FurettoS
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Il primo Audi City aprirà a Londra a cui se ne aggiungeranno altri 20 sparsi per il globo.
Ma cos'è l'Audi city? In sostanza è un concetto di showroom monotematico ma in salsa digitale.
In pratica attraverso enormi schermi il cliente potrà vedere in rapporto 1:1 (ovvero a grandezza naturale) la vettura così coma l'avrà scelta e in tutti i suoi dettagli, per chi ha dimestichezza con internet una sorta di configuratore ingradito ed evoluto attraverso il quale si potranno vedere e configurare tutte le vetture della gamma Audi, accessori extra compresi.
Oltre all'aspetto puramente tecnologico c'è un altro fattore interessante dell'Audi City, cioè quello di avere a portata di mano tutti i provini che interessano la verniciatura della carrozzeria, i tessuti, le pelli, i rivestimenti, in modo da poter dare anche l'idea del reale oltre che del virtuale.
Questa nuova interpretazione consente di allestire autosaloni virtuali in luoghi prima impensabili, proprio perchè la parte espositiva ed ingombrante è ridotta all'osso (una o due vetture) mentre tutto il resto è virtuale.
Se da un lato non è particolarmente invitante l'idea di non "verificare" la vettura dall'altro il concetto di dare tutte le informazioni possibili, materiali al tatto compresi, può risultare interessante.
Sicuaramente la soluzione migliore è il binomio tra vecchia e nuova concezione per avere la completezza.
Ma cos'è l'Audi city? In sostanza è un concetto di showroom monotematico ma in salsa digitale.
In pratica attraverso enormi schermi il cliente potrà vedere in rapporto 1:1 (ovvero a grandezza naturale) la vettura così coma l'avrà scelta e in tutti i suoi dettagli, per chi ha dimestichezza con internet una sorta di configuratore ingradito ed evoluto attraverso il quale si potranno vedere e configurare tutte le vetture della gamma Audi, accessori extra compresi.
Oltre all'aspetto puramente tecnologico c'è un altro fattore interessante dell'Audi City, cioè quello di avere a portata di mano tutti i provini che interessano la verniciatura della carrozzeria, i tessuti, le pelli, i rivestimenti, in modo da poter dare anche l'idea del reale oltre che del virtuale.
Questa nuova interpretazione consente di allestire autosaloni virtuali in luoghi prima impensabili, proprio perchè la parte espositiva ed ingombrante è ridotta all'osso (una o due vetture) mentre tutto il resto è virtuale.
Se da un lato non è particolarmente invitante l'idea di non "verificare" la vettura dall'altro il concetto di dare tutte le informazioni possibili, materiali al tatto compresi, può risultare interessante.
Sicuaramente la soluzione migliore è il binomio tra vecchia e nuova concezione per avere la completezza.