<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> e le nostre universitá | Il Forum di Quattroruote

e le nostre universitá

L' Università come struttura logistica e come meritocrazia in Italia è deprecabile, ma si salva grazie a programmi molto esigenti e a docenti che non diverranno mai direttori o presidi o rettori, ma che fanno ricerca e docenza con passione e che sanno trasmetterla. IMHO.
 
Ho sempre sentito dire un gran bene del
Politecnico di Torino e di Milano....
Qualcosa la Normale di Pisa,
per il resto, nebbia in Val Padana.
 
Chiaro che vengono in Italia per "studiarci" da vicino.
Ipotizzo infatti che scelgano facoltà particolari che non ci sono altrove, mi sbaglio?
 
vengono mandati a studiare in quelle universita' e in quei corsi dove realmente il loro paese ha bisogno e da quei professori molto capaci che abbiamo...

non so' tutti come i nostri vanno nei corsi per scienze politiche o della comunicazione....
;)
 
arizona77 ha scritto:
Ho sempre sentito dire un gran bene del
Politecnico di Torino e di Milano....
Qualcosa la Normale di Pisa,
per il resto, nebbia in Val Padana.
qualcosa la Scuola Normale Superiore di Pisa? Alla faccia... cmq non esistono solo i politecnici...
 
amici chi scrive è un ricercatore e docente precario del rinomato Politecnico di Torino...

Sti orientali sono una rovina!!!!! (da noi la parte del leone la fanno Cina, Pakistan, e India). Inglese pessimo, voglia di fare molto bassa, capacità minime...in nome dell'internazionalizzazione sono stati attivati corsi di laurea paralleli a quelli in italiano tenuti in inglese...dovrebbero essere un'eccellenza, ma a tutti è chiaro che il corso italiano è qualitativamente superiore al gemello inglese.

Questo perché i discenti non sono letteralmente in grado di capire, e quindi a meno di bocciare il 90% dei frequentanti si devono semplificare i programmi.

Il punto è che chi arriva e sceglie l'Italia spesso appartiene a quella classe media con importanti capacità di spesa senza però avere elevate capacità...altrimenti sarebbe andata all'MIT e similia...
 
Bisognerebbe svecchiare un pò di facoltà.

Per fare un esempio: che senso ha laurearsi in lettere, oggi come oggi ?

Bisogna laurearsi in email e in SMS!
Con opportuni corsi di specializzazione in Whatsapp, Viber, eccetera eccetera.
 
giuliogiulio ha scritto:
amici chi scrive è un ricercatore e docente precario del rinomato Politecnico di Torino...

Sti orientali sono una rovina!!!!! (da noi la parte del leone la fanno Cina, Pakistan, e India). Inglese pessimo, voglia di fare molto bassa, capacità minime...in nome dell'internazionalizzazione sono stati attivati corsi di laurea paralleli a quelli in italiano tenuti in inglese...dovrebbero essere un'eccellenza, ma a tutti è chiaro che il corso italiano è qualitativamente superiore al gemello inglese.

Questo perché i discenti non sono letteralmente in grado di capire, e quindi a meno di bocciare il 90% dei frequentanti si devono semplificare i programmi.

Il punto è che chi arriva e sceglie l'Italia spesso appartiene a quella classe media con importanti capacità di spesa senza però avere elevate capacità...altrimenti sarebbe andata all'MIT e similia...
Interessante, avrei detto il contrario e avrei sbagliato, pensavo che i corsi in inglese fossero migliori, anche perchè quando studiavo fisica a torino i migliori testi erano in inglese o maltradotti in italiano, per cui occorreva studiare sugli originali. Idem avrei detto che chi arriva dall'altra parte del mondo e si sobbarca spese e disagi fosse un eccellente del suo paese e stramotivato.

