Ho scoperto un fatto curioso.
Da un po' di tempo le banche,o almeno la banca in cui è correntista mio padre,chiede ai suoi clienti di associare al proprio conto un indirizzo mail al quale inviare notifiche sui movimenti.
Non so ancora se si tratta di un servizio gratuito oppure no.
Comunque immagino che questa operazione sia piuttosto problematica quando si tratta di clienti nati prima della seconda guerra mondiale che difficilmente hanno una loro casella di posta elettronica.
Beh tranquilli che ci pensa la banca a risolvere il problema.
Devo andare in filiale a chiedere conferma ma penso che la procedura sia più o meno questa :
quando un cliente non comunica alcun indirizzo di posta elettronica il consulente che lavora per la banca semplicemente ne inventa uno ad hoc per non lasciare vuoto un campo obbligatorio.
In questo caso l'indirizzo era così composto cognome del cliente @ gmail . com
A me vengono in mente un paio di ottimi motivi per ritenere l'operato della banca o dei suoi dipendenti quantomeno imprudente.
Innanzitutto essendo un indirizzo inventato di sana pianta (anche se all'inizio il servizio clienti ha cercato di convincermi che l'indirizzo doveva per forza provenire dal cliente) è assolutamente inutile inviare ad esso delle notifiche.
Sono sicuro al 99,9999999% che il luminare che ha inventato l'indirizzo non si è preso la briga di controllare se per caso esisteva una casella di posta attiva con quello stesso indirizzo.
Avrà pensato "Tanto è inventato quindi non funziona cosa può succedere?".
Peccato che potrebbe benissimo esistere un omonimo che ha una casella di posta identica a quella,tra l'altro non molto originale.
Quindi di fatto le notifiche relative al conto del cliente potrebbero essere state inviate a un indirizzo di posta elettronica attivo ma intestato a qualcun altro!
Chiamano una volta al mese per proporre investimenti ma una chiamata per dire "Guardi che ci serve un indirizzo mail valido da associare al suo conto" no eh?
Il cliente,che non cito ma avrete capito di chi parlo,ha scoperto per caso allo sportello di questo indirizzo di posta elettronica quando l'impiegato gli ha chiesto conferma della sua correttezza.
Avranno pensato "Tanto alla prima operazione il cliente lo scopre e indicherà un altro indirizzo mail".
Bella prassi del cavolo...
Da un po' di tempo le banche,o almeno la banca in cui è correntista mio padre,chiede ai suoi clienti di associare al proprio conto un indirizzo mail al quale inviare notifiche sui movimenti.
Non so ancora se si tratta di un servizio gratuito oppure no.
Comunque immagino che questa operazione sia piuttosto problematica quando si tratta di clienti nati prima della seconda guerra mondiale che difficilmente hanno una loro casella di posta elettronica.
Beh tranquilli che ci pensa la banca a risolvere il problema.
Devo andare in filiale a chiedere conferma ma penso che la procedura sia più o meno questa :
quando un cliente non comunica alcun indirizzo di posta elettronica il consulente che lavora per la banca semplicemente ne inventa uno ad hoc per non lasciare vuoto un campo obbligatorio.
In questo caso l'indirizzo era così composto cognome del cliente @ gmail . com
A me vengono in mente un paio di ottimi motivi per ritenere l'operato della banca o dei suoi dipendenti quantomeno imprudente.
Innanzitutto essendo un indirizzo inventato di sana pianta (anche se all'inizio il servizio clienti ha cercato di convincermi che l'indirizzo doveva per forza provenire dal cliente) è assolutamente inutile inviare ad esso delle notifiche.
Sono sicuro al 99,9999999% che il luminare che ha inventato l'indirizzo non si è preso la briga di controllare se per caso esisteva una casella di posta attiva con quello stesso indirizzo.
Avrà pensato "Tanto è inventato quindi non funziona cosa può succedere?".
Peccato che potrebbe benissimo esistere un omonimo che ha una casella di posta identica a quella,tra l'altro non molto originale.
Quindi di fatto le notifiche relative al conto del cliente potrebbero essere state inviate a un indirizzo di posta elettronica attivo ma intestato a qualcun altro!
Chiamano una volta al mese per proporre investimenti ma una chiamata per dire "Guardi che ci serve un indirizzo mail valido da associare al suo conto" no eh?
Il cliente,che non cito ma avrete capito di chi parlo,ha scoperto per caso allo sportello di questo indirizzo di posta elettronica quando l'impiegato gli ha chiesto conferma della sua correttezza.
Avranno pensato "Tanto alla prima operazione il cliente lo scopre e indicherà un altro indirizzo mail".
Bella prassi del cavolo...