<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Concittadini "illustri" | Il Forum di Quattroruote

Concittadini "illustri"

Ho appena letto una notizia che mi ha fatto un certo effetto per due motivi,nonostante si tratti dell'ennesimo caso in cui un ex marito o fidanzato si vendica sulla sua ex a cui ormai ci stiamo abituando visto che sono all'ordine del giorno.

La prima ragione è che sono un fortunato concittadino dell'assalitore,fa sentire proprio tranquilli sapere che magari fino a ieri quella persona ha frequentato gli stessi posti che frequento io.

E poi perchè anche se l'aggressione è avvenuta fuori città io ci sono stato nel luogo in cui si è verificata.
Anzi ieri mi trovavo a 50 metri dal punto esatto,adesso porto un paio di scarpe che ho comprato proprio nel negozio che si vede nelle foto.

https://torino.repubblica.it/cronac...a_dopo_un_litigio_lei_e_gravissima-218253676/

Secondo me se non ci sbrighiamo a fare qualcosa per mettere in testa a tutti che il divorzio è un diritto e che più in generale non è possibile obbligare qualcuno a portare avanti una relazione che vuole interrompere questi casi continueranno ad aumentare.
 
se non ci sbrighiamo a fare qualcosa per mettere in testa a tutti che il divorzio è un diritto

E' inutile. Bestie (absit iniuria verbis) come quell'individuo capiscono solo un linguaggio, che non è necessariamente verbale. Era già stato oggetto di provvedimenti restrittivi, che ovviamente non ha rispettato. In questi casi, una volta che un tribunale ti ordina di stare fuori dalle balle, se ti fai beccare a cinquecento metri dalla vittima vai in galera. Non c'è altro modo (o meglio, ci sarebbe e pure più semplice ed efficace, ma purtroppo non si può applicare...).
 
E' inutile. Bestie (absit iniuria verbis) come quell'individuo capiscono solo un linguaggio, che non è necessariamente verbale. Era già stato oggetto di provvedimenti restrittivi, che ovviamente non ha rispettato. In questi casi, una volta che un tribunale ti ordina di stare fuori dalle balle, se ti fai beccare a cinquecento metri dalla vittima vai in galera. Non c'è altro modo (o meglio, ci sarebbe e pure più semplice ed efficace, ma purtroppo non si può applicare...).

Ovviamente bisogna iniziare a far rispettare i provvedimenti restrittivi,che in molti casi sono assolutamente inutili.
Però secondo me bisogna anche lavorare,e ci vorranno anni probabilmente,a livello culturale e civile.
Bisogna dire,ridire,e ripetere fino alla nausea che se una relazione finisce finisce,punto.
E che non è possibile in alcun modo,nemmeno con la violenza,imporre la sua prosecuzione.
Non saprei dire se alla base di questi gesti ci sia più la disperazione o più il desiderio di vendetta,ma in ogni caso non si tratta di motivazioni valide che possono giustificare la violenza.
 
La cosa che mi preoccupa è che ci stiamo trasformando in una società composta da individui incapaci di accettare un rifiuto senza meditare vendetta,incapaci di controllare i propri impulsi,ma soprattutto incapaci di ragionare sulle conseguenze di simili azioni.
Nel quadro classico di queste vicende l'ex trasformatosi in persecutore e poi in assassino cosa ottiene?
Si vendica,la donna che si era permessa di lasciarlo muore,lui avrà la vita rovinata (anche se gli anni di carcere sono sempre troppo pochi) e se malauguratamente ci sono figli questi ultimi saranno devastati perchè rimarranno orfani due volte.

Ma come diavolo è possibile pensare anche solo per un secondo che una simile soluzione sia quella giusta???
Possibile che il desiderio di vendetta mosso da un ego ferito sia tanto forte da arrivare non solo ad uccidere una persona,una persona amata in teoria,ma da distruggere la propria vita e quella di un'intera famiglia?
 
ci stiamo trasformando in una società composta da individui incapaci di accettare un rifiuto senza meditare vendetta,incapaci di controllare i propri impulsi,ma soprattutto incapaci di ragionare sulle conseguenze di simili azioni.

