<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> efficienza termica dei motori a benzina a ciclo Atkinson superiore ai Diesel? | Il Forum di Quattroruote

efficienza termica dei motori a benzina a ciclo Atkinson superiore ai Diesel?

Nel post seguente
http://www.toyota.it/about/comunicati_stampa/piani_sviluppo.tmex
Toyota annuncia la realizzazione di un motore a ciclo Atkinson caratterizzato da un efficienza termica del 38,5% efficienza che mi sembra non raggiungibile al momento dai motori diesel
com'è possibile ottenere un efficienza cosi elevata in un motore ad accensione comandata? solo variando il rapporto di compressione riducendo la potenza specifica?
Il motore AR 2.5 dovrebbe essere entrato negli equipaggiamenti di alcune ibride del 2013 (forse Lexus?).
Qualcuno ha riscontri di efficienze termiche cosi elevate?
 
bgp5546 ha scritto:
Nel post seguente
http://www.toyota.it/about/comunicati_stampa/piani_sviluppo.tmex
Toyota annuncia la realizzazione di un motore a ciclo Atkinson caratterizzato da un efficienza termica del 38,5% efficienza che mi sembra non raggiungibile al momento dai motori diesel
com'è possibile ottenere un efficienza cosi elevata in un motore ad accensione comandata? solo variando il rapporto di compressione riducendo la potenza specifica?
Il motore AR 2.5 dovrebbe essere entrato negli equipaggiamenti di alcune ibride del 2013 (forse Lexus?).
Qualcuno ha riscontri di efficienze termiche cosi elevate?
Non mi pare che la prova della Is300 abbia mostrato consumi migliori rispetto a quelli di un diesel, come peraltro riportato nel testo.
Dovessimo credere a tutte le veline di qualunque casa automobilistica, con le percentuali di miglioramento a doppia cifra regolarmente riportate per ogni nuovo modello o nuovo motore presentato, ora andremmo quasi ad aria... ;)
 
Il ciclo Atkinson è utilizzato da Toyota sin dal 1997, quando uscì la Prius 1a serie (mai importats in Italia. Grazie a dio, perché era più brutta della morte).
Il motore Atkinson prende il nome dal suo inventore, l'ingegnere scozzese James Atkinson, che lo realizzò sul finire dell'ottocento.
La particolarità del motore sta nel fatto che la corsa di espansione è più lunga della corsa di compressione: ciò fa sì che il gas "spinge" più a lungo sul pistone. Cioè a pari quantità di miscela introdotta si ottiene più lavoro rispetto al ciclo Otto o Diesel.
Maggior lavoro a parità di quantità di fluido vuol dire maggior rendimento.
Per poter realizzare due corse differenti durante la rotazione dell'albero motore, il motore Atkinson funziona con un manovellismo particolare, del tutto differente dal semplice albero a gomiti cui siamo avvezzi.
Non potendo utilizzare l'Atkinson con le usuali architetture del motore (ed essendo l'originale manovellismo inadatto agli alti regimi), l'ingegnere americano Miller ne realizzò, neglli anni 40 del novecento, un adattamento ai motori "normali": chiudendo con molto ritardo la valvola di aspirazione rispetto al punto morto inferiore, il pistone in risalita spinge fuori parte della miscela aspirata, così, una volta chiusasi la valvola, risuta una corsa di compressione più corta rispetto alla corsa di espansione. O, vista simmetricamente, una corsa di espansione più lunga della corsa di compressione.
Et voilà: si realizza un Atkinson senza la complicazione del manovellismo originale (anche se non altrettanto efficiente dato che la differenza tra le due corse non può essere molta, invece sull'Atkinson originale mi pare che la corsa di espansione fosse il doppio di quella di compressione).
Il ciclo Miller è quello che viene effettivamente utilizzato in quei motori comunemente detti Atkinson, quindi anche sui motori Toyota.
In realtà sul motore Toyota manca il compressore volumetrico in origine previsto da Miller allo scopo di recuperare la potenza perduta a causa della minor quantità di miscela utilizzata (invece p.es. il motore della Nissan 1.2DIG-S è un Miller "vero").
Infatti poiché parte della miscela viene espulsa dal cilindro (torna nel condotto di aspirazione), la potenza erogata dal motore sarà minore, pur se erogata con un rendimento più alto.
Ciò inoltre comporta che a rigor di logica la cilindrata del motore Miller non dovrebbe essere definita come il volume geometrico del cilindro, dato che per definizione la cilindrata è la quantità di fluido elaborata nel ciclo termodinamico.
Nei motori Otto e Diesel aspirati è così perché la quantità di fluido elaborata corrisponde effettivamente al volume geometrico del cilindro, ma nel Miller no (e neanche nei motori turbo, visto che il turbo serve a far entrare più miscela).
Per la cronaca il Toyota 1.5 sarebbe circa un 1200cc, mentre il 1.8 sarebbe un 1450cc.
Il rendimento dunque è così elevato grazie al miglior sfruttamento dell'espansione dei gas.
Quanto ai numeri: il motore 1500 ha un consumo specifico di 230gr/kWh e la benzina ha un potere calorifico di 12.2kWh/kg, quindi se non sbaglio i conti il rendimento è r=(1000/12.2)/230*100=35.6%, mentre il 1800 ha un consumo specifico di 220gr/kWh, per cui il rendimento è 37.3%.
Oggi i migliori TD hanno rendimenti prossimi al 40%, quindi leggermente superiori; hanno il vantaggio però che il rapporto di compressione è molto più elevato che nei motori a benzina e ciò aumenta il rendimento, inoltre il gasolio ha una densità energetica circa il 10% superiore alla benzina.
Il rendimento dell'Atkinson-Miller è però comunque molto vicino, da qui i consumi simili a quelli del diesel. Nel caso Toyota l'aggiunta del sistema ibrido fa sì che in molte circostanze essi siano anche migliori.
 
