<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FIAT brand poco appetibile perchè litigioso | Il Forum di Quattroruote

FIAT brand poco appetibile perchè litigioso

Molte importanti ricerche hanno messo in luce che nella scelta di un prodotto conta molto la simpatia e la reputazione del marchio.
E' il contrario di quello che sta avvenendo per il gruppo FIAT afflitto dai sinistri lampi di una conflittualità infinita con le maestranze (denunce, sentenze, ricorsi della parte perdente ecc.), da investimenti annunciati e non realizzati (o delocalizzati) e pertanto commentati negativamente dai media e poi. ultimo ma non ultimo, la non grande capacità comunicativa dell'Amministratore delegato e anche del Presidente.
Conclusione: il marchio non buca, indipendentemente dalla qualità del prodotto spesso superiore o pari alla migliore concorrenza. Chi compra FIAT non suscita alcun consenso (anzi) e, infatti, una gran parte dei dipendenti acquista altre marche, forse per non dare linfa a una industria e a una famiglia non molto apprezzata.
Questo non succede negli USA dove la conflittualità è minima e la ruvidezza di Marchionne viene identificata con la serietà.
 
liscoma ha scritto:
Molte importanti ricerche hanno messo in luce che nella scelta di un prodotto conta molto la simpatia e la reputazione del marchio.
E' il contrario di quello che sta avvenendo per il gruppo FIAT afflitto dai sinistri lampi di una conflittualità infinita con le maestranze (denunce, sentenze, ricorsi della parte perdente ecc.), da investimenti annunciati e non realizzati (o delocalizzati) e pertanto commentati negativamente dai media e poi. ultimo ma non ultimo, la non grande capacità comunicativa dell'Amministratore delegato e anche del Presidente.
Conclusione: il marchio non buca, indipendentemente dalla qualità del prodotto spesso superiore o pari alla migliore concorrenza. Chi compra FIAT non suscita alcun consenso (anzi) e, infatti, una gran parte dei dipendenti acquista altre marche, forse per non dare linfa a una industria e a una famiglia non molto apprezzata.
Questo non succede negli USA dove la conflittualità è minima e la ruvidezza di Marchionne viene identificata con la serietà.
Bisogna per forza di cose comprendere il diverso approccio di Marchionne verso l'America, infatti lì Fiat ha rilevato un gruppo automobilistico tecnicamente fallito, Chrysler-Jeep, investendo e salvando diverse decine di migliaia di posti di lavoro, per entrare nell'ambito mercato nordamericano, mentre è ormai chiaro e palese che per l'Europa, che senza l'Italia è un autentico deserto commerciale per il gruppo, è previsto un progressivo disimpegno da parte di Fiat, non si spiegano sennò gli enormi buchi nella gamma auto e, da ultimo, l'annuncio che l'erede della Grande Punto, vecchia ormai di 8 anni, viene rinviata sine die.
 
Io credo che noi italiani siamo abituati ad uomini diversi.
Chi come Marchionne o Monti ci racconta la verità ci mette (sbatte) in faccia la realtà delle cose, è da considerare uno ...beep..beep!

Alla fine, alla lunga li apprezzeremo (uomini come questi) ma l'italiano mediamente è poco incline alla disciplina, al sacrificio, all'austerity.

Significa che chiunque governi qualcosa in questa nazione è il nemico.
Nessun capitano di industria, nessun politico ha mai raccolto i consensi unanimi!

Fiat e litigiosità, è vero, danno il senso di una pessima immagine del prodotto.
Una azienda motoristica centenaria che appare sui telegiornali solo per sentenze è brutta cosa.

Ma qui in ITALIA, il campionato ed il calcio sono in tribunale, la politica anche, le scalate manageriali anche, gli appalti... anche, i sindacati...anche...QUI tutto è in tribunale!!

Alla fine Marchione sta puntando all'estero anche e soprattutto per questi fatti.
Un giovanme italiano mediamente è arrogante, presuntuoso e con scarsa voglia di lavorare, scarse attitudini al sacrificio e scarsa cultura e voglia di crescere.
Con una serie di tutele che lo "aggravano"!

Oggi molti operai con lo stipendio ci pagano il telefonino ed il poker online se non le scommesse, quindi non vedono nello stipendio uno strumento di crescita sociale. I tassi di malattia nazionali fanno paura (dappertutto)!

All'estero trovi, governi che ti accolgono a braccia aperte, giovani che conoscono più lingue, con la voglia di lavorare, molto disciplinati (ascoltano le direttive ricevute con estrema fede) e che credono nell'opportunità della crescita economica e sociale.
La prova : le auto FIAT polacche sono tra le migliori.

