<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> c'era una volta...Alfa Romeo. | Il Forum di Quattroruote

c'era una volta...Alfa Romeo.

Dal mito alla Mito....

Una volta, specialmente negli anni 60-70 le Alfa erano macchine eccellenti, certo non prive di problemi ne' perfette, ma tecnicamente all'avanguardia.
Basti pensare al prodigioso bialbero a corsa lunga, al ponte de Dion delle sospensioni posteriori, al cambio sul retrotreno per la corretta distribuzione dei pesi.
Quando in BMW vivevano ancora sugli alberi, in Alfa erano già gay (cit.): negli anni 70 qualunque BMW con la pioggia si ribaltava in parcheggio. I motori, sebbene già 6 cilindri, erano penosi come grinta.
L'Alfa faceva dei 1300 da 100Cv (Giulia) roba che solo negli anni 90 si è poi rivista (Peugeot 205 Rallye).

Cos'è l'Alfa adesso? Un marchio ridimensionato dalle decisioni di Fiat degli ultimi tempi: invece di produrre auto di gamma medio-alta (come è sempre stato per Alfa, salvo qualche svarione tipo Arna e poi Alfasud, ma forse prodotte più per questioni politiche che non tecniche o commerciali, sebbene poi l'alfasud avesse anch'essa una grande innovazione nel motore boxer) attualmente producono la Mito, che dovrebbe fare concorrenza alla Mini (ma quando mai????) e una copia della Bravo come la Giulietta.
Copie di auto Fiat, niente di più.
Allora, come fa a sopravvivere un marchio ancora prestigioso con solo due auto in gamma e per di più non particolarmente vincenti sul mercato (salvo forse in Italia, all'estero le vendite sono molto basse).
 
De Chirico ha scritto:
Non ci crederai, ma l' "errore" di battitura era voluto, dato il tono del messaggio sovrastante!

L'utente non è stato molto delicato, però non ha detto neanche cose false. ;)

Purtroppo ha dimenticato anche il declino di Arese ed il totale azzeramento aziendale, quelle di oggi non sono altro che auto fiat rimarchiate da Alfa.
 
lemat2005 ha scritto:
Dal mito alla Mito....

Una volta, specialmente negli anni 60-70 le Alfa erano macchine eccellenti, certo non prive di problemi ne' perfette, ma tecnicamente all'avanguardia.
Basti pensare al prodigioso bialbero a corsa lunga, al ponte de Dion delle sospensioni posteriori, al cambio sul retrotreno per la corretta distribuzione dei pesi.
Quando in BMW vivevano ancora sugli alberi, in Alfa erano già gay (cit.): negli anni 70 qualunque BMW con la pioggia si ribaltava in parcheggio. I motori, sebbene già 6 cilindri, erano penosi come grinta.
L'Alfa faceva dei 1300 da 100Cv (Giulia) roba che solo negli anni 90 si è poi rivista (Peugeot 205 Rallye).

Cos'è l'Alfa adesso? Un marchio devastato dalle decisioni Fiat: invece di produrre auto di gamma medio-alta (come è sempre stato per Alfa, salvo qualche svarione tipo Arna e poi Alfasud, ma forse prodotte più per questioni politiche che non tecniche o commerciali, sebbene poi l'alfasud avesse anch'essa una grande innovazione nel motore boxer) attualmente producono un cesso tipo la Mito, che dovrebbe fare concorrenza alla Mini (ma quando mai????) e un rottame tipo la Giulietta.
Copie di auto Fiat, niente di più.
Allora, come fa a sopravvivere un marchio ancora prestigioso con solo due auto in gamma e per di più non particolarmente vincenti sul mercato (salvo forse in Italia, all'estero le vendite sono inesistenti).
A naso questo argomento avrà vita breve...
 
@ killer: Sulle auto che sono copie ho scritto. Invece per Arese, hai fatto bene ad evidenziarlo, l'avevo dimenticato.

Il messaggio che ho inserito è certo provocatorio/duro, ma sarebbe meglio cercare di argomentare le proprie opinioni (concordi o no), piuttosto che parlare di aria fritta.
 
lemat2005 ha scritto:
Dal mito alla Mito....

Una volta, specialmente negli anni 60-70 le Alfa erano macchine eccellenti, certo non prive di problemi ne' perfette, ma tecnicamente all'avanguardia.
Basti pensare al prodigioso bialbero a corsa lunga, al ponte de Dion delle sospensioni posteriori, al cambio sul retrotreno per la corretta distribuzione dei pesi.
Quando in BMW vivevano ancora sugli alberi, in Alfa erano già gay (cit.): negli anni 70 qualunque BMW con la pioggia si ribaltava in parcheggio. I motori, sebbene già 6 cilindri, erano penosi come grinta.
L'Alfa faceva dei 1300 da 100Cv (Giulia) roba che solo negli anni 90 si è poi rivista (Peugeot 205 Rallye).

