La Destra e la Sinistra in una moderna democrazia sono facilmente distinguibili. I partiti di sinistra che fanno riferimento alle correnti socialdemocratiche in economia tendenzialmente guardano con favore agli interventi dello stato nell'economia di mercato, interventi diretti ad evitare tensioni sociali e a correggere gli squilibri generati dal mercato stesso. Classici esempi di attuazione di quest'idea sono gli interventi diretti a salvare le grandi imprese private con soldi pubblici, interventi volti a promuovere e a mantenere una rete di assistenza pubblica di media qualità(sistema sanitario e pensionistico pubblico) e a tutelare chi perde il lavoro. Quest'impostazione economico-sociale comporta livelli di spesa pubblica e di tassazione medi e medio alti.
Alla base dell'azione legislativa dei partiti di destra tendenzialmente vi è l'idea che gli interventi dello Stato nell'economia siano inutili e molto spesso addirittura dannosi. Di qui gli interventi posti in essere dai governi liberisti per ridurre la spesa pubblica in tutti i settori e a deregolarizzare i rapporti di lavoro. Il modello economico-sociale a cui la destra punta è quello di uno Stato sostanzialmente "leggero", con livelli di spesa e tassazione medio-bassi o bassi. Lo Stato sociale è anch'esso leggero e poco oneroso(molto spesso i servizi pubblici erogati sono però limitati e di scarsa qualità).
In Italia la situazione è complessa. Possiamo dire che il sistema italiano è più vicino ai sistemi di stampo socialdemocratico(la sola differenza è che a realizzarlo è stato un partito di ispirazione cristiano sociale, la DC e i partiti che ruotatavano intorno a questo).
Non sempre destra e sinistra italiana però "agiscono" conformemente a quello che ho scritto prima, ma ora non ho tempo di approfondire questo punto.