Italiani brava gente, per fortuna sono pochi quelli che...non voglio generalizzare a dire che i nostri lavoratori sono i peggiori...ma i pochi fanno un disatro che in percentuale "si mangiano" il tanto buono fatto da chi è serio.
In una fabbrica, in un ente pubblico, basta avere un 10% di soggetti anomali che tutti i risultati sono condizionati irrimediabilmente.
 
la Fiat è la brutta foto dell'iTALIA, entrambe guidate da dirigenti incapaci...altro che stipendio per pagare il telefonino.Purtroppo questo accade da tantissimo tempo, una malattia quella di un paese incapace di averei una classe dirigernte degna di tal nome.
 
liscoma ha scritto:
...qualità del prodotto spesso superiore o pari alla migliore concorrenza...la non grande capacità comunicativa dell'Amministratore delegato...

Ah è per l'introversione di Marchionne che non vende Fiat? E pensa che io ingenuamente credevo che fosse per indici come questi:
http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/2010/01/altroconsumo-ha-realizzato-uninchiesta-sullaffidabilit%C3%A0-delle-automobili--interpellando-20-mila-automobilisti-res.html

E mi riferisco in particolare all'indice di affidabilità per marca (tabella 3). Questo è Altroconsumo, quindi non una rivista tedesca, inglese o francese nazionalistica. E' di due anni fa, ma non credo in stravolgimenti miracolosi visto che anche gli indici stranieri la mettono in fondo da anni, la Fiat...

Diciamo che forse bisognerebbe rivedere un po' i giudizi sull'uomo col maglione blu! A mio modesto parere...

Saluti
 
Veramente, tutti questi discorsi, lasciano il tempo che trovano...
Fiat, come tutte le marche, quando azzecca un prodotto che piace, vende, altrimenti, non vende.
Freemont e 500 vendono, Bravo non vende.
Nissan duke vende, Nissan micra no.
VW Golf vende, VW up no.
Ecc...ecc...
Non mi pare che la gente badi molto alle simpatie, ma al prodotto!
Il problema di Fiat, in questo momento, è che ha scelto la strada dell'immobilismo di fronte alla crisi Europea e ne sta pagando, consapevolmente, le conseguenze. Io, personalmente, non condivido questa scelta, ma devo ammettere che anche altri marchi stanno cominciando a considerare questa linea...sarà il tempo a dare il suo verdetto.
 
Se un prodotto è azzeccato vende se poi è anche qualitativamente all'altezza e l'usato è piazzabile (E non si svaluta enormemente ) chi l'ha comprato avrà una buona immagine della marca e magari ricomprerà altrimenti fatto il boom .. poi c'è il crollo. In quanto alla sincerità/competenza di Marchionne io ricordo che col piano "Fabbrica Italia" fece digerire il cambio di contratto ... "Fabbrica Italia" che poco fa ha prospettato la chiusura di un altro stabilimento se il mercato continuerà così. Sono capace anche io a fare il Manager così : Se il mercato tira e vendo vi faccio lavorare, se non tira chiudo .... :lol: (Riso amaro purtroppo)
 
vi faccio una domanda: in quale altro paese d'Europa il governo non avrebbe chiesto conto a Marchionne di quanto sta facendo e non lo avrebbe costretto a svelare il programma di Fabbrica Italia???

A meno che non mi sia sfuggito qualcosa.....

E ritorniamo alla qualità della classe dirigente italiana, tant'è che quando i capi sono diversi tutto pare funzionare (salvo lodevoli eccezioni, ma quante sono??? io ho in mente Brembo per rimanere nel settore)
 
ottovalvole ha scritto:
In tutto questo ringraziamo sentitamente i sindacati
Almeno per quello che riguarda lo stabilimento di Pomigliano d'Arco i sindacati che hanno firmato l'accordo hanno agito bene, in quanto per salvare una realtà lavorativa in un area assai malmessa a livello sociale hanno accettato tutte le condizioni peggiorative imposte da Marchionne.
 
