Esce in questi giorni il nuovo film del regista Fausto Brizzi.
E del film in se mi importa poco perchè devo dire che trovo le commedie italiane degli ultimi anni piuttosto banali.
Quello che mi ha colpito è che di tutto lo scandalo molestie sia rimasto poco,se in America è successo un putiferio e sono cadute tante teste qui da noi una volta posatosi il polverone torna tutto come prima.
Intendiamoci io non ce l'ho col regista italiano,dico che se le accuse che sono state mosse nei suoi confronti erano vere non doveva tornare proprio.
E se invece erano infondate non doveva scontare un anno di purgatorio.
Ho trovato tra l'altro di cattivo gusto l'atteggiamento di un suo collega,ben più famoso,che ha subito puntato il dito contro la poca serietà nello svolgimento dei casting.
Come dire io non c'ero e quindi non so come siano andate le cose,però qualcosa di vero ci dovrà pur essere.
Quale sarà la verità?
Io non lo so e probabilmente nessuno,a parte i diretti interessati,può dirlo con certezza.
Anche perchè qualsiasi dichiarazione,in un senso o nell'altro,può essere considerata falsa.
L'unica cosa certa è che un'accusa,che sia fondata o meno,equivale automaticamente a una mezza condanna.
Poi dipende da quanto è grosso lo scandalo,se viene contenuto o ha basi poco solide esplode e poi si sgonfia,come un'ernia.
E a distanza di qualche tempo torna tutto come prima,o quasi.
E a uscirne danneggiati sono tutti i protagonisti.
L'uomo che verrà considerato da metà dell'opinione pubblica come un maiale ricattatore,e la donna che verrà considerata dall'altra metà dell'opinione pubblica una poco di buono in cerca di notorietà.
Gli appelli sono sempre gli stessi,denunciate,denunciate,denunciate...
Ma chissà quante donne si saranno pentite di averlo fatto quando nessuno ha creduto alla loro versione,e chissà forse ci saranno stati casi in cui le denunce erano inventate ma sono state prese sul serio.
In ogni caso di questi tempi ci vuole davvero poco,e soprattutto non servono prove,per distruggere una carriera,da entrambe le parti.
E del film in se mi importa poco perchè devo dire che trovo le commedie italiane degli ultimi anni piuttosto banali.
Quello che mi ha colpito è che di tutto lo scandalo molestie sia rimasto poco,se in America è successo un putiferio e sono cadute tante teste qui da noi una volta posatosi il polverone torna tutto come prima.
Intendiamoci io non ce l'ho col regista italiano,dico che se le accuse che sono state mosse nei suoi confronti erano vere non doveva tornare proprio.
E se invece erano infondate non doveva scontare un anno di purgatorio.
Ho trovato tra l'altro di cattivo gusto l'atteggiamento di un suo collega,ben più famoso,che ha subito puntato il dito contro la poca serietà nello svolgimento dei casting.
Come dire io non c'ero e quindi non so come siano andate le cose,però qualcosa di vero ci dovrà pur essere.
Quale sarà la verità?
Io non lo so e probabilmente nessuno,a parte i diretti interessati,può dirlo con certezza.
Anche perchè qualsiasi dichiarazione,in un senso o nell'altro,può essere considerata falsa.
L'unica cosa certa è che un'accusa,che sia fondata o meno,equivale automaticamente a una mezza condanna.
Poi dipende da quanto è grosso lo scandalo,se viene contenuto o ha basi poco solide esplode e poi si sgonfia,come un'ernia.
E a distanza di qualche tempo torna tutto come prima,o quasi.
E a uscirne danneggiati sono tutti i protagonisti.
L'uomo che verrà considerato da metà dell'opinione pubblica come un maiale ricattatore,e la donna che verrà considerata dall'altra metà dell'opinione pubblica una poco di buono in cerca di notorietà.
Gli appelli sono sempre gli stessi,denunciate,denunciate,denunciate...
Ma chissà quante donne si saranno pentite di averlo fatto quando nessuno ha creduto alla loro versione,e chissà forse ci saranno stati casi in cui le denunce erano inventate ma sono state prese sul serio.
In ogni caso di questi tempi ci vuole davvero poco,e soprattutto non servono prove,per distruggere una carriera,da entrambe le parti.