Da https://www.quattroruote.it/news/me...ntor_scheda_tecnica_prezzo_pregi_difetti.html (Agosto 2022)
Derivata dall'omonimo prototipo, la Cupra Formentor è stata presentata al Salone di Ginevra del 2019, per poi debuttare sul mercato nel 2020. Il secondo modello (dopo l'Ateca) del nuovo marchio indipendente, nato dalla divisione sportiva della Seat, condivide la piattaforma modulare Mqb Evo con la quarta generazione della Seat Leon. La gamma delle motorizzazioni, tutte abbinabili al cambio a doppia frizione Dsg e alla trazione anteriore o integrale 4Drive, è così suddivisa (qui il listino completo):
Contraddistinta da una linea personale e aggressiva, la Cupra Formentor monta gruppi ottici a Led, cerchi di lega da 18" e mancorrenti sul tetto che richiamano il mondo delle crossover. Rispetto alla Seat Ateca, è più lunga di 9 centimetri e più bassa di 10; una volta a bordo, sembra di essere seduti su una berlina più che su una sport utility, vista la postura piacevolmente allungata. Lo spazio nell'abitacolo è più che adeguato per i viaggi di quattro persone, merito anche della piattaforma a passo lungo (la citata Mqb Evo), e chi siede dietro ha ampio agio per le ginocchia, mentre l'eventuale quinto passeggero dovrebbe fare i conti con un tunnel piuttosto ingombrante e non troppi centimetri sfruttabili in larghezza. Il pannello digitale dietro il volante (riconfigurabile) prevede, tra le altre, una specifica grafica sportiva: contagiri al centro, indicatori di potenza e coppia a sinistra e l'accelerazione espressa in "g" sulla destra, oltre al cronometro per i tempi sul giro in circuito. Per quanto riguarda la visibilità, i montanti anteriori sono sottili: non creano aree buie particolarmente evidenti, mentre al posteriore la visuale è un po' più chiusa, a causa della forma spiovente e del lunotto piccolo. In manovra, in effetti, la telecamera posteriore aiuta molto.
Vano di carico. Viste le dimensioni del corpo vettura, ci saremmo aspettati qualcosa di più in termini di capienza: poco oltre i 330 litri (334, per l'esattezza, di cui 15 sotto al pavimento, quelli rilevati dal nostro Centro prove), il che significa qualche rinuncia quando si tratta di caricare quanto serve a una famiglia. L'altezza della soglia di carico è a 75 cm da terra. In ogni caso, il bagagliaio ha forme regolari e ben sfruttabili, ganci per appendere sacchetti, due leve poste all'imboccatura per abbattere gli schienali e perfino la botola per il passaggio degli oggetti lunghi. Senza dimenticare il portellone elettrico.
Infotainment. Il sistema d'infotainment si basa sull'architettura Mib 3, con schermo touch da quasi 12 pollici (nella versione top di gamma) e comandi gestuali. Nella parte inferiore c'è la banda nero lucido per gestire il climatizzatore automatico trizona e il volume dell'impianto BeatsAudio, con dieci altoparlanti. L'interfaccia e il passaggio tra i vari menu sono facili da utilizzare. Diversi i servizi online (gratuiti il primo anno), che permettono di avere accesso a svariate informazioni in tempo reale, fra cui i parcheggi disponibili e le stazioni di rifornimento nelle vicinanze. Buoni anche i comandi vocali, che si attivano pronunciando le parole "Hola, hola".
Come va. Le buone qualità del telaio hanno permesso alla Cupra Formentor di passare veloce e sicura nel corso dei nostri classici test in pista, grazie ai controlli elettronici tutto sommato precisi e puntuali negli interventi, che diventano un po' invasivi solo nella prova in assetto stabilizzato. Lo sterzo è rapido: nei cambi di corsia l'inserimento è sempre veloce e il progressivo sovrasterzo che si genera si controlla in modo semplice; peccato solo che pecchi un po' in termini di feeling. Il doppia frizione del gruppo VW, qui in versione sette rapporti, gestisce bene l'esuberanza della Formentor, anche se i più esigenti potrebbero desiderare una maggiore rapidità in scalata, quando si passa all'utilizzo manuale. Fatta questa premessa, quando si tratta di guidare sul serio questa Cupra non si tira indietro. Protagonista dell'esperienza di guida è, senza dubbio, il motore, un classico quattro cilindri turbobenzina di 2.0 litri del gruppo tedesco, qui nella versione da 310 cavalli: docili quando si procede in souplesse, aggressivi quando si affonda il piede sull'acceleratore, con il telaio che è sempre all'altezza della situazione. Per quanto riguarda il confort, l'assorbimento non è il massimo, ma, considerando il suo Dna sportivo, gli scossoni che giungono alle vertebre dei passeggeri (specie di quelli posteriori) sugli ostacoli secchi sono uno scotto limitato da pagare, almeno in modalità Comfort. E alle andature autostradali, fatta eccezione per qualche fruscio aerodinamico, si può conversare senza alzare la voce. Ottimo l'impianto frenante con dischi maggiorati (da 375 millimetri di diametro) all'anteriore e pinze Brembo a quattro pistoncini: a soddisfare non è solo la potenza, che si traduce in spazi d'arresto molto contenuti persino sui fondi a bassa aderenza, ma anche la modulabilità del pedale e la resistenza alla fatica.