Overlandman ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
In tutto questo ringraziamo sentitamente i sindacati
Almeno per quello che riguarda lo stabilimento di Pomigliano d'Arco i sindacati che hanno firmato l'accordo hanno agito bene, in quanto per salvare una realtà lavorativa in un area assai malmessa a livello sociale hanno accettato tutte le condizioni peggiorative imposte da Marchionne.
e quali sarebbero queste condizioni peggiorative?
 
ottovalvole ha scritto:
Overlandman ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
In tutto questo ringraziamo sentitamente i sindacati
Almeno per quello che riguarda lo stabilimento di Pomigliano d'Arco i sindacati che hanno firmato l'accordo hanno agito bene, in quanto per salvare una realtà lavorativa in un area assai malmessa a livello sociale hanno accettato tutte le condizioni peggiorative imposte da Marchionne.
e quali sarebbero queste condizioni peggiorative?

ribalto la domanda...quali sarebbero quelle migliorative??? Lo hai letto il contratto (che guarda caso è in deroga ai contratti nazionali)??
 
Non ci sono condizioni peggiorative;
C'è solo più flessibilità.
Il fatto è che mantenere uno stabilimento in ITALIA ma anche in EUROPA intesa come quella delle nazioni ricche (Germania, Francia, ecc) le cosiddette economie "mature" (quindi care) è diventato difficile.
Qualcuno apre nuove fabbriche in EUROPA ma inteso come parte dell'Ungheria, Romania, Bulgaria,ecc. e non è solo FIAT ad avere questo orientamento di revisione dei costi "old factory".
Lo stanno facendo tutti e/o molti.
Stanno aprendo fabbriche in Cina, in Brasile, in India, tanti brands di auto.
Stanno chiudendo e aprendo stabilimenti nell'ex Europa dell'est, ade esempio la Mercedes (costruisce la nuova B in Ungheria) e tanti altri kla stessa FIAT in Serbia.

Il problema è quello dei costi e dei mercati.

I mercati in espansione sono altri, l'Europa è satura di tutto.
Qui noi cambiamo l'auto, cambiamo il telefonino, cambiamo il televisore, i nostri mercati sono appunto...saturi. Quindi numeri di ricambio, numeri davvero esigui e spesso frutto di volontà più che di reale bisogno.

Altrove i clienti comprano, non cambiano.
E' come era da noi negli anni 60.
Quindi mercati bisognosi di tutto, basta stabilizzarli politicamente, economicamente e man mano che cresce la (loro) ricchezza, crescerà il mercato.
La sola CINA vale per 5 volte l'EUROPA.
IL BRASILE, l'INDIA, sono nazioni da milioni di persone che hanno "fame" di oggetti, di beni e quindi c'è il business.
Coi nostri costi, cosi nostri numeri, produrre per loro sarebbe antieconomico.
Devi produrre da loro, per loro e quindi cambiare tutto, se si vuole partecipare al business MONDIALE.

Allora io credo che MARCHIONNE alla fine non voglia davverio cancellare la storia italiana di FIAT, anzi FIAT arriva lunga e tardi proprio perchè molto concervatrice e localizzata qui in ITALIA, gli altri marchi e produttori sono stati più veloci ed hanno anticipato ii tempi.
Allora serviva rendere flessibile e gestibile una fabbrica sul territorio italiano/europeo perchè sia gli scarsi numeri che i costi eccessivi possono essere la MORTE del lavoro mantenuto qui.

Numeri piccoli, e costi alti...non si va avanti e questo non lo dice MARCHIONNE, ma la matematica elementare.
:rolleyes:
 
Ma smettetela di difendere un operato vergognoso come quello di Marchionne.
E' indecente tutto quello che non ha fatto e ha promesso, la colpa è dei sindacati e degli operai che non hanno voglia di lavorare, fate ridere.
Qui si è fatto firmare un referendum, dove ovviamente le condizioni sono peggiorative del contratto che infatti è in deroga, dove in cambio di questa firmetta ottenuta con un evidente ricatto si prometteva ai lavoratori di produdurre nuove macchine che non esistono.
Il succo del discorso è uno solo una fabbrica che non è in grado di sostituire modelli, anche quelli di maggior successo, non sta facendo un buon lavoro, la colpa di questo non è certo delle maestranze.
Ovvio che una marca che ha una gamma risicata vecchia e che non sostituisce i suoi modelli, non puo' avere chissà che immagine e con un a.d. arrogante come il maglionato è anche difficile che risulti simpatica.
Vediamo la realtà dei fatti, non argomenti qualunquisti che non centrano una mazza, l'operato di Marchionne è semplicemente inqualificabile!
Io sinceramente non so come si possa trovare qualcosa di positivo nello sciacallaggio, nello sfregio, e nell'incopetenza della gestione della fabbrica che aveva la sua produzione in italia.
Ma pare che in questo paese sia da sempre comodo essere dalla parte del forte e del più furbo.
Saluti ineffabili lavoratori.
 
Back
Alto