Quoto, non ho rifatto i conti ma a occhio fila tutto. Va detto che quei valori di massimo rendimento per i motori si riferiscono a condizioni di lavoro ideali, non a qualsiasi momento in cui il motore funzioni.
Ad ogni modo, quanto detto sopra è sostanzialmente il motivo per cui il massimo gap di consumo fra delle HSD e delle auto con powertrain tradizionale risulta in ciclo urbano dove le variazioni di velocità, le fermate e ripartenze sono più frequenti, mentre condizioni di lavoro a velocità costanti vedono invece ridursi il gap quando non annullarsi del tutto.
 
modus72 ha scritto:
Quoto, non ho rifatto i conti ma a occhio fila tutto. Va detto che quei valori di massimo rendimento per i motori si riferiscono a condizioni di lavoro ideali, non a qualsiasi momento in cui il motore funzioni.
Tieni conto che i motori Toyota funzionano sempre a farfalla aperta in quanto la variazione di regime dipende solo dal carico resistente, quindi il consumo specifico varia poco. Nei motori "normali", in cui vi è invece parzializzazione del carico, il consumo specifico varia parecchio e ai carichi parziali aumenta considerevolmente.
Qui il piano quotato del motore 1500cc: esso lavora solo lungo la linea rossa e come si vede il consumo specifico è in quasi tutto il campo di funzionamento inferiore a 235gr/kWh, con minimo a 230gr/kWh.
Qui il piano quotato del 1800: come si vede l'efficienza è migliore, restando il consumo specifico entro i 230gr/kWh in tutto il campo di funzionamento.
 
Grazie "Prius Driver"e complimenti per la chiarezza della tua esposizione

Mi chiedevo se nella tua frase seguente:

" Oggi i migliori TD hanno rendimenti prossimi al 40%, quindi leggermente superiori; hanno il vantaggio però che il rapporto di compressione è molto più elevato che nei motori a benzina e ciò aumenta il rendimento, inoltre il gasolio ha una densità energetica circa il 10% superiore alla benzina. "

L'aumento del rapporto di compressione può aumentare il rendimento termico dei motori diesel al disopra del 40% o più che altro può aumentare la potenza specifica del motore?