Adas. La correzione sul volante quando si tocca involontariamente la linea di demarcazione della carreggiata è dolce e mai invasiva, così come il mantenimento della traiettoria e il cruise control: in ogni situazione gli aggiustamenti dello sterzo sono sempre ben calibrati. Completano il quadro la frenata automatica d'emergenza, l'avviso dell'angolo cieco, il riconoscimento della stanchezza e la chiamata di emergenza e-Call.
Prestazioni e consumi. Secondo i dati rilevati dal nostro Centro prove, l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in soli 4,5 secondi, anche grazie al launch control, con i 130 all'ora che vengono raggiunti dopo altri due secondi e mezzo circa; nel chilometro da fermo, invece, la Formentor impiega 23,7 secondi. Ovviamente, la coperta è inevitabilmente corta: la trazione integrale e la massa piuttosto importante giocano a sfavore della Suv spagnola sul fronte dei consumi: la situazione peggiore è quella metropolitana, dove bisogna accontentarsi di poco più di 10 chilometri con un litro, mentre in autostrada si superano gli 11. Alla fine la media rilevata è di 11,3 km, per un'autonomia totale di 622 km.
pregi
Handling. La parte più intrigante della Cupra: fra le curve emergono le notevoli doti telaistiche, che vanno a braccetto con un bel powertrain.
Freni. La risposta al pedale è ottima, così come gli spazi e la resistenza dell'impianto sotto sforzo.
DIFETTI
Bagagliaio. Il vano è regolare nelle forme, funzionale e ben sfruttabile. Tuttavia, la capacità non è all'altezza delle rivali del segmento.
Consumo. I 310 cavalli e la trazione integrale si fanno sentire. Specie se ci si lascia prendere la mano.
Principali dotazioni di serie. Su tutte le Cupra Formentor sono di serie, fra l'altro, spoiler posteriore e paraurti sportivi, barre al tetto, fari full Led con illuminazione coast to coast, funzione coming & leaving home, indicatori di direzione posteriori dinamici e specchietti esterni richiudibili e riscaldabili elettricamente, con funzione cordolo lato passeggero. Nell'abitacolo, freno di stazionamento elettrico, Virtual cockpit con display da 10,25", sedili sportivi, cerchi di lega da 18", volante sportivo multifunzione di pelle con paddle integrati, climatronic a tre zone, Radio Dab compatibile con Apple CarPlay e display touch capacitivo da 10" (include sei altoparlanti e presa Usb di tipo C). Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, sono presenti cruise control, Front assist con sistema di frenata di emergenza e rilevamento di pedoni e ciclisti, sistema di mantenimento della corsia e riconoscimento della stanchezza, chiamata automatica d'emergenza e sensori di parcheggio posteriori.
Gli optional. Fra gli accessori a richiesta, avvisatore acustico e frenata di emergenza in caso di pericolo all'uscita dal parcheggio, light e side assist con rilevamento degli angoli bui, mantenimento attivo del centro corsia, cruise control attivo, regolazione elettrica dei sedili con funzione memoria, sistema di navigazione con display touch da 10" e aggiornamento mapcare. Completano il quadro la retrocamera e il tetto panoramico apribile.
Il giro di pista a Vairano. Le condizioni meteo poco favorevoli nelle giornate di test non hanno permesso alla Formentor di "fare il tempo" con la pista completamente asciutta. Tuttavia, la Suv iberica si è comportata bene anche sull'asfalto umido. Come detto, grande supporto nelle prestazioni è arrivato dall'impianto frenante, potente, instancabile e con un pedale dall'attacco quasi racing, oltre che dal potente turbobenzina, che spinge forte. Il cambio, invece, soprattutto in scalata, ha mostrato qualche incertezza ad accettare la marcia richiesta. L'inserimento in curva è generalmente buono, con la coda che allarga il giusto, senza esagerare; in uscita, invece, in piena accelerazione si avverte una certa tendenza ad allargare con il muso. Ma solamente nei tratti più umidi. Alla fine la Formentor ha fermato il cronometro sul tempo di 1'22"179, subito dietro all'Audi SQ5 3.0 TFSI (1'22"067) e davanti all'Alfa Romeo Stelvio 2.0 da 280 CV (1'23"733).
