelli dei lavoratori rappresentati dalla Uaw e con una maggiore prospettiva di vendite in Messico e negli altri mercati dell'America Latina come il Brasile, la decisione di produrre la 500 in Messico e' sensata.
Se poi vuole incrementare la sua partecipazione al 35% di Chrysler, Fiat deve offrire ai clienti americani un veicolo che percorra 40 miglia con un gallone di benzina, produrre motori ad alta efficienza negli Usa, ed esportare vetture Chrysler attraverso il suo network globale. I primi due impegni sono coerenti con la strategia di produrre la 500 in Messico, con alcuni motori e altre small car piu' appetibili per i clienti americani realizzate negli Usa. Vendere poi Jeep e minivan in Europa e America Latina rispetterebbe l'impegno finale.
La Uaw, che fece pressioni su Gm perche' costruisse le small car negli Usa anziche' in Cina, rimane vistosamente in silenzio sui piani di Chrysler. Come azionista di maggioranza, si trova ad affrontare un grave conflitto di interessi.
Fiat-Chrysler: Messico apre conflitto di interessi Uaw (Ft)
ROMA (MF-DJ)--La decisione di Fiat di portare verso il Messico la produzione di Chrysler puo' costituire "un importante test su come la proprieta' sindacale possa condizionare la strategia della casa automobilistica". Lo scrive il Financial Times, ricordando che il sindacato Uaw e il Tesoro Usa, azionisti rispettivamente con il 55% e l'8% di Chrysler, potrebbero opporsi ai piani di Fiat di produrre la Fiat 500 in Messico piuttosto che in piu' costosi impianti negli Usa.
I contribuenti, pensando che Fiat stia sputando sul piatto in cui mangia, dovrebbero considerare quanto rischioso sia questo investimento. In qualita' di azionista di minoranza e di primo creditore, il Tesoro dovrebbe sapere che le probabilita' di Chrysler di ripagarlo sono maggiori se puo' scegliere gli impianti su basi puramente economiche. Fiat non ha sborsato un dollaro per la sua quota del 20%, ma e' stata scelta per gestire Chrysler con competenza. Con i salari in Messico che sono circa un ottavo di quelli dei lavoratori rappresentati dalla Uaw e con una maggiore prospettiva di vendite in Messico e negli altri mercati dell'America Latina come il Brasile, la decisione di produrre la 500 in Messico e' sensata.
Se poi vuole incrementare la sua partecipazione al 35% di Chrysler, Fiat deve offrire ai clienti americani un veicolo che percorra 40 miglia con un gallone di benzina, produrre motori ad alta efficienza negli Usa, ed esportare vetture Chrysler attraverso il suo network globale. I primi due impegni sono coerenti con la strategia di produrre la 500 in Messico, con alcuni motori e altre small car piu' appetibili per i clienti americani realizzate negli Usa. Vendere poi Jeep e minivan in Europa e America Latina rispetterebbe l'impegno finale.
La Uaw, che fece pressioni su Gm perche' costruisse le small car negli Usa anziche' in Cina, rimane vistosamente in silenzio sui piani di Chrysler. Come azionista di maggioranza, si trova ad affrontare un grave conflitto di interessi.