Dal diagramma del post precedente se ho ben capito il consumo specifico per kWh resta costante al di sotto dei 230 gr per regime di giri variabile dal minimo (intorno ai 1500 g/min) ai 4000 giri/minuto per i motori Atkinson 1800
é disponibile lo stesso diagramma per il nuovo motore 2500 cc?
mi piacerebbe poterlo confrontare con quello dei motori diesel
dove posso trovarlo? grazie
 
PriusDriver ha scritto:
modus72 ha scritto:
Quoto, non ho rifatto i conti ma a occhio fila tutto. Va detto che quei valori di massimo rendimento per i motori si riferiscono a condizioni di lavoro ideali, non a qualsiasi momento in cui il motore funzioni.
Tieni conto che i motori Toyota funzionano sempre a farfalla aperta in quanto la variazione di regime dipende solo dal carico resistente, quindi il consumo specifico varia poco. Nei motori "normali", in cui vi è invece parzializzazione del carico, il consumo specifico varia parecchio e ai carichi parziali aumenta considerevolmente.
Qui il piano quotato del motore 1500cc: esso lavora solo lungo la linea rossa e come si vede il consumo specifico è in quasi tutto il campo di funzionamento inferiore a 235gr/kWh, con minimo a 230gr/kWh.
Qui il piano quotato del 1800: come si vede l'efficienza è migliore, restando il consumo specifico entro i 230gr/kWh in tutto il campo di funzionamento.

In modalità ECO non c'è solo una spalmata dell'acceleratore, ma anche una ulteriore chiusura della farfalla e poi chissà cos'altro. Comunque la yaris è il 6% più efficiente della prius, e tra aiuto elettrico, vvt-i, psd, ciclo atkinson, egr, siamo di fronte a qualcosa di veramente ottimizzato.
 
bgp5546 ha scritto:
Grazie "Prius Driver"e complimenti per la chiarezza della tua esposizione

Mi chiedevo se nella tua frase seguente:

" Oggi i migliori TD hanno rendimenti prossimi al 40%, quindi leggermente superiori; hanno il vantaggio però che il rapporto di compressione è molto più elevato che nei motori a benzina e ciò aumenta il rendimento, inoltre il gasolio ha una densità energetica circa il 10% superiore alla benzina. "

L'aumento del rapporto di compressione può aumentare il rendimento termico dei motori diesel al disopra del 40% o più che altro può aumentare la potenza specifica del motore?

Dal diagramma del post precedente se ho ben capito il consumo specifico per kWh resta costante al di sotto dei 230 gr per regime di giri variabile dal minimo (intorno ai 1500 g/min) ai 4000 giri/minuto per i motori Atkinson 1800
é disponibile lo stesso diagramma per il nuovo motore 2500 cc?
mi piacerebbe poterlo confrontare con quello dei motori diesel
dove posso trovarlo? grazie
RC elevati offrono rendimenti termodinamici maggiori, sempre per quelle vecchie regole che si trovano nelle vecchie enciclopedie ma che rimangono sempre valide. Non a caso Mazda per i suoi benzina sta innalzando vertiginosamente il rapporto di compressione a costo di complicazioni tecniche non da poco, ottenendo infatti consumi specifici da primato.
Anche i diesel godrebbero grazie ad alti RC, peccato solo che in questo modo si generino alte quantità di ossidi d'azoto; i costruttori di diesel quindi preferiscono abbassare l'RC pagando qualcosa in rendimento (recuperando con i turbocompressori) ma guadagnando in emissioni.
 
