<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> C-Max 1.6 tdci 109cv 2004 Consumo eccessivo olio | Il Forum di Quattroruote

C-Max 1.6 tdci 109cv 2004 Consumo eccessivo olio

Salve a tutti,
vorrei aiutare uno zio a risolvere il problema in oggetto della sua auto.
Mi riferisce che la sua C-Max 1.6 tdci 109cv del 2004 ogni qualvolta percorre circa 800km ossia Foggia-Ancona andata e ritorno ha un consumo di 2 litri di olio.
Dato che mi appare una cosa molto strana, se qualuno si è già trovato nella stessa condizione può suggerimi qualcosa.

Grazie mille
 
Ciao, Ale. Per tentare di darti una risposta, devo prima porti alcune domande:
1) quanti km ha la vettura?
2) è stata presa nuova o usata?
3) il consumo di olio che citi si verifica solo durante la marcia autostradale o comunque prolungata oppure anche durante il normale utilizzo quotidiano, come marcia urbana e brevi tratti di spostamento?
4) nella manutenzione della vettura si è soliti sostituire l'olio usandone uno di tipo consono oppure si dilatano notevolmente (diciamo oltre i 20mila km) gli intervalli di sostituzione ricorrendo spesso al rabbocco? questo, in particolare, nei primi periodi di utilizzo della vettura, quando tempo e chilomentri erano ancora limitati.
 
C'è sicuramente qualcosa che non va. I primi imputati, al solito sono turbina, guide valvola e pistoni/fasce.

Dire quale dei tre è difficile, ma se l'incremento è stato improvviso, propenderei più per la turbina.

Ho una Mazda 3 dello stesso anno, con lo stesso motore, è a 183.000 km e non ha mai consumato olio; il livello si abbassa di pochi mm nei 20.000km tra un tagliando e l'altro.
 
Ciao Meipso,
innazitutto ti ringrazio per la tua disponibilità.
In merito al problema ti rispondo rispettivamente alle domande:
1) la vettura ha circa 140000 km
2) è stata acquistata nel 2006 ma aveva pochi km e fino a poco tempo fa non creava nessun problema
3) devo dirti che lui si accorge del problema solo dopo questi viaggi in autostrada anche perchè viene utilizzata poco in paese
4) la manutenzione è stata fatta sempre rispettando i limiti con cambio olio e filtro e il più delle in centri autorizzati ford del paese.

Aspetto tue indicazioni.

Grazie mille
 
ale1988 ha scritto:
Ciao Meipso,
innazitutto ti ringrazio per la tua disponibilità.
In merito al problema ti rispondo rispettivamente alle domande:
1) la vettura ha circa 140000 km
2) è stata acquistata nel 2006 ma aveva pochi km e fino a poco tempo fa non creava nessun problema
3) devo dirti che lui si accorge del problema solo dopo questi viaggi in autostrada anche perchè viene utilizzata poco in paese
4) la manutenzione è stata fatta sempre rispettando i limiti con cambio olio e filtro e il più delle in centri autorizzati ford del paese.

Aspetto tue indicazioni.

