<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dal passato ancora vittorie per Alfa Romeo 6C | Il Forum di Quattroruote

Dal passato ancora vittorie per Alfa Romeo 6C

Alfa Romeo 6C 2500 SS 1942 vince la Coppa d'Oro Villa d'Este.

La bellissima e prestigiosa Alfa Romeo 6C 2500 SS si aggiudica l'ambita Coppa d'Oro al Concorso d'Eleganza, primo Premio assegnato per Referendum alla rassegna di auto d'epoca di Villa D'Este. La 6C 2500 è stata l'ultima delle grandi Alfa Romeo, disegnate su misura da Jano, prodotte in quantità relativamente limitate prima della Seconda Guerra Mondiale e subito dopo la Guerra stessa. Le versioni del dopoguerra, fabbricate fino al 1951, avevano la leva del cambio al volante, ma per il resto, a livello meccanico, erano virtualmente identiche.

Qui l'articolo:

http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/news/2011/05/22/visualizza_new.html_846902865.html?idPhoto=2

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Vittorio Jano (San Giorgio Canavese, 22 aprile 1891 ? Torino, 13 marzo 1965) è stato un progettista italiano specializzato nel settore automobilistico ed ha legato particolarmente il suo nome a una serie di motori.

Nato nel 1891, debuttò nel comparto automobilistico con la Fiat nel 1911 dove rimase fino al 1923, quando fu strappato alla Fiat, grazie alla mediazione di Enzo Ferrari e ad un ottimo contratto, e passò all'Alfa Romeo sostituendo Giuseppe Merosi.
Negli anni successivi contribuì ad innalzare il mito dell'Alfa Romeo grazie alla realizzazione di una lunga serie di eccezionali propulsori.
Il primo fu un 8 cilindri in linea montato dall'Alfa Romeo P2, autovettura risultata vincente nelle competizioni delle Formula 1 fin dal debutto nel Gran Premio di Francia con alla guida Giuseppe Campari. In seguito arrivò il rivoluzionario 6 cilindri in linea con doppio albero a camme in testa che equipaggiava l'Alfa Romeo 6C 1500, per passare alla geniale realizzazione dei motori con 8 cilindri in linea fino ad arrivare al 12 cilindri a V del 1937.
Passò in seguito alla Lancia dove contribuì alla progettazione, tra le altre, dell'Aurelia. Dopo il ritiro della casa dalle competizioni automobilistiche, nel 1955, Jano venne assunto dalla Ferrari, dove svolse l'ultimo periodo della sua attività.
Morì suicida nel 1965.
 
Quando nella carrozzeria Touring di Milano nasce l'Alfa Romeo "6C 2500 SS Villa D'Este" l'Italia, appena uscita dal tunnel della guerra, si proietta verso il miracolo economico. C'è molta euforia nell'aria: per le strade circolano 450.000 vetture, una ogni cento abitanti, Fausto Coppi vince il Giro d'Italia e il Tour de France e Clemente Biondetti trionfa sia alla Mille Miglia che alla Targa Florio. In questo clima l'Alfa Romeo chiede ai migliori carrozzieri, Touring, Pinin Farina e Castagna, di rinnovare un prodotto ormai obsoleto.

Partendo dal telaio della "6C 2300 B" e dall'ottimo motore a tre carburatori del 1939, l'ingegner Carlo Felice Bianchi Anderloni disegna la leggendaria "Villa d'Este", caratterizzata da una linea slanciata e da un frontale filante, su cui spiccano i quattro fari grintosi e la classica mascherina Alfa Romeo.

Per migliorare l'abitabilità, si ricava una nicchia dietro gli ampi e comodi sedili in pelle, accentuando la bombatura del tetto e del lunotto. Sul cruscotto, la strumentazione si intona ai colori della pomelleria e dell'interno, il volante a razze leggere è di disegno piacevole e moderno.

Dal 1949 al 1952 furono costruiti 36 esemplari di "Villa d'Este", ognuno diverso dall'altro per soddisfare il gusto dei proprietari. La vettura presentata in questo servizio, ora di proprietà di Francesco Gandolfi, fu costruita nel 1951 e gareggiò al Rally di Montecarlo nel 1952: nonostante un violento urto contro un albero, arrivò al 108 esimo posto, guidata da Ferrari e Bonino.

Francesco Gandolfi, industriale di 55 anni e presidente del Registro Aurelia Italiano, afferma che la sua "Villa d'Este" è molto impegnativa da guidare: nonostante la carrozzeria in alluminio, questa coupé risulta comunque pesante (1600 kg) e il motore a 6 cilindri in linea di 2.4 litri da 110 CV a 4800 giri/min non è certo sufficiente a renderla briosa; inoltre il retrotreno a ruote indipendenti può creare qualche problema sui fondi stradali irregolari.

Poco importa: la "Villa d'Este" va guidata in souplesse, come merita un'auto da concorso di eleganza di mezzo secolo fa. Gandolfi la guida per circa due o tremila chilometri all'anno: "La frizione è un po' sottodimensionata, ma i freni sono ottimi. Per i ricambi nessun problema, c'è Sant'Afra (Afra è un noto ricambista del milanese)". Il punto debole della "Villa d'Este"? "Il progetto datato, direi: l'auto è nata vecchia. E poi la mole, davvero eccessiva."
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Ragazzi anche la 33 coi suoi 230cv e peso ridottisimo chi sa come frulla!

Vecchie e nuove puledre a fianco.... da ascoltare col volume al max:

http://www.youtube.com/watch?v=U9UtQMISwfw&feature=player_embedded
 
Un 2000 che raggiungeva i 10.000 giri e la portava a 260kmh e una accelarazione rilevata all'epoca di 4.9 secondi,inimmaginabile all'epoca ma ancora oggi.
 
alexmed ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Ragazzi anche la 33 coi suoi 230cv e peso ridottisimo chi sa come frulla!

Vecchie e nuove puledre a fianco.... da ascoltare col volume al max:

http://www.youtube.com/watch?v=U9UtQMISwfw&feature=player_embedded
Forse e' meglio ascoltare solo l'Alfa.

http://www.youtube.com/watch?v=jmLxTypqvz8
 
75TURBO-TP ha scritto:
alexmed ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Ragazzi anche la 33 coi suoi 230cv e peso ridottisimo chi sa come frulla!

Vecchie e nuove puledre a fianco.... da ascoltare col volume al max:

http://www.youtube.com/watch?v=U9UtQMISwfw&feature=player_embedded
Forse e' meglio ascoltare solo l'Alfa.

http://www.youtube.com/watch?v=jmLxTypqvz8

Beh beh il suono della 8C non è da buttare anzi a dirti la verità.... ;)
 
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