PriusDriver ha scritto:
Tieni conto che i motori Toyota funzionano sempre a farfalla aperta in quanto la variazione di regime dipende solo dal carico resistente, quindi il consumo specifico varia poco.
Il rendimento varia anche in base al regime, in quanto ci sono da considerare gli aspetti fluidodinamici del riempimento e svuotamento delle camere di scoppio.
 
bgp5546 ha scritto:
L'aumento del rapporto di compressione può aumentare il rendimento termico dei motori diesel al disopra del 40% o più che altro può aumentare la potenza specifica del motore?

Qui la formula del rendimento del ciclo Diesel, qui il rendimento del ciclo Otto (ultima formula). Come si vede il rendimento dipende direttamente dal rapporto di compressione r.
A parità di compressione il ciclo Otto ha rendimento superiore, ma non si può andare oltre r=10; nei motori diesel si possono usare r più elevati, quindi risultano all'atto pratico rendimenti maggiori.
Teoricamente nel Diesel si ha rendimento &gt40% per r&gt17.
La potenza specifica è solo una grandezza convenzionale che esprime la potenza del motore rapportata alla cilindrada convenzionale di 1000cc; esempio: un 1600cc da 100kW ha una potenza specifica di 1000/1600*100=62.5kW. In questo modo è più facile confrontare le prestazioni dei motori.

@modus72: sì, ma come si vede dai piani quotati i valori di consumo specifico sono quelli
 
PriusDriver ha scritto:
bgp5546 ha scritto:
L'aumento del rapporto di compressione può aumentare il rendimento termico dei motori diesel al disopra del 40% o più che altro può aumentare la potenza specifica del motore?

Qui la formula del rendimento del ciclo Diesel, qui il rendimento del ciclo Otto (ultima formula). Come si vede il rendimento dipende direttamente dal rapporto di compressione r.
A parità di compressione il ciclo Otto ha rendimento superiore, ma non si può andare oltre r=10; nei motori diesel si possono usare r più elevati, quindi risultano all'atto pratico rendimenti maggiori.
Teoricamente nel Diesel si ha rendimento &gt40% per r&gt17.
La potenza specifica è solo una grandezza convenzionale che esprime la potenza del motore rapportata alla cilindrada convenzionale di 1000cc; esempio: un 1600cc da 100kW ha una potenza specifica di 1000/1600*100=62.5kW. In questo modo è più facile confrontare le prestazioni dei motori.

@modus72: sì, ma come si vede dai piani quotati i valori di consumo specifico sono quelli
Con il ciclo Otto sali eccome sopra il 10:1, vedi gli Skyactive-G che ora stanno a 14:1 ma arriveranno al 18:1... Certo, non c'arrivano gratis, quei motori hanno camere di combustione particolari nonchè condotti di scarico ad hoc, ma ad arrivarci ci si può arrivare.
Per il diesel, il limite è dato dai NOx e dalla resistenza meccanica...
 
modus72 ha scritto:
Con il ciclo Otto sali eccome sopra il 10:1, vedi gli Skyactive-G che ora stanno a 14:1 ma arriveranno al 18:1... Certo, non c'arrivano gratis, quei motori hanno camere di combustione particolari nonchè condotti di scarico ad hoc, ma ad arrivarci ci si può

Ciumbia! Non l'avrei mai detto :shock:
Eh, ai miei tempi si arrivava sì e no a 12 e solo nei motori da corsa...
 