Grazie mille

Ciao, Ale1988. Inizio sottolineando che il supporto di renatom è sicuramente efficace, avendo lui evidenziato in partenza le cause più probabili della situazione che sta patendo la vettura di tuo zio.
Due anni di tempo che intercorrono tra la immatricolazione e l'uso da parte del primo proprietario e l'acquisto da parte del successivo possono voler dire tutto, poco o tanto che sia. Potrebbero essere stati percorsi anche più di 100mila km, in due anni, come circa un quinto o anche meno. Di fatto, può essere che i 140mila km siano molti di più. Ma anche se fossero effettivi, possono comunque essere sufficienti a dare adito a diverse problematiche, anche perché, come è noto, è la modalità d'uso e la qualità manutentiva nel suo complesso che fa la differenza. Sono in circolazione vetture con più di 300mila km che sembrano nuove, alla vista ed alla guida, così come ci sono vetture con soli 80mila km che sono dei veri e propri rottami.
Pertanto, alla luce di quanto sopra e delle ottime ed avvedute considerazioni di renatom, mi accodo alle affermazioni del medesimo, adducendo il tutto a fenomeni di usura dei comparti citati ritenendole, in linea di massima, plausibili nel contesto considerato.
Aggiungo solo alcune specifiche per integrare quanto già esposto:
- la marcia autostradale richiede più potenza di quella mediamente necessaria nelle percorrenze urbane; un ciclo Diesel sovralimentato ottiene questa potenza facendo un massiccio ricorso alla sovralimentazione. Può pertanto essere davvero la turbina il dispositivo "dilapidatore" di lubrificante;
- durante la marcia autostradale e la conseguente richiesta di maggiore potenza, si innalza la temperatura del motore, anche se il gruppo termico viene tenuto a temperatura sostanzialmente costante dall'apparato di raffreddamento. Ci sono, però, zone limitrofe che risentono maggiormente di questo innalzamento di temperatura; tra queste vi è sicuramente la coppa e la giunzione della medesima con la parte inferiore del monoblocco. Come è noto, la coppa è uno stampato di lamiera piuttosto sottile e quindi è soggetta a tensioni interne piuttosto rilevanti; in concomitanza di una piccolissima crettatura, magari quasi invisibile ad occhio, questa potrebbe dilatarsi durante la marcia autostradale facendo fuoriuscire una certa quantità di lubrificante che viene perso per strada; contestualmente, quest'ultimo si trova ad essere molto più fluido proprio per le condizioni termiche caratteristiche della marcia autostradale e quindi fuoriesce più facilmente.
Una buona prova in questo contesto potrebbe essere di porre un cartone di adeguate dimensioni sotto al motore al momento in cui si arresta la vettura dopo un utilizzo intenso, come quello sopra descritto, o similare. Se il motore è ancora molto caldo e così le sue parte limitrofe, dovrebbe potersi vedere qualche macchia di lubrificante dopo qualche ora di fermo. E' chiaro che, se dall'uscita dell'autostrada al punto in cui si arresta e si ricovera la vettura c'è un tragitto consistente che viene percorso ad andatura tranquilla, al momento dello spegimento del motore il tutto potrebbe essersi raffreddato e quindi non sarà possibile rilevare alcuna perdita.
Al di fuori di questo, si può certamente affermare che "l'olio se ne va da dentro il motore", ovvero viene consumato eccessivamente proprio in quei comparti giustamente menzionati da renatom. A proposito: noti una fumosità allo scarico rilevante e comunque superiore rispetto al passato?....
Una prova da attuarsi in questo altro ambito potrebbe essere quella di usare un olio più denso di quello normalmente utilizzato; nella fattispecie, un 10w50 o similare (anche 10W60, per esempio), in modo che la tessitura più robusta del fluido lo renda meno atto a trafilare laddove non sarebbe consono sulla base delle specifiche di progetto.
Gli effetti collaterali saranno solo una maggior rumorosità a freddo, una minor prontezza all'avvio (il motore dovrà fare qualche giro in più, prima di avviarsi, perché girerà presumibilmente più lentamente mosso dal motorino di avviamento) e, nei periodi immediatamente successivi alla sostituzione, la percezione del motore "più legato", frangente che dovrebbe stemperarsi dopo qualche migliaio di km. Se si dovesse rilevare un consumo di olio molto inferiore a quello precedente, allora occorre mettere mano alla meccanica, qualora questo sia ritenuto conveniente in relazione al valore residuo della vettura e del tipo di uso prevalente che se ne prospetta.
 
meipso ha scritto:
Ciao, Ale1988. Inizio evidenziando che il supporto di renatom è sicuramente efficace...

