io son sempre stato convinto che la pena dovesse, in qualche modo, ripagare la vittima del danno subito.
per un omicidio non c'è risarcimento che tenga, ma piuttosto che la legge del taglione, meglio lavori forzati (magari anche minimamente pagati, se metton a posto le strade "se li meriterebbero") però lo stipendio sequestrato per risarcirmi in parte.
faccio un esempio banale...ma se uccidono il padre di un ragazzo, la sua famiglia (magari monoreddito) avrebbe anche problemi economici: il minimo sarebbe che la pena del condannato assicuri a quella famiglia di che vivere!
Non vedo molto utile, materialisticamente parlando, lasciar uno a dormire in una cella piena per 22 h al giorno..piuttosto gli farei costruire una casa (quanto ci si mette, da soli? 20 anni? ) che poi la vittima venderà o userà a suo piacimento.
o biciclette con dinamo e turni di 12 h al giorno per produrre corrente elettrica per la nostra penisola (si ridurrebbero anche le bollette! )