modus72
0
Gigi, chi ha scritto l'articolo nonchè chi l'ha citato è con tutta evidenza proteso nell'erculeo sforzo non di dare un'informazione bensì di incensare e dare lustro a Marchionne e Fiat; è questo che mi infastidisce, il tono e le mancanze. Con tutta evidenza viene enfatizzato un passo marginale (l'apertura dei mercati sudamericani a Chrysler) mentre viene ignorato e sottostimato un altro passo ben più decisivo e impegnativo, il rimborso dei prestiti. Ora ci sta che Marchionne tenga le carte coperte, ma almeno due righe per dare una minima idea della portata dei due diversi step ci stava. Invece i nostri velinari, sempre colmi di onestà intellettuale, hanno pensato bene di nascondere la polvere sotto il tappeto... Tutto questo al netto di un riconoscimento dovuto e che tranqullamente concedo sul fatto incontestabile che Fiat sia arrivata al punto in cui è.Luigi-82 ha scritto:Veramente gli obiettivi erano 2, uno quello di portare vetture Chrysler in Brasile e questo l'hai citato,,,l'altro era rappresentato dalla commercializzazione di vetture fuori dal Nord America per un controvalore di 1.5 miliardi di dollari, che si sta realizzando con i rimarchiamenti vari.
Sull'ultimo punto, permettimi, ma questi sono scribacchini. Premesso che la stampa ha smesso da un pezzo di fare informazione o inchieste, s'è data allo sciacallaggio ed alla opinione. Come cavolo puoi pretendere che s'azzardino a spiegare quali tattiche adotterà uno come Marchionne per ripagare i prestiti contratti? Fosse una mossa alla portata di tutti (compresi i numerosi AD da tastiera che circolano in rete) non avrebbe lo stipendio che ha..scusami eh.
Anzi, non capisco tutto l'ardore profuso in quella che senti come primaria informazione sda dare...ci rimetti qualcosa di tasca tua per caso?