Derivata dall'omonimo prototipo, la Cupra Formentor è stata presentata al Salone di Ginevra del 2019, per poi debuttare sul mercato nel 2020. Il secondo modello (dopo l'Ateca) del nuovo marchio indipendente, nato dalla divisione sportiva della Seat, condivide la piattaforma modulare Mqb Evo con la quarta generazione della Seat Leon. La gamma delle motorizzazioni, tutte abbinabili al cambio a doppia frizione Dsg e alla trazione anteriore o integrale 4Drive, è così suddivisa (qui il listino completo):
- 1.5 TSI da 150 CV
- 2.0 TSI da 190, 310 e 390 CV
- 1.4 e-Hybrid (plug-in) con powertrain da 204 e 245 CV
- 2.0 TDI da 150 CV
Contraddistinta da una linea personale e aggressiva, la Cupra Formentor monta gruppi ottici a Led, cerchi di lega da 18" e mancorrenti sul tetto che richiamano il mondo delle crossover. Rispetto alla Seat Ateca, è più lunga di 9 centimetri e più bassa di 10; una volta a bordo, sembra di essere seduti su una berlina più che su una sport utility, vista la postura piacevolmente allungata. Lo spazio nell'abitacolo è più che adeguato per i viaggi di quattro persone, merito anche della piattaforma a passo lungo (la citata Mqb Evo), e chi siede dietro ha ampio agio per le ginocchia, mentre l'eventuale quinto passeggero dovrebbe fare i conti con un tunnel piuttosto ingombrante e non troppi centimetri sfruttabili in larghezza. Il pannello digitale dietro il volante (riconfigurabile) prevede, tra le altre, una specifica grafica sportiva: contagiri al centro, indicatori di potenza e coppia a sinistra e l'accelerazione espressa in "g" sulla destra, oltre al cronometro per i tempi sul giro in circuito. Per quanto riguarda la visibilità, i montanti anteriori sono sottili: non creano aree buie particolarmente evidenti, mentre al posteriore la visuale è un po' più chiusa, a causa della forma spiovente e del lunotto piccolo. In manovra, in effetti, la telecamera posteriore aiuta molto.
Vano di carico. Viste le dimensioni del corpo vettura, ci saremmo aspettati qualcosa di più in termini di capienza: poco oltre i 330 litri (334, per l'esattezza, di cui 15 sotto al pavimento, quelli rilevati dal nostro Centro prove), il che significa qualche rinuncia quando si tratta di caricare quanto serve a una famiglia. L'altezza della soglia di carico è a 75 cm da terra. In ogni caso, il bagagliaio ha forme regolari e ben sfruttabili, ganci per appendere sacchetti, due leve poste all'imboccatura per abbattere gli schienali e perfino la botola per il passaggio degli oggetti lunghi. Senza dimenticare il portellone elettrico.
Infotainment. Il sistema d'infotainment si basa sull'architettura Mib 3, con schermo touch da quasi 12 pollici (nella versione top di gamma) e comandi gestuali. Nella parte inferiore c'è la banda nero lucido per gestire il climatizzatore automatico trizona e il volume dell'impianto BeatsAudio, con dieci altoparlanti. L'interfaccia e il passaggio tra i vari menu sono facili da utilizzare. Diversi i servizi online (gratuiti il primo anno), che permettono di avere accesso a svariate informazioni in tempo reale, fra cui i parcheggi disponibili e le stazioni di rifornimento nelle vicinanze. Buoni anche i comandi vocali, che si attivano pronunciando le parole "Hola, hola".
Come va. Le buone qualità del telaio hanno permesso alla Cupra Formentor di passare veloce e sicura nel corso dei nostri classici test in pista, grazie ai controlli elettronici tutto sommato precisi e puntuali negli interventi, che diventano un po' invasivi solo nella prova in assetto stabilizzato. Lo sterzo è rapido: nei cambi di corsia l'inserimento è sempre veloce e il progressivo sovrasterzo che si genera si controlla in modo semplice; peccato solo che pecchi un po' in termini di feeling. Il doppia frizione del gruppo VW, qui in versione sette rapporti, gestisce bene l'esuberanza della Formentor, anche se i più esigenti potrebbero desiderare una maggiore rapidità in scalata, quando si passa all'utilizzo manuale. Fatta questa premessa, quando si tratta di guidare sul serio questa Cupra non si tira indietro. Protagonista dell'esperienza di guida è, senza dubbio, il motore, un classico quattro cilindri turbobenzina di 2.0 litri del gruppo tedesco, qui nella versione da 310 cavalli: docili quando si procede in souplesse, aggressivi quando si affonda il piede sull'acceleratore, con il telaio che è sempre all'altezza della situazione. Per quanto riguarda il confort, l'assorbimento non è il massimo, ma, considerando il suo Dna sportivo, gli scossoni che giungono alle vertebre dei passeggeri (specie di quelli posteriori) sugli ostacoli secchi sono uno scotto limitato da pagare, almeno in modalità Comfort. E alle andature autostradali, fatta eccezione per qualche fruscio aerodinamico, si può conversare senza alzare la voce. Ottimo l'impianto frenante con dischi maggiorati (da 375 millimetri di diametro) all'anteriore e pinze Brembo a quattro pistoncini: a soddisfare non è solo la potenza, che si traduce in spazi d'arresto molto contenuti persino sui fondi a bassa aderenza, ma anche la modulabilità del pedale e la resistenza alla fatica.