Cos'è l'Alfa adesso? Un marchio devastato dalle decisioni Fiat: invece di produrre auto di gamma medio-alta (come è sempre stato per Alfa, salvo qualche svarione tipo Arna e poi Alfasud, ma forse prodotte più per questioni politiche che non tecniche o commerciali, sebbene poi l'alfasud avesse anch'essa una grande innovazione nel motore boxer) attualmente producono un cesso tipo la Mito, che dovrebbe fare concorrenza alla Mini (ma quando mai????) e un rottame tipo la Giulietta.
Copie di auto Fiat, niente di più.
Allora, come fa a sopravvivere un marchio ancora prestigioso con solo due auto in gamma e per di più non particolarmente vincenti sul mercato (salvo forse in Italia, all'estero le vendite sono inesistenti).
Modera i termini che Fiat potrebbe farti causa. :D
 
lemat2005 ha scritto:
@ killer: Sulle auto che sono copie ho scritto. Invece per Arese, hai fatto bene ad evidenziarlo, l'avevo dimenticato.

Il messaggio che ho inserito è certo provocatorio/duro, ma sarebbe meglio cercare di argomentare le proprie opinioni (concordi o no), piuttosto che parlare di aria fritta.
Sempre a naso l'argomento è stato sviscerato almeno 1000 volte.
C'è chi la pensa come te e chi ti dirà che Alfa era tecnicamente fallita e che Fiat l'ha salvata. Poi ci sono quelli che ritengono che Fiat abbia si sbagliato con Alfa ma che abbiamo davanti un futuro radioso, poi ci sono quelli che sperano nel distacco della spina o nella vendita a qualcun altro, poi............................
Per concludere, sappiamo già tutto!
Comunque sappi che ti il mono/a/stellatore ti saprà premiare perché egli è un cultore della meccanica torinese.
 
ho moderato i termini che in effetti erano pesanti. In realtà mi interessano i vostri pareri, anche se comprendo che l'argomento sia già stato discusso.
I termini duri se rileggete il primo messaggio, non ci sono: va da sé che tecnicamente e qualitativamente i prodotti attuali sono equivalenti a quelli delle altre marche. Esteticamente è inutile esprimere opinioni, dal momento che, appunto, sono opinioni soggettive.
 
Mi prendo io la briga di risponderti passo per passo secondo la mia opinione personale.

Alfa nel 1910 era un'azienda di belle automobili, anche di un livello tecnico abbastanza alto per l'epoca, poi venne la crisi e Benito Mussolini per salvarla la fece diventare proprietà dello Stato Italiano.
Da lì, come normale che fosse, visse un periodo d'oro che andò scemando mano a mano che la politica italiana andò lentamente a degradarsi.
Il culmine fù con il siluramento politico di Luraghi e l'arrivo di Massacesi, un'autentico servo politico che fece toccare ad Alfa i punti più bassi della sua storia, vedi l'ARNA, fatta per promettere qualche posto di lavoro e qualche voto a De Mita.
Con l'arrivo di Fiat si visse un breve momento di splendore, con il Twin Spark, l' SZ, il V6 aggiornato ecc ecc ecc, fino a quando Ghidella (l'allora AD di Fiat) venne cacciato in favore di tutta una serie di amministratori che hanno creato lo scempio che vediamo oggi giorno, l'attuale situazione è un normale risultato dei vari Romiti & co.
Adesso c'è Marchionne, ma si spera che dopo la fusione nel 2015 faccia le valige e vada a casa.

Ergo: Il male non è fiat dato che se prendiamo il periodo intero degli anni 80 fece meglio Fiat con Ghidella che Alfa con Massacesi, il problema è chi c'è a capo della baracca, sia esso dello stato o di fiat.
 
Ma infatti Fiat non è stata male per l'Alfa in senso assoluto: basti ricordare gli investimenti ed i successi, per esempio con le 155 del turismo e nel DTM.
Secondo me però la situazione attuale è preoccupante perchè non è sostenibile avere solo due modelli in vendita. Credo dovrebbero accelerare al massimo il lancio di nuove vetture e possibilmente di gamma medio-alta.
 
Quello che dovrebbe fare Fiat con Alfa non è nè più nè meno di quello che Volkwagen fà con Audi.

Cioè:
Condivisione spinta ma non esagerata, un pianale dedicato dal seg. D in sù (che nel caso di Audi è a motore longitudinale a sbalzo per la storica trazione Quattro, in Alfa, invece, si dovrebbe puntare ad un classico transaxle)
Una propria sede (Inglostadt per Audi, e Milano per Alfa), dei tecnici propri, un reparto sportivo e via dicendo.
 
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