Non ti pare di esagerare con gli elogi per un posti di tre righe? ;)

Da parte mia, ti esprimo la mia stima per la competenza che si evidenzia costantemente in quello che scrivi.

Tra le possibili cause del consumo di olio rilevi che potrebbe trattarsi di una perdita dalla coppa più che di un consumo vero e proprio.

Su questo sono un po' scettico, in quanto credo che una perdita di quella entità (1 litro in 400 km in autostrada) provocherebbe degli imbrattamenti evidenti, in particolare nella zona del pannello che chiude inferiormente il vano motore, che continuerebbe a gocciolare in maniera evidente anche dopo la fermata dell'auto.
 
renatom ha scritto:
meipso ha scritto:
Ciao, Ale1988. Inizio evidenziando che il supporto di renatom è sicuramente efficace...

Non ti pare di esagerare con gli elogi per un posti di tre righe? ;)

Da parte mia, ti esprimo la mia stima per la competenza che si evidenzia costantemente in quello che scrivi.

Tra le possibili cause del consumo di olio rilevi che potrebbe trattarsi di una perdita dalla coppa più che di un consumo vero e proprio.

Su questo sono un po' scettico, in quanto credo che una perdita di quella entità (1 litro in 400 km in autostrada) provocherebbe degli imbrattamenti evidenti, in particolare nella zona del pannello che chiude inferiormente il vano motore, che continuerebbe a gocciolare in maniera evidente anche dopo la fermata dell'auto.

Si, è vero; tuttavia, in dipendenza della particolare areodinamica del sottoscocca, se specialmente non fosse implementato alcun dispostivo di carenatura o se questo non fosse conformato in modo da essere intercettato dalla stillatura del lubrificante (conta anche dove si trova la eventuale crettatura), potrebbe rilevarsi l'imbrattamento solo ad un accurato esame visivo che, per sua natura, richiede il sollevamento su un ponte.
Dopo la fermata dell'auto, se questa avviene dopo un periodo di marcia ad andatura richiedente poca potenza, la situazione termica del propulsore e dei comparti limitrofi potrebbe trovarsi molto diversa da quella rilevabile durante la marcia autostradale, così come ho detto già più sopra.
Vi è, poi, da tenere di conto di un fatto: il consumo di olio ravvisato potrebbe articolarsi sia nel "calo" attuato durante la marcia autostradale, sia da quello, magari più limitato, che si è verificato durante la marcia normale. Inoltre, non è da escludersi una seppur minima rilevazione nel livello. Potrebbe, quindi, essere che i due litri consumati nei descritti 800 km di marcia autostradale vengano misurati al termine di questa marcia, o in un punto intermedio per la maggior "sorveglianza" che una situazione del genere impone all'utente, ma che, in realtà, una buona parte si sia già consumata in precedenza. Mettiamo che, a valle di queste considerazioni, il consumo effettivo sia intorno alla metà di quello indicato; in questo caso, potrebbe anche trattarsi di un problema ai raschiaolio o di ovalizzazione delle canne dei cilindri, enfatizzato a seguito della ingente percorrente ma già presente, in fieri, già in sede nativa; o, più presumibilmente, di un difetto dei guidavalvole. Insomma, tante possono essere le cause ma, di fondo, la situazione di un olio più caldo (come è noto, serve anche a dissipare il calore assorbendolo e trasportandolo laddove si trovi a lambire zone più fredde) è quella che meglio innesca la perdita, sia esterna che interna al motore, dal momento che è più fluido. Da qui, il consiglio che ho fornito, ovvero di utilizzare un lubrificante che si mantenga più viscoso anche a caldo, per ravvisarne gli effetti.
Per quanto attiene ciò che tu definisci come "elogi", non lo sono negli intenti; è solo una constatazione, compiaciuta, riguardo ad affermazione che trovo corrette e sensate; e, in ogni caso, non è certo la lunghezza del post che ne sancisce la liceità e l'attinenza al caso di specie.... ;)
 
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