Adas. La correzione sul volante quando si tocca involontariamente la linea di demarcazione della carreggiata è dolce e mai invasiva, così come il mantenimento della traiettoria e il cruise control: in ogni situazione gli aggiustamenti dello sterzo sono sempre ben calibrati. Completano il quadro la frenata automatica d'emergenza, l'avviso dell'angolo cieco, il riconoscimento della stanchezza e la chiamata di emergenza e-Call.
Prestazioni e consumi. Secondo i dati rilevati dal nostro Centro prove, l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in soli 4,5 secondi, anche grazie al launch control, con i 130 all'ora che vengono raggiunti dopo altri due secondi e mezzo circa; nel chilometro da fermo, invece, la Formentor impiega 23,7 secondi. Ovviamente, la coperta è inevitabilmente corta: la trazione integrale e la massa piuttosto importante giocano a sfavore della Suv spagnola sul fronte dei consumi: la situazione peggiore è quella metropolitana, dove bisogna accontentarsi di poco più di 10 chilometri con un litro, mentre in autostrada si superano gli 11. Alla fine la media rilevata è di 11,3 km, per un'autonomia totale di 622 km.
pregi
Handling. La parte più intrigante della Cupra: fra le curve emergono le notevoli doti telaistiche, che vanno a braccetto con un bel powertrain.
Freni. La risposta al pedale è ottima, così come gli spazi e la resistenza dell'impianto sotto sforzo.
DIFETTI
Bagagliaio. Il vano è regolare nelle forme, funzionale e ben sfruttabile. Tuttavia, la capacità non è all'altezza delle rivali del segmento.
Consumo. I 310 cavalli e la trazione integrale si fanno sentire. Specie se ci si lascia prendere la mano.
Principali dotazioni di serie. Su tutte le Cupra Formentor sono di serie, fra l'altro, spoiler posteriore e paraurti sportivi, barre al tetto, fari full Led con illuminazione coast to coast, funzione coming & leaving home, indicatori di direzione posteriori dinamici e specchietti esterni richiudibili e riscaldabili elettricamente, con funzione cordolo lato passeggero. Nell'abitacolo, freno di stazionamento elettrico, Virtual cockpit con display da 10,25", sedili sportivi, cerchi di lega da 18", volante sportivo multifunzione di pelle con paddle integrati, climatronic a tre zone, Radio Dab compatibile con Apple CarPlay e display touch capacitivo da 10" (include sei altoparlanti e presa Usb di tipo C). Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, sono presenti cruise control, Front assist con sistema di frenata di emergenza e rilevamento di pedoni e ciclisti, sistema di mantenimento della corsia e riconoscimento della stanchezza, chiamata automatica d'emergenza e sensori di parcheggio posteriori.
Gli optional. Fra gli accessori a richiesta, avvisatore acustico e frenata di emergenza in caso di pericolo all'uscita dal parcheggio, light e side assist con rilevamento degli angoli bui, mantenimento attivo del centro corsia, cruise control attivo, regolazione elettrica dei sedili con funzione memoria, sistema di navigazione con display touch da 10" e aggiornamento mapcare. Completano il quadro la retrocamera e il tetto panoramico apribile.
Il giro di pista a Vairano. Le condizioni meteo poco favorevoli nelle giornate di test non hanno permesso alla Formentor di "fare il tempo" con la pista completamente asciutta. Tuttavia, la Suv iberica si è comportata bene anche sull'asfalto umido. Come detto, grande supporto nelle prestazioni è arrivato dall'impianto frenante, potente, instancabile e con un pedale dall'attacco quasi racing, oltre che dal potente turbobenzina, che spinge forte. Il cambio, invece, soprattutto in scalata, ha mostrato qualche incertezza ad accettare la marcia richiesta. L'inserimento in curva è generalmente buono, con la coda che allarga il giusto, senza esagerare; in uscita, invece, in piena accelerazione si avverte una certa tendenza ad allargare con il muso. Ma solamente nei tratti più umidi. Alla fine la Formentor ha fermato il cronometro sul tempo di 1'22"179, subito dietro all'Audi SQ5 3.0 TFSI (1'22"067) e davanti all'Alfa Romeo Stelvio 2.0 da 280 CV (1'23"733).