Ma anche no. E sinceramente, non vedo perchè dovrei sentirmi minimamente in colpa per le azioni di un individuo che non conosco, con cui non ho nulla a che fare e che, dipendesse da me, sarebbe già dentro una gabbia con le porte saldate.
 
Ma come diavolo è possibile pensare anche solo per un secondo che una simile soluzione sia quella giusta???
Possibile che il desiderio di vendetta mosso da un ego ferito sia tanto forte da arrivare non solo ad uccidere una persona,una persona amata in teoria,ma da distruggere la propria vita e quella di un'intera famiglia?
Se io provassi a scrivere qui quale ritengo sia la motivazione principale di simili atti, (principale, non esclusiva) credo che il 99,5% dei forumisti mi accuserebbe di oscurantismo medioevale.
Il restante 0,5% direbbe che sono scemo.:D

Un'altra gran parte delle cause di simili comportamenti é dettato dall'orgoglio, dall'egoismo, dalla grave carenza di etica e di moralità.
Secondo me.
 
La prima ragione è che sono un fortunato concittadino dell'assalitore,fa sentire proprio tranquilli sapere che magari fino a ieri quella persona ha frequentato gli stessi posti che frequento io.
Hai deciso di "risparmiare" anche sugli spazi dopo la virgola?
Mi si "ingarbuglia" la lettura :emoji_blush:
 
Ma anche no. E sinceramente, non vedo perchè dovrei sentirmi minimamente in colpa per le azioni di un individuo che non conosco, con cui non ho nulla a che fare e che, dipendesse da me, sarebbe già dentro una gabbia con le porte saldate.

Non dico che dobbiamo sentirci in colpa,ma che dobbiamo preoccuparci.
Magari è solo il clamore mediatico ma sembra che questi casi siano in aumento,e il fatto che nella nostra società ci siano sempre più persone che considerano la violenza la reazione naturale all'abbandono secondo me è una cosa da non sottovalutare.
 
E cosa? Intendo, cosa che non sia già in qualche modo codificato nei principi che reggono questa società/cultura, che con tutte le sue magagne IMHO è ancora un paio di spanne al di sopra di parecchie altre?

Per me bisogna non dare per scontati questi principi che vengono tirati in ballo solo nei discorsi da campagna elettorale e iniziare a diffonderli seriamente.
Soprattutto tra i giovani.
A me sembra che invece ci stiamo abituando alla violenza,non solo fisica,che invece di essere condannata viene spesso ritenuta normale o addirittura fomentata.
Io ad esempio quando capitano fatti simili trovo aberrante che ci siano sempre persone che minimizzano o che giustificano l'uso della violenza,purtroppo c'è sempre il cretino di turno che si lancia in frasi tipo "Stavolta ha esagerato,si c'erano stati altri casi ma nulla di grave".
Per me invece bisognerebbe condannare con decisione ogni episodio di violenza e sensibilizzare la gente perchè faccia altrettanto.
Non dico ovviamente che le persone comuni debbano diventare giustizieri ma nemmeno fregarsene e far finta di niente.
 
Per me bisogna non dare per scontati questi principi

I principi non sono insiti nella natura umana, dal momento che l'uomo è sapiens solo di nome, ma nei fatti è imbecillis ut escrementa asinorum. Però i principi ci sono, sono scritti nella costituzione, fanno parte dei programmi di studio fin dalle materne, poi se proprio c'è chi non ci arriva neanche con la scala, si prendono provvedimenti individuali. Faccio un esempio, fresco fresco:

https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/giocano-a-pallone-con-tartaruga-1.4425580

Ecco, dal momento che non credo proprio che sui banchi di scuola che questi deficienti hanno indegnamente occupato finora abbiano imparato a usare le tartarughe al posto del pallone, se sono talmente teste di ca**o da non arrivarci, la società non è che deve sentirsi in colpa...... semplicemente, li si manda per un annetto a pulire i cessi in qualche ospizio, magari quelli che ospitano i malati terminali, così forse imparano qualcosa. Poi, se la sindrome scrotocefalica non regredisce, si passa a qualcosa di più "impegnativo", tipo cava di pietra o similare...... vedi che alla fine ci arrivano, oh se ci arrivano.....
 
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