Confrontandomi con colleghi che hanno studiato in mezza Italia e mezzo mondo, io non sono per nulla insoddisfatto della qualitò dei corsi che ho seguito, un po' meno di certi personaggi, ma nella media ho avuto più docenti di elevatissimo livello che altro. IMHO
 
maddeche! ha scritto:
Bisognerebbe svecchiare un pò di facoltà.

Per fare un esempio: che senso ha laurearsi in lettere, oggi come oggi ?

Bisogna laurearsi in email e in SMS!
Con opportuni corsi di specializzazione in Whatsapp, Viber, eccetera eccetera.
ecco un corso di laurea in twitter e facebook tenuta da qualche docente eccellente come un matteo a caso
 
pi_greco ha scritto:
maddeche! ha scritto:
Bisognerebbe svecchiare un pò di facoltà.

Per fare un esempio: che senso ha laurearsi in lettere, oggi come oggi ?

Bisogna laurearsi in email e in SMS!
Con opportuni corsi di specializzazione in Whatsapp, Viber, eccetera eccetera.
ecco un corso di laurea in twitter e facebook tenuta da qualche docente eccellente come un matteo a caso

mi spiace deluderti ma il matteo specialista in queste cose é uno solo e non si puó sbagliare :D
 
pi_greco ha scritto:
maddeche! ha scritto:
Bisognerebbe svecchiare un pò di facoltà.

Per fare un esempio: che senso ha laurearsi in lettere, oggi come oggi ?

Bisogna laurearsi in email e in SMS!
Con opportuni corsi di specializzazione in Whatsapp, Viber, eccetera eccetera.
ecco un corso di laurea in twitter e facebook tenuta da qualche docente eccellente come un matteo a caso

non dimenticate che l'esame piu' importante e' basato sul selfie....
 
pi_greco ha scritto:
giuliogiulio ha scritto:
amici chi scrive è un ricercatore e docente precario del rinomato Politecnico di Torino...

Sti orientali sono una rovina!!!!! (da noi la parte del leone la fanno Cina, Pakistan, e India). Inglese pessimo, voglia di fare molto bassa, capacità minime...in nome dell'internazionalizzazione sono stati attivati corsi di laurea paralleli a quelli in italiano tenuti in inglese...dovrebbero essere un'eccellenza, ma a tutti è chiaro che il corso italiano è qualitativamente superiore al gemello inglese.

Questo perché i discenti non sono letteralmente in grado di capire, e quindi a meno di bocciare il 90% dei frequentanti si devono semplificare i programmi.

Il punto è che chi arriva e sceglie l'Italia spesso appartiene a quella classe media con importanti capacità di spesa senza però avere elevate capacità...altrimenti sarebbe andata all'MIT e similia...
Interessante, avrei detto il contrario e avrei sbagliato, pensavo che i corsi in inglese fossero migliori, anche perchè quando studiavo fisica a torino i migliori testi erano in inglese o maltradotti in italiano, per cui occorreva studiare sugli originali. Idem avrei detto che chi arriva dall'altra parte del mondo e si sobbarca spese e disagi fosse un eccellente del suo paese e stramotivato.

Confrontandomi con colleghi che hanno studiato in mezza Italia e mezzo mondo, io non sono per nulla insoddisfatto della qualitò dei corsi che ho seguito, un po' meno di certi personaggi, ma nella media ho avuto più docenti di elevatissimo livello che altro. IMHO
Eh ma un conto sono i testi, e un conto sono le lezioni e i corsi...purtroppo non è tutto oro quello che luccica, c'è molto malcontento rispetto a questi corsi doppi, ma mi rendo conto che siano fondamentali per rendere più appealing un ateneo...quello che spesso accade (parlo degli studenti italiani) è che chi segue il corso in inglese si senta più figo dei colleghi dei corsi in italiano, salvo poi sapere meno..certo, in due anni si acquisisce una migliore familiarità con la lingua, ma a imparare l'inglese se necessario si fa sempre in tempo...personalmente avevo un buon inglese scolastico, e un lungo periodo in the US mi ha sistemato...
 
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