emart ha scritto:Il CVT consta di due pulegge capaci di variare il loro diametro senza soluzione di continuità, che mettono in tensione una cinghia molto robusta.Una puleggia è solidale con l'albero in uscita dal motore,l'altra con quello che trasmette il moto a semiassi e ruote.Variando opportunamente e coordinando i diametri delle due pulegge si allunga o si accorcia il rapporto di trasmissione. La cosa avviene senza scatti o sussulti perche la variazione del diametro delle pulegge è per l'appunto "continua".L'applicazione più comune è quella sugli scooteroni ( praticamente ormai tutti con CVT).Per chi proprio il sussulto lo vuole, cioè vuole avere l'illusione di cambiare marcia, si possono
predefinire alcune posizioni in cui le pulegge "saltano" bruscamente da un diametro al'altro, dando l'impressione che il CVT funzioni come un cambio ad ingranaggi.( che invece sono stati sostituiti per l'appunto dalle pulegge).
Meipso.. vatte a nisconne!!
Ah, tieni presente che di lavoro faccio il medico!
ciao
GuguLeo ha scritto:La "cinghia molto robusta" è nella realtà composta da una serie di elementi metallici uniti tra loro (un po' come il cinturino di un orologio, se mi passate il paragone) e funziona "a spingere" e non per trazione...tutto molto robusto quindi, in grado di gestire valori di coppia anche molto elevati. L'idea base originale di questo tipo di cambio era quella di poter far lavorare il motore il più spesso a regime costante (di coppia max in accelerazione) in modo di avere max prestazioni e consumi ridotti (alla Williams mi sembra che una decina di anni fa circa fu vietato portare il sistema in F1 dopo averlo sviluppato fin quasi al ready to race). L'effetto slittamento tipo frizione bruciata che ne conseguiva lo rese comprensibilmente sgradevole al grande pubblico, perciò si adottò una logica di gestione delle pulegge che simulava il cambio marcia di un meccanico tradizionale (sic!). Per quanto ridotto, l'effetto slittamento è oggi ancora ben percepibile, ed è consigliabile un test su strada preventivo per valutare se non urta troppo i propri gusti.
emart ha scritto:Il CVT consta di due pulegge capaci di variare il loro diametro senza soluzione di continuità, che mettono in tensione una cinghia molto robusta.Una puleggia è solidale con l'albero in uscita dal motore,l'altra con quello che trasmette il moto a semiassi e ruote.Variando opportunamente e coordinando i diametri delle due pulegge si allunga o si accorcia il rapporto di trasmissione. La cosa avviene senza scatti o sussulti perche la variazione del diametro delle pulegge è per l'appunto "continua".L'applicazione più comune è quella sugli scooteroni ( praticamente ormai tutti con CVT).Per chi proprio il sussulto lo vuole, cioè vuole avere l'illusione di cambiare marcia, si possono
predefinire alcune posizioni in cui le pulegge "saltano" bruscamente da un diametro al'altro, dando l'impressione che il CVT funzioni come un cambio ad ingranaggi.( che invece sono stati sostituiti per l'appunto dalle pulegge).
Meipso.. vatte a nisconne!!
Ah, tieni presente che di lavoro faccio il medico!
ciao
emart ha scritto:supplemento di indagine per scusarmi della scarsa qualità tipografica del post precedente, inviato in fretta e furia, e per una citazione a mio avviso irrinunciabile in ambito CVT.
Facendo a mia volta le pulci all'amico Dario, che vedo con piacere ritornare ad aver voglia di scrivere sul Forum, chi ha rovinato la piazza al CVT, e di riflesso a tutti gli automatici, riducendoli al ruolo di roba per imbranati, non è stata la Wiiliams, bensì la indefinibile DAF, che ricorderanno con più di un brivido di orrore misto ahimè a nostalgia, quelli che, come me, qualche capello bianco ce l'hanno.Tra l'altro la ditta, olandese mi pare, che la produceva,fabbricava e forse fabbrica tutt'ora con la consociata Scania (?...) attrezzi da macho, tipo bisonti autoarticolati da svariate tonnellate, altroche' utilitarie per vecchiette...
Sò scucciante...ò saccio
Enzo M.
arizona77 - 1 giorno fa
agricolo - 13 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 3 giorni fa