PriusDriver ha scritto:
Il ciclo Atkinson è utilizzato da Toyota sin dal 1997, quando uscì la Prius 1a serie (mai importats in Italia. Grazie a dio, perché era più brutta della morte).
Il motore Atkinson prende il nome dal suo inventore, l'ingegnere scozzese James Atkinson, che lo realizzò sul finire dell'ottocento.
La particolarità del motore sta nel fatto che la corsa di espansione è più lunga della corsa di compressione: ciò fa sì che il gas "spinge" più a lungo sul pistone. Cioè a pari quantità di miscela introdotta si ottiene più lavoro rispetto al ciclo Otto o Diesel.
Maggior lavoro a parità di quantità di fluido vuol dire maggior rendimento.
Per poter realizzare due corse differenti durante la rotazione dell'albero motore, il motore Atkinson funziona con un manovellismo particolare, del tutto differente dal semplice albero a gomiti cui siamo avvezzi.
Non potendo utilizzare l'Atkinson con le usuali architetture del motore (ed essendo l'originale manovellismo inadatto agli alti regimi), l'ingegnere americano Miller ne realizzò, neglli anni 40 del novecento, un adattamento ai motori "normali": chiudendo con molto ritardo la valvola di aspirazione rispetto al punto morto inferiore, il pistone in risalita spinge fuori parte della miscela aspirata, così, una volta chiusasi la valvola, risuta una corsa di compressione più corta rispetto alla corsa di espansione. O, vista simmetricamente, una corsa di espansione più lunga della corsa di compressione.
Et voilà: si realizza un Atkinson senza la complicazione del manovellismo originale (anche se non altrettanto efficiente dato che la differenza tra le due corse non può essere molta, invece sull'Atkinson originale mi pare che la corsa di espansione fosse il doppio di quella di compressione).
Il ciclo Miller è quello che viene effettivamente utilizzato in quei motori comunemente detti Atkinson, quindi anche sui motori Toyota.
In realtà sul motore Toyota manca il compressore volumetrico in origine previsto da Miller allo scopo di recuperare la potenza perduta a causa della minor quantità di miscela utilizzata (invece p.es. il motore della Nissan 1.2DIG-S è un Miller "vero").
Infatti poiché parte della miscela viene espulsa dal cilindro (torna nel condotto di aspirazione), la potenza erogata dal motore sarà minore, pur se erogata con un rendimento più alto.
Ciò inoltre comporta che a rigor di logica la cilindrata del motore Miller non dovrebbe essere definita come il volume geometrico del cilindro, dato che per definizione la cilindrata è la quantità di fluido elaborata nel ciclo termodinamico.
Nei motori Otto e Diesel aspirati è così perché la quantità di fluido elaborata corrisponde effettivamente al volume geometrico del cilindro, ma nel Miller no (e neanche nei motori turbo, visto che il turbo serve a far entrare più miscela).
Per la cronaca il Toyota 1.5 sarebbe circa un 1200cc, mentre il 1.8 sarebbe un 1450cc.
Il rendimento dunque è così elevato grazie al miglior sfruttamento dell'espansione dei gas.
Quanto ai numeri: il motore 1500 ha un consumo specifico di 230gr/kWh e la benzina ha un potere calorifico di 12.2kWh/kg, quindi se non sbaglio i conti il rendimento è r=(1000/12.2)/230*100=35.6%, mentre il 1800 ha un consumo specifico di 220gr/kWh, per cui il rendimento è 37.3%.
Oggi i migliori TD hanno rendimenti prossimi al 40%, quindi leggermente superiori; hanno il vantaggio però che il rapporto di compressione è molto più elevato che nei motori a benzina e ciò aumenta il rendimento, inoltre il gasolio ha una densità energetica circa il 10% superiore alla benzina.
Il rendimento dell'Atkinson-Miller è però comunque molto vicino, da qui i consumi simili a quelli del diesel. Nel caso Toyota l'aggiunta del sistema ibrido fa sì che in molte circostanze essi siano anche migliori.

mmm questo è uno degli interventi più interessanti che abbia letto su questo forum.
grazie.
 
Quindi se ho ben capito l'efficienza termica dei motori a combustione ha ancora possibilità di miglioramento anche sostanziale ancorché occorre risolvere problemi collaterali come qualità dei gas di scarico, design e potenza dissipata per i servizi ausiliari che alla fine possono incidere notevolmente sui consumi per kWh prodotto.

Io da riminiscenze scolastiche mi aspettavo che l'efficienza termica era al di sotto del 35% mentre mi sembra di aver capito che i nuovi motori Diesel abbiamo superato il 40% e mi chiedo quale potrebbe essere il limite in un prossimo futuro?
 
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